
Il testo è retto da un filo conduttore logico: dopo una breve descrizione del pessimista, passa alla presentazione dell'ottimista. Con consigli, citazioni, racconti e detti.
Il rapporto tra chiese e Stato nella società laica
Potere temporale e potere ecclesiastico: ambiti d'azione
La laicità dei cristiani
Quale deve essere il ruolo dello Stato e delle chiese in una società che si definisce laica? Quale interpretazione va data al termine laicità? Le chiese possono determinare gli orientamenti della politica?
A queste domande tentano di rispondere alcuni evangelici favorevoli alla laicità proprio in quanto cristiani.
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La bahagav-gita" e un poema scritto in sanscrito, che per milioni di hindu rappresenta il testo sacro nel quale sono condensati in modo mirabile gli ideali e le dottrine religiose di una corrente dell'Induismo" La Bhagavad-gita" e lo scritto piu diffuso e conosciuto dell'Induismo. "Non c'e una sola circostanza nella vita di una persona, in famiglia o nelle sue varie attivita, in cui non si faccia riferimento a questo poema". "Il Canto del glorioso Signore" - e questa la traduzione del titolo - e un episodio tratto dall'immenso poema Mahabharata e presenta un lungo colloquio tra il principe Arjuna e il suo auriga, che si rivela poi essere Krishna, una delle benefiche manifestazioni del dio Vishnu. Nel poema, attraverso le parole del dio, vengono esposte varie dottrine su dio, sull'uomo e sul mondo, che arrivano a comporre una vera lezione di vita impartita da Krishna al principe. Il dio, in questo modo, dissipa i molti dubbi di Arjuna e gli indica la strada da percorrere per essere liberato dal samsara, cioe dal ciclo delle rinascite e delle morti. "
Rivista bimestrale di Sacra Dottrina, n. 2/marzo - aprile 2006. G. CARBONE: La RU486: i suoi effetti sulla salute della donna e la sua matrice culturale. G. ROCCHI, La Legge 40 sulla procreazione assistita tra principi affermati ed effettivita della norma. A. OLMI, Il concetto di appropriazione nel pensiero di Tommaso d'Aquino. F. BERGONZONI, L'estetica di San Tommaso d'Aquino nell'interpretazione di Umberto Eco.
Presentazione del mondo dell'Ortodossia, della sua storia, delle sue istituzioni e della sua fisionomia come Chiesa, nella quale si distinguono la molteplicita e la pluralita delle Chiese particolari. Presentare l'Ortodossia come un albero e meno bizzarro di quanto possa sembrare. Tale metafora e ben adeguata ad esprimere sia il profilo storico-istituzionale sia la fisionomia ecclesiologica del cristianesimo ortodosso. L'albero sintetizza in modo esemplare sia l'unita, in quanto le radici sono tutt'uno con il tronco, sia la pluralita, insita nella molteplicita stessa dei rami, e raffigura efficacemente il presupposto essenziale dell'ecclesiologia ortodossa, consistente nell'essere, ad un tempo e in egual misura, Chiesa universale e comunione di Chiese particolari. Allo stesso modo la dinamica per cui alcune di queste Chiese particolari (i patriarcati) sono madri nella fede di altre, piu giovani e periferiche (le Chiese autocefale), si esprime figurativamente assai bene nel rapporto tra le radici, il tronco e i rami.
Rivista quadrimestrale dello Studio Filosofico Domenicano, n. 44/maggio - agosto 2006. L'origine dell'Ordine dei Predicatori e l'Universita di Bologna". "
Decisivo e stato il ruolo che l'Universita di Bologna ha avuto nella nascita e nello sviluppo dell'Ordine Domenicano. I primissimi frati erano spesso studenti o professori di filosofia o di diritto. L'Universita di Bologna ha avuto un ruolo decisivo nella nascita e nello sviluppo dell'Ordine Domenicano. Per risalire alle origini dei frati domenicani a Bologna occorre parlare dei rapporti di San Domenico con l'Universita perche la nascita di quest'Ordine coincide con la sua decisione di inviare i suoi compagni prima a Parigi e poi a Bologna proprio perche queste due citta erano i maggiori centri universitari dell'epoca: Parigi per la teologia e Bologna per il diritto. La comunita domenicana di Bologna non decollo finche Domenico non venne di persona in citta, ma soprattutto finche non vi giunse il celebre giurista Reginaldo d'Orleans. Fu quest'ultimo a stabilire i contatti con gli ambienti universitari cosi che ben presto la comunita si arricchi di molti studenti e professori delle facolta di filosofia e di diritto.
Rivista bimestrale di Sacra Dottrina, n. 5/settembre - ottobre 2006.
Il cammino che porta a Santiago di Compostela è il più celebre tra quelli su cui si snoda un pellegrinaggio e, a partire dall'XI secolo, il più frequentato da devoti e turisti. Le sue origini sprofondano in un passato remoto e misterioso. Dopo il Diluvio Universale, causa della fine di Atlantide, i sopravvissuti di quella civiltà diffusero nel mondo, il loro bagaglio di conoscenze antichissime. Per poter acquisire queste nozioni, le genti di tutta Europa si spinsero verso Ovest, seguendo percorsi tracciati con straordinaria precisione lungo i paralleli terrestri. Queste direttrici sono costellate di siti megalitici e di nomi che richiamano quelli di stelle e costellazioni. Dal più meridionale di tali cammini, quello appunto di Santiago, scaturiscono domande inquietanti: che relazione intercorre tra l'apostolo Giacomo (che dà nome al percorso), inspiegabilmente sepolto in Galizia dopo essere morto in Terra Santa, e mastro Jacques che partecipò all'edificazione del Tempio di Gerusalemme? Perché alcuni punti lungo il cammino hanno il nome di Stella, di Via Lattea o di una costellazione? Qual è il significato dei simboli ricorrenti e ormai indecifrabili incisi sulle pietre disseminate lungo il cammino? La ricostruzione di Charpentier attraverso corrispondenze inattese che ci portano ben più lontano del nord della Spagna, rivela elementi sorprendenti: leggende, storie di giganti e di dèi, enigmatici frammenti linguistici provenienti dalla misteriosa lingua basca...
IL LIBRO
Il 6 luglio 1935, da una famiglia di poveri contadini di Taktser, un villaggio nella regione dell’Amdo in Tibet, nasce un bambino di nome Lhamo Thondup.
Nel 1939, dopo aver superato varie prove, il giovanissimo Lhamo viene portato nel monastero di Kumbum e qui, oltre a essere riconosciuto come la reincarnazione del XIII Dalai Lama Thubten Gyatso, è proclamato Dalai Lama a sua volta e ribattezzato con il nome di Tenzin Gyatso, ovvero «Oceano di saggezza».
Inizia così la vicenda di un uomo fuori dal comune, che è allo stesso tempo una grande guida spirituale e la suprema autorità dei tibetani: dall’educazione a Lhasa dove gli viene conferito il titolo accademico più importante, il «Geshe Lharampa», all’assunzione anzitempo, nel 1950, della carica di capo di Stato del Tibet in seguito all’occupazione cinese delle regioni dell’Amdo e del Kham; dai difficili rapporti con Mao Zedong al fallimento della rivolta popolare contro gli invasori e alla conseguente fuga, nel 1959, a Dharamsala, in India, dove risiede tuttora con il governo tibetano in esilio.
Da quel momento, Tenzin Gyatso è diventato il primo Dalai Lama a viaggiare in ogni angolo del mondo, per promuovere la causa del suo popolo e soprattutto per far conoscere i principi del buddhismo.
I suoi appelli per una soluzione della questione del Tibet, sostenuti da una indomita forza morale e dall’insistito richiamo a una resistenza non armata, gli sono valsi, nel 1989, il premio Nobel per la Pace.
L'AUTORE
Sabine Löhr lavora come giornalista e sta conseguendo il dottorato in indologia. è una profonda conoscitrice del Tibet e del buddhismo tibetano.
Il volume apre un dibattito e un confronto su un tema religioso molto importante, ossia sull'immagine di Dio che rivela il Crocifisso e sugli interrogativi che questa suscita nell'uomo del nostro tempo. Gli Autori del presente volume rispondono alla domanda proposta dal titolo, che in realta e il tema del Forum promosso dalla cattedra Gloria Cricis della Lateranense, da quattro ambiti differenti: filosofico-antropologico, etico-politico, teologico-ecumenico e storico-religioso. La Cattedra Gloria Crucis e una nuova struttura scientifica promossa dai Passionisti italiani nella Pontificia Universita Lateranense per mostrare come il Cristo crocifisso e risorto da compimento a tutta la realta esistente.