
La percezione di Dio nell'Ebraismo, nel Cristianesimo e nell'Islam.
Il Nuovo Popolo dalle origini al 250
L'età della ragione (1620 - 1750)
Dai modesti esordi nei villaggi della Galilea all’inarrestabile espansione in tutto l’Impero romano, la storia del cristianesimo è attraversata da un sottile, ma resistente filo conduttore: i cristiani vissero come cittadini di due mondi, immersi nelle realtà caduche dell’esistenza e al contempo rivolti con lo sguardo all’eterno.
Se, infatti, da un lato, si radicò molto presto la convinzione che la loro vera patria non era di questo mondo, dall’altro essi professarono un credo unitario capace di influenzare fortemente la società e di regolare l’esistenza del singolo.
Fissate le coordinate spazio-temporali entro le quali si sviluppò e si diffuse il cristianesimo, Markschies delinea i tratti salienti della religiosità individuale, nei momenti cruciali dell’esistenza come nella normalità della vita quotidiana, e di quella comunitaria, scandita dalla celebrazione eucaristica e dall’esercizio della carità. Ne emergono le ragioni per cui la nuova religione seppe conquistarsi un numero rilevante di seguaci: la semplicità della sua dogmatica, il coerente monoteismo, la certezza del legame con Dio assicurata dai sacramenti.
L’annuncio di Gesù riduceva e spiegava così la complessità della vita e schiudeva all’uomo un orizzonte ultraterreno, un ‘di più’ che non si esaurisce nelle alterne vicende della storia.
Christoph Markschies ha studiato teologia evangelica, filologia classica e filosofia a Marburgo, Gerusalemme, Monaco e Tubinga. Dal 1994 al 2000 ha insegnato come ordinario di Storia della Chiesa all’Università di Jena. Dal 2000 è professore di Teologia storica (Cristianesimo antico) all’Università di Heidelberg e membro ordinario dell’Accademia delle Scienze di Berlino; tra le sue principali pubblicazioni: “Valentinus Gnosticus?” (Tübingen 1992), “Arbeitsbuch Kirchengeschichte” (Tübingen 1995), “Ambrosius von Mailand und die Trinitätstheologie” (Tübingen 1995), “Alta Trinità Beata. Gesammelte Studien zur altkirchlichen Trinitätstheologie” (Tübingen 2000), “Die Gnosis” (München 2001).
Il volume raccoglie alcuni contributi sia relativi al diritto canonico della chiesa romano-cattolica e di quella ortodossa, sia relativi alle relazioni tra società civile e confessioni religiose nell'Europa Orientale e nel Vicino Oriente. Accanto a temi strettamente storici, come quelli trattati nei due primi capitoli, viene analizzato il rapporto tra papato e comunione delle chiese ortodosse. Vengono presi in considerazione anche i temi di diritto pubblico ortodosso, specie per quanto riguarda i principi dell'ecumenismo e della tutela dell'ambiente, e le relazioni tra società civile e confessioni religiose in Grecia e nel Vicino Oriente.
2000 anni di Cristianesimo, una religione che ha cambiato il mondo.
Carpin A., Itinerario spirituale isidoriano: dal peccato alla virtu (pp. 58-131) Ginoli C., Fra Girolamo Savonarola e "Fra Girolamo" Pier Giorgio Frassati (pp. 132-143) Muraro M., Alcuni aspetti dell'opera letteraria di P. Raimondo Spiazzi o. p. (pp. 5-21) Salvioli M., "Ai miei fratelli piu piccoli" (Mt 25, 40) - Note per una teologia del povero come presenza di Cristo nella storia (pp. 26-82).
Il volume raccoglie cento lettere che padre Luigi dell'Immacolata (1911-1983), Carmelitano Scalzo della Provincia Toscana, ha indirizzato all'Istituto Secolare Unione Carmelitana Teresiana, da lui fondato nel 1947 a Capannori (Lucca).
Un testo sulla vita e la spiritualita' di Santa Marcella.
Per la prima volta viene reso pubblico lo scambio epistolare fra Prospero Gueranger, pioniere del movimento liturgico, e Giovanni Battista de Rossi, iniziatore dell'archeologia cristiana. Queste lettere focalizzano non solo le personalita di Prospespero Gueranger e Giovanni Battista de Rossi, ma forniscono nuovi elementi su due importanti tematiche della vita della Chiesa (la liturgia e l'archeologia). Con Prospero Gueranger inizia il momento storico della riscoperta delal liturgia come fonte di vita cristiana, mentre con Giovanni Battista de Rossi quello della scienza dei monumenti cristiani come documenti dell'antichita. Il volume rende noto e documenta, attraverso le lettere, l'amicizia, il dialogo personale e i rapporti professionali tra queste due eminenti figure.
Secondo volume nato dalla Conferenza di Parigi per la XLIX settimana di studi liturgici. Testo in lingua francese. Il volume completa la trattazione dell'argomento iniziato nella 48a Settimana del 2001. Dopo aver scrutato quali testi biblici la Liturgia ha utilizzato, ora si esamina l'interno delle composizioni liturgiche, delle preghiere e dei canti: il genere letterario, le immagini, i destinatari e le motivazioni. Le liturgie delle varie confessioni si confrontano nei loro contenuti. Un documento importante per i cultori di liturgia e quanti si occupano a livello profondo di problemi ecumenici.