
Quanti modi ci sono di pregare il Padre nostro? Quanti modi per parlarne? Per spiegarne il senso? Con il suo stile narrativo e fortemente empatico Alessandro Deho' rilegge ogni versetto di questa preghiera alla luce delle ultime pagine del Vangelo di Giovanni, perché proprio lì il Padre appare assente e il Figlio sconfitto. Il Padre nostro allora diventa una preghiera pasquale e tra ogni versetto fa capolino un personaggio, la sua storia, il suo cammino di scoperta, di conversione, di amore. Il Padre nostro dà voce così a storie di passione, dove dolore e amore si incontrano, dove ricerca e affidamento si intrecciano, dove dubbio e paura trovano la loro risposta.
In questo Messalino Quotidiano trovi il Santo del giorno, la Messa del giorno commentata con audio, alcune piccole preghiere e invocazioni all'interno del testo, le preghiere del buon cristiano, il Santo Rosario e le preghiere del periodo.
Uno strumento per la preghiera personale. Per la preghiera comunitaria. Per la messa quotidiana. Per ritiri di preghiera, celebrazioni, gruppi di catechesi. Per celebrare l'Eucaristia in ogni occasione. Unico perché ogni mese, giorno per giorno, i testi della santa messa e la liturgia delle ore. Il rito completo della messa. Il commento di papa Francesco alle letture di tutti i giorni. I commenti alle letture a firma di don Luigi Maria Epicoco e don Claudio Doglio. Una ricca raccolta di preghiere del cristiano grafica chiara con simboli per ogni sezione. Testo a caratteri grandi facilmente leggibile. A portata di mano il calendario liturgico. Benedictus e Magnificat. Le antifone per la preghiera della Compieta.
Se nel suo libro d'esordio Guida dei gesuiti a (quasi) tutto, James Martin ha incluso un capitolo sulla comunicazione con Dio, in questo libro approfondisce l'argomento fino a toccarne il cuore. Insegnaci a pregare è un'introduzione alla preghiera: cos'è la preghiera? Come pregare? Si può ancora pregare oggi? Come può cambiare noi e la nostra vita? Martin chiarisce da subito che non esiste una formula segreta per pregare, ma, come in ogni relazione, ciascuno di noi può scoprire lo stile migliore per costruire un intimo legame con Dio, indipendentemente dalla religione o dalla confessione. Come sempre, Martin attinge alla sua formazione gesuitica e alla saggezza di sant'Ignazio di Loyola, soffermandosi però anche sulle varie forme dell'orazione personale e comunitaria. La preghiera, ci insegna Martin, è aperta e accessibile a chiunque voglia aprire il proprio cuore.
Saper ascoltare le inquietudini di un cuore in crescita, saper vedere oltre l'indisciplina, saper fare rete con i colleghi... oltre alla responsabilità di dare voti equi, di scegliere libri di testo adeguati, di trovare le parole giuste per trattare con i genitori... davvero insegnare è molto più di un mestiere! L'autrice di queste pagine, insegnante appassionata, trasforma in preghiera ogni affanno, preoccupazione, dubbio, gioia trovando alimento e forza in Colui che ha detto: «Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi darò riposo» (Mt 11,28).
Unico è il maestro della preghiera: lo Spirito Santo. I santi sono coloro che hanno permesso allo Spirito di pregare in loro. Solo in questo senso possono essere considerati maestri di orazione. La preghiera si presenta come "l'impossibilità donata". Questo saggio dialoga con la teologia dei santi e attinge ai tesori della Chiesa per presentare le forme della preghiera personale tra cui figura anche la lettura spirituale, "vera sorella della preghiera".
"Cari fratelli e sorelle che soffrite nel corpo e nello spirito, non dimenticate mai che siete preziosi agli occhi di Dio!La ricompensa che vi attende in Cielo è straordinaria, come straordinaria è, qui sulla terra, la vostra partecipazione alla Passione di Cristo.
Le preghiere raccolte in questo libro vogliono essere uno strumento per sentire Dio vivo e presente nella vostra vita, sempre.
Perseverate nella preghiera e abbandonatevi fiduciosi nelle braccia di Gesù e della sua Santisssima Madre, la Vergine Maria, solo Loro sanno quando è il momento giusto per operare lo straordinario miracolo della guarigione e della liberazione. Abbiate speranza!".
"Cari fratelli e sorelle che soffrite nel corpo e nello spirito, non dimenticate mai che siete preziosi agli occhi di Dio!
La ricompensa che vi attende in Cielo è straordinaria, come straordinaria è, qui sulla terra, la vostra partecipazione alla Passione di Cristo.
Le preghiere raccolte in questo libro vogliono essere uno strumento per sentire Dio vivo e presente nella vostra vita, sempre.
Perseverate nella preghiera e abbandonatevi fiduciosi nelle braccia di Gesù e della sua Santisssima Madre, la Vergine Maria, solo Loro sanno quando è il momento giusto per operare lo straordinario miracolo della guarigione e della liberazione. Abbiate speranza!".
Dalla PREFAZIONE di don Marcello Stanzione:
Ringrazio Pino di Missaglia della benemerita Comunità Nostra Signora di Lourdes e San Luigi Orione di Missaglia che mi ha chiesto di introdurre ai lettori (in questo caso agli oranti) questa utilissima raccolta di preghiere di guarigione e liberazione.
Diversi anni fa, prima di iniziare a frequentare la Comunità guidando le giornate di spiritualità, mi ero messo in contatto con don Bruno, il parroco di Missaglia. Lui non solo mi garantì dell’ortodossia di Pino, ma anche della sua comunione con la Chiesa. Diversi sacerdoti, di cui ha fiducia, collaborano, guidano e sostengono l’attività apostolica di Pino e del suo Centro. Ringraziamo il Signore che provvede a mandare «operai nella sua messe» (Mt 9,38)!
Oggi, sempre più, sta riprendendo quota nella Chiesa cattolica il ministero di guarigione, che è il cuore del Vangelo. Gesù è venuto tra noi per salvare, per guarirci dal peccato, da ciò che è il nostro male o ci causa del male, prima di tutto a livello spirituale, ma anche fisico.
Leggendo il Vangelo, vediamo che Gesù incontra spesso degli ammalati. Non li disprezza, non è indifferente ad essi, ma li cerca, li ama, sa che soffrono e vuole dare loro conforto, attenzione, far loro capire che in Lui avranno sempre l’Amico, il Fratello, Colui che li accoglie, li ama teneramente, li abbraccia e li salva.
Egli nutriva così tanto amore e compassione che non poteva passare accanto a un ammalato, fosse pure un lebbroso, senza tendere la mano per operare la guarigione.
Secondo la legge ebraica esistente a quel tempo, Gesù sarebbe dovuto stare a cinquanta metri di distanza da un malato di lebbra e con il vento alle spalle. Egli invece non rinuncia a entrare in contatto persino con i malati che nessuno voleva avvicinare, i più “miserabili”, gli “intoccabili”, poiché l’amore e la compassione del Padre gli riempivano il cuore.
Gesù è venuto sulla terra anche per darci l’esempio, perché «come ho fatto io, così facciate anche voi» (cfr. Gv 13,15). Vuole che siamo come Lui, che proviamo la sua stessa compassione per gli ammalati, che facciamo entrare nei nostri cuori la Sua preghiera, la preghiera del Figlio di Dio che guarisce.
Scriveva padre MacNutt (Rinnovamento Carismatico Cattolico): “Io credo che ogni cristiano battezzato possa essere potenzialmente adoperato per operare una guarigione. Chi guarisce è Cristo, e dal momento che Egli, il Padre e lo Spirito Santo risiedono in ogni battezzato, Essi possono al momento opportuno operare attraverso le preghiere di qualsiasi cristiano”.
«Tutto è possibile a chi crede» (Mt 9,23) ha detto Gesù. L’importante è avere fede!
Pensiamo all’episodio della guarigione dell’emorroissa. Questa donna, «che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: “Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata”. E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male» (Mc 5,25-29). Quando Gesù chiede chi lo ha toccato, lei «impaurita e tremante, gi si gettò davanti e gli disse tutta la verità» (Mc 5,33). Ed ecco la risposta di Gesù: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male» (Mc 5,34).
«Figlia...», è la tenerezza di Gesù! “Sei salva, puoi vivere nella pace ora, sei guarita da ciò che ti causava tante sofferenze”. Com’è bello sentire rivolte a noi queste parole di Gesù! Dobbiamo prima di tutto, però, avere la fede.
Il più famoso dei Carismatici Cattolici, il defunto padre Emiliano Tardif, ha scritto: “Da noi stessi, non siamo capaci neanche di togliere un mal di denti. Ma se preghiamo tenendo gli occhi fissi in Gesù, e se il malato fa la stessa cosa, la potenza di Dio potrà manifestarsi”. Oltre alla fede, è fondamentale la preghiera. Se non chiedi, come puoi ottenere?
Siamo tutti invitati a pregare per ottenere le guarigioni. In particolare siamo chiamati a pregare per quanti ci sono in qualche modo più vicini: Dio adopera le preghiere fatte dai genitori per i figli, quelle fatte dal marito per la moglie e viceversa. Anche gli amici posseggono un particolare legame di amore, che Dio utilizza per ottenere la guarigione, attraverso la preghiera vicendevole.
“È così - scriveva p. Tardif - che Gesù continua la sua opera passando attraverso i suoi discepoli. Il dono di guarigione è proposto a tutti i battezzati. Non è privilegio di nessuno in particolare. È un servizio per il popolo di Dio. Tutti noi possiamo essere aperti a questo carisma dello Spirito Santo. È il privilegio di tutti coloro che hanno della compassione per i malati e si concedono del tempo per pregare per essi. Non aspettiamo di aver ricevuto il carisma di guarigione per cominciare a pregare per gli ammalati, perché esso non può venire come un dono di Dio, se non quando il Signore vede che noi siamo al servizio degli ammalati e già stiamo pregando per essi”.
Ogni volta che preghiamo per la guarigione, noi siamo consapevoli che il Signore compirà il passo successivo, aprendo quella persona a dare o a ricevere più amore, rendendo la malattia ancora più redentrice, se è una malattia redentrice, oppure operando la guarigione. Bisogna sempre quindi pregare per i malati e sui malati.
Perché chiedere, e perché chiedere a Dio? Tra l'atto della fede e il contenuto della fede esiste una imprescindibile reciprocità. Le questioni che ne emergono vengono qui dibattute focalizzandosi sulla preghiera di domanda. Il libro evidenzia le obiezioni della filosofia, delle scienze naturali e della teologia alle preghiere che esprimono richiesta o supplica, intercessione o invocazione, e cerca di trovare una loro legittimazione razionale. Nel far diventare la supplica a Dio un tema del pensiero, il teologo Böttigheimer tratta altresì questioni fondamentali della fede nel Dio cristiano e - alternando domande e tentativi di risposta - offre in chiave critica una chiarificazione di alcuni concetti correnti sulla natura del divino. A conferma che nella preghiera si acquista consapevolezza delle sfide e degli interrogativi del credere. Fino ad esclamare, con Karl Rahner: «Credo perché prego!».
Si rinnova anche quest’anno l’iniziativa – fortemente voluta da Papa Francesco – 24 ore per il Signore. Il tema scelto quest’anno proviene dalla Lettera ai Colossesi: Per mezzo di Lui abbiamo il perdono (cfr. Col 1,13-14).
Per l’occasione il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione ha realizzato questo sussidio ufficiale che offre alcuni suggerimenti per consentire alle parrocchie e alle comunità cristiane di prepararsi a vivere l’iniziativa 24 ore per il Signore.
Nella prima parte si presentano alcuni pensieri (con testi di Papa Francesco e Mons. Fisichella) che aiutano a riflettere sul per- ché del Sacramento della Riconciliazione. La seconda parte può essere utilizzata durante il tempo di apertura della Chiesa, in modo che quanti vi accederanno per confessarsi, possano es- sere aiutati nella preghiera e nella meditazione attraverso un percorso basato sulla Parola di Dio.
L'Eucaristia non è fatta solo per essere "mangiata", ma anche per essere "adorata". Adorazione è stare dinanzi a Dio onnipotente in un atteggiamento di silenzio: "Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta" (1 Sam 3,9). È un incontro personale e, in qualche misura, comunitario con il Signore. Normalmente si sente il bisogno di un sussidio che ci aiuti a pregare. Questo libretto vuole rispondere a questo scopo ma anche per alimentare la devozione eucaristica in modo che le nostre comunità cristiane abbiano al centro della loro vita sempre l'Eucaristia.