
Gli antichi dicevano che pregare è respirare. L'anima che non prega avvizzisce e muore. Che cos'è la preghiera? Per chi dobbiamo pregare? E perché? E poi, come? In questo ricco breviario spirituale sono raccolte le più antiche preghiere della tradizione biblica e cristiana. Un libro, che può diventare un prezioso compagno di viaggio, a cui attingere parole per ogni tempo e ogni occasione. Un vademecum per imparare a stare in compagnia dell'Altissimo attingendo alla sapienza dei Padri della Chiesa e dei Santi di ogni tempo.
PREGHIERE PER UN TEMPO DI ESILIO E DI ESODO.
In questa breve guida scopriamo cos’è e come si pratica la preghiera del cuore. La preghiera del cuore non è una preghiera vocale, fatta di parole, ma di amore. E'un incontro con Dio dentro noi stessi, nel profondo del nostro animo, che richiede grande concentrazione, lasciando da parte preoccupazioni, ragionamenti, pensieri superflui e disordini interiori. La preghiera del cuore è un fatto d’amore: "L'essenza non sta nel molto pensare, ma nel molto amare" (santa Teresa d’Avila).
Il volume è il naturale seguito del precedente Lasciarsi amare da Dio,pubblicato da Paoline nel 2006.Come nel primo volume,il Padre nostroè esaminato attraverso un’intervista ad alcune personalità di spicco: in questo caso, Bruno Maggioni,Piero Coda, Anselm Grün,Gino Rigoldi, Angelo Scola. Le interviste sono accompagnate da brani – riguardanti la preghiera in generale e il Padre nostro in particolare – di diversi autori,tra i quali:Teresa di Lisieux,Joseph Ratzinger,Tonino Bello,Giorgio Basadonna,Silvano Fausti, Albert Vanhoye,Carlo Maria Martini,Divo Barsotti. Molti i temi che emergono dalle interviste e dai brani:il rapporto del credente con Gesù e i fratelli, la paternità di Dio, la misericordia e il perdono divino e umano,la preghiera con la sua bellezza e le sue fatiche,il problema del male,l’esperienza della prova di fede e della tentazione,l’equa distribuzione dei beni,l’impegno del cristiano nella società.
AUTRICE Cristina Uguccioni è nata e vive a Milano. Laureata in filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano,è giornalista professionista.Collabora con varie testate fra le quali Jesus e Il Foglio. Con Paoline ha pubblicato La Parola che amo. Conversazioni con Giorgio Basadonna,Tarcisio Bertone, Anna Maria Cànopi, Luigi Ciotti, Silvano Fausti, Chiara Lubich, Giovanni Reale, Gino Rigoldi, PierAngelo Sequeri (2005) e Lasciarsi amare da Dio. Conversazioni sul Padre nostro con Maria Ignazia Angelici, Luigi Ciotti, Angelo Comastri, Rinaldo Fabris, PierAngelo Sequeri (2006).
Il tema della preghiera nell’epistolario paolino ha conosciuto nel corso del tempo fasi alternate di studio e di eclissi. Recentemente molti studiosi hanno ritenuto opportuno classificare le menzioni di preghiere ricorrenti nelle sezioni iniziali delle lettere, e non solo, come semplici espedienti letterari in uso nelle lettere antiche, da cui l’apostolo avrebbe preso spunto. Lo studio offerto nel libro si propone, attraverso il contatto con alcuni testi scelti dell’epistolario di Paolo, confrontati con testi coevi profani, di comprendere il “possibile significato” che l’apostolo conferisce alle menzioni di preghiera disseminate in lungo e in largo nelle sue lettere. La domanda che fa partire la ricerca muove dalla questione aperta se tali menzioni siano effettivamente da considerare alla stregua di quelle che incontriamo nelle lettere profane del tempo, o se esse abbiano un rilievo nelle argomentazioni offerte dall’apostolo, ponendo attenzione al contesto in cui le stesse sono inserite. L’elemento di novità presente nel libro verte intorno alla constatazione che, come tipico di diverse argomentazioni dell’apostolo delle genti, ciò che egli comunica della preghiera è mediato dalla “personale” esperienza di vita che mette in gioco il suo retroterra culturale e religioso, riletto a partire dalla fede in Cristo, scardinando tutte le convenzioni sociali e scritturistiche del tempo, e facendo degli stessi “espedienti letterari” un’occasione per tramettere ciò che ha profondamente trasformato la sua vita. Pertanto il lavoro, pur attento ai dati esegetici e seguendo criteri scientifici, non è pensato per i soli addetti ai lavori, ma per avvicinare un pubblico vasto, nella speranza che quanto esposto possa aiutare il cammino
Ortodossi e cattolici, ma anche persone che non hanno un cammino esplicito di fede sono oggi attratti dal fascino della bellezza spirituale che emana da alcune icone bizantine. La finalità e l'ambizione di questo libro è di servire come piccolo strumento di esperienza spirituale per gustare l'unità di bellezza, verità e bontà. In questa prospettiva, è stata selezionata una serie di antiche icone, consacrate nel corso dei secoli dalla preghiera dei fedeli che ci hanno preceduto. Le icone sono state disposte secondo una successione che consenta lo sviluppo progressivo di un itinerario spirituale.
La lettura di queste pagine aiuterà a riflettere circa il significato che hanno i funerali o esequie e l’atteggiamento che si deve avere nel partecipare a questo atto di culto a Dio. L’Autore sottolinea come i funerali costituiscano un momento privilegiato per annunciare ai presenti le verità di fede contenute nel Credo che sono in rapporto diretto con la morte: la risurrezione e la vita eterna. Vi sono anche delle riflessioni sul peccato e sull’atteggiamento di conversione che dobbiamo avere durante tutta la vita.
Il Cardinale Jorge Arturo Medina Estévez, Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, è nato a Santiago de Chile (Cile) il 23 dicembre 1926. Si è laureato in teologia nel 1955, ha insegnato filosofia nel Seminario fino al 1965 e teologia nella Facoltà della Pontificia Università Cattolica del Cile fino al 1994. Della Facoltà di teologia è stato, per alcuni anni, anche Decano. Ed è stato, dal 1974 al 1985, anche Pro-Gran Cancelliere della Pontificia Università Cattolica del Cile. Nel 1962 Papa Giovanni XXIII lo ha nominato perito al Concilio Ecumenico Vaticano II. Ha collaborato con vari Organismi della Curia Romana. Tra questi, la Commissione di preparazione del Codice di Diritto Canonico, a partire dagli anni 1964-1965; la Commissione Teologica Internazionale dal 1969; ed infine il Comitato di redazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, a partire dal 1987. A questo lavoro si è dedicato fino alla promulgazione del Catechismo, avvenuta nel 1992. Eletto Vescovo titolare di Tibili e allo stesso tempo nominato Ausiliare di Rancagua il 18 dicembre 1984, ha ricevuto l'ordinazione episcopale da Giovanni Paolo II nella Basilica di san Pietro, nella Solennità dell'Epifania del 1985. Nel 1986 è stato nominato Amministratore Apostolico della Diocesi di Rancagua ed il 25 novembre 1987 ne è divenuto Vescovo. In questa Diocesi ha prestato il suo servizio fino a quando Giovanni Paolo II lo ha nominato, il 16 aprile 1993, Vescovo di Valparaíso. Nel 1992 il Papa lo ha nominato Segretario Generale della IV Conferenza Generale dell'Episcopato Latino-americano, celebrata dal 12 al 28 ottobre dello stesso anno a Santo Domingo. Il 21 giugno 1996 Giovanni Paolo II lo ha nominato Pro-Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Lo stesso giorno ha rinunciato al governo pastorale della Diocesi di Valparaíso. Il 19 settembre dello stesso anno è stato nominato Arcivescovo. È divenuto Prefetto del dicastero il 23 febbraio 1998, dopo la nomina a Cardinale. Dal 1° ottobre 2002 è Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Ha partecipato al conclave dell’aprile 2005 che ha eletto Papa Benedetto XVI. Autore di numerose pubblicazioni tra libri, opuscoli ed articoli teologico-pastorali su temi ecclesiologici, di spiritualità e di diritto canonico
I bambini nel grembo materno, in caso di aborto, si "accorgono" che stanno per morire? Possono offrirsi volontariamente a Dio, unendo il loro sacrificio a quello di Cristo? Ecco la sconvolgente e meravigliosa "intuizione" di un giovane sacerdote: la morte prematura di questi piccoli, il loro martirio, è un'offerta al Padre per la riparazione dei peccati e per la conversione dei poveri peccatori, a iniziare dai loro genitori, con i quali hanno un legame certamente unico. Questi bambini hanno una spiritualità straordinaria! È quanto il sacerdote ha sperimentato invocandoli con la preghiera e il sacrificio eucaristico...
La via della preghiera è la via maestra per cambiare, per affrontare i problemi, finanche per contestare. La preghiera può tutto. In questo volume don Andrea Gasparino, guida spirituale di migliaia di giovani, offre un itinerario semplice e possibile a tutti per sperimentare la forza della preghiera e dare così luce alla propria vita. Quando preghiamo noi cambiamo; se preghiamo realmente, abbiamo più luce sui nostri problemi e si rafforza la nostra volontà. La preghiera è la nostra "onnipotenza". È l'onnipotenza di Dio messa a disposizione della nostra debolezza. Gesù ha detto: "In verità, in verità vi dico: qualsiasi cosa chiediate al Padre nel nome mio, egli ve la darà" (Gv 16,23). Siete peccatori? Nella preghiera c'è la certezza della vostra ripresa. Vi sentite un niente? Nella preghiera c'è l'onnipotenza per fare tutto!
Nel cuore dell'VIII centenario delle stimmate di san Francesco, dalla penna del card. Comastri nasce questo piccolo libretto che racconta l'esperienza straordinaria del primo Santo al quale Gesù ha fatto dono dei segni delle sue ferite: in quel commovente momento, infatti, seduto per terra sotto l'abbraccio verde e discreto degli alberi del monte de La Verna, Francesco è divenuto compartecipe della passione di Cristo. Lo stesso invito è rivolto a noi.
Il libro propone la Novena, il Rosario e alcune preghiere alla Vergine del silenzio. Al centro di queste pagine è la spiritualità del silenzio, cresciuta intorno all'Icona della Vergine del silenzio che si trova in Abruzzo nel Santuario della Madonna del silenzio in Avezzano (AQ). Questo Santuario è stato voluto da papa Francesco che il 15 giugno 2016 ha benedetto l'icona della Vergine del silenzio, chiedendo a padre Emiliano Antenucci di aprire in Abruzzo un nuovo santuario dedicato alla Vergine del silenzio. La spiritualità del silenzio che ispira queste pagine è un cammino silenzioso, di preghiera, di docilità e di meditazione, sul modello del cammino di Maria. Il silenzio, infatti, è una delle caratteristiche fondamentali della Madre di Dio, che conserva nello scrigno del suo cuore di madre tutti i misteri del Figlio.
L'Autore ci presenta questo bel libricino molto utile per pregare tutto l'anno, con all'interno novena, rosario, preghiera, riflessioni e meditazioni.