
La preghiera del Padre nostro è stata di recente ripensata e riscritta da due teologi, Vito Mancuso e José Tolentino Mendonça, dal gruppo folk rock dei Gang, dal cantautore Vasco Brondi (meglio noto come Le luci della centrale elettrica), dal gruppo di rock alternativo Il Teatro degli Orrori e dallo scrittore Erri De Luca. L'analisi delle loro rielaborazioni mostra un comune denominatore: l'intenzione di responsabilizzare l'uomo - nella sua relazione con l'altro, con sé e con il mondo - facendo leva su un testo condiviso. In particolare, la declinazione laica del discorso da parte dei Gang e di De Luca riguarda il rapporto con i migranti, con gli sbarchi e le stragi del Mediterraneo, cioè con un conflitto culturale e politico a tutt'oggi irrisolto. In questi testi, il dialogo tra la letteratura e altri linguaggi esprime quindi una lettura profonda del nostro tempo, offre un orizzonte non banale a cui tendere e dimostra come esso sia cercato da artisti diversi attraverso le parole di una preghiera universale ripensata e riscritta anche in chiave civile. È l'espressione della ricerca di un «noi», di una comunità solidale capace di costruire parole diverse rispetto alla retorica dominante.
E' un piccolo volume di divulgazione del messaggio cristiano, un libro che ci insegna la fede e l'appartenenza nostra a Dio come suoi Figli.
Ogni uomo che prega, al di là della religione che professa, vive quotidianamente il pericolo della superficialità: tante parole, desiderio di finire presto, assenza del cuore. A volte rischiamo di vivere il tempo della nostra preghiera come un momento di apnea, tratteniamo il respiro nell'attesa di risalire, come se ciò che vale davvero fosse altrove, come se la vita vera fosse in un altro tempo. Tutto questo rende la nostra supplica inefficace. Quando preghiamo, sappiamo quello che chiediamo? Molte volte no... Eppure la preghiera ha senso soltanto se diciamo con sincerità: «Sia fatta la tua volontà». Da questa riflessione nasce il desiderio dell'Autore di spiegare in modo semplice il significato di ciò che domandiamo nel Padre Nostro: aumentando la consapevolezza della "richiesta", cresce infatti anche la sua efficacia. Un libro per tutti, per aiutarci a capire ciò che c'è davvero in gioco nella preghiera che Gesù ci ha insegnato.
La meditazione vuole insegnare a recitare, vivere ed attualizare il Padre Nostro.
Dopo i volumi sui vizi capitali (2013), le opere di misericordia (2014), i doni dello Spirito Santo (2015), le beatitudini (2016) che raccolgono la singolare e felice esperienza delle prediche al «Festival dei Due Mondi» di Spoleto ecco il quinto sul Padre nostro.
Ripercorrere le parole di questa preghiera con attenzione conduce a scoprire che cosa significhi pregare, se sia possibile parlare con Dio, se non si tratti di una illusione, se gli possiamo domandare effettivamente qualcosa. Perché per pregare è indispensabile trovare il cammino del cuore, centro della persona, punto preciso in cui l’uomo si conosce in verità.
Con questo agile libretto l'Autore ci introduce alla comprensione della preghiera insegnataci da Gesù: il Padre Nostro.
Il libro
« II Padre Nostro rappresenta il punto di convergenza di tutte le linee della dottrina evangelica. Ogni domanda rappresenta un mondo di considerazioni; dietro ognuna si possono allineare una quantità di testi del Nuovo e dell'Antico Testamento e scoprire quelle dimensioni essenziali che articolano tutto il messaggio evangelico. Un'analisi, che non può essere esauriente, della formula, ci farà intuire molte correlazioni della vita evangelica, cosi come nostro Signore la concepisce: l'ordine organico più autentico, i punti da lui scelti per essere messi in rilievo e ai quali si riducono gli altri punti. Infatti, nel Padre Nostro domandiamo al Signore tutto quello che dobbiamo fare per vivere spiritualmente. Abbiamo quindi, nella preghiera del Signore, un trattato completo di vita spirituale, sistemato dallo stesso Signore: non potremmo mai approfondirlo a sufficienza ».
Descrizione dell'opera
La preghiera del Padre nostro costituisce una miniera inesauribile di significati tesi a dare senso all’esistenza dell’uomo: sintesi del vangelo, indica lo stile dei seguaci di Cristo. La prospettiva in cui l’autore si pone è quella etico-spirituale: alla luce delle singole petizioni del Padre nostro, egli tratteggia il percorso di una vita autenticamente umana e cristiana.
Nella prima parte del volume, il suo approccio è biblico-teologico; nella seconda, la riflessione assume un andare a carattere evocativo, invitando il lettore a riconoscere e applicare le implicazioni etiche contenute nella preghiera.
Sommario
Introduzione. I. Il Padre nostro modello di ogni preghiera. 1. Le due formulazioni del Padre nostro. 2. Il contesto di Matteo. 3. Il contesto di Luca. 4. Essere e sentirsi figli: «Abbà, Padre!» «Immà, Madre!». II. L’esistenza cristiana alla luce delle singole petizioni del Padre nostro. 1. Sia santificato il tuo nome. 2. Venga il tuo regno. 3. Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. 4. Dacci oggi il nostro pane quotidiano. 5. Rimetti i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori. 6. Non ci indurre in tentazione. 7. Ma liberaci dal male (o dal Maligno). Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autore
Salvatore Cipressa (Copertino - LE, 1961), sacerdote della diocesi di Nardò-Gallipoli, ha conseguito il dottorato in teologia morale presso la Pontificia Accademia Alfonsiana e il diploma di specializzazione in bioetica presso la Pontificia Università Lateranense e l’Università Cattolica del Sacro Cuore in Roma. Fa parte del Consiglio di presidenza dell’Associazione Teologica Italiana per lo Studio della Morale (ATISM). Insegna teologia morale presso la Facoltà Teologica Pugliese. Oltre a numerosi articoli in riviste specializzate, ha pubblicato: Il fenomeno transessuale fra medicina e morale, Istituto Siciliano di Bioetica, Acireale (CT) 2001; Coscienza e identità sessuale, in L. Renna, Neuroscienze e comportamento umano, («Quaderni della Rivista di Scienze Religiose», 10), Vivere In, Roma 2006; Il valore della vita nel magistero recente, in R. Altobelli - S. Privitera, La casa della vita, S. Paolo, Roma 2006; ha collaborato al Dizionario Teologico della Pace e al Nuovo Dizionario di Bioetica.
Pagine che dischiudono la bellezza e la profondita liberante della preghiera affidataci da Gesu.
Il Padre nostro è di gran lunga la preghiera più preziosa dei cristiani perché risale a Gesù stesso. Walter Kasper, teologo e cardinale tedesco di fama mondiale, dischiude i segreti della preghiera del Signore. E lo fa in tre modi: prima di tutto, la comprende alla luce della tradizione ebraica, perché ogni frase si colloca nel solco della tradizione del giudaismo e denota dei parallelismi con la preghiera della sinagoga. In secondo luogo, l'oratio dominica viene compresa a partire dal messaggio complessivo di Gesù - e in effetti fin dagli inizi è stata interpretata nella chiesa come una sintesi di tutto il vangelo. E, in terzo luogo, Gesù ha lasciato ai suoi discepoli non solo le parole di una preghiera da recitare, ma anche una promessa: come preghiera nello Spirito, il Padre nostro intende accompagnarci proprio nella vita attuale.
Il "Padre nostro" è al centro della vita cristiana: eppure corre il pericolo di essere reci-tato meccanicamente senza essere veramente compreso, rischia di diventare una litania senz'anima. Dobbiamo quindi chiederci che cosa significhi. Quando Gesù lo insegnò ai suoi discepoli, non voleva certo condannarli alla vana ripeti-zione. Anzi, ha vissuto così intensamente ciascuna delle sue richieste da condurci, attra-verso di esse, a un nuovo modo di vivere. Gesù ci offre la possibilità di pregare un Padre accessibile e compassionevole. E poi, dopo avergli chiesto di occupare tutto lo spazio della nostra realtà umana, ci dà il per-messo di chiedergli tutto ciò di cui abbiamo bisogno.