
«Durante ogni epoca i cristiani hanno tentato di giungere all'essenza, al nocciolo del cristianesimo. Ebbene, il Vangelo stesso ce lo trasmette con il Padre Nostro. È in una preghiera, e non in una dottrina o in un insieme di dogmi, che è riassunto il messaggio di Gesù. E ciò è denso di significato: pregare è l'evangelo. Buona, lieta e umana notizia fatta risuonare in una cultura che ha perso la fiducia, piena di divinità irate e di miti sfiduciati. Preghiera è relazione. Il Vangelo non si riassume in una verità, bensì in una relazione». Il commento al Padre Nostro di Ermes Ronchi avvince e penetra nell'animo, perché fonde sapienza biblica e afflato poetico, permettendo al lettore di gustare e di vivere come sua la "preghiera di Gesù". Un'edizione illustrata con i capolavori di Caravaggio, Lotto e i grandi artisti della tradizione italiana.
René Voillaume (1905-2003), sacerdote e teologo francese, fondatore dei Piccoli Fratelli di Gesù, è stato un grande maestro spirituale e ha offerto preziosi insegnamenti sul cammino della preghiera con un linguaggio contemporaneo e con indicazioni appropriate alla concreta realtà del mondo attuale. Osservava Paolo VI che l'esperienza di Charles De Foucauld e quella della numerosa famiglia spirituale da lui ispirata, essendo "particolarmente in accordo con le necessità e le aspirazioni del mondo di oggi, sembra marcare nella storia della Chiesa un atto della provvidenza". Toccherà a René Voillaume il compito di esprimere quell'esperienza e di illuminarla con scritti e conferenze. L'influsso e l'attrazione del suo insegnamento sono testimoniati dalla traduzione delle sue opere in 19 lingue e dal fatto che in tanti abbiano trovato la risposta alle proprie inquietudini. Riflesso ed espressione di una vita contemplativa condotta nel "cuore delle masse", l'insegnamento di Voillaume ha consentito a laici, sacerdoti e religiosi di trovare un'eco adeguata alle proprie aspirazioni e alle possibilità reali di preghiera. Voillaume parla di una dimensione contemplativa della vita cristiana. Il tema è ampiamente commentato negli ultimi due capitoli del libro, che costituiscono un vero trattato sulla preghiera. La grande innovazione è che questo cammino, per i Piccoli Fratelli e per molti, non è vissuto nel chiostro ma nel mondo.
Questo è un libro tutto nuovo sulla preghiera, perché, tramite domande e risposte, traccia un vero e proprio cammino alla scoperta della bellezza e dell'importanza vitale della preghiera, offrendo anche un metodo di preghiera e indicando: il senso della preghiera; la preghiera come incontro con Dio; i modi, i tempi e i luoghi della preghiera; chi è nostro aiuto nella preghiera; i modelli e gli strumenti per pregare Le domande a cui l'autore risponde sono curiose, mai banali, e sono quelle che forse tutti si fanno: per esempio, che cos'è la preghiera? È un dovere o una necessità? Che cosa o chi può aiutarci a pregare? Presenta quindi un vero e proprio metodo di preghiera, perché queste pagine sono animate da una certezza: senza il dialogo con Dio non possiamo essere felici.
Il lavoro, attraverso un metodo analitico e comparativo, dopo un attento status quaestionis, analizza innanzitutto i vari elementi strutturali, teologici, liturgici e spirituali che contraddistinguono il Breviario di Quiñones (1535) e portarono alla sua pubblicazione. Il processo successivo è stato quello di mettere la riforma del cardinale di Santa Croce a confronto con le altre riforme avvenute in precedenza e successivamente la pubblicazione dello stesso. Si analizzano le successive riforme inserite nel loro orizzonte storico valutando in che misura siano state influenzate dal Breviarium Sanctae Crucis e se, e fino a che punto, il suddetto breviario possa essere realmente considerato una delle fonti della Liturgia Horarum di Paolo VI, come asserito da qualche studio precedente al presente lavoro. Secondo questa prospettiva, dunque, l'autore analizza la riforma della Liturgia Horarum di Paolo VI giungendo a delle conclusioni che certamente, insieme alle ricerche portate avanti, costituiscono l'originalità del presente lavoro.
Una riflessione che parla d'amore. La vita monastica è circondata dalla preghiera e immersa in un continuo ambiente orante. L'autore iscrive questo dato all'interno di un contesto sponsale. Il testo affronta, infatti, il tema di una Chiesa orante e consapevole della propria povertà, che si apre al bisogno degli innamorati.
Don Giuseppe Dossetti, nel fondare la sua comunità, la Piccola Famiglia dell'Annunziata, volle affidarla in modo particolare alla intercessione di quattro Santi, il cui insegnamento egli ritenne fondamentale per l'indirizzo spirituale della comunità stessa. Si tratta di sant'Ignazio di Antiochia (35ca.-107ca.), san Benedetto da Norcia (480-547), san Francesco d'Assisi (1181-1226), santa Teresa di Gesù Bambino (1873-1897). Abbiamo perciò pensato che fosse utile per noi, e per chi ci conosce o vuole conoscerci, presentare questa piccola raccolta di testi, che sono parti di discorsi pronunciati da don Giuseppe Dossetti nel corso degli anni, a partire dagli albori della sua comunità, quando cioè si stava formando nel 1955, fino ad arrivare agli anni '90.
Negli esercizi spirituali oggi viene solitamente proposto un brano tratto dalla Scrittura o un pensiero dei padri della Chiesa o dei santi. Questo libro vuole invece riprendere l'antica tradizione che insegnava a vivere non solo con l'ascolto della Parola, ma anche attraverso l'immagine, per fare la stessa esperienza degli apostoli sul monte Tabor, dove furono testimoni del mistero della trasfigurazione. Prima di essere «scritta» sulla tavola di legno, l'icona è generata nella preghiera e nel silenzio e il suo scopo è portare colui che ha lo sguardo rivolto verso di essa a fare una profonda esperienza di Dio, per poi ritornare a immergersi nella vita quotidiana trasformato dallo Spirito. L'icona dunque guida il nostro cuore e la nostra mente, dal visibile all'Invisibile, dalla terra al cielo, dal tempo finito all'eternità
Un ampio percorso estetico-spirituale con antiche icone della raccolta dell'arcivescovo Tamburrino.
"Dio è amore". Cristo ci chiede di credere nell'amore; ci supplica: "Restate nel mio amore". Mendica amore per generare in noi l'amore. Questo non è un semplice sentimento: è la Terza Persona della Trinità. È lo Spirito Santo che vivifica l'universo, rende presente Cristo in ogni sacramento e ci santifica, facendoci diventare sempre più simili a Dio che "si è fatto uomo, affinché l'uomo si faccia Dio". Basandosi su questa teologia, i nostri fratelli cristiani ortodossi continuamente ripetono che Dio Padre ascolta la nostra preghiera quando lo Spirito Santo muove le nostre labbra nella lode. In questa espressione è racchiuso il mistero della Trinità: la nostra preghiera è indirizzata al Padre, grazie allo Spirito che in noi vive e ama. Cristo, poi, è implicitamente presente, perché sue sono le nostre labbra: siamo noi, infatti, il Risorto del Terzo Millennio.
L’iniziativa “24 ore per il Signore”, secondo il volere di Papa Francesco, ormai è un appuntamento fisso in concomitanza con la Quarta domenica di Quaresima. Nella serata di venerdì 20 marzo e durante l’intera giornata di sabato 21 marzo, è prevista l’apertura straordinaria delle chiese, per offrire la possibilità di accedere alle Confessioni in un conte- sto di Adorazione Eucaristica animata. Il Pontificio Consiglio ha predisposto il nuovo sussidio pastorale per consentire a tutte le parrocchie, comunità ecclesiali e religiose, di prepararsi a vivere con il maggior frutto possibile l’iniziativa.
Il sussidio è diviso in due parti:
Nella prima parte si presentano alcune riflessioni sul perché del Sacramento della Riconciliazione. I testi preparano a vivere in maniera consapevole l’incontro con il sacerdote nel momento della confessione individuale. È anche una provocazione per superare le eventuali resistenze che spesso si oppongono per evitare la confessione.
La seconda parte propone una traccia che può essere utilizzata durante il tempo di apertura della chiesa, in modo che quanti vi accederanno per confessarsi, possano essere aiutati nella preghiera e nella meditazione attraverso un percorso basato sulla Parola di Dio.
Il libro propone tutti gli strumenti necessari per vivere la devozione suggerita da Gesù alla beata Alexandrina Maria da Costa dei sei primi giovedì del mese. Una pratica che mette al centro l'Eucaristia e l'adorazione al Santissimo Sacramento. La beata Alexandrina, apostola dell'Eucaristia, ci consegna le parole e le preghiere che Gesù stesso le ha detto. Un breve profilo biografico incentrato sulla vita mistica ce la fa conoscere, la preparazione alla Confessione, alla Comunione e sei schemi di adorazione - uno per ogni primo giovedì - permettono di accostarsi con semplicità a questo cammino sacramentale e di consolidare e arricchire il proprio rapporto con Gesù Eucaristia.
Il volume presenta 58 salmi “tradotti” in linguaggio aderente alla vita dei ragazzi. Per ogni salmo è presentata una riflessione introduttiva e una preghiera finale.
I Salmi, preghiera della Chiesa antica e sempre attuale, proposti ai ragazzi per riscoprirne la ricchezza e per essere utilizzati come preghiera nei gruppi di preghiera e di oratorio, campi-scuola, estate ragazzi.
Può essere un regalo unico da parte di genitori, nonni, padrini e madrine che vogliono accompagnare i ragazzi nel loro percorso di fede e preghiera.

