
La vita di Charles de Foucauld, nato a Strasburgo nel 1858, fu guidata dall'irrequietezza: quella del giovane alla ricerca del piacere, poi del viaggiatore assetato di conoscenza e infine del convertito che non cessa d'interrogare la propria fede e di metterla alla prova nel mondo. Michel Carrouges - poeta e studioso del surrealismo, un'altra figura di cristiano inquieto - ne scrive la biografia scegliendo lo stile piano della pura evidenza dei fatti: una radicale testimonianza d'amore in forma di romanzo d'avventura. L'ateo Charles combatte in Algeria e compie importanti spedizioni geografiche in Marocco, ma un'inquietudine più profonda lo porta a intraprendere un lungo cammino di conversione, dal pellegrinaggio in Terra Santa fino al definitivo ritorno in Africa. Qui il "fratello universale" studia la lingua e la cultura tuareg, fonda un eremo e si oppone alle violenze dei predoni, che lo uccideranno di fronte alla sua casa nel 1916. Nell'incontro di misticismo e azione, la voce di fratello Charles, beatificato nel 2005, è diventata più forte. Milioni di fedeli testimoniano oggi quanto sia vasta l'eredità di questa vita estrema e di questa morte solitaria.
Nuova traduzione dal testo originale di Silvano Giordano del classico di Giovanni della Croce. Quest'opera e`ritenuta la cre azione piu`originale del dottore mistico. I suoi meriti sono oggi universalmente riconosciuti. Una delle parti piu`originali e profonde della dottrina di san giovanni della croce, con la quale ha fatto maggiormente progredire la teoria mistica e ha meritato il titolo di dottore, e`quella riferita a cio`che egli chiama la notte passiva dello spirito" (r. Garrigou-lagrange). Esiste un cambiamento sensibile nell'atteggiamento del pubblico d i fronte alla poesia e al libro di san giovanni della croce. Ha subito a lungo l'emargina zione e il rifiuto a motivo dei suoi contrasti con le idee correnti sulla contemplazione infusa e per l'apparente annic hilazione delle facolta intellettuali e affettive della persona. La notte oscura e`un libro pieno di vita propria e altrui: bibbia, tradizione patristica, spirituale e mistica, teologia, antropologia, poesia. "
L'insegnamento di Teresa di Gesu e in grado di dare risposte all'uomo d'oggi in cerca d'amore. L'esperienza della misericordia di Dio e senza dubbio un tema fondamentale dell'opera teresiana qui analizzato. Tra i numerosi studi su Teresa d'Avila, nessuno finora aveva studiato in tutta la sua ampiezza l'esperienza straordinaria della divina misericordia che ha plasmato questa donna di genio. Teresa ci conduce alla contemplazione del Dio vivente e ci introduce nel cuore stesso della Rivelazione biblica: Dio e Misericordia.
Questa 53a settimana di spiritualità si pone l'obiettivo di dimostrare che Teresa di Gesù, pur essendo vissuta quasi cinque secoli fa, ha un suo contributo da offrire al dibattito odierno. Facendo leva su una delle caratteristiche più attraenti di Teresa, la capacità comunicativa, i vari saggi analizzano non solo ciò che lei stessa ha detto, ma anche ciò che la sua esperienza e i suoi scritti hanno suggerito e continuano a suggerire a coloro che l'hanno avvicinata e la avvicinano. Si indagano in questo modo sia il nucleo ricco e composito del messaggio teresiano, che le modalità e le strategie comunicative da lei messe in atto per raggiungere i suoi interlocutori.
Il Salterio, dal nome dello strumento a corde che accompagnava il canto dei Salmi, è la sintesi dell'Antico Testamento in chiave di poesia e preghiera, e un anticipo del Nuovo. I Padri della Chiesa si sono cimentati in più occasioni nel suo commento, ma solo due di essi sono riusciti a completarlo: sant'Agostino e Cassiodoro.Il curatore Antonio Caruso, da alcuni anni impegnato nello studio e nella riproposizione dell'opera di Cassiodoro, presenta ora, in più libri, la traduzione e il commento della Esposizione dei Salmi. Questo primo volume è una scelta di Salmi che hanno come motivo conduttore l'annuncio della figura di Cristo Signore.
Renato D'Antiga nel saggio ricostruisce, nei primi due capitoli, la storia della presenza greca a Venezia dalla sua formazione, dovuta alla caduta in mano ottomana di Costantinopoli (1453), al suo stabilizzarsi istituzionale e alla sua collocazione nelle istituzioni della Repubblica. Si evidenzia poi l'attività teologica della comunità ellenica attraverso alcune personalità, quella educativa con il Collegio Flangini e quella religiosa. L'autore si sofferma sulle relazioni editoriali tenute dai greci veneziani con i monasteri dell'Athos, dalle quali nacque la pubblicazione della Filocalia. Viene esaminata nei capitoli seguenti la formazione dell'opera filocalica e le finalità che Macario di Corinto e Nicodemo l'Aghiorita le attribuivano. Vengono esaminati gli scritti collazionati più o meno cronologicamente, conservando l'ordine dei curatori, che possono essere divisi in tre periodi: quello tardo-antico (Antonio il Grande, Evagrio, Giovanni Cassiano, Massimo il Confessore, Giovanni Damasceno, ecc.) quello medio-bizantino (Simeone il Nuovo Teologo e altri) e l'ultimo, quello paleologo, che riguarda in particolare la rinascenza esicasta (Gregorio il Sinaita e Gregorio Palamas) avvenuta prima della fine di Costantinopoli. L'autore evidenzia in particolare tre temi comuni a tutti i testi collazionati: la lotta contro le passioni, la pratica della preghiera di Gesù e la via per il conseguimento della deificazione.
Ispirandosi al grande Basilio – vescovo di Cesarea in Cappadocia nel iv secolo e autore delle Regole, da noi già pubblicate – i redattori di questi scritti intesero proporre un ritorno allo spirito che aveva animato gli inizi della vita monastica: il riferimento costante all’unica regola di vita, l’evangelo. A loro volta fonte di ispirazione per il monachesimo occidentale, questi testi offrono una preziosa testimonianza della continua istanza di conversione che percorre ogni cammino cristiano autentico: sempre, nonostante le cadute e le infedeltà, occorre ricominciare con rinnovato vigore la sequela del Signore.
Raccolta delle frequentissime rivelazioni, trascritte dal Brentano, che la veggente tedesca nata nel 1774 ebbe durante tutto l'arco della vita piena di sofferenza e sacrifici sopportati per amore di Gesu Cristo e nell'imitazione della sua Passione. Anna Katharina Emmerick (1774-1824), suora agostiniana tedesca, grande mistica e veggente cui Dio ha dato in dono le Stimmate, ha lasciato un segno profondo nella storia della cristianita. Le presenti Rivelazioni sono una testimonianza della sua straordinaria esistenza e della vasta portata delle s ue visioni.
I padri della chiesa, profondamente radicati nella Scrittura, ci hanno lasciato in eredità un ricco tesoro non solo di testi ma anche di modi, forme, gesti di preghiera . Oggi, soprattutto il cristianesimo occidentale, ha bisogno di riscoprire l'intima unione che deve esistere - nella preghiera come in ogni aspetto della vita cristiana - tra teoria e prassi, tra contemplazione e esercizio pratico. A pregare si impara pregando, e tutto il nostro essere è chiamato a partecipare a quest'opera: la mente, il cuore, ma anche il corpo, lo sguardo, i sensi. L'autore - eremita di grande discernimento spirituale, profondo conoscitore di Evagrio e dei padri del deserto, ma soprattutto uomo di intensa preghiera - ripercorre con sapiente coerenza questa compenetrazione tra ciò che si crede e ciò che si esprime nella pratica della preghiera: una riscoperta affascinante del tesoro prezioso contenuto nei vasi di argilla dei nostri corpi.

