
E quando volgiamo lo sguardo alla Croce dove Gesù è stato inchiodato, contempliamo il segno dell'amore, dell'amore infinito di Dio per ciascuno di noi e la radice della nostra salvezza. (Papa
Francesco, Angelus 14 Settembre 2014).
Bellissima VIA CRUCIS con meditazioni evangeliche del noto autore e biblista padre Ubaldo Terrinoni.
Via Crucis con Maria.
P. Elias Vella
E' nato e vive a Malta. Dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali di cui è stato Provinciale dal 1974 al 1986. Ha insegnato Teologia Dogmatica e Pastorale presso un istituto di formazione per religiosi a Malta. Già esorcista ufficiale della sua diocesi, è attualmente conferenziere apprezzato a livello mondiale. Con le Edizioni Amen ha pubblicato: Via Afflictionis, 2018; Sarete battezzati in Spirito Santo, 2019.
Dopo la Via Crucis vista con gli occhi di alcuni personaggi del Vangelo, le Edizioni Amen hanno chiesto a don Mauro una focalizzazione più approfondita su Maria, la Madre di Gesù. Ne è nato questo libro, piccolo ma prezioso, in cui l’Autore conduce il lettore, con la forza della preghiera e la precisone della poesia, a stare sulla Via Dolorosa del Figlio Incarnato attraverso gli occhi di Maria, Madre di Dio e Madre nostra.
Don Mauro Leonardi, dell’Opus Dei, ordinato sacerdote da San Giovanni Paolo II nel 1988 a San Pietro, vive nella periferia romana di Casal Bruciato. Collabora regolarmente con quotidiani e riviste a grande diffusione. Ha presenze di rilievo sui social. Ha pubblicato diversi saggi e romanzi. Come Gesù è il suo blog.
Il Vangelo ci parla di diverse persone che incontrano Gesù lungo la sua Via Dolorosa. Don Mauro Leonardi, con il desiderio di chi prega e la precisione del poeta, immagina quegli incontri aggiungendo quelli di altri personaggi del Vangelo.
Don Mauro Leonardi, dell’Opus Dei, ordinato sacerdote da San Giovanni Paolo II nel 1988 a San Pietro, vive nella periferia romana di Casal Bruciato. Collabora regolarmente con quotidiani e riviste a grande diffusione. Ha presenze di rilievo sui social. Ha pubblicato diversi saggi e romanzi. Come Gesù è il suo blog.
In questa Via Lucis vogliamo contemplare la presenza gloriosa e visibile di Gesù Risorto tra i suoi fino alla Pentecoste. Il Risorto ha promesso: «lo sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo». La grazia del Risorto diventi per noi un cammino di risurrezione e di vita. Ci facciamo aiutare, oltre che dalla Parola di Dio, dalle riflessioni di San Cesare De Bus, tratte dalle sue Omelie.
Questa Via crucis è un'opera "doppia", in cui alla perdita di sé che caratterizza il cammino di Cristo verso il Calvario fa da contraltare il cammino dell'uomo moderno, il tipico businessman, verso la piena realizzazione di sé. Chi è il vincitore? Qual è l'"Ora" della vera rivelazione dell'umano? Quella del crocifisso o quella del padrone del mondo? In fondo: a Dio o a Satana - ci dice Mencarelli -, a chi vogliamo guardare come nostro salvatore? Nessuno dei due ha una strada facile, nessuno dei due si può seguire senza ferirsi, ma (per dirla con un riferimento all'ultimo romanzo di questo poeta dell'oggi) a chi "chiedere salvezza-, poiché tutti la chiediamo? Un'opera per entrare, laicamente, nel mistero delle domande sul credere e sulla vera umanità dell'uomo.
"Una Via Crucis tra arte e quotidianità per riflettere sulla nostra vita. Scorrendo le immagini della Via Crucis di Franco Morelli (1925-2004), mi sovvengono le parole che padre Turoldo disse in uno dei suoi ultimi interventi: «Non esiste un'arte religiosa e un'arte laica: esiste l'arte, oppure no». Forse proprio questa Via Crucis, un cammino così poco religioso e così poco laico a un tempo, è osservatorio privilegiato sulle possibilità date all'uomo di rinvenire un senso: un cammino fino al definitivo "tutto è compiuto", dove ognuno partecipa senza accorgersene al riscatto del proprio senso". (don Saverio Finotti) "Il Gesù di Morelli è forte e composto, sobrio. Ispira sicurezza anche quando sta per cadere. Quando cade, lo fa quasi con leggerezza, per non spaventarci. È intimamente convinto di star facendo l'unica cosa giusta: per amare gli uomini deve morire da uomo. La croce è il vertice della misericordia divina. Proprio perché sembra inutile. Il commento di don Saverio Finotti è attento e profondo" (monsignor Vincenzo Paglia).
Più che un esercizio di pietà questa Sacra rappresentazione vuole offrire al credente una meditazione atta a stimolare la consapevolezza della propria scelta di fede. Fin quando esiste un credente, bisogna che egli sperimenti il paradosso dell'Uomo-Dio, sia cioè contemporaneo della straordinaria presenza di Cristo sulla terra. Tale è la condizione della fede o più esattamente è la definizione della fede. Questa Sacra rappresentazione è pertanto un invito a seguire Cristo sulla via della croce così da vederlo nella sua vera figura e nell'ambiente dove realmente camminava sulla terra e non nella forma di un ricordo, vuoto e insignificante, nelle chiacchiere della storia; vederlo così come è, come fu e come sarà fino al suo ritorno nella gloria: segno dello scandalo e oggetto della fede, uomo umile e tuttavia Salvatore e Redentore dell'umanità venuto sulla terra per amore, per cercare quelli che erano perduti (Mt 18,11), per soffrire e morire e insieme preoccupato di dover ripetere sempre: "Beato colui che non si scandalizza in me!" (Mt 11,19).
La sofferenza, la rinascita, la bellezza nella Via Crucis che ha commosso il mondo. Roma, 10 aprile 2020, Venerdì Santo. Nel pieno della pandemia, la Via Crucis celebrata dal Papa non si svolge in mezzo alla folla, nel Colosseo, ma nella piazza San Pietro deserta, sotto lo sguardo dell'antico crocifisso della chiesa di San Marcello al Corso. Le parole che risuonano nella notte della morte e del dolore provengono dalla parrocchia del carcere di Padova: a meditare sulle quattordici stazioni della Passione di Cristo è un'intera comunità di uomini e donne che abita e lavora in questo mondo ristretto. "Mi sono commosso" ha scritto Papa Francesco. "Mi sono sentito molto partecipe di questa storia, mi sono sentito fratello di chi ha sbagliato e di chi accetta di mettersi accanto a loro per riprendere la risalita della scarpata." In questo libro, partendo dalle meditazioni sulla Via Crucis raccolte e scritte insieme alla giornalista e volontaria Tatiana Mario, don Marco Pozza ha costruito un racconto sulla fede e la risurrezione dei viventi: la Via Crucis di Gesù diventa così una Via Lucis degli uomini, la cui sofferenza è stata riscattata da Cristo in persona. "Mai celebrata una Via Crucis così" scrive l'autore. "Pareva davvero d'attraversare l'Odio desiderando l'Amore."
Questo volume raccoglie i versi scritti da Mario Luzi per la Via Crucis al Colosseo presieduta dal Santo Padre Giovanni Paolo II in occasione della Pasqua del 1999. Si tratta di un'altissima meditazione sull'incarnazione, la morte e la resurrezione di Gesù, rivolta a laici e credenti. Lo stesso Luzi ricorda che, quando gli venne proposto di scrivere questo testo, "l'immaginazione già in moto mi prefigurò un testo poematico di cui Gesù fosse l'unico agonista. In un ininterrotto monologo Gesù nella tribolazione della Via Crucis avrebbe confidato al Padre la sua angoscia e i suoi pensieri dibattuti tra il divino e l'umano, la sua afflizione e la sua soprannaturale certezza."