
Novena a Maria Immacolata, edizione San Paolo.
Il libro passa in rassegna le varie figure che l'immaginario collettivo ha adibito a questa funzione di porta doni, partendo dai Re Magi del racconto evangelico, fino alla Befana e agli altri "precursori" di Babbo Natale. Analizza poi la genesi del personaggio, da San Nicola a Santa Claus. La ricerca non si ferma alla realtà italiana, ma passa in rassegna anche i vari modi di rappresentare Babbo Natale o altre figure nelle tradizioni natalizie di vari paesi del mondo. Un capitolo è dedicato alle migliaia di letterine di Santa Claus, cercando di individuarne le varie tipologie.
Suggestivi spunti di riflessione che annunciano la venuta del Signore.
Sempre più spesso, a Natale manca il protagonista. Quel Gesù di Nazareth, volto di Dio, che ha segnato la storia. Quella nascita che ci fa impallidire, la notizia di un Dio che diventa accessibile, incontrabile, che si fa bambino, non è più il centro del Natale. Natale, ormai, è diventata una festa di compleanno senza il festeggiato, che tristezza! È giunto il momento di riprenderci il Natale.
Scenette, farse, giochi: tante idee per allestire spettacoli che fanno divertire i ragazzi e i grandi.
Raccolta di riflessioni per il tempo d'Avvento.
La presente opera è volta a facilitare l'accesso a tali fonti a un vasto pubblico piuttosto che agli studiosi, che possono consultare i testi originali o le sue traduzioni in altre lingue. A tal fine, si è scelto di premettere alla traduzione una semplice introduzione e di corredare il testo con note, senza appesantirle con elementi troppo tecnici o riferimenti alla moderna bibliografia. La traduzione del versetto targumico è preceduta da quella del versetto biblico, in modo che si possano notare facilmente le differenze. Si propone una traduzione aderente alla lettera, talvolta a scapito della lingua italiana, al fine di far "gustare" la forza delle espressioni originali in aramaico. Il titolo del libro "Siedi solitario e silenzioso fino ai giorni del Re Messia!" sintetizza un elemento che accomuna i due Targumim, cioè l'attesa del Menahem, il "Consolatore", che è il Messia: nel Targum di Qoèlet (cf. 1,11) la storia non è ciclica, ma in tensione verso i giorni del Re Messia; in quello delle Lamentazioni (cf. 2,22) si trova la meravigliosa promessa del futuro riscatto mediante la redenzione del Re Messia, cosicché Gerusalemme non dovrà più sedere "solitaria e silenziosa".