
La vita, il bene e il male, l'essere bambini, adulti e anziani... i tanti temi del nostro tempo, che fanno nascere interrogativi nel cuore e nella mente. Tra riflessione e profonda ispirazione interiore, queste pagine ci guidano a guardare Maria, donna che ragiona, vuole e interpreta tutto a partire dalla luce della grazia e può così scoprire negli eventi e nelle vicissitudini la loro naturale bellezza, il loro destino e senso profondo. E diventa così educatrice, in grado di guidare gli eventi con la passione tipica delle «viscere» della madre, sempre pronta nell'attesa e nell'accoglimento: un modo di educare che è modello per l'oggi, segno tangibile di una possibile risposta alla crisi contemporanea, rievocando nel nostro cuore la luce presente in ognuno di noi.
L'Ave Maria è, dopo il Padre nostro, la preghiera più conosciuta e più amata dai cattolici della Chiesa d'Occidente. Dire un'Ave Maria è, per noi, il modo più semplice per fermarci un attimo in raccoglimento silenzioso alla presenza del Signore, per versare nel cuore di Dio la nostra preoccupazione o la nostra angoscia, avvalendoci del potente aiuto materno della Madonna. Le pagine di questo libro, con la loro profondità e la loro immediatezza, con il continuo rimando alla Parola di Dio e i numerosi riferimenti teologici, ci aiuteranno a pregare l'Ave Maria con maggiore fiducia e consapevolezza.
«La vergine si chiamava Maria» (Lc 1,27). Di Maria ci è dato il nome: è tutto ciò che di lei sappiamo. In questo paradosso, che cioè la donna più nominata e amata del mondo sia tanto sconosciuta, c'è l'insegnamento di base: nella realtà d'una persona, nella sua vita e nel suo essere, non conta molto chi essa è, come è o quando è o dove è: conta ciò che Dio opera in lei, e ciò che essa consente che egli operi in lei. In queste pagine sono ripercorsi i versetti del vangelo che parlano di Maria, traendone freschissime ispirazioni per la vita dei cristiani di oggi. Trentuno meditazioni che permettono, volendo, di trascorrere un mese in compagnia di Maria, per imparare da lei a stare con Gesù nella nostra vita e chiederle di starci accanto nel cammino. «Maria del primo sguardo a Gesù nato, conduci i nostri pensieri nel tuo silenzio. Insegnaci la nostalgia di colui che ancora non abbiamo visto. Rendici comprensivi del primato dell'amore che svela tutto il messaggio di Dio. Vergine che hai finalmente visto tuo figlio, facci partecipi della tua impazienza di contemplazione, ora e sempre».
"Vicenda" è qualcosa di più che "storia", e forse anche qualcosa di meno. "Storia" (e anche "vita") pretende di essere più precisa, ma è limitata ai termini posti dalla nascita e dalla morte della persona; inoltre si informa solo a un preciso tipo di documentazione. "Vicenda" è un'avventura che richiede informazioni anche precedenti alla nascita della persona e si prolunga al tempo successivo alla sua morte; inoltre i suoi documenti si allargano a raggiera in campi che non potrebbero essere chiamati propriamente storici, eppure hanno a che fare con quella persona. Ci proponiamo di visitare i suggerimenti che il rosario ci offre a proposito della "vicenda" di Gesù e ci verranno in soccorso notizie antecedenti all'epoca della sua nascita e soprattutto notizie di riflessioni e avvenimenti fioriti dopo la sua morte e risurrezione. Ma tutto fa parte della sua vicenda e vuole interpellare la nostra. Quanto si presenta alla nostra mente è facilmente offerto alla preghiera, diventa riflessione, preghiera solidale, proposito di vita.
L'infinito della Bellezza, il nuovo lessico della gioia, "Amoris laetitia", l'amore che parla una nuova lingua, il riconoscimento, la preghiera del Papa a Maria, "Madre di Misericordia e del Bell'Amore". L'infinito della Bellezza, questa "esperienza personale" di Nunziella che coinvolge tutti nella significanza mariana dell'essere cristiani, nella beatifica convivialità trinitaria dell'Amore: "Non si tratta tanto di imitare Maria, quanto di accogliere dallo Spirito Santo una grazia di partecipazione alla vita di lei, lasciandoci quasi vivere da questa dolcissima Madre per entrare in lei e instaurare, tramite lei, l'unico rapporto possibile con Gesù, quello appunto di Maria". "La Madre, la Figlia, la Sorella, la Vergine Sposa, la Madre della Chiesa... come dire, se la nostra fede fosse un'idea non avremmo bisogno della Madre, ma la nostra fede è vita, e non c'è vita senza la Madre." (dalla Prefazione di Nino Barraco)
Troppe volte pensiamo che la vita spirituale sia separata dal nostro quotidiano, fatto di ansie, preoccupazioni, sentimenti contrastanti, luci improvvise. Invece, Dio vuole entrare in tutto questo e Maria, che visse in comunione profonda con Lui, può aiutarci a ritrovare l'armonia interiore. Lei, che è passata attraverso le vicende della sua vita mantenendo la pace del cuore - pensiamo all'annuncio dell'angelo, al rapporto con Giuseppe, alla fuga in Egitto, alla Passione di Gesù - è pronta, oggi, a generare Cristo in noi, a farci scoprire e vivere la presenza di Dio nella nostra vita. Scoprire e vivere un cammino di preghiera quotidiano e perseverante significa aprire la propria vita alla luce, alla gioia, alla speranza del Signore risorto.
C’è un segreto nella vita: guardare il mondo con gli occhi di Maria. Dobbiamo depurare il devozionalismo e il sentimentalismo verso la Madre di Dio e aumentare l’amore personale verso la «Donna della nostra vita»: Maria. Da Maria impariamo la fede dei semplici e l’obbedienza degli eroi.
Madre, donaci il tuo sguardo!
Il tuo sguardo ci porta a Dio,
il tuo sguardo è un dono del Padre buono,
che ci attende ad ogni svolta del nostro cammino,
è un dono di Gesù Cristo in croce,
che carica su di sé le nostre sofferenze,
le nostre fatiche, il nostro peccato.
Papa Francesco
Lourdes favorisce l'incontro con il mistero, secondo l'antica aspirazione dell'uomo di mettersi in comunione con il divino, di entrare in contatto con il soprannaturale. Scritte con «lo stupore del cronista», queste pagine offrono una sorta di «manuale di istruzioni» alla scoperta dei misteri di Lourdes, per aiutarci non solo a vedere, ma ad entrare nel mistero del miracolo. Quel mistero che scuote e ci interroga sulla nostra relazione con Dio. «Filippo ha usato nella sua vita tutta la sua perizia professionale e la sua grande esperienza in televisione per raccontare Lourdes, per mostrarla quale essa è. E poi - come giornalista - si è divertito negli anni a incrociare storie, a mescolare generazioni e a interrogare emozioni, sguardi e esperienze. Queste pagine non sono la divulgazione di misteriosi segreti, sono pagine di diario di un uomo ricco di umanità che vuole provare ad affacciarsi insieme ai lettori non sul "segreto" ma sul vissuto di uomini e donne che hanno fatto esperienza di un avvenimento straordinario: una guarigione miracolosa. In qualche modo completa, da par suo, il lavoro che i miei predecessori ed io abbiamo condotto sulle stesse storie di persone. Noi alla ricerca meticolosa della verità clinica e medica. Filippo Anastasi alla ricerca della verità dell'esperienza umana e spirituale». Prefazione di mons. Luigi Bressan, introduzione di mons. Santo Marcianò, postfazione di Alessandro De Franciscis.
I venti misteri della corona del rosario (gaudiosi, dolorosi, luminosi, gloriosi) approfonditi per la meditazione e la preghiera, personale e comunitaria, con il commento del cerimoniere del Papa, raffinato liturgista, che ci guida a tenere lo sguardo fisso su Gesù attraverso la presenza e la mediazione della Madre sua e nostra.
La poesia tende di per sé a essere oracolo. Il poeta accusa o esalta, egli vede il male del mondo, ne è turbato; ma contempla anche la gloria di Dio che si dispiega nell’universo e conosce la grandezza dell’uomo.
Giorgio Mazzanti ha accusato la rovina di un mondo dissociato e dissacrato, si è sentito coinvolto nella stessa rovina; non poteva tuttavia dimenticare che era nella sua missione l’annuncio della salvezza e il riconoscimento della grandezza dell’uomo. Questa grandezza è contemplata dal poeta nella Vergine Madre di Dio: nella Vergine, pura creatura, non è soltanto la natura dell’uomo ma è la persona creata che viene elevata a una sublime dignità. Nella Vergine risplende, più che in ogni altra creatura, la libertà di Dio e il suo amore infinito.
Dalla Presentazione di Divo Barsotti
Lettere aperte a Maria, a partire dai passaggi della sua vita narrati nel Vangelo, scritte da una donna che è moglie, madre, insegnante. Il tentativo di andare al di là dei trattati di mariologia o delle vertigini mistiche, per aprire il cuore a vivere con maggior consapevolezza la propria quotidianità pensando allo stile di Maria.
Una lode che affonda le sue radici nel XII secolo, che si prega ancora oggi al termine del Rosario e che i monaci cantano a fine Compieta. Le pagine di questo piccolo, prezioso libro aiutano a gustarne la ricchezza spirituale e la bellezza delle immagini. Una lettura da centellinare e meditare nel silenzio del proprio cuore.