
L'intera Dottrina Sociale della Chiesa può, più o meno adeguatamente, essere interpretata, da un lato, come un grande movimento in difesa della persona e un baluardo contro le pretese dello Stato assoluto, dall'altro, come una tensione verso il bene comune e un'invocazione alla realizzazione di una giustizia sociale il cui attore principale (se non spesso unico) sembra essere indicato proprio nel medesimo Stato. Questo testo vuole presentare i principi fondamentali su cui poggia l'insegnamento sociale della Chiesa senza, tuttavia, nascondere limiti e contraddizioni in cui spesso incorre il magistero ecclesiastico. Con onestà intellettuale, il credente fa, perciò, bene a ricordare le parole di Wilhelm Ropke: "Un economismo sordo alle esigenze morali è nefasto, ma non è meno nefasto un moralismo ignorante in fatto di economia".
Il Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Famiglia offre in queste pagine una lettura dell'esortazione apostolica di papa Francesco ricca di spunti di riflessione e di vita pratica. Un compendio denso di consigli per aiutare gli sposi a vivere nella stessa fedeltà d'amore di Dio; e per aiutare i sacerdoti e gli operatori della pastorale famigliare ad accompagnare gli sposi, anche divorziati, con uno sguardo di misericordia attento alle Verità di vita che Gesù ha esposto nel suo Vangelo.
Questo saggio è lo sviluppo di un precedente volume, rivisto ed ampliato, intitolato "Riappropriarsi della democrazia". Con riferimento all'attualità si sottolinea l'importanza di reagire all'individualismo libertario imperante che smantella lo Stato di diritto ed erode, con il bene comune inclusivo di tutti, la solidarietà, la destinazione universale dei beni e l'ecologia integrale. Occorre proporre ed educare ad un più autentico concetto di libertà. La libertà non è solo spezzare le proprie catene, ma anche vivere in modo da accrescere la libertà altrui. Essendosi riscontrato un crescente interesse per l'insegnamento morale e sociale dei pontefici, anche per quanto riguarda la riabilitazione della politica, si è pensato di far cosa utile allegando all'Antologia di brani, tratti dai molteplici pronunciamenti di san Giovanni Paolo II, di Benedetto XVI e di Francesco.
Il Concilio Vaticano II rappresenta indubbiamente il più grande avvenimento della storia contemporanea celebrato dalla Chiesa Cattolica. Protagonisti dell'Assise furono non solo i due pontefici, Giovanni XXIII e Paolo VI, che rispettivamente ne annunciarono la convocazione e ne portarono a conclusione i lavori, ma soprattutto gli oltre tremila padri che in qualche modo offrirono il loro contributo alla buona riuscita dell'evento. Nel presente libro l'autore ha ripercorso i principali momenti e le varie fasi di quella indimenticabile stagione a partire dalla elezione di papa Roncalli fino al discorso di chiusura di Paolo VI dell'8 dicembre 1965.
Il libro di Michele Scaringella presenta i discorsi dei Papi nelle Giornate Mondiali della Comunicazione Sociale insieme ad un’attenta analisi delle relazioni e degli atti dei diversi convegni sulla Comunicazione tenuti dal Episcopato italiano. Un’articolazione di riflessioni e una serie di rimandi che testimonia l’evoluzione del pensiero sui media sempre al passo con gli sviluppi della tecnologia e degli spazi comunicativi. Questo testo è principalmente rivolto a coloro che intendono accostare con serietà l’argomento. È anche un libro di grande giovamento per chi, pur non essendo specialista, vuole farsi un’idea del rapporto tra Vangelo e nuovi media.
Il primo capitolo definisce i mezzi di comunicazione di massa, ed analizza l’evoluzione in new media, fino a considerarne, nello specifico, Internet, con cenni storici, potenzialità e prospettive. La definizione della nuova Evangelizzazione vede nella Chiesa una nuova presa di coscienza, maturata nel tempo fin dal Concilio Vaticano II, che conduce al I Convegno Italiano sulle Comunicazioni Sociali, promosso dalla CEI, avente per tema: Parabole Mediatiche. Fare cultura nel tempo della comunicazione.
Il secondo capitolo, invece, cerca di tracciare il percorso che la Chiesa compie, a partire dalle «Parabole Mediatiche», alla luce delle indicazioni emerse dal Convegno. La Chiesa cammina sempre più nel mondo digitale come testimone della Parola di Vita che è Cristo risorto fino ad arrivare ad un nuovo grande convegno: Testimoni digitali. Se non diventiamo testimoni non possiamo portare la Parola di Dio nel mondo digitale.
Breve riflessione sulla questione migranti da parte di uno degli uomini di Chiesa più importanti al mondo. Ogni persona costretta a lasciare la propria terra interpella la nostra umanità e la nostra capacità di essere solidali.
«Ho conosciuto da vicino il dolore dei profughi. È enorme, incommensurabile. Non possiamo abbandonarli al loro destino. Sono persone, non numeri»
La Chiesa è interessata alla cultura economica del contesto sociale in cui vive perché da questa organizzazione economica dipende in buona parte la vita dei suoi fedeli e delle sue istituzioni. E la società odierna è, oggi più che mai, guidata nel suo funzionamento dall'organizzazione economica. Spiegare i problemi che possono sorgere da una logica solo umana di organizzazione economica è una delle sfide più importanti per la Chiesa sul terreno della comunicazione. Questo è lo spirito del nostro trattato, che vuole offrire un contributo all'interdisciplinarietà tra economia, diritto canonico e dottrina sociale della Chiesa, suggerendo anche alcuni spunti di riflessione sulla comunicazione istituzionale relativa all'origine e alla funzione dei beni temporali nella Chiesa, con la consapevolezza che essa non è soltanto una realtà umana, ma anche e soprattutto divina, quindi mai completamente traducibile nei termini di qualsiasi cultura attuale. Molti pastori sono poco inclini a pensare che questo sistema socio-economico sia in grado di aiutare l'istituzione ecclesiale a muoversi in un mondo dominato da un'economia che condiziona l'esistenza degli uomini senza tenere conto della loro dimensione religiosa. Per di più, la profonda specializzazione degli studi universitari non facilita la comprensione del mondo economico da parte dei pastori della Chiesa, che non sempre hanno la possibilità di studiare ed essere preparati in questi aspetti così importanti per la nostra società. Occorre sviluppare una certa sensibilità attraverso corsi specialistici per coloro che dovranno governare e presentare la realtà ecclesiale ai diversi enti che costituiscono la sfera pubblica: fedeli, politici, benefattori, mezzi di comunicazione, ecc. Le riflessioni presentate in questo testo tendono anche a custodire la realtà della Chiesa così come si manifesta nella sua struttura materiale, senza tradire il senso dell'istituzione privilegiando altre attività, per lodevoli che siano. Da questo punto di vista, si possono attuare strategie di sviluppo economico per le strutture ecclesiali, dato che ci sono ancora ampi spazi di miglioramento, in molti Paesi e in tante realtà. La riflessione sulla cultura economica della Chiesa ci porta infine a considerare che anche la storia ha un suo peso e all'analisi delle realtà specifiche dell'istituzione ecclesiale: Santa Sede, Stato-Città del Vaticano, le diocesi, le parrocchie, come realtà da comprendere, spiegare e sviluppare in maniera approfondita.
"Nella sua duplice natura di florilegio di ricordi e di teoria di studi sul pensiero e il magistero di Giacomo Biffi, questa raccolta di scritti in suo onore, a un anno dalla scomparsa, si attesta quale evento editoriale assolutamente unico nel suo genere."
Questo lavoro è una piccola antologia dei documenti collettivi, con testi a stampa, che la Conferenza Episcopale Calabra ha prodotto in quest'ultimo secolo (1916-2016) relativamente alla necessità di purificare la pietà popolare e contro il fenomeno mafioso-ndranghetista, che costantemente cerca di infiltrarsi per ottenere consensi e riconoscimenti pubblici; una raccolta per averli a immediata disposizione. I Vescovi infatti, singolarmente, si sono pronunciati in altre occasioni su tali tematiche all'interno del loro lavoro di sollecitudine per i fedeli loro affidati.
Primo volume della collana "Joseph Ratzinger. Testi scelti". Dalla Prefazione di Papa Francesco: "Ogni volta che leggo le opere di Joseph Ratzinger/ Benedetto XVI mi diviene sempre più chiaro che egli ha fatto e fa "teologia in ginocchio": in ginocchio perché, prima ancora che essere un grandissimo teologo e maestro della fede, si vede che è un uomo che veramente crede, che veramente prega; si vede che è un uomo che impersona la santità, un uomo di pace, un uomo di Dio. E così egli incarna esemplarmente il cuore di tutto l'agire sacerdotale: quel profondo radicamento in Dio senza il quale tutta la capacità organizzativa possibile e tutta la presunta superiorità intellettuale, tutto il denaro e il potere risultano inutili; egli incarna quel costante rapporto con il Signore Gesù".
Papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo della Misericordia, Misericordiae Vultus, auspica che questo Anno Giubilare possa essere vissuto nella misericordia favorendo l'incontro con le varie religioni e in particolar modo con l'ebraismo e l'islam. Attraverso il presente volume, il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, accoglie l'invito del Santo Padre ad incontrare le varie tradizioni religiose per proseguire, nel tema della misericordia, la via del dialogo e del superamento delle difficoltà. Il presente sussidio è il frutto di una collaborazione interreligiosa ed è stato redatto grazie al contributo di alcuni esperti appartenenti ad altre tradizioni religiose. È un invito indirizzato alle Conferenze Episcopali e, tramite loro, a tutti i cattolici volto ad esaminare ciò che abbiamo in comune con i credenti di altre religioni.
Il VII Volume delle Omelie del Mattino di Papa Francesco raccoglie le parole pronunciate dal Pontefice tra il 10 dicembre 2015 al 31 maggio 2016 nel corso delle messe mattutine da lui presiedute nella Cappella della Domus Sanctae Marthae. I temi trattati sono molteplici: la famiglia; il valore dei nonni; le opere di misericordia; l'importanza del perdono; la forza della preghiera; la fede; la remissione dei peccati; la corruzione; la differenza tra dire di essere cristiani ed esserlo; l'importanza delle piccole cose; la testimonianza dei martiri; il rilievo della memoria della fede di Dio e molto altro ancora. L'insieme di questi pensieri offerti dal Santo Padre formano delle vere e proprie catechesi e contribuiscono all'educazione del popolo di Dio attraverso gli insegnamenti della Parola che grazie a lui diventa semplice e fruibile a tutti proprio perché contestualizzata nella vita di tutti i giorni.