
Per i cristiani l'educazione alla "cittadinanza consapevole e responsabile" non è un optional. La fede senza le opere è morta. Il convivere in società non può non provocare la coscienza cristiana. Queste pagine, agili e scorrevoli, propongono alcuni punti fondamentali dell'insegnamento sociale della Chiesa e costituiscono una sorta di iniziazione alla cittadinanza responsabile del cristiano.
Un documento del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace sul tema di grande attualità della regolamentazione dei sistemi monetari e finanziari internazionali. Questo documento sollecita la prospettiva di un'autorità pubblica mondiale, al servizio del bene comune, che sovrintenda al sistema finanziario e monetario internazionale.
Il contributo della Santa Sede al Sesto Forum Mondiale dell'Acqua tenutosi a marzo 2012. In occasione del Sesto Forum Mondiale dell'Acqua, tenutosi a Marsiglia dal 12 al 17 marzo 2012, il Pontificio Consiglio ha elaborato questo contributo. Il testo, in particolare, ricorda come, nonostante alcuni progressi, un accesso adeguato all'acqua potabile non sia ancora garantito a circa la metà della popolazione mondiale, e auspica una migliore gestione dell'acqua da parte di attori che sono chiamati ad agire secondo sobrietà, responsabilità e solidarietà.
L'annuncio del Papa che ha indetto per l'anno 2012-2013 un "Anno della Fede" ci ha colti di sorpresa allo stesso tempo ci ha colmati di gioia e di riconoscenza.
Abbiamo perciò voluto esprimergli immediatamente e concretamente la nostra affettuosa adesione dando alle stampe questo volume che tratta, appunto, della fede.
Motori di ricerca, smartphone, applicazioni, social network: le recenti tecnologie digitali sono entrate prepotentemente nella nostra vita quotidiana. Ma non solo come strumenti esterni, da usare per semplificare la comunicazione e il rapporto con il mondo: esse piuttosto disegnano uno spazio antropologico nuovo che sta cambiando il nostro modo di pensare, di conoscere la realtà e di intrattenere le relazioni umane. A questo punto, la domanda che Antonio Spadaro si pone e ci pone è: la rivoluzione digitale tocca in qualche modo la fede? Non si deve forse cominciare a riflettere su come il cristianesimo deve pensarsi e dirsi in questo nuovo paesaggio umano? Forse, egli risponde, è giunto il momento di considerare la possibilità di una ‘cyberteologia’, intesa come intelligenza della fede (intellectus fidei) al tempo della rete. Non si tratta però, semplicemente, di cercare nella rete nuovi strumenti per l’evangelizzazione o di intraprendere una riflessione sociologica sulla religiosità in internet. Si tratta piuttosto – e qui sta la pionieristica novità di Spadaro – di trovare i punti di contatto e di feconda interazione tra la rete e il pensiero cristiano. La logica della rete, con le sue potenti metafore, offre spunti inediti alla nostra capacità di parlare di comunione, di dono, di trascendenza. E, dal canto suo, il pensiero teologico può aiutare l’uomo in rete a trovare nuovi sentieri nel suo cammino verso Dio. È un territorio ancora inesplorato, nel quale Spadaro entra con indiscusso background teologico e grande competenza tecnica, ma soprattutto con spirito di fiducia nella capacità del cristianesimo e della Chiesa di essere presenti là dove l’uomo sviluppa la sua capacità di conoscenza e relazione. La rete è un contesto in cui la fede è chiamata a esprimersi non per una mera ‘volontà di presenza’, ma per una connaturalità del cristianesimo con la vita degli uomini. La sfida, dunque, non è come ‘usare’ bene la rete, ma come ‘vivere’ bene al tempo della rete.
Antonio Spadaro, gesuita, è direttore della rivista «La Civiltà Cattolica» e docente presso la Pontificia Università Gregoriana, dove ha conseguito il dottorato in Teologia. È Consultore del Pontificio Consiglio della Cultura e del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. Autore di molti volumi sulla cultura contemporanea, ha già dedicato a internet i saggi: Connessioni. Nuove forme della cultura al tempo di Internet (2006) e Web 2.0. Reti di relazione (2010). Con Vita e Pensiero ha pubblicato Svolta di respiro. Spiritualità della vita contemporanea (2010). Molto attivo in rete, nel 1998 ha fondato uno dei primi siti italiani di scritture creative, Bombacarta.it. Dal gennaio 2011 è autore del blog Cyberteologia.it (premio WeCa 2012).
La rivista semestrale dell'Istituto Teologico di Assisi, n. 2/luglio - dicembre 2011. Atti del Convegno sul tema Lo studio della teologia in Italia".
Le domande sul Concilio rivolte ai teologi cattolici presenti a Roma
I problemi dogmatici di fondo della teologia barthiana
Il carteggio tra Paolo VI e Karl Barth
Nel settembre 1966, Karl Barth si reca a Roma per discutere con teologi cattolici ed esponenti della Curia gli esiti del Concilio Vaticano II, conclusosi l'anno precedente. Per l'anziano teologo protestante si tratta di un incontro sorprendente e fresco con un cattolicesimo romano che egli vede impegnato in un profondo processo di evoluzione.
Il volume qui presentato raccoglie i documenti relativi a questo episodio della teologia del xx secolo: insieme a testi pubblicati dallo stesso Barth sotto il titolo Ad limina apostolorum, un importante articolo scritto dal teologo svizzero durante il Concilio, un suo scambio epistolare con Paolo VI e diverse altre lettere relative al soggiorno romano
Dopo la pubblicazione dell'Enciclica Caritas in Veritate di Benedetto XVI, il tema dello sviluppo e del bene comune ha assunto una sempre maggiore rilevanza nel panorama socio-politico italiano e internazionale. A questo proposito gli autori offrono, con un approccio storico-economico, un saggio volto ad illustrare da un lato lo sviluppo della società industriale, dall'altro il modo di fare impresa in quest'epoca caratterizzata da due fenomeni che hanno cambiato il mondo dell'economia e non solo: la globalizzazione e la rivoluzione info-telematica. Il lavoro costituisce il quarto volume della collana Imprenditori Cristiani per il Bene Comune pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana in collaborazione con l'UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) ed è rivolto a tutti gli imprenditori e i dirigenti cristiani, ma anche agli studenti delle facoltà economiche.
Il presente volume, edito dall'Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa, contiene, per l'anno 2010, i dati più significativi riguardanti la presenza e l'opera della Chiesa nel mondo.
A dieci anni dalla sua istituzione e in un momento storico in cui i giovani sono ritenuti lontani dall'impegno nel sociale, quali significati assume il Servizio Civile Nazionale? Indagini sociologiche e rapporti di ricerca hanno descritto il profilo delle organizzazioni ospitanti, i dati demografici del fenomeno; ma cosa ne pensano i protagonisti, i giovani? Il volume cerca di comprendere quali sono le motivazioni alla base della scelta di dedicare un anno della propria vita al bene comune, gli effetti che ne derivano e le dinamiche organizzative vissute negli enti ospitanti. L'esito è la chiara configurazione del Servizio Civile Nazionale come azione sociale in senso pieno, fonte di responsabilità personale e professionale per i giovani e la società, strumento di costruzione di cittadinanza attiva
Questo volume è una monografia sul rapporto tra etica e sport. Si sviluppa in quattro parti: la prima è dedicata all'etica e allo sport nella storia, la seconda analizza come quest'argomento viene considerato nel Magistero della Chiesa, la terza è dedicata etica e sport oggi, nella quarta vengono esposti e commentati i numeri dello sport. Il lavoro costituisce il terzo volume della collana Imprenditori Cristiani per il Bene Comune realizzata dalla Libreria Editrice Vaticana in collaborazione con l'UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) ed è rivolto ai dirigenti sportivi e a tutti gli educatori che operano nelle scuole e nelle associazioni sportive, piccole o grandi, con l'intento di diffondere nel mondo dello sport una sorta di codice etico e comportamentale
Il campo dei media è oggi il terreno ordinario per un progetto educativo che chiede agli adulti di impegnarsi a crescere figli che sappiano essere «consumatori accorti», persone capaci di giudizi e scelte autonome. Da questa consapevolezza può nascere la Media Education, intesa non soltanto come educazione all’uso dei media, ma come capacità di accedere ai media, di comprendere e valutare criticamente i diversi aspetti dei media e dei loro contenuti e di creare comunicazione in una varietà di contesti.
È così che l’autore offre una serie di possibili percorsi operativi che possono trovare casa nella programmazione didattica di diverse discipline scolastiche, coinvolgendo insegnanti e studenti in progetti laboratoriali finalizzati a riflettere sul modo di vivere i media, sul ruolo che essi hanno nella propria vita, nelle relazioni e in una visione del mondo.
Anche le parrocchie e le famiglie sono interpellate dalla Media Education. Per le une come per le altre, il libro è ricco di suggerimenti circa strumenti di riflessione da adottare e iniziative da porre in atto davanti e dentro i media.
«...abitare il tempo della rete non significa soltanto mettere le tecnologie nelle mani dei nostri figli, ma formarli ad un approccio critico, che fa centro sulla costruzione dell’autonomia del soggetto. si tratta di aiutarli a scegliere ciò che ha “senso” e che risponde profondamente a quella ricerca di senso che ci
caratterizza.tutto ciò è possibile anche oggi...».
(Mariano Crociata)
Destinatari
Animatori della cultura e della comunicazione nelle diocesi e nelle parrocchie.
Parroci, catechisti, insegnanti, genitori.
Autori
Giovanni Baggio (Semogo - SO - 1961). Dopo gli studi liceali ha conseguito il Baccalaureato teologico presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale a Milano. Attualmente è Rettore del collegio arcivescovile “De Filippi” diVarese e dirigente scolastico della annessa Scuola Alberghiera. Sposato e diacono permanente della diocesi di Milano (2002) è vicepresidente nazionale dell’AIART, con delega alla formazione; vicedirettore de La Parabola, rivista scientifica dell’AIART e membro effettivo del Comitato Media e Minori presso il ministero dello Sviluppo Economico in rappresentanza della componente utenti. Cura e conduce da anni un rubrica di approfondimenti culturali per emittenti locali, ha organizzato e condotto molti convegni e corsi di formazione nazionali sui temi educativi legati al consumo ed uso dei media

