
I conflitti e le tensioni interni alle comunità e ai gruppi sono una realtà che riguarda tutte quelle convivenze in cui le persone sono animate dallo stesso desiderio di dedicarsi agli altri. Spesso ci si trova infatti di fronte alla contraddizione quotidiana tra l’ideale di altruismo per i lontani e la realtà dei conflitti interpersonali vissuti con coloro che sono nello stesso gruppo di lavoro o addirittura convivono sotto lo stesso tetto.
Il volume nasce da un’esperienza di formazione permanente svolta tra comunità di religiosi e religiose. L’obiettivo è aiutare ad affrontare tale disagio attraverso percorsi pedagogici che lo risolvano tramutandolo in processi di crescita.
Note sull’autore
Giuseppe Crea, psicologo e missionario comboniano, ha conseguito il dottorato in Psicologia presso l’Università Pontificia Salesiana. Ha lavorato nel campo della formazione permanente, interessandosi in particolare del problema dello stress nelle professioni di aiuto. Missionario in Uganda dal 1980 al 1984 e nella Repubblica democratica del Congo dal 1994 al 1998, ha pubblicato uno studio sul burnout negli operatori pastorali, insieme ad alcuni articoli sullo stress nella vita religiosa.
Il libro indaga il contributo dell'enciclica Fratelli tutti a partire dalla domanda su come possa nascere e crescere un'economia in grado di generare fratelli. Il titolo annuncia il punto di partenza: la parabola del buon samaritano, icona biblica della FT, che pone davanti ai nostri occhi l'umanità scartata dall'attuale economia e la responsabilità di costruirne una radicalmente nuova. Lo sguardo spazia dall'enciclica agli studi sul superamento delle disuguaglianze; un superamento che implica una nuova antropologia e una politica - anche e soprattutto a livello globale - capace di indirizzare l'umanità verso la vera felicità. Le proposte concrete vertono sul lavoro e sugli imprenditori, sulle nuove regole e sul ruolo dello Stato, sull'imprescindibile attenzione alla casa comune e sul ripensamento del debito pubblico. Una nuova economia è possibile: occorre mantenere alto il livello della riflessione e partire. Con coraggio, senza esitare.
Il libro indaga il contributo che l'enciclica Fratelli tutti ha donato all'umanità, chiedendosi in modo particolare quale sia la migliore politica in grado di generare fratelli e costruire sociale.
Papa Francesco ha la piena percezione che solo una politica di altissimo livello può aiutarci ad affrontare il cambiamento d'epoca che stiamo vivendo.
Il volume si compone di due parti. La prima è dedicata ai fondamenti (la scrittura, l'antropologia, il testo di Fratelli tutti, evidenziando in particolare la valenza della parola "popolo"); la seconda prende in considerazione le scelte necessarie, partendo dalla prospettiva dell’impegno cattolico, per arrivare al ruolo dei partiti, alla necessità di ricostruire il Welfare State, per capire come l'ambiente possa essere un attrattore essenziale per le decisioni future.
Il volume si conclude con l’appello alla speranza.
MATTEO PRODI (1966), laureato in Economia e Commercio all'Universita di Bologna nel 1990, ordinato presbitero nel 1997, dal 2008 è professore di Morale sociale alla FTER e ha collaborato con UNIBO per seminari sull’Etica d’impresa.
Dal 2018 insegna anche presso la PFTIM — Sezione "San Luigi" ed è responsabile della Scuola di Impegno Socio-Politico della Diocesi di Cerreto Sannita. Ha pubblicato numerosi volumi con Cittadella Editrice, tra i quali ricordiamo Per una nuova umanità,
L'orizzonte di papa Francesco (2018), Rigeneriamo il mondo.
La visione "superiore" di papa Francesco (2019) e Fratelli, tra briganti e locandieri? Fraternità ed economia (2021).
Una rilettura di mezzo secolo di battaglie ecologiste alla luce della
storica Enciclica di papa Francesco per disegnare un nuovo/antico
progetto politico.
Rivoluzione integrale è rivoluzione culturale, politica, economica, scientifica
e tecnica e indica l’immane, entusiasmante lavoro di modifica di ogni
aspetto della realtà attuale che dobbiamo affrontare. A differenza delle
rivoluzioni degli ultimi due secoli motivate dall’egoismo, la rivoluzione
integrale esige a tutti i livelli disegnare e costruire una civiltà comunitaria
in simbiosi con la natura animati da uno spirito di gratuità.
Il virus del progresso ha infettato tutte le attività umane e sta distruggendo
il mondo.
Questo libro è un contributo per sviluppare gli anticorpi necessari.
Questo libro è pensato come un commento biblico-teologico alla Costituzione dogmatica sulla rivelazione divina Dei Verbum, che viene ripercorsa e analizzata in modo sistematico, offrendosi quale valido strumento per la comprensione di un documento oggi quanto mai attuale.
Avere informazioni su qualcuno o classificare qualcosa come segreto significa avere potere. Essere trasparenti, invece, rende vulnerabili, ma anche più credibili agli occhi dei propri interlocutori. Qual è il limite della segretezza? Quale quello della trasparenza? Una delle sfide della Chiesa è tenere insieme apertura e confidenzialità, combattere l'insabbiamento e tutelare la presunzione d'innocenza, e il libro si interroga proprio su come rendere questo possibile. Il presente studio non ha come oggetto principale gli abusi sessuali nella Chiesa, ma il contesto in cui si muove è segnato anche da questa realtà, soffermandosi sulle riforme fatte da Papa Francesco riguardo il diritto penale canonico. Il libro propone, infine, l'accountability e la metafora della traslucenza, al posto della "trasparenza assoluta", come modello organico più adeguato alla natura, alle finalità e alla missione della Chiesa.
I mass media aumentano sempre più la loro rilevanza per conoscere ed interpretare la realtà, sollecitando in modo spesso ammaliante il coinvolgimento di tutti, per cui è necessaria un'adeguata preparazione che consenta di saper leggere, decodificare e valutare un'informazione web, un testo giornalistico, una proposta cinematografica, teatrale, radiofonica, televisiva. Famiglia, scuola, politica, comunità civile ed ecclesiale sono chiamate, pertanto, ad allearsi nel sostenere innanzi tutto un'antropologia rispettosa della dignità umana e capace di coniugare l'efficacia e l'estetica con l'etica: non si tratta solo di acquisire i codici semantici e l'abilità di 'smontare' criticamente le attività di social, giornali, televisione, radio, teatro e cinema, ma soprattutto di promuovere una concezione dignitosa dell'uomo, inserendosi proficuamente nella civiltà virtuale con le nuove tecnologie.
Il volume raccoglie i contributi presentati nel corso del Convegno internazionale organizzato dalla Fondazione "Centesimus Annus - Pro Pontefice" dal titolo "Rethinking solidarity for employment: the challenges of the twenty-first century", che ha avuto luogo il 23 e 25 maggio 2013 nella città del Vaticano. Gli scritti qui raccolti affrontano i temi del ruolo essenziale del lavoro e del valore della persona come chiavi dello sviluppo economico e sociale, a cui si affiancano tematiche legate più in particolare alla questione lavoro, quali il rilancio dell'occupazione o come offrire nuove prospettive ai giovani. Il lavoro si inserisce nella collana "Fondazione Centesimus Annus Pro Pontefice" ed è rivolto a tutti gli imprenditori e i dirigenti cristiani, ma anche alle famiglie e agli studenti delle facoltà economiche.
Un testo sulla liberta' e la centralita' dell'uomo, con il discorso al Convegno di Verona di Benedetto XVI. In un Paese in cui ancora oggi, nel senso comune, il termine laico" e' inteso come antitetico di "cattolico", e' facile comprendere come la semplice prospettiva di un dialogo tra credenti e non credenti fosse destinata a provocare scandalo. A maggior ragione perche' quella proposta, a differenza di altre analoghe del recente passato, ha negato in premessa la riduzione della religione a moralismo politico cui dare realizzazione nella dimensione secolare. Lo scandalo si e' beneficamente prodotto e i suoi echi rimangono attivi. Si tratta, pero', pur sempre di semplici echi. Quel dialogo per rimanere vivo ha ora bisogno d'inverarsi in alcune iniziative concrete. "
L'11 Settembre 2001 l'attentato alle Torri Gemelle costringeva l'Occidente a una riflessione sulla propria identita' e sulle sue radici cristiane. Sotto l'urto di quell'evento traumatico si sono formate nel nostro Paese alleanze feconde tra credenti e non credenti. Dieci anni dopo, sono crollate simbolicamente altre torri: quelle di un'economia che, nonostante sembrasse destinata a una crescita costante e frenetica, e' stata travolta dalla grande crisi. Una crisi originata dai mercati finanziari e aggravata dalle politiche adottate negli ultimi decenni dai governi occidentali. Una crisi di fronte alla quale si sono manifestate, e si manifestano tuttora, grandi difficolta' nell'organizzare una reazione efficace e tempestiva. Per tentare di mantenere il benessere e le tutele conquistate nel mondo occidentale, e' nostro dovere inventare strade nuove, perche' quella che abbiamo sintetizzato come ''l'epoca del debito pubblico'' ha reso oramai impraticabili le vecchie.
Avanza la dittatura dei "nuovi diritti" che, in nome di un'idea di libertà individuale senza limiti né confini, finisce per compromettere i diritti dei più deboli e i fondamenti della nostra civiltà. Ma davvero la libertà dell'uomo consiste nel trasformare ogni desiderio in diritto esigibile per andare oltre se stesso? Oppure esiste un'altra libertà, che si nutre della verità naturale e del rapporto con gli altri? È questo l'interrogativo, cattolico e laico, al quale un principe della Chiesa e un politico e professore liberal-conservatore provano a dare risposta. Ripercorrendo le più grandi sfide antropologiche del nostro tempo - la vita e la morte, la genitorialità e le tecnoscienze, il rapporto con l'ambiente e le migrazioni - essi dimostrano come riconoscere il senso del limite non significhi rifiutare il progresso e negare la libertà dell'uomo, ma piuttosto riscoprirne il significato più profondo, che assume senso sia per chi crede, sia per chi non crede ma ha a cuore le sorti dell'Occidente e della stessa umanità.
Il profitto, il denaro, il successo economico... Nel volume vari e autorevoli laici e cattolici si confrontano su questi temi trovando una risposta, una via mediana che individua nel giusto" profitto qualcosa di giusto e legittimo e in un Capitalismo "umano" qualcosa che non viola la legge divina. "