
L'itinerario proposto desidera dare attuazione alla formazione del ministero del Catechista, istituito dal Motu Proprio di Papa Francesco Antiquum ministerium. Con questi Orientamenti si vuole proporre un percorso formativo attraverso il quale le comunità cristiane dell'Emilia-Romagna siano in grado di discernere e formare coloro che sono chiamati a svolgere questo prezioso e importante servizio per il cammino di fede del popolo di Dio. Dalla Presentazione di S.E. Mons. Giacomo Morandi, Presidente della Conferenza Episcopale dell'Emilia-Romagna
L'oggetto proprio dell'azione pastorale della Chiesa è l'essenza della medesima comunità cristiana nel suo farsi nella storia, e la Chiesa è composta di uomini e donne che si rendono disponibili - in forza del mandato di Cristo - all'incontro con altri uomini e donne. Allora al cuore di ogni agire pastorale non può che essere la vita o - per usare un'altra ma non divergente terminologia - la salute. E una pastorale che si occupi della vita-salute delle persone non riterrà certo a sé estranea la questione delle sorti della "casa" comune, cioè dell'ambiente in cui si sviluppa la vita dell'uomo e in cui si possono sviluppare patologie, malattie e morte dell'uomo. Non stupirà dunque di trovare in queste pagine argomentazioni di natura soprattutto filosofica e teologica, intrecciate con altre di rilievo squisitamente empirico, clinico, sociale e pedagogico.
Al processo di cura si giunge partendo dalla persona, col suo nome, persona che è in situazione oggettiva di disabilità, che avrà bisogno di cure - nel caso anche riabilitative - che possono rafforzare il suo empowerment, in forza del diritto alla salute che ciascuno di noi possiede, affinché la sua vita possa essere vissuta con dignità. Solo un percorso siffatto può riconoscere e sostenere la dignità della persona in quanto tale. Nessuno stigma, nessuna classificazione finalizzata a raggruppamenti artificiosi, ma partire dalla dimensione stessa della persona per identificare un adeguato percorso di cura. Tutta la dignità possibile per quella determinata persona non nascerà dal suo stato di salute, ma dal modo in cui ci faremo carico di lei come persona e la accompagneremo nel suo percorso di vita.
«Una parola amica per una scintilla di speranza»: così, l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, definisce il messaggio che, insieme agli altri Vescovi lombardi, ha inviato ai fedeli della regione nel momento della ripresa.
Ponendosi al fianco delle loro comunità come «compagni di viaggio», i Vescovi hanno scritto un testo che, tra l’altro, invita a «imparare a pensare», come più volte auspicato dall’Arcivescovo, nell’ottica della vera sapienza., quella che «dà senso e sapore alla vita».
L’Arcivescovo ricorda anche don Roberto Malgesini, il sacerdote comasco ucciso la settimana scorsa nei pressi della sua parrocchia, «vittima inerme di una violenza insensata». Confessa il «dolore personale» suo e degli altri presuli per la morte di questo loro «fratello» e rileva come un episodio del genere possa indurre l’opinione pubblica a guardare in modo diverso alle figure dei preti che «fanno della loro vita un dono».
Consapevoli che il futuro si costruisce insieme, preservandoci "dalla malattia dell'autoreferenzialità", abbiamo bisogno di ristabilire Un virtuoso circuito di reciproca parola scambiata. Sarà forse questo il vero ambito relazionale in cui cominciare ad esercitare la gioiosa fatica di diventare un Popolo, nella corresponsabilità, nell'ascolto e nella parola, nell'umiltà e nella dignità, nella fraterna compagnia dei nostri Pastori.
Luigi Gaetani, presidente CISM
Quanto appare in questa Istruzione va letto in continuita con l'enciclica di Giovanni Paolo II Ecclesia de Eucharistia". Essa offre l'insieme delle norme relative alla Santissima Eucaristia e riprende alcuni elementi, che risultano tuttoravalidi. "
Serie di indicazioni, da parte della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti, sulla partecipazione dei fedeli laici alla celebrazione dell'Eucarestia, sulla celebrazione della Santa Messa da parte dei sacerdoti, sulla santa Comunione e il culto all'Eucaristia fuori della Messa. Il documento mette in guardia da tutta una serie di possibili abusi.
Documento presentato ufficialmente il 31.07.2003. E' rivolto ai cattolici impegnati in politica e sottolinea il dovere di opporsi al tentativo di mettere giuridicamente sullo stesso piano coppie fondate sul matrimonio e coppie omosessuali.
Questo documento, che entrerà in vigore a partire dall'anno accademico 09-10, arricchisce di importanti novità l'iter formativo per i laici destinati all'insegnamento della religione o ad incarichi pastorali. Questo documento si inserisce nel solco delle grandi intuizioni del Concilio Vaticano II, la valorizzazione del laicato. Gli Istituti superiori di scienze religiose saranno collegati ad una Facoltà di Teologia e il percorso formativo sarà calibrato seguendo la formula dei 3+2: la laurea breve, analogamente al titolo rilasciato dalle Facoltà teologiche, si chiamerà Baccellierato e con il completamento del ciclo di studi, si conseguirà la Licenza.
con le riflessioni contenute in questo libro, i padri della plenaria, guardando alla vita consacrata e seguendo le indicazioni del santo padre, invitano consacrati/e,di ogni ambiente e cultura, a puntare soprattutto sulla spiritualita. Contemplando il volto crocifisso e glorioso di cristo e testimoniando il suo amore nel mondo, le persone consacrate accolgono con gioia, all'inizio d el terzo millennio, il pressante invito del santo padre giovanni paolo ii a prendere il largo: duc in altum!". Queste parole, risuonate in tutta la chiesa, hanno suscitato una nuova grande speranza, hanno ravvivato il desiderio di una piu`intensa vita evangelica, hanno spalancato gli orizzonti del dialogo e della missione. Il grande giubileo del 2000 ha segnato profondamente la vita della chiesa e tutta la vita consacrata e`stata fortemente coinvolta in ogni parte del mondo. Alla fine dell'anno giubilar e, per varcare insieme la soglia del nuovo millennio, il santo padre ha voluto raccogliere l'eredita delle celebrazioni giubilari nella lettera apostolica novo millennio ineunte. I padri della plenaria, hanno evidenziato gli interrogativi e le aspirazioni che, nelle diverse parti del mondo, le persone consacrate avvertono, cogliendone gli aspetti piu`significativi. Guardando all oggi della vita consacrata e rimanendo attenti alle indicazioni del santo padre , invitano consacrati/e a puntare soprattutto sulla spiritualita. "
Il documento, che è il risultato della riflessione della riunione plenaria nel mese di settembre 2002 della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, passa in rassegna le principali sfide di oggi alle quali consacrati e consacrate devono rispondere.
«Cammino perché la Chiesa vada avanti». è la dichiarazione contenuta nei Diari del Concilio di un lavoratore e un riformatore infaticabile e appassionato, Yves Congar, domenicano, invitato come esperto al Concilio Vaticano II.
Nonostante la fatica, la malattia e la grandissima stanchezza, Congar trova la forza di scrivere nel Diario le note giornaliere dopo ogni seduta. Il Diario documenta il contributo eccezionale di Congar alla stesura dei documenti conciliari attraverso la partecipazione alle numerose commissioni.
Quando inizia a scrivere il diario, Congar non si è ancora del tutto ripreso dagli anni che lo hanno visto scrittore e teologo fortemente osteggiato; è un uomo ancora abbattuto ma con le capacità intellettuali intatte.
Con questi due volumi si completa la pubblicazione dei tre principali diari di Congar (Diario della guerra; Il diario di un teologo). Congar aveva espressamente chiesto che il suo diario fosse pubblicato dopo il 2000.
«Per rispetto dell’Autore non vi sono stati apportati né tagli né omissioni» (scrive il nipote Dominique Congar nella presentazione).
Yves Congar(1904-1995) è stato uno dei più noti teologi del 1900. Decisivo fu il suo apporto al dialogo ecumenico e alla teologia del laicato. Invitato al Vaticano II come esperto ne divenne uno dei protagonisti. Venne nominato cardinale da Giovanni Paolo II.

