
L’Autore individua la figura e i compiti dei padrini e delle madrine nel fatto che rappresentano la comunità cristiana e sono testimoni della fede per i bambini e le bambine nel cammino di vita cristiana. Assieme ai genitori si assumono l’impegno della loro educazione alla fede, soprattutto dopo la Cresima, mostrando con amichevole familiarità la pratica del Vangelo nella vita individuale e sociale, soccorrendoli nei dubbi e nelle ansietà.
Nell’Appendice sono indicati i compiti e le responsabilità dei testimoni nella celebrazione del sacramento del matrimonio.
Le vera finalità e i provvidenziali effetti del sacramento dell’unzione degli infermi, definito dalla maggioranza dei fedeli in modo inesatto come «estrema unzione», e quindi da ricevere per fare una «buona morte». Il sacramento dell’unzione degli infermi è stato istituito da Gesù per ricuperare la salute dell’anima e del corpo (cfr. Gc 5,14-15).
Un’occasione per venire a conoscenza delle finalità specifiche del sacramento dell’unzione degli infermi.
Mappe bibliche per la catechesi, tutta a colori, grande formato
Realizzata con lo scopo di accompagnare il tempo pasquale e di approfondire il significato della Pentecoste, è la terza mappa della serie “Mappe bibliche per la catechesi” che si propongono di illustrare i temi biblici fondamentali dell’anno liturgico, attraverso testi curiosi, immagini, mappe e ricostruzioni.
In un unico grande foglio, stampato tutto a colori fronte e retro, vengono presentati gli avvenimenti relativi al Tempo Pasquale: L’ascensione,La Pentecoste, Lo Spirito Santo nel Nuovo Testamento, I simboli dello Spirito Santo, Le origini della Pentecoste, Lo sapevi che…?, Qualche idea per il gruppo.
Utile per una prima infarinatura sullo Spirito Santo, sulle prime comunità cristiane e sulla diffusione del cristianesimo.
Roberta Taverna, mamma di due bambini, insegnante di religione e catechista, è autrice del volume I perché della Bibbia. 110 domande sulla Sacra Scrittura (San Paolo 2007) e del fascicolo ABC per capire il mondo di Gesù redatto insieme al marito Filippo Serafini.
Un libricino che attraverso immagini e pensieri/riflessioni vuole accompa- gnare il pellegrino che si reca a Santiago de Compostela e aiutare a riflettere anche tutti quelli che non possono andarci.
Un libro per tutti, specialmente per chi ha l’intenzione di intraprendere il cammino di Santiago de Compostela.
Uno strumento liturgico sull'Evangeliario che vuole accompagnare il lettore a riflettere e meditare sulla pratica del Libro dei Vangeli all'interno della liturgia cristiana, la quale, a sua volta, si innesta sulla radice del culto ebraico e giudaico sinagogale. In esso sarà possibile trovare le coordinate circa la teologia e l'uso di questo libro liturgico, che riveste un ruolo centrale nelle celebrazioni eucaristiche delle solennità, delle feste, delle memorie e delle domeniche. L'Evangeliario, quale segno della presenza della Parola nella liturgia, deve essere protagonista, oltre che di una liturgia verbale attraverso la proclamazione della Parola, anche di una liturgia non verbale, per la nobile dignità e presenza che deve essergli riservata all'interno dell'aula liturgica.
Dopo un introduzione sul senso del vegliare nella notte di Pasqua, sono qui raccolti tutti i testi (preghiere e letture) della Veglia pasquale. Brevi monizioni spiegano, senza appesantire il ritmo della celebrazione, i riti e i simboli. Tutte le letture sono introdotte da essenziali presentazioni che aiutano a coglierne i temi fondamentali.
Destinatari
Comunità parrocchiali, gruppi di preghiera, singoli fedeli.
Autore
ALBERTO VELA, biblista e liturgista, licenziato in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, ha studiato liturgia presso l’Istituto di liturgia pastorale Santa Giustina di Padova.
Contenuto
Il presente sussidio si propone come strumento per una celebrazione liturgica della Parola, «con» e «davanti» alle immagini sacre. L’immagine proposta è l'icona della Tenerezza di Vladimir. Celebrare implica l’attivazione di una grande varietà di linguaggi: canto e musica, presidenza, movimenti processionali, sistemazione di uno spazio adatto per la preghiera, orientazione della preghiera e dello sguardo, gesto e preghiera. Celebrare con le icone, attivando tutti i linguaggi della sensibilità, costituisce pertanto un buon allenamento e una buona verifica della nostra capacità di celebrare.
Destinatari
Parroci. Gruppi di preghiera, movimenti, comunità religiose.
Autore
LUCA GAZZONI, insegnante di religione ed educatore professionale, è docente presso l’Istituto diocesano di musica e liturgia ed è collaboratore dell’Ufficio liturgico diocesano di Torino.
PAOLO TOMATIS, sacerdote della diocesi di Torino, è docente di liturgia presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale sezione di Torino e direttore dell’Ufficio liturgico diocesano.
ontenuto
Il presente sussidio si propone come strumento per una celebrazione liturgica della Parola, «con» e «davanti» alle immagini sacre. L’immagine proposta è la Trinità di Rublev. Celebrare implica l’attivazione di una grande varietà di linguaggi: canto e musica, presidenza, movimenti processionali, sistemazione di uno spazio adatto per la preghiera, orientazione della preghiera e dello sguardo, gesto e preghiera. Celebrare con le icone, attivando tutti i linguaggi della sensibilità, costituisce pertanto un buon allenamento e una buona verifica della nostra capacità di celebrare.
Destinatari
Parroci. Gruppi di preghiera, movimenti, comunità religiose.
Autore
LUCA GAZZONI, insegnante di religione ed educatore professionale, è docente presso l’Istituto diocesano di musica e liturgia ed è collaboratore dell’Ufficio liturgico diocesano di Torino. PAOLO TOMATIS, sacerdote della diocesi di Torino, è docente di liturgia presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale sezione di Torino e direttore dell’Ufficio liturgico diocesano.
La "Madonna che scioglie i nodi", una particolare devozione nata in Germania nel 1700, introdotta a Buenos Aires negli anni '80 dall'allora padre Bergoglio, è ora venerata in tutta l'Argentina: Novena per sciogliere nove nodi di situazioni aggrovigliate della vita.
Una Via crucis particolare pensata per essere recitata nelle nostre case, in famiglia. Ci sono tutte le classiche “stazioni”, ma con titoli, contenuti e riflessioni organizzati in modo inconsueto. C’è una croce per tutti, anche in famiglia, tra chi diciamo di amare. Una Via della croce per tutte quelle relazioni famigliari in difficoltà che stanno vivendo storie di sofferenza, separazioni, contrasti, lutti, incomprensioni e ferite. Cammini di croci che si intrecciano con cammini di luce.
Sono passati quasi dieci anni dal 13 marzo 2013, giorno dell'elezione di papa Francesco. Dalle sue parole, scritte o pronunciate tra il 2018 e il 2022, ci lasciamo aiutare in questa Via crucis per meditare la passione del Signore. Accanto alle stazioni tradizionali ve ne sono alcune più aderenti ai racconti evangelici perché, come scrive il papa argentino nell'Esortazione apostolica "Gaudete et Exsultate" «è la contemplazione del volto di Gesù morto e risorto che ricompone la nostra umanità, anche quella frammentata per le fatiche della vita, o segnata dal peccato».
Via crucis con meditazioni del rettore della Basilica del Santo e immagini a colori del Cristo passo - affresco di Jacopo da Montagnana da poco restaurato e conservato all'interno della Basilica. Prefazione di Giancarlo Zamengo.