
Il volume raccoglie le messe appropriate" di tutti i beati/e, santi/e della Famiglia Francescana (I,II,III Ordine) sparsa nel mondo, dagli inizi dell'Ordine, fino ai nostri giorni (circa 554 tra beati/e, santi/e), il cui culto è stato approvato dalla Sede Apostolica e/o dalle competenti Autorità Ecclesiastiche (340 messe "appropriate"). " Oltre al santorale francescano nel volume sono contenuti: Ordinario della messa completo, messe scelte dai comuni", "messe rituali", "messe per diverse circostanze" ecc. (secondo il Messale Romano), formulari per la preghiera dei fedeli, ecc. "
Il volume in lingua latina, comprende inni, antifone e versetti del Proprium de Tempore e dell’Ufficio feriale per hebdomadam (dalle Lodi Mattutine a Compieta) secondo lo schema B (o ‘di Füglister’), le antifone ai cantici evangelici di tutte le domeniche dell’Anno Liturgico secondo i tre cicli A, B e C, insieme ad una sezione testuale comprendente il salterio latino festivo e domenicale (testi dei salmi secondo la Nova Vulgata). Completa l’edizione un piccolo fascicolo esterno comprendente il salterio festivo in italiano (trad. CEI 1974).
La sera del Giovedì santo Gesù affida agli apostoli il più grande mistero della fede cristiana: il suo corpo e il suo sangue. Da quel giorno, sotto le umili specie del pane e del vino, in ogni celebrazione eucaristica si ripete il dono supremo del Signore alla sua Chiesa. L’opera, che intende proporsi come enciclopedia e manuale ad un tempo, presenta una visione aggiornata e completa del mistero eucaristico. Il taglio multidisciplinare ha richiesto il coinvolgimento di 81 studiosi di Sacra Scrittura, liturgia, teologia, spiritualità, pastorale, storia, arte, diritto canonico, antropologia e storia delle religioni provenienti da 20 paesi e diverse esperienze culturali ed ecclesiali.
La prima sezione guida a scoprire il significato dei simboli rituali, l’originalità e la specificità del sacrificio eucaristico cristiano. La seconda sezione, di taglio esegetico e storico, ripercorre le diverse pratiche e le controversie che hanno contraddistinto duemila anni di storia. La terza parte sviluppa una visione del mondo e della storia in cui realtà ecclesiali e umane sono illuminate dall’eucaristia.
Sommario
Presentazione (M. Brouard). Introduzione (card. G. Danneels). I. L’eucaristia e la coscienza religiosa dell’umanità. II. L’eucaristia nella storia. III. L’eucaristia oggi. Liturgia, inculturazione, diritto. Arti. Teologia. Pastorale. Presidenti e celebranti dell’eucaristia. Celebrazione domenicale dell’eucaristia, assemblee domenicali e celebrazione quotidiana. Rapporto tra l’eucaristia e i sacramenti connessi ai momenti chiave dell’esistenza cristiana. Celebrazione dell’eucaristia con comunità particolari. Una pastorale che s’interroga. Pastorale catechetica e animazione spirituale. Eucaristia, luogo del dialogo ecumenico. Eucaristia, luogo del dialogo interreligioso. Quale futuro per l’eucaristia? Glossario. Bibliografia. Indici.
Questo «Millennio» rappresenta la prima edizione integralmente tradotta dal latino, annotata e con apparati filologici, di un'ampia selezione dell'innografia cristiana d'Occidente costituitasi a partire dal IV secolo e proseguita poi in età moderna fino ai nostri giorni. Si tratta dei testi entrati nella Liturgia horarum iuxta Ritum Romanum, cioè nel corpus approvato e utilizzato nella liturgia delle Ore dalla Chiesa cattolica di rito romano. A parte Ilario di Poitiers, della cui produzione sono stati tramandati solo sparuti inni frammentari, il più antico innografo è sant'Ambrogio, vescovo di Milano, operante negli ultimi decenni del IV secolo. I suoi testi poetici e quelli dei primi secoli dell'innografia cristiana sono preghiere in metrica latina, ma con caratteristiche già volte a ritmi di indole più popolare. Gli inni cristiani d'Occidente coniugano forme della poesia latina classica con i temi e i contenuti più cari al Cristianesimo. Per questa mescolanza di sacro e profano non hanno avuto vita facile in alcuni periodi, soprattutto nell'alto Medioevo, avversati talvolta dagli ordini monastici più rigidi e anche dalle autorità ecclesiastiche, che in certe fasi storiche ritenevano solo la parola di Dio, dunque solo Antico e Nuovo Testamento insieme, degna di essere pronunciata o cantata nella liturgia. Ciò nonostante, la tradizione innografica si è via via consolidata, anche per la sua grande forza di coinvolgimento dei fedeli. Ed è interessante vedere come gli inni cambino il loro aspetto letterario nel corso dei secoli. Per esempio nel Rinascimento, a parte il ricorso a forme metriche più eleganti e ricercate, entrano in gioco addirittura personaggi della mitologia classica accanto alle figure della religione cristiana. Dunque la stratificazione del corpus innografico è arrivata a contenere tutti gli aspetti della spiritualità e della devozione cristiane assunti nel trascorrere dei secoli, nelle forme che la sensibilità culturale dei vari periodi storici ha richiesto. Nel XVII secolo gli inni vengono ordinati e attentamente revisionati da una commissione istituita da papa Urbano VIII. Questa fase di assestamento è anche il momento in cui avvengono gli ultimi ingressi di rilievo nel corpus, che comunque ha continuato, seppur più sporadicamente, ad arricchirsi fino al Concilio Vaticano II. Il volume è curato da Federico Giuntoli, che già è stato fra i curatori della "Bibbia" nei «Millenni» (ora anche in edizione economica). Oltre al delicato lavoro di traduzione, ha cercato di attribuire ogni inno al suo autore e di descrivere i processi editoriali delle singole tradizioni testuali. Completano il volume una serie di indici e un ricco apparato iconografico: ogni inno viene infatti illustrato con gli incipit delle sue notazioni gregoriane originali, e undici tavole fuori testo riproducono pagine di innari e antifonari da manoscritti medievali.
L’opera "richiama l’attenzione su un compito essenziale della missione della Chiesa. Rimette in luce la dignità liturgica e richiama il significato che lo spazio liturgico riveste in vista della sua realizzazione" (dalla Prefazione).
Nella millenaria storia della Chiesa, l’architettura degli edifici di culto si è costantemente rinnovata per rispondere alle esigenze del tempo. Nel corso dell’ultimo scorcio di secolo, la progettazione delle chiese sembra viceversa aver faticato a recepire la riscoperta della simbologia e del rito cristiano messa in atto con la riforma liturgica del Vaticano II, e la conseguente necessità di una diversa distribuzione dello spazio celebrativo.
Il volume non intende avere un approccio teoretico o manualistico, né proporsi come proposta specifica di una particolare "spiritualità" o "movimento", ma piuttosto inventare e sperimentare nuove soluzioni architettoniche in attuazione del concilio per la Chiesa universale.
Note sugli autori
Maurizio Bergamo (Venezia 1942) si laurea in architettura nel 1969 presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, dove svolge attività didattica e di ricerca. Ha uno studio professionale a Venezia. Si interessa in modo particolare dell’architettura degli spazi ecclesiali, studiati in riferimento alla riforma liturgica conciliare e alle esigenze di evangelizzazione della Chiesa contemporanea: molte le sue realizzazioni e ristrutturazioni in questo campo.
Mattia Del Prete (Massafra - TA 1948) si laurea presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Roma nel 1974. Nel 1976 viene chiamato a collaborare con Francisco Arguello Wirts, con il quale svolge una vasta attività di progettazione tesa alla ricerca di una nuova estetica degli spazi ecclesiali come servizio all’evangelizzazione dopo il Vaticano II, attraverso l’esperienza del Cammino Neocatecumenale. Le sue numerose realizzazioni e ristrutturazioni seguono i criteri di una nuova estetica postconciliare.
Contiene le letture per le celebrazioni dei santi; la prima parte del volume contiene il "Proprio dei Santi" seguendo il calendario civile, da gennaio a dicembre.
Le letture indicate per le solennita' e le feste sono obbligatorie. Quelle proposte per le memoria, tranne in pochi casi particolari, esplicitamente segnalati nel volume, sono facoltative (di norma si consiglia di utilizzare il Lezionario feriale anche in quelle occasioni).
Nella seconda parte del volume sono proposte le letture del "Comune", con letture ad libitum adatte alle varie categorie di Santi (Martiri, Pastori, Vergini, Religiosi...)‚Ä®
Contiene le letture da usarsi in occasione delle Messe che si celebrano in memoria di alcuni Misteri della Vita di Gesù (SS. Nome, SS. Eucarestia, S. Croce), della Beata Vergine o dei Santi,
oppure in occasione di Messe in alcune circostanze particolari (per il Papa, per il Vescovo, per l’Evangelizzazione dei Popoli, per l'unità dei Cristiani...).
Contiene le letture da usarsi in occasione delle cosiddette "Messe Rituali", cioe' le Messe celebrate per l'amministrazione di un Sacramento o la celebrazione di un Sacramentale.
È questo il primo dei due volumi che raccolgono in edizione latino-italiana i Sermoni de diversis di San Bonaventura, espressione con cui si designano quei sermoni del ciclo temporale e santorale che non appartengono a una collezione omogenea ma si trovano dispersi in diversi manoscritti sotto forma di reportationes, cioè di redazioni fatte da un uditore sulla base di note prese durante l'ascolto ai piedi del pulpito. In questo primo volume vengono presentati i sermoni del ciclo temporale, disposti secondo l'ordine del calendario liturgico francescano. La traduzione, rispettosa della vivacità tecnica ed espressiva della predicazione bonaventuriana, è posta a fronte di un testo latino tratto dall'edizione critica di Bougerol ma significativamente rivisto ed emendato sulla base della tradizione manoscritta.
È questo il secondo dei due volumi che raccolgono in edizione latino-italiana i sermoni de diversis di San Bonaventura, espressione con cui si designano quei sermoni del ciclo temporale e santorale che non appartengono a una collezione omogenea ma si trovano dispersi in diversi manoscritti sotto forma di reportationes, cioè di redazioni fatte da un uditore sulla base di note prese durante l'ascolto ai piedi del pulpito. In questo primo volume vengono presentati i sermoni del ciclo temporale, disposti secondo l'ordine del calendario liturgico francescano. La traduzione, rispettosa della vivacità tecnica ed espressiva della predicazione bonaventuriana, è posta a fronte di un testo latino tratto dall'edizione critica di Bougerol ma significativamente rivisto ed emendato sulla base della tradizione manoscritta.