
La sera di Emmaus si ripropone di far rivivere ai giovani l'esperienza dei discepoli di Emmaus che riconobbero Gesù "allo spezzare del pane" dopo che il Signore aveva spiegato loro le Scritture. La presenza di Gesù nell'Eucaristia invita i giovani a vivere, singolarmente o in gruppo e in un particolare rapporto affettivo con il Signore, dei momenti di adorazione, elemento essenziale per favorire il loro discernimento personale e per rendere più solida la loro fede. Anche quest'anno la Pastorale giovanile diocesana propone ai giovani un testo per vivere al meglio l'Adorazione eucaristica, che costituisce un'occasione privilegiata per imparare a rimanere nell'amore di Gesù. Nell'"Anno della fede", e in sintonia con le indicazioni pastorali diocesane, vengono presentati grandi testimoni biblici della fede che intendono aiutare i giovani a vivere con consapevolezza sempre nuova la bellezza e l'attualità del loro "Credo" e ad essere a loro volta "testimoni credibili e gioiosi del Signore risorto, capaci di indicare alle tante persone in ricerca la porta della fede" (cfr. Lettera apostolica Porta fidei).
Un testo pensato per accompagnare la preghiera delle famiglie che partono insieme per le vacanze estive. Un cammino ricco di suggestioni, che prende le mosse dal brano del Vangelo di Luca (2, 41-52) che racconta del viaggio di Gesù verso la città santa, in occasione della Pasqua. Attività, riflessioni a partire dalla vita di alcuni testimoni, provocazioni che arrivano dalla visione di film, simboli da costruire con i propri figli: tanti sono i materiali racchiusi in queste pagine, che ciascun gruppo potrà utilizzare adattandoli alle proprie esigenze. Perché anche le famiglie vivano lo stare insieme con quel pizzico di gusto in più che viene dall'appello evangelico, da quel viaggio che può davvero cambiare la vita.
Nella tradizione della pastorale giovanile diocesana, "La sera di Emmaus" nasce come la proposta di un tempo e di un luogo in cui sostare in preghiera davanti alla persona di Gesù presente nell'Eucaristia. Questo sussidio distribuisce la preghiera di ogni incontro in sette momenti che, nel suggerire i contenuti, propongono una "scuola di preghiera" per stare alla presenza dell'Eucaristia nell'ascolto della Parola, per meditare e contemplare l'amore del Signore e per illuminare il discernimento sulle scelte importanti della vita dei giovani. Il brano biblico di riferimento è tratto dalla conclusione del Vangelo di Luca: "Di questo voi siete testimoni" (cfr. Lc 24, 36-49). I testi scelti vogliono essere una proposta di riflessione sul tema della missione: è tempo di inviti, ("Vieni e vedi" Gv 1, 46), di gioia, di annuncio, perché altri possano gustare la bellezza di seguire Gesù. Quest'anno pastorale, infatti, la Chiesa ambrosiana è invitata ad annunciare "Gesù Cristo, come Evangelo dell'umano" in "tutti gli ambienti dell'esistenza quotidiana degli uomini e delle donne".
Giochi, storie, canti, attivita. E inoltre, un libretto inserto con la leggenda del piccolo abete e un presepio da costruire.
EDIZIONE TIPICA IL LATINO DELL ORDO MISSAE PER L ANNO LITURGICO 2001-2002.
Un libro di preghiere rivolto ai preadolescenti, che segue lo schema della Liturgia delle Ore. Il testo (inni, preghiere...) non è quello ufficiale: l'autore ha adottato un linguaggio più aderente alla realtà giovanile e ha inserito alcune peculiarità del Rito ambrosiano come, ad esempio, il Rito della Luce e la Commemorazione del Battesimo. Il sussidio è utilizzabile in modo particolare in oratorio, in famiglia, nelle scuole, nei campi scuola, nelle vacanze comunitarie.
Questo libretto è preparato per la formazione dei "ministri straordinari della Comunione", detti anche "ministri dell'Eucaristia" o "ministri ausiliari della Comunione". Quale che sia la loro denominazione, essi sono diventati parte indispensabile del ministero della Comunione nelle parrocchie, negli ospedali e nelle comunità religiose. In particolare possono collaborare con il parroco, o affiancarlo, nel recare Gesù Eucaristia agli ammalati o a quanti sono impossibilitati a partecipare alla celebrazione della comunità. Il sussidio dà chiare indicazioni e suggerimenti pratici per lo volgimento del ministero, sgombrando il campo da equivoci e da dubbi sull'importanza del ministero stesso in seno alla comunità.
Attraverso brevi e semplici riflessioni, il testo vuole offrire qualche spunto per comprendere e vivere attivamente la celebrazione eucaristica. Passa in rassegna i vari momenti della messa per accompagnare i fedeli a mettersi alla presenza del Signore, chiedere perdono del proprio peccato, mettersi in ascolto della parola di Dio, chiedere con insistenza offrendo se stessi e a rendere grazie. Le riflessioni sono arricchite dalle illustrazioni di Valeria Balboni.
Perché cantare? Perché stare in piedi o seduti, inchinarsi o inginocchiarsi? Perché confessarsi prima e perché arrivare per tempo? Dove trovare la forza di perdonare, di mettersi in discussione e di spendersi per gli altri?
Queste pagine non sono una risposta accademica o teorica, ma una testimonianza di come, domenica dopo domenica, grazie alla messa si possa ritrovare il “bandolo della matassa”.
Sommario
Prefazione (G. Bassetti). Introduzione. I. «Sine dominico non possumus»: dai martiri di Abitene fino a noi. II. L’appuntamento: arrivare per tempo e preparati. III. Mettersi in discussione, sempre: Kyrie, eleison! IV. Quel bisogno prepotente di cantare il Gloria, l’Alleluia e il Santo. V. C’è colletta e colletta: dalle preghiere al cestino. VI. La mensa della Parola e quel foglietto da portarsi a casa. VII. L’omelia: croce o delizia? VIII. Pane e vino, sangue e sudore: la presentazione dei doni. IX. «Fate questo in memoria di me»: la consacrazione. X. Cuore a cuore, per uscire nuovo: dal segno della pace alla comunione. Postilla: «Ite, missa est!».
Note sull'autore
Stefano Proietti è sposato e ha tre figli. Vive e lavora a Roma, dove si è laureato in Filosofia morale e ha conseguito il baccalaureato in Filosofia e in Teologia. Con un passato da seminarista e religioso (salesiano) di voti temporanei, dal 2003 è giornalista professionista e, dopo aver trascorso otto anni nella redazione di Tv 2000, dal 2009 lavora presso l’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI. Con Mimep Docete ha pubblicato In “stato” di missione. Il Vangelo su Whatsapp (2018); con EDB 50 grani di cielo. Riscoprire il Rosario (2019).
La risposta di Simon Pietro: «Ti voglio bene» alla domanda di Gesù risorto: «Mi ami?» restituisce forza allo spirito umano, illumina, conforta e rafforza la fede e la trasforma in fiducioso abbandono all'amore che ci precede. Anche la chiesa, che è madre, sull'esempio di Maria, vuole donare nella celebrazione del mistero pasquale quella gioia interiore che è vera forza.