
SPESSO LE NOSTRE LITURGIE NON SONO VISSUTE APPIENO PERCHE`I FEDELI NON SONO IN GRADO DI COGLIERNE I VARI SIGNIFICATI. QUESTO LIBRO, CON LINGUAGGIO SEMPLICE E DIRETTO, INTENDE AIUTARE IL LETTORE A QUESTO. Dalla presentazione pre ndere parte ad una azione liturgica in modo consapevole, attivo e fruttuoso" significa prima di tutto avere alcuni requisiti indispensabili affinche non si scambi il sacro con il profano, il mistero con semplice gestualita, la presenza di cristo che agisce ed e`presente in base alla simpatia o antipatia di chi preside. ... Ci pare di poter affermare che il lavoro di giuseppe p. Gangale sia uno strumento valido per cogliere tutti questi aspetti attraverso la descrizione di episodi e situazioni che si creano un po' dovunque. E' una lettura fatta da un giovane laico, non da un presbitero; da un insegnante di religione non da un pastore; che ha ottenuto il magistero all'istituto di scienze religi ose in crotone e non da un liturgista. Tre gli aspett i messi in evidenza: la stragrande maggioranza dei cattolici non coglie la sacralita del giorno del signore - tra i partecipanti alla vita liturgica, soprattutto all eucaristia, manca la consapevolezza del mistero che si celebra - l atteggiamento di molti nostri fedeli nel pregare, nella gestualita, nel rispetto del luogo sacro non aiuta ad una partecipazione attiva per la vita. "
rassegna di prefazi di tempi, feste e memorie dell anno liturgico, con un commento che guida il lettore a nutrirsi di questi testi che risalgono in massima parte al tempo della chiesa dei padri, autentica ricchezza della liturgia romana. Rendere grazie a dio padre..." e`l'atteggiamento proprio d el cristiano che trova il suo punto culminante nella massima azione rituale che ha assunto fino dagli inizi il nome di "eucaristia". Il volume passa in rassegna alcuni prefazi dei tempi, feste e memorie dell'a nno liturgico, guidano il lettore a sostare al fine di nutrirsi a questi testi che risalgono in massima parte al tempo della chiesa dei padri e che costituiscono un'autentica ricc hezza della liturgia romana. L'intento e`quello di favorire una sostanziosa partecipazione al mistero eucaristico, ma anche di fornire un aiuto per un'ulteriore "meditazione" o p reghiera davanti al sacramento eucaristico. Cosi`si viene incontro alla prima finalita dello stesso culto eucaristico al di fuori della messa: sviluppare e polungare il rendimento "