
Non perdiamo la Parola: vuol dire chiedersi che posto prende la Parola nelle parole della mia vita; se diventa reale, se diventa vita.
Non perdiamo la Parola: mi devo fermare per chiedermi se mi ricordo che ogni giorno c’è una Parola che merita di essere ascoltata.
Non perdiamo la Parola… Il dovere urgente di un cristiano è di “Non perdere la Parola” per ritrovare originalità e freschezza spirituale. Per guardare dentro la Parola di Dio e ritrovare il proprio volto più autentico.
AUTORE
Leonardo Sapienza, sacerdote rogazionista, è Reggente della Casa Pontificia. Ha all’attivo numerosi libri di preghiera e di catechesi sulla vocazione e le vocazioni tradotti in varie lingue. Ha curato la pubblicazione di raccolte di massime e pensieri spirituali, e numerosi libri sulla figura e gli scritti del Papa San Paolo VI. Per l’Editrice Rogate, ha curato una Collana, di sette volumi – “In preghiera con Giovanni Paolo II”. Sempre per l’Editrice Rogate ha pubblicato i Cicli triennali di Riflessioni sui Vangeli festivi: Gridare il Vangelo con la vita; Torniamo al Vangelo; Alla luce del Vangelo; Riconoscere la Parola.
Non perdiamo la Parola: vuol dire chiedersi che posto prende la Parola nelle parole della propria vita; se diventa reale, se diventa vita. Non perdiamo la Parola: occorre fermarsi per chiedersi se ci si ricorda che ogni giorno c’è una Parola che merita di essere ascoltata. Non perdiamo la Parola: una parola interiore, che risuoni dentro, nella serenità, nella pace. Urgente per ogni cristiano è “Non perdere la Parola”, per ritrovare originalità e freschezza spirituale. Per guardare dentro la Parola di Dio e ritrovare il proprio volto più autentico.
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Leonardo Sapienza, sacerdote rogazionista, è Reggente della Casa Pontificia. Ha all’attivo numerosi libri di preghiera e di catechesi sulla vocazione e le vocazioni tradotti in varie lingue. Ha curato la pubblicazione di raccolte di massime e pensieri spirituali, e numerosi libri sulla figura e gli scritti del Papa San Paolo VI. Per l’Editrice Rogate, ha curato una Collana, di sette volumi – “In preghiera con Giovanni Paolo II”. Sempre per l’Editrice Rogate ha pubblicato i Cicli triennali di Riflessioni sui Vangeli festivi: Gridare il Vangelo con la vita; Torniamo al Vangelo; Alla luce del Vangelo; Riconoscere la Parola.
Non perdiamo la Parola: vuol dire chiedersi che posto prende la Parola nelle parole della propria vita; se diventa reale, se diventa vita. Non perdiamo la Parola: occorre fermarsi per chiedersi se ci si ricorda che ogni giorno c'è una Parola che merita di essere ascoltata. Non perdiamo la Parola: una parola interiore, che risuoni dentro, nella serenità, nella pace. Urgente per ogni cristiano è "Non perdere la Parola", per ritrovare originalità e freschezza spirituale. Per guardare dentro la Parola di Dio e ritrovare il proprio volto più autentico.
Il Vangelo della Domenica per i giovani - Anno C.Prezioso strumento per l'esercizio della lectio divina in coedizione con l'Editrice Monti
Nel suo Vangelo Luca racconta Zaccheo, dopo aver incontrato Gesù, "lo accolse con gioia". E' il gesto di chi apre la sua casa, simbolo di una vita intera che accetta di essere trasformata dall'interno. Il volume vuole essere di aiuto per accompagnare, di domenica in domenica, l'ascolto della Parola suggerendo una riflessione che interpella il rapporto tra il messaggio biblico e la vita di ciascun fedele laico.
Il Vangelo riporta una semplice affermazione che definisce i credenti in Cristo «luce del mondo». Essa ricorda a chiunque si metta in ascolto sincero della Parola, che questa è capace di trasformare la vita, di illuminarla, di far nuove tutte le cose. Si tratta di un’espressione da prendere molto sul serio: essa diventa, infatti, indicazione e stimolo a rinnovare il proprio percorso spirituale, attraverso scelte personali esigenti e una testimonianza pubblica coerente, in fedeltà al Vangelo e ai principi della Dottrina sociale della Chiesa. Il «Commento guida alle letture festive del Nuovo Lezionario ambrosiano», secondo l’anno liturgico A, rappresenta un aiuto a percorrere più speditamente questo cammino, accompagnando di domenica in domenica l’ascolto della Parola e suggerendo una riflessione che interpella il rapporto tra il messaggio biblico e la vita quotidiana di ciascun fedele laico. È il metodo della lectio divina, tanto cara alla tradizione della Chiesa ambrosiana, attraverso il quale la Parola, che accompagna la vita delle comunità e dei singoli credenti nel corso dell’anno, penetra e vivifica dall’interno i giorni della nostra esistenza. La preghiera finale, tratta dal Salmo del giorno, completa l’itinerario spirituale scandito dal Tempo liturgico.
Gesto e parola, canto e musica, spazio e tempo, luce e colore, abito e suppellettile, movimento e quiete, tutti i codici della comunicazione umana concorrono a dire il mistero dell'incontro di Dio con l'uomo nel gioco della liturgia e, come tali, necessitano di essere appresi in un lento ma costan-te corpo a corpo con i testi, i riti e le norme delle varie celebrazioni. Allo scopo vengono incontro queste pagine, frutto della paziente e intelligente mistagogia esercitata da mons. Alessandro Gandini, parroco della basilica di San Babila in Milano. Con un linguaggio volutamente semplice, dal quale però traspare la grande competenza maturata nello studio, nell'insegnamento e nel lungo ser-vizio diocesano, l'autore prende per mano il lettore e lo porta a famigliarizzare con l'azione liturgi-ca e con i suoi presupposti di natura di volta in volta teologica, antropologica, storica e spirituale (pp. 224).
Quante volte ci sarà capitato di chiederci quale significato abbiano nell'iconografia cristiana il pellicano, l'aureola di un santo quadrata piuttosto che triangolare, la pianta del salice, una mano che scende da una nuvola, la luna, il mare, un cuore... E quanti artisti, dovendo dipingere un arcangelo o un demone, avranno dovuto ricorrere a esperti di iconografia cristiana o di agiografia... Tutti coloro che praticano le arti figurative potranno ora trovare in questo libro, illustrati e corredati da opportuni testi esplicativi, tutti i segni, i simboli e le allegorie dell'arte cristiana. Un manuale che mancava, e che si dimostrerà indispensabile ai critici, agli storici dell'arte, ma anche a quel vasto pubblico che ama frequentare musei e mostre col gusto di poter capire da solo il significato di quel che è proposto alla sua ammirazione. (pp. 128)
Il linguaggio di papa Francesco, al secolo Jorge Bergoglio, è un testo che intende far conoscere meglio l'attuale Pontefice, attraverso l'approfondita analisi del modo in cui si esprime. Le varie centinaia di pagine dei testi scritti da papa Bergoglio sono state "scandagliate" alla ricerca degli stilemi maggiormente personali, in modo da presentare al lettore una sorta di summa della comunicazione bergogliana, racchiusa in centinaia di citazioni. Si tratta di un metodo ormai sperimentato, messo a punto dall'autore per ricerche di ambito criminologico, ma che ha dato buoni frutti anche nel campo della comunicazione politica, e religiosa, attraverso i testi "Il linguaggio di Benedetto XVI, al secolo Joseph Ratzinger" (Genova, Erga, 2012), e "Da che pulpito. Manuale sul linguaggio clericale e la comunicazione religiosa" (ivi, 2015).
«Vi abbiamo suonato il flauto» (Luca 7, 32), flauto che è l'annuncio evangelico domenicale, sembra dire con questo libro Giancarlo Bruni; sotto tale immagine, per lo meno, appare la presente offerta di brevi considerazioni intorno ai testi evangelici lucani, che si leggono nel corso del ciclo C dell'anno liturgico. «Musica domenicale» la definisce l'Autore, «le cui note vanno declinate nei sei giorni della settimana», per gustarne a fondo la dolce melodia, recepirne l'armonia che avvolge lo spirito e conforta la fatica della quotidianità vissuta.