
Calata profondamente nel tempo storico la riflessione di Augusto Del Noce (1910-1989), uno dei più grandi intellettuali italiani del secondo dopoguerra, si caratterizza per l'unità tra momento filosofico e momento politico. A partire dall'antifascismo giovanile Del Noce ha perseguito l'idea di una legittimazione critica del moderno in grado di riconciliare la posizione cattolica con la libertà. Da qui parte una rivoluzione storiografica senza precedenti la quale consente di comprendere le molteplici «vie» del moderno, da quella ateo-razionalistica a quella teistico-religiosa. Il volume ripercorre l'evoluzione del pensiero dell'autore, dal 1943 al 1978, nel profondo intreccio tra speculazione e storia che ne fa un caso unico nella riflessione filosofica contemporanea.
In questa raccolta di saggi Maurice Blanchot dà prova di uno straordinario lavoro di critica ma anche di scrittura, che unisce alla chiarezza del linguaggio una profondità di stimolante complessità. Si tratta dell’esplorazione più importante, accanto a quella di Sartre, dedicata alle relazioni tra letteratura, arte e filosofia.
La nascita dell’arte, il ruolo della letteratura, le aporie della politica e l’eterna nterrogazione dell’ebraismo: ecco solo alcuni dei fili conduttori lungo i quali si sviluppa una riflessione che incrocia i nomi più importanti del Ventesimo secolo (Georges Bataille, George Duthuit, André Malraux, Louis-René des Forêts, Pierre Klossowski, Roger Laporte, Marguerite Duras, Michel Leiris, Robert Antelme, André Gorz, Jean Paulhan, Albert Camus, Claude Lévi-Strauss, Henri Lefebvre, Dionys Mascolo, Lev Trotski, Edmond Jabès, Emmanuel Levinas, Martin Buber e Franz Kafka).
GLI AUTORI
Blanchot Maurice (Quain, 1907 - Le Mesnil-Saint-Denis, 2003), scrittore e filosofo. L'influenza dei suoi testi ne ha fatto una figura di assoluto rilievo nel panorama culturale del Novecento. Tra i suoi scritti, oltre Il passo al di là, pubblicato da Marietti nel 1989, ricordiamo Lautréamont e Sade, Lo spazio letterario, Il libro a venire, L'infinito intrattenimento, La folla del giorno e La scrittura del disastro.
Per Levinas, come per la sua interprete, il "fiasco dell'umano", che è anche il fiasco di una certa razionalità, ha condotto, quasi una prova necessaria, a ripensare da capo, a ripensare nuovamnete - magari grazie al recupero di una tradizione antica -, a pensare "altrimenti" il senso, l'umano, l'uomo, la donna, la trascendenza, Dio, la ragione, la filosofia, la storia, la pace.
Sotto l'urgenza di questo "fiasco"e della "crisi del senso", Levinas sollecita così ad abbandonare l'essere, il Medesimo, la positività che rende possibile "la terra salda sotto il sole": è tempo infatti di abbandonare la terra ferma, sicura o disillusa che sia, la terra che resta solida benchè lacerata; è tempo di dire "addio al mondo, alla presenza, al'essenza"; è tempo di considerare e di considerarsi il/nel passaggio, l'nell'esilio, l'/nell' esodo, il/nel "dis-interessamento". Nel lascito. E' tempo, in questo addio, di ritrovare l'umano.
GLI AUTORI
Ombrosi Orietta ha conseguito un Dottorato di Ricerca all'Université Paris X-Nanterre, insegnato all?Université de la Méditerranée e all'Università di Bologna. Oltre ad aver curato e tradotto diversi libri, scritto articoli in riviste scientifiche europee, ha pubblicato Le crépuscule de la raison. Benjamin, Adorno, Horkheimer et Levinas à l'épreuve de la Catastrophe (Hermann, Paris 2007).
Il libro ricostruisce i fondamenti filosofici e teologici dei cambiamenti che le prove dell'esistenza di Dio hanno subito a partire dall'argomento di Anselmo. La rivendicazione di una conoscenza chiara e distinta della natura di Dio, avanzata da Descartes, è all'origine della supremazia della prova che Kant chiamerà ontologica e che avrà una straordinaria fortuna nel pensiero moderno. Di questa fortuna si ripercorrono qui la nascita, lo splendore, le sorprendenti metamorfosi e il tramonto.
"Tutta la filosofia occidentale è, in senso effettivo, filosofia greca; ed è vano soffermarsi sul pensiero filosofico se si recidono i legami che ci uniscono ai grandi pensatori del passato… Una narrazione della storia della filosofia può procedere in due modi. La storia può essere puramente espositiva, e indicare che cosa ha detto il tale e come è stato influenzato il tal altro. Oppure l’esposizione può essere integrata, entro certi limiti, da un discorso critico, per mostrare in che modo si sia sviluppata la discussione filosofica. Qui è stato adottato il secondo metodo. Va aggiunto che ciò non deve portare il lettore a credere che un pensatore possa essere liquidato soltanto perché è stato constatato che le sue teorie sono manchevoli. Kant disse una volta che aveva paura non tanto di essere confutato quanto di essere frainteso. Dobbiamo tentare di capire che cosa i filosofi cercano di dire, prima di metterli da parte. Ma bisogna confessare, al tempo stesso, che lo sforzo appare talvolta sproporzionato al risultato che si consegue. In definitiva, è un problema di giudizio che ciascuno deve risolvere da sé...
Il nostro fine è stato quello di fornire un panorama di alcune delle principali questioni che i filosofi hanno discusso. Se, scorrendo queste pagine, il lettore si sentirà spinto a studiare l’argomento più di quanto avrebbe fatto altrimenti, lo scopo principale del libro sarà stato raggiunto."
Dalla Prefazione dell'autore
Com'e possibile all'uomo la realizzazione della propria umanita? L'opera tratta dell'uomo e dell'Assoluto con il linguaggio dell'esperienza. Esperienza" costituisce il titolo del rapporto che invariabilmente ogni uomo instaura con se stesso e con gli altri, con la realta tutta. "Assoluto" e il nome della verita, grazie alla quale l'uomo percepisce lo spessore di quanto si manifesta. L'autore, esponente della cosiddetta "svolta teologica della fenomenologia", ne insegue il rapporto entrando in dialogo con Hegel, Nietzsche, Husserl, Heidegger. Si tratta di un punto centrale della discussione intellettuale contemporanea: la riflessione critica, ne pregiudicata ne ideologica, sulla questione della verita dell'uomo e di Dio per l'uomo. "
Una teoria generale del Significato nella scienza, nell'arte, nel mito, nella religione. Michael Polanyi è l'audace teorico della conoscenza scientifica come "conoscenza personale". In Significato (Meaning), l'ultima sua opera pubblicata nel 1975, realizzata con l'aiuto di Harry Prosch, allarga il suo precedente disegno teorico traducendolo in una teoria generale del significato. Non solo i territori della scienza, ma anche quelli dell'arte, del mito, della religione, l'intero universo degli esseri viventi, sono visti come inesauribili riserve di senso entro le quali l'uomo, attraverso la forza dell'immaginazione, realizza la sua vocazione più autentica, quella di essere creatore e portatore di significati. L'ampia e dettagliata Introduzione di Carlo Vinti ne illustra analiticamente i temi più rilevanti.
In un periodo storico come il nostro, in cui le affermazioni della riflessione cristiana vengono delegittimate da correnti figlie dell’illuminismo e del soggettivismo, mentre la società si distacca dalla dimensione religiosa della vita, la riflessione rosminiana diviene attuale, soprattutto in servizio di una Chiesa che si trova ad affrontare, oggi più che mai, una sfida decisiva. L’educazione del clero secolare, già carente ai tempi di Rosmini, rischia oggi di favorire anche nei fedeli ignoranza o deviazione del fervore religioso. Un pensiero debole e indebolito rischia di penetrare anche nell’ambito educativo di matrice cristiana. Per questa ragione la proposta rosminiana si configura come una risposta puntuale al problema formativo, costituita da una profonda maturazione spirituale e da una valida riflessione intellettuale.
Edith Stein, carmelitana e vittima della barbarie nazista perché di origine ebraica; discepola e assistente di Edmund Husserl; una delle più importanti pensatrici cristiane del XX secolo, capace di una nuova sintesi fra la tradizione classica e il pensiero moderno, è ben nota come teologa e mistica, autrice di opere di profonda spiritualità. Meno nota è invece la sua spiccata propensione verso l'educazione e la sua acuta sensibilità per i problemi inerenti il campo pedagogico. Questo volume vuole appunto evidenziare questo aspetto importante della vita e della produzione della Stein. Si tratta di 17 saggi, in parte inediti, in genere testi di conferenze tenute tra il 1926 ed il 1938, il periodo della vita di Edith Stein precedente e successivo alla sua entrata al Carmelo. Le tematiche sono tutte attinenti l'educazione religiosa e la formazione dei giovani, secondo una concezione dell'esistenza che ha di mira la persona umana nella sua totalità e integralità. La grande apertura e l'ampio respiro Pedagogico, il completamento vicendevole tra dati scientifici e indicazioni didattico-pratiche, mettono in piena luce la sensibilità della Stein nei confronti degli uditori. La struttura dei saggi ha permesso di raccoglierli secondo un criterio contenutistico che privilegia la visuale in cui l'Autrice si pone: 1. Fondamenti teorici del lavoro educativo; 2. I problemi legati alla professione dell'insegnante; 3. La vocazione della donna; 4. L'arte di educare; 5. Formazione della gioventù cattolica. Edith Stein traspare da queste pagine come un'insegnante ricca di straordinarie doti didattiche e di grande fascino. Palpabile è l'onestà del suo atteggiamento di fondo. L'educazione religiosa è per lei tutt'altro che un acritico accumulo di aride nozioni; deve invece puntare all'unità profonda fra insegnamento e vita, forgiando l'attitudine a fare della vita un continuo apprendimento. Di grande spessore risultano le pagine dedicate al ruolo della donna nella società.
Nel presente volume viene pubblicato per la prima volta il corso di lezioni - dal titolo La struttura della persona umana - tenute da Edith Stein presso l’Istituto Tedesco di Pedagogia scientifica di Münster, in Westfalia, durante il semestre invernale 1932-1933. Le questioni di antropologia filosofica - che ruotano attorno alla domanda: chi è l’uomo - sono di un’importanza centrale nel pensiero della Stein, ben consapevole delle conseguenze pedagogiche che implica tale ricerca: Sapere cosa siamo e cosa dobbiamo essere e come possiamo arrivare ad esserlo è la questione più urgente per l’uomo. Ha, tuttavia, una rilevanza ancora maggiore per l’educatore e il pedagogista. Educare significa condurre altre persone a diventare ciò che devono essere, sostiene la Stein nel volume. Ricorrendo al metodo fenomenologico di Husserl, l’Autrice sviluppa con sistematicità e coerenza il suo personalissimo pensiero circa la consistenza personale dell’essere umano e la sua natura.
Tra il 1928 e il 1932 la Stein, filosofa, psicologa, educatrice interviene nel dibattito contemporaneo sulla condizione femminile con una serie di conferenze che confluirà nel volume "La donna". Con un ricchissimo bagaglio teoretico, unito ad una esperienza didattica vissuta quotidianamente e con un'attenzione straordinaria ai temi sociali e politici del suo tempo la Stein esamina tale questione con una completezza e lucidità che rappresenta un caso forse unico nella storia della riflessione antropologica cristiana sulla donna. Questa nuova edizione presenta una nuova cura dei testi e delle note; la disposizione cronologica degli scritti; una nota introduttiva premessa ad ogni testo che ne spiega la genesi e la natura.
Se guardiamo la realtà con gli occhi delle scienze naturali, l’universo ci appare costituito esclusivamente di particelle fisiche che interagiscono tra loro entro campi di forza. Ma come possono trovare posto in questa descrizione della realtà cose come le menti, la coscienza, il linguaggio, il denaro, gli Stati? In che rapporto stanno questi elementi della realtà umana con la realtà di base delle particelle elementari? Sono queste le domande fondamentali della filosofia contemporanea alle quali John Searle risponde in questo volume. L’autore rivisita i principali risultati delle proprie ricerche e delinea, in un serrato dialogo critico con le più recenti teorie della mente, un’originale concezione unificata della realtà che si pone come alternativa tanto al dualismo cartesiano quanto al materialismo scientifico.
Edizione italiana a cura di Paolo Di Lucia e Lorenzo Passerini Glazel