
Il volume, arricchito da alcune foto d'epoca, e la biografia ufficiale della Fondazione Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi nata nel 1999. Il volume e`dedicato ai coniugi luigi e maria beltrame quattrocchi che verranno beatificati il 20 ottobre 2001. La storia dei coniugi quattrocchi e`un esempio concreto di come l'a more tra due sposi e la condivisione piena di tutti gli aspetti della vita sponsale possa divenire lo strumento di crescita reciproca nella fede sino ad arrivare alla santificazione. La famiglia per loro rappresenta il luogo ove si annuncia il vangelo e la speranza che scaturisce dalla vita cristiana, gli strumenti usati sono la preghiera e l'azione carita tiva di cui tutta la vita dei beati luigi e maria e`un fulgido esempio. Giorgio papasogli arricchisce la biografia dei due beati con una serie di lettere che documentano la crescita comune dei coniugi attraverso la partecipazione attiva agli eventi (fascismo, guerra, ricostruzione) del nostro secolo. Il lavoro di papasogli rappresenta una testimonianza diretta, di facile lettura e di grande interesse, della straordinaria storia dei beati luigi e maria beltrame quattrocchi. Si tratta di una terza nuova edizione di un testo pubblicato nel 1974 da marietti e nel 1994 da san paolo.
Si tratta di un'opera che è fondamentale per comprendere il carisma che don Giacomo Alberione ha voluto trasmettere alla Famiglia Paolina; non a caso il sottotitolo la indica come un "Manuale direttivo di formazione e di apostolato".
L'opera è divisa in due parti: la prima (L'apostolato e l'apostolo) a carattere generale e teorico, la seconda più pratica (Gli apostolati della stampa, del cinema e della radio).
Il fine dell'opera è quello di illustrare chi sia e che cosa debba fare l'apostolo, che è il titolo con cui viene qualificato ogni paolino e paolina.
Giacomo Alberione nacque a San Lorenzo di Fossano (Cuneo), il 4 aprile 1884. Il 25 ottobre 1896 entrò nel seminario di Bra, dove rimase fino alla primavera del 1900; dopo sei mesi trascorsi in famiglia tra preghiera e lavoro nei campi, si trasferì nel seminario di Alba. Nella notte fra il 31 dicembre 1900 e il 1° gennaio 1901, durante l'adorazione eucaristica, ebbe l'intuizione di un cammino speciale voluto da Dio per lui e per altri. Venne ordinato sacerdote il 29 giugno 1907 e, il 9 aprile 1908, conseguì la laurea in Teologia. Il 20 agosto 1914, ad Alba, pose il primo germe della futura Congregazione, aprendo la Scuola Tipografica Piccolo Operaio. Il 5 ottobre 1921 fu costituita la Pia Società San Paolo, che il 12 marzo 1927 divenne società religiosa clericale di diritto diocesano. Il giorno successivo don Giacomo Alberione emise la professione religiosa, assumendo il nome di Giuseppe. Tra il 1915 e il 1960 fondò quattro Congregazioni femminili e diversi Istituti secolari. Nel luglio del 1936 si trasferì definitivamente a Roma, dove morì il 26 novembre 1971, confortato da una visita di Paolo VI.
Rosario Livatino: un giovane, un giudice, un cristiano. Non un santo a tutti i costi, non un superuomo, ma un uomo come mille altri. Innamorato della vita, della giustizia, della verità. Eroe per caso nella terra dei limoni e dei carretti, della lupara e del tritolo mafioso. Uno dei cosiddetti "giudici ragazzini" chiamati a fronteggiare "Cosa nostra". L'Italia lo conobbe dalle pagine dei giornali soltanto all'indomani della sua morte, avvenuta il 21 settembre 1990, mentre percorreva la statale 640 per recarsi al lavoro presso il Tribunale di Agrigento. Dopo il barbaro assassinio, la sua figura ha cominciato a distinguersi nell'immaginario di chi vive nell'Italia di oggi ma ne sogna una diversa. Un servitore dello Stato. "Un martire della giustizia e, indirettamente, anche della fede?", come ha detto di lui Giovanni Paolo II ad Agrigento il 9 maggio del 1993. Quello tracciato da Maria di Lorenzo è un ritratto semplice e veritiero: di un testimone dei nostri tempi.
Dionigi Tettamanzi, nato a Renate (Milano) nel 1934 e ordinato sacerdote nel 1957, ha insegnato per molti anni teologia nei seminari milanesi. Nominato arcivescovo di Ancona-Osimo nel 1989, diviene Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana nel 1991. Arcivescovo di Genova dal 1995, è creato cardinale nel 1998. Presso Marietti ha pubblicato Parole di vita per la città dell’uomo (1999).
Medico e docente universitario di fama, uomo capace di calamitare la stima e l'amicizia di tutti quanti - studenti, pazienti, colleghi - ne hanno incrociato la vita, padre disponibilissimo di una famiglia numerosa, Eduardo Ortiz de Landázuri è stato, da fedele interprete dello spirito dell'Opus Dei, amante appassionato della vita e del suo lavoro in autentico spirito di servizio a Dio e agli uomini. Il suo è un profilo di una «normalità straordinaria» intessuta di lavoro infaticabile, di decisioni generose, di esemplarità coraggiosa che affascina e coinvolge interpellando il lettore a tu per tu (pp. 184).
Breve biografia del Beato, costruita sulle testimonianze di chi lo conobbe meglio.