
Il volume presenta la figura di Giuseppe Toniolo (1845-1918) come laico cristiano impegnato nella professione di docente universitario, così come nella vita familiare.
Viene messa anche in luce la «dimensione spirituale» che sostiene e fonda il vasto impegno con cui Toniolo si spende all’interno della vita universitaria, così pure nell’attività che comporta la sua adesione al movimento cattolico, alle molte iniziative editoriali che promuove e cui collabora, all’intensa attività di conferenze che lo porta a viaggiare in Italia e in Europa. Centrale è il contributo dato da Toniolo alla formazione di un pensiero sociale dei cattolici che affianca il nascente magistero sociale, che avrà una Magna Charta nell’enciclica di Leone XIII, Rerum Novarum (15 maggio 1891), e nel dibattito che si apre su grandi temi come quello della «democrazia» che è all’origine di una nuova presenza dei cattolici nel Paese.
Molteplici sono gli elementi di attualità: la testimonianza cristiana, la tensione quotidiana a vivere l’adesione a Cristo come fatto capace di trasformare la vita personale, familiare e sociale e di come divenire fermento per il rinnovamento della cultura e della vita dell’intera società.
«l’esperienza cristiana di Giuseppe Toniolo offre più di un richiamo alla situazione presente del cattolicesimo italiano, proponendo la “spinta morale” necessaria in questa nuova stagione».
(Ernesto Preziosi)
Destinatari
Ai membri di Ac, Fuci, Acli, Cisl. Nonché, docenti, economisti, politici e laici impegnati.
Autore
Ernesto Preziosi, direttore delle Pubbliche Relazioni dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, autore di saggi di storia contemporanea, è presidente del Centro Studi Storici e Sociali (Censes). Fra le pubblicazioni più recenti ha curato per Rubbettino il volume Storia dell’Azione Cattolica: la presenza nella Chiesa e nella società (2008) e per La Scuola, Ricordi dal Concilio. Siamo solo all’aurora, intervista a Loris Francesco Capovilla (2011).
Questo libro racconta la vita di Gino Filippini (1939-2008), cooperante dell'ONG Servizio Volontario Internazionale (SVI) di Brescia. In Africa dal 1967 ha dedicato 40 anni della sua vita al continente nero, gli ultimi 15 trascorsi a Korogocho, il quartiere discarica di Nairobi, dove ha collaborato fianco a fianco con Alex Zanotelli. Gino era una persona non facile, rigorosa, stimolante, critica. Aveva un modo di essere persona giusta prima per gli altri che per sé.
È sostanzialmente una analisi della spiritualità di mons. Cataldo Naro, il grande arcivescovo di Monreale, morto nel 2006, che è stato anche presidente della Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali.
Dopo aver chiarito il concetto di spiritualità in genere,intesa soprattutto come“vocazione alla santità”, l’autore, arcivescovo di Catanzaro-Squillace, passa a trattare la spiritualità specifica di mons. Naro, facendone emergere, in brevi capitoletti, le dimensioni: • ecclesiocentrica; • pneumatica e cristica; • missionaria; • martirologica.
Il testo si conclude con la sottolineatura, suggerita dal titolo di una raccolta di testi di mons. Naro, che non siamo “Mai soli”, perché il processo di santificazione dell’uomo è un cammino comunitario, che «nessuno può compiere da solo, perché tutti necessitano del sostegno della Chiesa». E per questo è un cammino fatto nella gioia, nell’amicizia, nel sostegno fraterno.
«Dire “vocazione” significa dire che “Dio chiama” e “l’uomo risponde”; comporta l’idea che l’uomo possa vivere un rapporto di amicizia e di comunione con Dio e quindi sperimentare la sua particolare vicenda come illuminata e condotta da Dio».
«La contemplazione è l’incontro di due ricerche, di due desideri. La ricerca dell’uomo che, consapevole del proprio bisogno di salvezza, si mette alla ricerca del suo Salvatore, e il desiderio di Cristo, che vuole essere trovato dalla sua creatura smarrita a causa del peccato».
Chi vive questa esperienza spirituale, lasciandosi «guardare dal Cristo», «giunge a vederlo, a riconoscerlo nella fede».
«Cataldo Naro... uomo, intellettuale, prete e poi vescovo, più che incarnato nella realtà del nostro tempo e profondamente attento ai suoi cambiamenti e ai suoi ritardi, capace, questo sì, di situarsi fra la terra e il cielo, come appunto ai veri credenti è richiesto» (P. Lorizio).
Destinatari
Vasto pubblico, purché sensibile al discorso spirituale. Gruppi di impegno sociale e politico come Libera, i gruppi che si rifanno a don Puglisi, gruppi antimafia e no-pizzo; e gruppi ecclesiali impegnati concretamente nella Chiesa di Sicilia – e altrove! – per la giustizia e che si sforzano di conciliare fede e attività civile.
Autore
Vincenzo Bertolone (1946), della Congregazione dei Missionari Servi dei Poveri, è attualmente arcivescovo della diocesi di Catanzaro-Squillace. Ordinato sacerdote, ha ottenuto successivamente la laurea in Pedagogia all’università di Palermo e il dottorato in Diritto Canonico all’Angelicum. È autore di molte pubblicazioni in ambito agiografico e di spiritualità. Il suo programma: da attuare «prima in me, poi nei sacerdoti, poi nel popolo e tra le istituzioni».
Attraverso l’esperienza della sua donna innamorata, di intensi dialoghi e vicende storiche epocali, dell’ambiente e della cultura di popoli che hanno costruito la nostra civiltà, il racconto traccia il sorprendente ritratto di un protagonista della nostra storia, senza violare la misteriosa intimità dei personaggi e solo sfiorando eventi che sembrano essere più grandi di loro. Tra queste righe il lettore potrà cogliere l’invito a rivalutare uno stile di vita che, per quanto idealizzato, possa orientare l’uomo moderno e sottrarlo al relativismo nichilista che inghiotte ogni speranza in qualcosa di meglio e superiore.
Un sociologo e un economista beatificato? Proprio questo è toccato in sorte al trevigiano Giuseppe Toniolo (1845-1918), studioso, organizzatore di cultura e fra gli ispiratori della dottrina sociale della Chiesa. Il carisma che lo caratterizza è costituito dalla sua complessiva visione e comprensione dei "segni dei tempi": la precaria e incerta condizione dei cattolici italiani fra il 1870 e la nascita del Partito Popolare Italiano di don Luigi Sturzo (1919), avvenuta appena un anno dopo la sua morte. Immerso in questo clima storico-politico, Toniolo sviluppa un cattolicesimo sociale moderato e riformista e, al contempo, in un'epoca in cui le grandi masse si affacciano per la prima volta sulla scena, sceglie una via alternativa a capitalismo e socialismo, prendendo quel tanto che c'è di buono in entrambi, teorizzando la cultura della persona umana nell'economia e il rapporto che questa deve avere con l'etica per costruire una società all'insegna della solidarietà e della sussidiarietà. La sua figura occupa un posto importante nella storia del pensiero e dell'organizzazione del laicato cattolico. Questo agile profilo biografico curato da Oreste Bazzichi delinea efficacemente la parabola di un uomo che ha saputo coniugare fede e vita professionale, partecipazione religiosa e attività laicale, rigore scientifico e solidarietà, impegno sociale e vita spirituale.
Un saggio basato anche su documenti inediti, in cui si scoprono i fili (diretti e indiretti) che legano tra loro tre dei personaggi più significativi e profetici della Chiesa: il beato Charles de Foucauld, fondatore di una ricchissima e variegata famiglia spirituale; don Primo Mazzolari, prete lombardo ben noto per i suoi numerosi scritti e per le prediche accorate e taglienti; fratel Arturo Paoli, già viceassistente nazionale dell'Azione Cattolica Giovani ai tempi di Carlo Carretto, poi religioso con i Piccoli Fratelli e testimone di carità tra i poveri dell'America Latina. Una perla preziosa, non solo per gli storici, ma per tutti coloro che ancora oggi trovano ispirazione e sostegno dal pensiero, dalle opere e dalle parole di questi maestri di vita cristiana.
Mary Daly è stata una teologa scomoda. In questo libro si raccolgono alcune tracce lasciate sia nel movimento femminista che nel pensiero teologico protestante e cattolico.
Biografia di Suor Lucia dos Santos, l'ultima veggente di Fatima. Visse nella semplicità e nella consapevolezza che il mondo, se vuole sopravvivere, deve ritornare a Dio e ai valori del Vangelo.
Il volume presenta i profili di venti grandi personalità della storia (da Agostino a Francesco d'Assisi, da Caterina da Siena a Bonhoeffer) che hanno influito sul loro tempo e che possono dire qualche cosa anche al nostro.
L'Occidente sarebbe diverso scena le energie spirituali di questi santi che sono diventate parte integrante del nostro patrimonio.
Non è solo una rivisitazione storica, ma un'occasione per riflettere su ciò che ha contribuito a costruire una cultura e a rendere grande una civiltà.
Intrecciando storia e microstoria - il Trastevere del Seicento con la singolare vicenda di Chiara Maria della Passione - Fabrizio Nurra ripercorre la zona che dal porto va verso la tomba dell'apostolo Pietro, per presentare, in un clima di rinnovata spiritualità, l'umile protagonismo di una rappresentante di casa Colonna. L'autore coglie l'aspetto rivoluzionario di questa donna chiamata al Carmelo e ne illustra le vittorie ottenute, da monaca di clausura, nella Roma del tempo e all'interno della vita della Chiesa.
Antonietta Lesino (1897-1962) visse in pienezza il carisma dell'istituto secolare cui apparteneva, la Piccola Famiglia Francescana. Amò intensamente le sorelle di vocazione e il prossimo, dedicandosi in modo preferenziale ai malati, ai sofferenti, ai poveri, ai più bisognosi di aiuto. Il desiderio che bruciava nel suo cuore era che tutti avessero Dio come loro unico bene.
Maddalena Teresa Rosa Notari (poi Maria Pia della Croce, 1847-1919), donna mite e umile, innamorata dell'Eucaristia e conquistata dal mistero dellas Passione di Cristo, testimoniò concretamente la sua adesione a Dio con la tenacia nel contrastare il male, il coraggio nel soffrire, l'ardore apostolico posto nella cura di chiunque entrasse nel suo raggio d'azione. Anima contemplativa, seppe tuttavia vivere appieno il suo tempo, forte di un carattere che non la isolava dal mondo, preoccupata com'era di offire sostegno concreto all'umanità sofferente.