
Ecco i racconti di vita di presbiteri animati da spirito di servizio e di donazione al prossimo che suscitano una grande ammirazione. Essi hanno dimostrato di essere "pastori con l'odore delle pecore", vivendo il loro servizio in mezzo al popolo di Dio loro affidato. (Dalla prefazione del card. Angelo De Donatis) Il sacerdote, scriveva don Primo Mazzolari, «è il viator non soltanto per l'inquietudine dell'eterno, che possiede in comune con ogni uomo, ma per vocazione e offerta. Si deve tutto a tutti, e lui non si può mai abbandonare interamente a nessuna creatura. È un pane di comunione che tutti possono mangiare, ma di cui nessuno ha l'esclusiva». Sono parole che ho trovato incarnate nei 206 preti diocesani morti in Italia, dal 1° marzo al 30 novembre 2020, di cui questo libro racconta il vissuto umano e pastorale. (Dalla presentazione del card. Gualtiero Bassetti) 206 volte "Don Matteo"... I sacerdoti italiani nella pandemia, nei mille luoghi della vita reale.
Il 22maggio 2013 don Andrea Gallo un anno fa è tornato al cielo. Ha lasciato una grande eredità, i suoi ragazzi, le tante persone che per decenni insieme a lui hanno lavorato per far crescere la Comunità di San Benedetto al Porto di Genova. Questo libro nasce grazie alle interviste, iniziate tre anni fa, della giornalista Giovanna Benetti agli amici, ai più stretti collaboratori di don Gallo, ai volontari e ai ragazzi della Comunità. Ne esce un ritratto inedito, pieno di amore, di don Gallo, della Comunità e della relazione di questa con il "padre", che non si riteneva né il fondatore né il capo, ma "come colui che ha comunicato ad un gruppo di persone la passione per gli altri (in particolare per gli emarginati visti come 'soggetti') e il coraggio della libertà". Il libro è arricchito da un testo inedito di don Gallo, una sorta di "testamento" per i "suoi" ragazzi e collaboratori, per i quali afferma che: "Nel mio ruolo di custode e testimone di una storia iniziata negli anni'70, e diventata ormai lunga e importante, ho il compito di badare che essa non si disperda e che non venga buttata via. Per il resto tocca a quanti, più giovani, animano oggi la Comunità. Ognuno deve portare olio a questa Comunità che è una lampada accesa. Spetta a ciascuno dare il suo contributo di creatività affinché la storia continui".
Una straordinaria rassegna di ritratti che Benedetto XVI ha dedicato a donne sante e beate vissute nel Medioevo, restituendo la luce al ruolo considerevole che esse ebbero nella edificazione del corpo della Chiesa nella storia: Ildegarda di Bingen, Chiara d'Assisi, Angela da Foligno, Giovanna d'Arco ed Elisabetta d'Ungheria sono solo alcune delle figure femminili che spiccano per la santità della vita e la ricchezza dell'insegnamento. Prefazione di André Vauchez.
Il racconto, in prima persona, della vicenda appassionante di un uomo divenuto papa, dagli anni della formazione fino al soglio pontificio. Ricordi, aneddoti, incontri che vanno dal 1927 al 1977, anno in cui Ratzinger viene nominato arcivescovo di Monaco e Frisinga. Qui il suo racconto autobiografico si interrompe, ma la sincerità confidenziale e la semplicità di scrittura delle sue pagine sono sufficienti a farci capire la sua qualità e la sua tempra di sacerdote e di uomo. Una vita costantemente guidata da Dio, che lo condurrà ad altri inaspettati traguardi: da prefetto della Congregazione per la dottrina della fede all'elezione a sommo pontefice, fino alla rinuncia al ministero di Vescovo di Roma. A rendere ancora più prezioso questo libro, l'aggiunta di un'appendice che ricostruisce gli anni dal 1978 al 2023, indicando anche le linee-guida del suo magistero e del suo pontificato.
Un "diario" senza date o successione cronologica di eventi descritti in modo dettagliato. Una "storia" nella quale molti si possono ritrovare, fatta di domande, riflessioni, dubbi attorno a un unico pensiero: come può un amore grande e vero, capace di ridare senso a tutta l'esistenza, essere motivo di lontananza da Dio e dalla sua misericordia? È il percorso di una donna che, proprio nel momento in cui ritrova la fede, scopre di avere un posto da "irregolare" nella Chiesa, in quanto sposa di un uomo che ha conosciuto la dolorosa esperienza del divorzio. Un cammino lungo e onesto, dove la luce, anche se non sempre al massimo del suo splendore, non smette mai di lasciar intravvedere spiragli di speranza. Un percorso di fede e di riscoperta del volto accogliente della Chiesa. Un libro che trasmette grande serenità, che suggerisce forza e pazienza a quanti sono nella medesima condizione dell'autrice, offrendo spunti interessanti al percorso che anche la Chiesa sta compiendo nei confronti di separati, divorziati e risposati, sulla spinta del messaggio di papa Francesco.
In questo libro vengono riportati trentadue profili di persone eccezionali nella loro fede e carità, che hanno testimoniato la speranza cristiana tra i fratelli ammalati nei secoli che vanno dal Cinquecento al Novecento. Ogni personaggio è inquadrato nel momento storico, nei precisi luoghi geografici che hanno fatto da sfondo a tanta operosità, nell’ambientazione socio-culturale, nelle vicende religiose ed ecclesiali del tempo. I santi e le sante, i beati e le beate qui ricordati sono stati, alla fine, anche dei profeti. Si sono collocati in una prospettiva cristiana di medicina, quella del suo fine in un paradigma antropo-teologico e quella della consapevolezza, comunque, del suo limite, che è il limite umano: fisico, psicologico, morale e spirituale.
Destinatari
Operatori sanitari, gruppi di volontariato, per dare anche un senso cristiano nel servizio agli ammalati.
Autore
Mario Benatti è medico, grafologo e giornalista pubblicista. Nel settore agiografico ha pubblicato: Un Santo per settimana, Santistrani e Sanità e Santità, oltre a vari articoli su settimanali e riviste. Alcuni suoi contributi sono stati accolti in riviste e in varie antologie.
Attraverso le testimonianze dei confratelli compagni di cammino e i pochi scritti di don Elio conservati, si ricostruisce la vita di un prete medaglia d'oro al valor militare, alla memoria, che nato nel 1913 morì fucilato dai Fascisti a orrende nel 1944.
Biografia su Anna Maria Fulgida Bartolacelli. I temi trattati riguardano il significato della sofferenza e del male in generale, il senso della vita in condizioni di gravi disabilità, il rapporto del malato con la società e infine il valore salvifico della sofferenza dell'uomo unita a quella di Cristo.
Nino Baglieri, siciliano, in seguito a un incidente sul lavoro è vissuto per quarant'anni immobilizzato su una carrozzella senza poter muovere gli arti superiori e inferiori. Dopo un periodo di profondo sconforto, grazie all'aiuto dei familiari e al sostegno spirituale di giovani e adulti di varie realtà ecclesiali ha riscoperto il senso della vita e una fede forte e motivata, entrando a far parte della famiglia Salesiana come "volontario con Don Bosco". Una storia di disperazione e di speranza, di sofferenza e testimonianza, di impegno e di servizio... nonostante tutto.
In poche parole: La vita e l’opera del grande statista che contribuì a scavare un solco tra cattolici e protestanti e a fondare i moderni nazionalisti che hanno contribuito a distruggere l’Europa.
La fortuna nell’immaginario popolare del cardinale Richelieu è dovuta in gran parte al ritratto che ne fa Alexandre Dumas ne I tre moschettieri, presentandolo con un cinico e amorale doppiogiochista quasi in aperta concorrenza con il re Luigi XIII. In realtà, Richelieu fu uno dei grandi sostenitori dell’assolutismo monarchico e si adoperò per consolidare il potere del re contro tutti i localismi interni e i potentati esteri, non esitando a schierarsi dalla parte dei protestanti per accrescere il prestigio e le conquiste della Francia. Lo storico cattolico Hilaire Belloc traccia una biografia del personaggio individuando nel grande statista il fondatore dell’Europa moderna: a suo giudizio, Richelieu rese permanente la divisione tra la cultura cattolica e quella protestante e contribuì più di ogni altro a gettare i semi del nazionalismo aggressivo del XX secolo. Belloc rimpiange l’unità cattolica dell’Europa precedente alla “catastrofe del Cinquecento” e identifica nella Riforma la madre dei nazionalismi moderni, perché “alla distruzione di questa unità compiuta dalla Riforma successe (poiché gli uomini devono pur venerare qualcosa) un nuovo entusiasmo mistico: ciascuno si mise ad adorare il suo Paese natale”.
Patrizia Revello, brillante dottoressa in Farmacia, è volata al Cielo all'età di 39 anni, appena compiuti, dopo aver lottato eroicamente per due anni contro una malattia devastante, il cancro al seno "triplo negativo", sostenuta da una grande fede in Dio e nella Vergine Maria. È proprio grazie all'esempio con cui ha affrontato la malattia e la serenità che ha saputo trasmettere a coloro che si stringevano attorno a lei, che oggi il suo ricordo rimane vivo. Leggere la storia di Patrizia, tuttavia, non significa solo contemplare la sua relazione d'amore con Gesù, ma sentirsi anche coinvolti nella stessa esperienza, quella che ha già trasformato la vita di molte persone a lei vicine: genitori, fidanzato, amici, sacerdoti, vescovi... Queste pagine, dunque, oltre a presentare la figura di una giovane donna appassionata della vita e di Dio, ci invitano ad un autentico cammino di conversione e di fede. Per riuscire ad avvicinarci un po' di più a quel Gesù che lei sempre definiva "bravo".