
Lo straordinario senso di responsabilità che ha contraddistinto il laico consacrato Lazzati in qualità di esponente dell'Azione cattolica, professore e rettore dell'Università Cattolica di Milano, educatore, direttore del quotidiano "L'Italia" e "padre" - assieme a Dossetti, La Pira, Moro e tanti altri - della Costituzione italiana, lo porta ad essere considerato un emblema della "cittadinanza paradossale" a cui ogni cristiano, "abitante del mondo" ma non completamente assorbito da esso, dovrebbe mirare. Il libro contiene anche dei contenuti multimediali ed è un mezzo efficace per presentare, anche alle nuove generazioni o in incontri allargati, questa figura ripercorrendone la vita e la spiritualità.
Maurice Caillet ha fatto parte della massoneria per quindici anni. Asceso in poco tempo ai vertici della gerarchia di una delle più potenti logge del Grande Oriente di Francia, diventa Maestro Venerabile e conosce tutti i segreti dell’organizzazione: iniziazione, riti, giuramenti, trattamenti di favore, ma soprattutto l’intreccio con il potere e la politica, che lo porterà in breve a diventare un notabile del Partito Socialista francese.
In tanti anni di massoneria, Maurice vedrà di tutto: corruzione, negoziazione di promozioni agli alti vertici delle aziende, clientelismi, intimidazione di personaggi scomodi.
Un brutto giorno, la compagna con cui convive da anni si ammala gravemente e lo trascina con sé in un pellegrinaggio a Lourdes. Un pomeriggio, mentre lei è nelle piscine, Maurice, scettico e non credente, decide di andare a visitare la Grotta delle apparizioni per curiosità. In quel luogo accade qualcosa. Immediatamente Maurice cerca un sacerdote e si confessa quello stesso giorno. Si sente colpevole e colluso con gli operai del male. Torna a casa determinato a lasciare per sempre la loggia massonica, ma da quel momento gli capita di tutto: minacce di morte, licenziamento per futili motivi e impedimento a continuare la carriera di medico. Viene inoltre messo ai margini del partito.
Oggi vive in Spagna, sotto protezione. Questa è la sua storia.
La spiritualita' della croce nella vita di suor Maria Giuseppina di Gesu' Crocifisso, carmelitana scalza.
“Baden - vita e pensiero di Mons. Andrea Ghetti” di Vittorio Cagnoni, già co-autore dei libri “Le Aquile Randagie” (ed. Fiordaliso) e “Sempre pronto – un profilo di don Andrea Ghetti” (ed. Ancora). Vittorio è stato un rover del Clan “La Rocchetta” del Milano 1 ed ha conosciuto molto bene Baden, che è stato protagonista della rinascita dell’ASCI, ispiratore del Roverismo italiano, Assistente Ecclesiastico del Milano 1, fino alla morte avvenuta nel 1980. Con un meticoloso lavoro di ricerca e sulla base di una vasta documentazione Vittorio ha ricostruito anno per anno la biografia di Baden e selezionato decine di scritti. Un lavoro durato oltre 10 anni, che oggi finalmente vede la luce.
Il volume si compone di due parti: la prima è una dettagliata ricostruzione biografica, la seconda un' antologia ragionata di scritti di Baden.
"I giovani hanno bisogno di esempi positivi cui poter fare riferimento". Questa frase pronunciata da uno dei testimoni che hanno contribuito a delineare i ritratti della particolare galleria allestita da Anna Maria Cagiano de Azevedo, mette a fuoco l'obiettivo della curatrice. "In questo libro sono presentate al lettore persone divenute personaggi, loro malgrado, per avere liberamente scelto di fare il bene, sorretti da una grande forza, una qualità che sembra accomunarli tutti".
Non si deve chiamare la santità “pratica eroica della virtù” quanto “pratica fedele della normalità della nostra vocazione”, che è consapevolezza da ricercare nella riflessione, nella preghiera, nel confronto… I giusti di una città la salvano, indicano le strade del vero e del bene, smascherano gli egoismi e le violenze, richiamano lo sguardo degli uomini sul senso della vita e sulla storia di salvezza di Gesù, Figlio di Dio, Salvatore.
Don Gino Rigoldi
Il libretto illustrato racconta la vita e l'opera di padre Alberto (al secolo Enrico) Beretta (1916-2001), medico e missionario cappuccino. Trascorse tutta la sua vita religiosa in Brasile. Fratello di santa Gianna Beretta Molla, frei Alberto, come tutti lo chiamavano nella missione di Grajaú, è ricordato ancora oggi con grande affetto dalla sua gente e dai tantissimi ammalati che ha curato con amore, ai quali ricordava: "Il vero medico non sono io, ma nostro Signore". È in corso il processo di canonizzazione.
Il volume tratta di una figura tra le più importanti del mondo ebraico italiano ed europeo, Tranquillo Vita Corcos, rabbino e medico attivo a Roma tra fine Seicento e primi decenni del Settecento. Stranamente trascurato dalla storiografia sull’ebraismo, Corcos si muoveva abilmente tra le relazioni intrecciate con membri illustri della politica e della cultura romana e italiana – papi compresi –, e quelle con le comunità ebraiche europee, che si rivolgevano a lui come a una indiscutibile autorità. Il personaggio, la vita e le opere di Corcos rinviano a una serie di tematiche storiografiche che illumina il contesto storico-culturale, non solo ebraico, dell’Italia e dell’Europa tra XVII e XVIII secolo e chiarisce quale fu la natura, essenzialmente negoziale, dei rapporti tra ebrei e cristiani ma anche la loro trasformazione nel tempo. Quella esercitata indefessamente da Corcos, politico avveduto, intellettuale complesso, attratto dalla Kabbalah e dal sabbatianesimo, fu davvero un’“arte della mediazione” pur all’interno di una strenua difesa dell’identità ebraica. Siamo di fronte a un personaggio razionale e aperto e a uno sforzo di dialogo e di conciliazione che non impediva però il ricorso a più dure proteste e denunce rivolte agli stessi pontefici per difendere gli ebrei da preconcetti e accuse, come quella, temibilissima, di omicidio rituale.
Gonçalo Cadillhe rivisita il percorso fatto otto secoli fa e scopre uno dei più grandi viaggiatori della storia del Portogallo: sant’Antonio. Parallelamente al diario di viaggio, si ricrea la vita del Santo e l’atmosfera dell’inizio del XIII secolo: la riconquista cristiana, lo spirito delle Crociate, la guerra civile tra il papa e l’imperatore, l’amicizia con san Francesco d’Assisi. Utilizzando mezzi di trasporto affollati di migranti, salendo per strade terrose a duemila metri di altitudine, attraversando deserti impenetrabili e kasbah minacciosi, lo scrittore-viaggiatore ricostruisce una biografia umana, laica, alle volte polemica, e profondamente documentata della vita di sant’Antonio.
Destinatari
Tutti.
Autore
Gonçalo CADILHE (1968), scrittore e giornalista freelance con una laurea in gestione aziendale, vive a Figueira da Foz (Portogallo). Ha pubblicato diversi libri sul suo girovagare per il mondo ed è autore di documentari televisivi di storia, cultura e viaggi. Appassionato surfista e legato alla famiglia, nei suoi quasi trent’anni di viaggi, ha compreso che il Portogallo è l’unico paese nel quale, ogni tanto, riesce a essere pienamente felice.
Guadalupe Ortiz de Landázuri è sempre stata un’anticipatrice. Unica ragazza tra gli allievi del Colegio di Tetuán, una delle cinque donne che nel 1933 si iscrissero alla facoltà di Chimica dell’Università Centrale di Madrid e una delle prime che affiancarono san Josemaría Escrivá nel suo impegno di diffondere la chia mata universale dei cristiani alla santità.
Attraversò l’oceano per portarne il messaggio in Messico. Tornata in Spagna, discusse la tesi di dottorato e si occupò di insegnamento e di ricerca.
Un decreto di papa Francesco l’ha designata a essere la prima donna dell’Opus Dei che sale agli altari.
In tempi, come quelli attuali, di ardua armonizzazione fra lavoro e vita famigliare, ma anche di grandi opportunità per la donna, la sua vita si offre come esempio per trovare una via verso la santità.
Le lettere e gli articoli di "Cento specie" di amori raccontano il tempo di grazia trascorso da padre Alberto in Cambogia, dal 2001 al 2011. La sua missione è a Prey Veng, piccolo capoluogo di provincia, 100 km a est della capitale Phnom Penh, sulla via che porta verso il Vietnam del Sud. Padre Alberto comincia da zero perché nessun prete cattolico ha abitato prima in quella città e nessuno lo attende, se non un manipolo di cristiani, quasi tutti di origine vietnamita. Ciononostante accoglie la destinazione con molto entusiasmo e impegno, quasi come chi raggiunge un punto di non ritorno ed è chiamato a giocarsi tutto. Questa condizione genera in lui la volontà di andare non oltre, ma verso l'evidenza povera delle cose, e fare in modo che la fede diventi sguardo nuovo, impulso conoscitivo, del Mistero di Dio e del Mistero dell'uomo. I testi qui raccolti sono il frutto di "un modo di guardare al creato e di usare i sensi per cogliere nelle cose quanto più significato possibile". Proprio lo stare a Prey Veng, senza strutture o tradizioni precedenti il suo arrivo, persuade padre Alberto a obbedire alle limitazioni imposte dalla realtà, e lo porta a scoprire che quella stessa realtà non è "semplicemente coestensiva al visibile": è molto di più.
Con "La muffa e le castagne. Biografia di Anjezë Gonxhe Bojaxhiu, detta Madre Teresa di Calcutta", Michele Caccamo inaugura una nuova serie di ritratti di personaggi storici scritti nello stile della prosa poetica. Sarà un percorso immaginifico, tra finzione e biografia, tracciato nel tentativo di pensare il vissuto intimo, l'interiorità raramente colta dalle scritture ufficiali. In quest'opera, Madre Teresa viene narrata nel suo essere quotidiano, nelle sue titubanze, nelle sue paure. Un lavoro, quello intrapreso da Caccamo, che supera la struttura narrativa e si allinea a quella poetica, come già ha avuto modo di sperimentare nei volumi dedicati ad Anna Coleman Ladd e Alda Merini.