
Nata a Como da famiglia agiata nel 1807, consacrata a Dio nel servizio agli ammalati poveri, fondò le Suore Infermiere dell'Addolorata, ancor oggi dedite all'accoglienza e all'assistenza di ogni genere di necessità e miseria. Morì nel 1872.
Matteo è un giovane brindisino, morto a soli 18 anni per un tumore celebrale, appartenente all’ultima generazione del XX secolo, quella che i sociologi definiscono dei millennials e che molti descrivono come ormai lontana da Dio e dalla Chiesa; proprio per questa generazione la sua esistenza è un messaggio ed un esempio. Il segreto della pienezza della sua vita sta nell’aver saputo coniugare gli aspetti tipici della sua età con i valori del Vangelo.
È in corso la Causa di Canonizzazione.
Il beato Serafino Morazzone (1747-1822), sacerdote milanese, parroco di Chiuso (LC), svolse tutto il suo ministero al servizio del piccolo gregge a lui affidato, risplendendo per umiltà, carità, penitenza, zelo per le anime. Il Manzoni, conosciutolo personalmente e ammirato delle sue virtù, volle diffonderne il ricordo inserendolo tra i personaggi della prima stesura dei Promessi sposi. La fama di santità di cui don Serafino godette ancor prima di morire, non è venuta meno col volger del tempo: i parrocchiani di Chiuso non hanno mai cessato di amare il loro "buon curato" e, persuasi della sua santità, lo hanno sempre invocato spontaneamente come "beato Serafino" senza attendere la pronuncia ufficiale della Chiesa. Questa biografia, interamente fondata sulla copiosa documentazione utilizzata per il processo di beatificazione, delinea la figura del Morazzone servendosi soprattutto delle testimonianze dei parrocchiani che lo conobbero, sperimentarono la sua carità e la sua paternità, e lo venerarono come autentico uomo di Dio.
Una raccolta di scritti e immagini che aiuta ad approfondire e riscoprire la grandezza umana, la profondità spirituale e la forza profetica di Giuseppe Lazzati, testimone della fede e appassionato animatore della "città dell'uomo".
Arricchiscono il testo i contributi di personalità di rilievo quali l'arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, Franco Monaco, Giuseppe Grampa.
Con una ricca introduzione del cardinale Carlo Maria Martini.
È il 1923 e ad Argenta, piccolo comune vicino Ferrara, viene dato il via alle iscrizioni all'Opera Nazionale Barilla. L'iniziativa non riscuote successo, solo un ragazzo del paese aderisce. I fascisti cercano un capro espiatorio e lo trovano in don Giovanni Minzoni, il sacerdote che gestiva l'associazionismo di stampo cattolico. Hanno così inizio le minacce e le intimidazioni a cui Minzoni risponde così: «Faccio del bene, ai cuori ed alle intelligenze, al popolano come al ricco, non per merito mio, ma per grazia divina, e, se la mia missione è contrastata, allora fiero insorgo a protestare, poiché la Religione non ammette servilismi, ma il martirio...». Parole profetiche, perché il 23 agosto dello stesso anno il sacerdote viene aggredito da due squadristi fascisti che facevano capo a Italo Balbo e muore per le ferite riportate. Questo volume raccoglie parte dei suoi scritti contro il fascismo e sul tema dell'educazione.
Charles de Foucauld è santo. E così si accendono i riflettori sulla sua biografia e sulla sua spiritualità, si cercano testimonianze e scritti, magari inediti. E, talvolta, viene da sorridere pensando che, in realtà, la maggioranza dei nuovi santi ha privilegiato il silenzio e il nascondimento. Non fa eccezione Charles di Gesù, l'eremita del deserto, che ha declinato il suo anelito alla "fraternità universale" nelle relazioni quotidiane, senza clamore, stando a fianco dei più piccoli e degli emarginati della terra. Abitando frontiere dimenticate, egli ha scoperto l'imitazione di Gesù a Nàzaret e ne ha fatto una via di santità accessibile a tutti. Di questo orizzonte esistenziale la Chiesa ha più che mai bisogno. Un volume che tratteggia la biografia di san Charles de Foucauld, evidenziando gli snodi più significativi della sua umanità e spiritualità, con grande attenzione ai testi, citati con abbondanza e offerti anche in vista di due momenti di preghiera comunitari.
Un ritratto di Madeleine Delbrêl, mistica e poetessa della prima metà del Novecento, considerata una delle personalità spirituali più significative del XX secolo. Un libro che attraverso un intreccio di esperienze di vita e di fede esemplare ci avvicina a questa figura ammirevole. Il testo è corredato da schemi per la preghiera comunitaria a partire dai testi di Delbrêl.
Biografia di Don Giuseppe Quadrio. Professionista della tenerezza di Dio": compì l'ordinario con amore straordinario. Coed. Elledici -Velar. "
Luis Martin, Zélie Gùerin, Antoine de Saint-Exupéry, Pier Giorgio Frassati, Chiara Lubich: sono queste le figure che compongono il percorso del seguente volume, dedicato alla sfida della laicità, tornata particolarmente di attualità in questi anni, tra fatiche ecclesiali e diffuse derive laiciste.
Padre Pino Puglisi, parroco di San Gaetano a Brancaccio, un quartiere di Palermo da "rievangelizzare", a causa del suo impegno sociale e della sua testimonianza è preso di mira dalla mafia. Non china il capo alle minacce, ma continua a camminare a testa alta con la fiducia in Dio e con il coraggio della speranza. Viene assassinato la sera del 15 settembre 1993, giorno del suo 56° compleanno, dando suprema testimonianza della sua fede e dell'amore per la sua gente. Sarà riconosciuto martire e beatificato il 25 maggio 2013.
Tenere viva la memoria sull'inestimabile lascito umano e spirituale racchiuso nella vita e nella trentennale attività pastorale di Sergio Colombo, teologo moralista e parroco bergamasco, scomparso neL 2013 all'età di 71 anni. E' ciò che si propone questo libro, che raccoglie gli atti del convegno celebrato nella parrocchia di Redona (Bergamo) il 10 e 11 ottobre 2014, arricchiti da scritti di amici, tra cui i teologi Paul Valadier e Christoph Theobald.
Dai testi qui raccolti emergono le linee di un'innovativa visione pastorale caratterizzata dalLa centralità della lezione conciliare, daLL'assunzione di uno sguardo antropologico nel confronto con la postmodernità e dal primato della ParoLa e della vita comunitaria. Intuizioni che aiutano a comprendere come essere fedeLi al Vangelo e in continuo ascolto delle domande degli uomini.
«Questa pubblicazione nasce da un debito di gratitudine. Non solo personale, ma ecclesiale e comunitario. Chi ha avuto il dono di incontrare don Sergio nella preghiera, nel consiglio, nell’educazione ricevuta da lui, o anche solo nello scambio di qualche sguardo e poche battute, conserva nel cuore la sensazione viva di aver incontrato un uomo abitato da Dio. Non un uomo perfetto e, forse, proprio per questo, tanto più vero» (dalla Prefazione).
«Il riferimento a don Sergio di tantissimi ragazzi e giovani di allora e uomini e donne maturi di oggi fa della testimonianza di questo prete un pezzo di storia della diocesi aretina che non solo rimane negli annali e nella memoria ma vive ancora oggi nei sentieri che stiamo attraversando come Chiesa» (dalla Postfazione).

