
In che cosa consiste la sua santità? Come emulare un tale eroe? Che cosa c’è in lui che suscita una tale risonanza sociale in tutto il mondo e fa sì che la sua tomba sia già stata visitata da diciotto milioni di persone? Un viaggio attraverso la vita di don Jerzy attraverso i ricordi diretti delle persone che hanno conosciuto Popiełuszko negli anni del suo ministero a Varsavia e della vicinanza a Solidarnos ́c ́. Uno spaccato di un periodo cruciale nella storia dell’Europa.
Questo libro rappresenta il tentativo di invitare il lettore a compiere un viaggio. Un viaggio che, dal punto di vista umano, ha un finale tragico: termina con la morte. Anzi, col martirio. Ma che in definitiva risulta vittorioso. È la vittoria del bene sul male, dell’amore sull’odio, della vita sulla morte.
Jerzy popiełuszko nacque il 14 settembre 1947 a Okopy, nel voivodato di Podlachia. Ordinato sacerdote il 28 maggio 1972 dal primate di Polonia cardinale Stefan Wyszyn ́ ski, fu destinato alla parrocchia di San Stanislao Kotska nel quartiere di Zoliborz, a Varsavia. Si distinse in particolar modo nell’apostolato svolto presso i lavoratori durante la rivolta anticomunista degli anni Ottanta: per loro organizzò conferenze, incontri di preghiera e servizi di assistenza. Fu vicino al sindacato indipendente Solidarnos ́c ́, e le sue prediche durante le messe per la Patria ottennero un largo seguito. Inviso al regime, subì diversi attentati, tra cui un incidente stradale dal quale uscì illeso. Il 19 ottobre 1984 fu rapito e ucciso da agenti del servizio di sicurezza del Ministero dell’Interno; il suo corpo fu in seguito ritrovato nelle acque della Vistola, nei pressi di Włocławek. La sua tomba, che si trova presso la chiesa in cui prestava servizio, è meta continua di pellegrinaggi di fedeli provenienti dalla Polonia e dal mondo intero.
destinatari
Un libro indispensabile per conoscere un grande martire dell’Europa. Il 6 giugno 2010 Popiełuszko sarà beatificato a Varsavia.
l’autrice
Milena Kindziuk si è laureata in filologia polacca all’Università di Varsavia e ha lavorato come giornalista per diversi settimanali e per l’Agenzia Cattolica di Informazione. Attualmente collabora all’edizione di Varsavia del settimanale «Niedziela» (Domenica). È autrice di diversi libri.
Toni Zweifel, nel 1961, era un brillante studente del Politecnico di Zurigo, con obiettivi certamente buoni, ma meramente temporali: il successo professionale e l'affetto di una ragazza. Era battezzato, ma solo saltuariamente praticante. Un paio di compagni di studio gli parlarono della fede che vivevano nell'Opus Dei: gli si aprirono orizzonti totalmente nuovi. Nello stesso anno, su invito di don Ferdinando Rancan, che conosceva dai tempi della sua giovinezza, partecipò a un ritiro spirituale, in cui scoprì che per essere un cristiano autentico doveva interessarsi al benessere umano e spirituale degli altri. Ritornò a Zurigo con il fermo proposito di cambiare radicalmente la sua vita. Cominciò a praticare di nuovo la fede e il 19 marzo 1962 chiese l'ammissione all'Opus Dei come membro numerario, perciò impegnato nel celibato. Con questo passo dava interamente il suo cuore al Signore. Da allora, imparò «a trasformare in endecasillabi la prosa quotidiana», come diceva san Josemaría Escrivá. Trasformò il suo lavoro di ingegnere in occasione di incontro con Dio e di servizio agli altri. Fondò e sviluppò la Fondazione Limmat, tutt'ora attiva, che durante la vita di Toni sostenne centinaia di iniziative sociali ed educative in più di trenta Paesi. Sopportò eroicamente la leucemia che lo colpì per tre dolorosi anni e lo portò alla morte il 24 novembre 1989, in fama di santità. Dal 2001, nella diocesi di Coira, è in corso il processo di beatificazione.
Sono trascorsi oltre cent’anni dal santo passaggio ad altra vita della Serva di Dio, Teresa Helena Higginson (1844-1905). Teresa era una devota insegnante cattolica, nata a Holywell, nel Galles del nord e cresciuta a Gainsborough e Neston.
Da adulta visse a Bootle, Clitheroe, Edimburgo e Chudleigh nel Devon, dove morì. Ella ricevette da Dio molti doni, quali il dono delle guarigioni, della profezia, della bilocazione, le stigmate e giunse alle nozze mistiche. È stata scelta da Cristo per far conoscere al mondo il suo desiderio di vedere adorare il Suo Sacro Capo quale Santuario della Divina Sapienza, in atto di riparazione all’orgoglio intellettuale, grande male del nostro tempo.
Questa edizione propone anche l'introduzione aggiornata dal teologo romano
Rev. Dr. Paul Haffner.
Lady Anne Cecil Kerr, figlia del Maggiore Generale Lord Ralph Drury Kerr KCB e Lady Anne Fitzalan-Howard OBE, nacque il 30 giugno 1883 e morì il 9 agosto 1941.
È ricordata per la sua importanza come assistente sociale e per la sua incessante opera di aiuto ai poveri. Decise di unirsi alle religiose della Società del Sacro Cuore (RSCJ).
Lady Anne ha pubblicato numerose opere tra le quali la vita del suo antenato san Philip Howard, del conte, martire, di Arundel, di suor Mary Martha Chambon della Visitazione e di Teresa Higginson. Cecil Kerr era anche un’artista e scolpì la statua di san David presente nella cappella della Casa di San David per i soldati e i marinai disabili a Ealing.
Nel Salvador dominato dalla violenza il gesuita padre Rutilio Grande (1928-1977) aveva a cuore solo il Vangelo e gli insegnamenti della Chiesa, che ha messo in pratica schierandosi a fi anco dei campesinos e degli emarginati. Per questo motivo è stato assassinato dagli squadroni della morte insieme al catechista Manuel Solórzano e al giovane Nelson Lemus. La sua morte ha toccato profondamente mons. Romero, allora arcivescovo di San Salvador, che nel 1980 verrà a sua volta ucciso per lo stesso impegno a favore dei poveri. Il 21 febbraio 2020 la Congregazione delle Cause dei Santi ha pubblicato il decreto che riconosce il martirio di padre Rutilio e dei suoi due compagni. È stato beatifi cato a San Salvador il 22 gennaio 2022. Una biografi a di padre Rutilio incentrata sulla sua missione a fi anco degli ultimi, che mette a frutto l'insegnamento del Concilio Vaticano II e del convegno ecclesiale di Medellín nel 1968. Il volume aiuta inoltre a comprendere temi cardine del papato di Francesco quali la Chiesa in uscita e la Chiesa povera per i poveri.
Storia del progetto Maher: vite di donne che aiutano altre donne in India. Dal 1997 suor Lucy Kurien, religiosa cattolica originaria del Kerala, gestisce Maher (Casa di mamma), una struttura con oltre 90 sedi in India, che accoglie donne e bambini abbandonati, violati e feriti nella loro intimità. Maher è una comunità interreligiosa che rifiuta la divisione in caste, offre a chi bussa alla sua porta non solo un rifugio, ma anche istruzione, educazione, cure mediche, assistenza psicologica e legale. Per suor Lucy e le sue collaboratrici - cristiane, islamiche, indù e animiste - la danza e la pittura costituiscono due fondamentali percorsi di guarigione per ricomporre e restituire dignità alle loro ospiti. Il libro è un racconto commovente sul trionfo dello spirito umano di fronte a ostacoli apparentemente insormontabili.
Martin Lutero (1483-1546) può essere considerato uno degli uomini più influenti della storia moderna, nella misura in cui principalmente a lui, al suo pensiero e alla sua azione, risale la Riforma protestante: una grande e duratura frattura all'interno della Chiesa, che è stata anche una grande frattura culturale in Europa e in generale nel mondo cristiano. Il volume di Kaufmann, a partire dalla ricerca più recente, presenta la figura di Lutero sia sotto l'aspetto biografico-storico, sia sotto l'aspetto intellettuale. Religioso, predicatore, docente universitario, autore di pamphlet contro la Chiesa cattolica e di opere teologiche che ebbero enorme diffusione in Germania, traduttore della Bibbia in tedesco, dichiarato eretico e condannato dalla Chiesa, Lutero elaborò un'originale e severa religione "riformata" che l'autore presenta esponendo i contenuti delle sue opere principali e collocando l'elaborazione luterana nel contesto storico e culturale del suo tempo.
In vista delle celebrazioni per i 500 anni dalla Riforma protestante
Sono pochissime le personalità storiche che, a distanza di cinquecento anni, continuano a esercitare un fascino magnetico tanto sugli amici quanto sui nemici. Lutero è una di queste. Andando oltre le infinite, contraddittorie immagini stereotipate che di lui ci siamo fatti, Kasper sceglie di parlare dell’attualità di Lutero, inquadrando la sua persona e la sua opera nella mutata situazione che le chiese vivono oggi, nell’epoca dell’ecumenismo.
Descrizione
Nel 2017 si commemorano i cinquecento anni dalla Riforma protestante. «Molti cristiani si aspettano giustamente che quell’anniversario ci faccia fare un passo in avanti, sul piano ecumenico, verso l’obiettivo dell’unità», scrive Kasper all’inizio del suo saggio su Lutero.
Anziché proiettare i propri desideri o preoccupazioni sulla figura del Riformatore – sottolinea Kasper –, occorre liberare Lutero dalla monopolizzazione di interessi di parte, tanto di ieri quanto di oggi. Bisogna porsi serenamente in ascolto di un Lutero a noi alieno: il mondo cui apparteneva e il messaggio che annunciava si ponevano al crinale fra l’epoca medievale e l’età moderna. Eppure, una volta attivata questa capacità di ascolto, si scoprirà quanto sia rilevante il discorso di Lutero. Si noterà, per esempio, che «il messaggio della misericordia di Dio era la risposta al suo problema e al suo bisogno personale, come pure agli interrogativi del suo tempo», e che lo è nondimeno «ai segni dei tempi e alle pressanti domande di molte persone di oggi».
Questo libro, originale e sorprendente, rievoca con toni confidenziali il cammino di una vita dedicata allo studio della teologia e al servizio della Chiesa. A partire dalle radici in una famiglia cattolica, nel racconto autobiografico il cardinal Kasper esplora le tappe del proprio itinerario spirituale e intellettuale - un percorso di prima grandezza. Svela l'influenza esercitata da Romano Guardini nella comprensione della cristologia e della liturgia, ripercorre il periodo degli studi e dell'insegnamento universitario, che al giovane teologo hanno consentito di approfondire intellettualmente le radici filosofiche e teologiche della fede, in dialogo con il pensiero moderno e con i dibattiti della seconda metà del Novecento. Non da ultimo, il libro testimonia l'altro versante dell'impegno di Kasper nel servizio pastorale: il prete, il vescovo, il prelato giunto ai vertici della Curia vaticana. Ecco allora emergere, potenti, le esperienze missionarie, la passione per l'ecumenismo, senza dimenticare la dedizione al dialogo con le religioni e in special modo con l'ebraismo. Un'opera che testimonia una vita spesa per il vangelo e invita i lettori a riscoprire la misericordi e la gioia della fede in Cristo.
Il 15 settembre 2020 don Roberto Malgesini, 51 anni, viene ucciso, a Como, da una delle persone cui forniva aiuto. In occasione del primo anniversario della morte, San Paolo ha pubblicato il libro Asciugava le lacrime con mitezza, di Eugenio Arcidiacono. Ma la figura dell'eroico sacerdote, il suo instancabile sorriso, l'intensità dei suoi incontri con tutti, a cominciare dai più poveri, ci parlano ancora, ben oltre il passare del tempo, di una figura di uomo di Dio che sta diventando un punto di confronto per molti pastori e per tutti i credenti e gli operatori di carità. Questo libro offre la testimonianza eccezionale di un ex carcerato detenuto a Como, che racconta numerosi episodi in cui don Roberto ha offerto ascolto, correzione, incoraggiamento e aiuto concreto alle persone più dimenticate e isolate. Una vera e propria raccolta di "fioretti", intensa, autentica, illuminante. Un "santo" raccontato da un uomo che grazie a lui ha ritrovato il senso del proprio cammino. Prefazione di Zeno Carcereri. Introduzione di Alberto Erba.
Un'alterità costitutiva, essere una donna, un'alterità di appartenenza, essere ebree, è la traccia unificante di queste tre donne straordinarie che hanno segnato il percorso speculativo del secolo scorso. Un incrocio di tempi le pone di fronte al nazismo e all'orrore del male: su questo sfondo drammatico si innesta il loro discorso: per Hannah Arendt è la decostruzione di una filosofia separata dalla vita, dal legame sociale; per Simone Weil è l'inquieta e lirica ricerca di una trascendenza; per Edith Stein è la luminosa testimonianza della continuità originaria fra giudaismo e cattolicesimo. La loro opera è inscindibile dalla loro vita: il loro discorso si snoda nel simbolico del linguaggio, ma vibra della loro specificità femminile. È proprio al loro tratto di essere "altra" che Giuliana Kantzà fa riferimento; seguendo l'insegnamento di Jacques Lacan, individua la loro peculiarità di appartenenza sessuale: una donna è "non tutta" nel discorso, è, per struttura, contigua al godimento, aperta alle "vie del desiderio", pronta all'amore. Hannah Arendt, Simone Weil, Edith Stein sono le voci alte di questa alterità femminile che conserva e trasmette l'irriducibile del desiderio: nella prima con la "natalità", "Puer nobis natus est", nella seconda con l'appassionata ricerca del bello, nella terza nella via della mistica. Voci che nella solitudine e nel silenzio dell'urlo contemporaneo fanno cenno alla donna, baluardo di un desiderio estraneo all'"avere".
Nel contesto odierno appare sempre più necessario rinvigorire la consapevolezza del valore e del significato della democrazia. Alla società globale si impone con urgenza una rivalutazione del fondamento metafisico ed etico dell’autorità politica, un’analisi approfondita della svolta antropologica del personalismo, un bilancio del cammino compiuto dal principio democratico. Questo volume offre un utile contributo in tal senso. l’autore mette in luce la rilevante eredità del pensiero di Pietro Paan, uno dei più grandi pensatori cattolici del secolo scorso, nel magistero sociale della chiesa e, in particolar modo, la risemantizzazione del concetto di democrazia da lui operata nell’alveo della cultura moderna. Tale riflessione aiuta a riscoprire il volto autentico della democrazia, rispettosa della trascendenza dell’uomo, quale strumento di liberazione e di partecipazione dei cittadini alla causa del bene comune.
Lourenço Flaviano Kkambalu (Alto Catumbela, Angola 1970) è Missionario Salettino dal 1991 e presbitero dal 1997. nel 2006 ha conseguito la laurea in Filosofia presso la Pontificia Università Salesiana. Ha collaborato con la rivista religiosa di informazione e cultura La Salette. È attualmente Vicario regionale dei Missionari Salettini per l’Angola, rettore del Seminario salettino di Filosofia, membro della Commissione internazionale di Formazione dei Missionari Salettini e docente presso il Seminario diocesano di Benguela.