
Don Piero Gallo, a lungo attivo nel Sud del mondo - è stato missionario in Kenya per dodici anni - prima di diventare un protagonista della rinascita del quartiere multietnico di San Salvario, a Torino, riflette in questo libro sulle qualità che un prete dovrebbe possedere per svolgere al meglio il suo ministero in una società complessa come la nostra. Per don Gallo il buon sacerdote, oggi più che mai, necessita non solo di una solida preparazione spirituale e culturale, ma anche di un costante allenamento alla leadership che lo porti ad acquisire la capacità di guidare la sua comunità, di assumere le responsabilità, di risolvere i conflitti, di ascoltare le esperienze più diverse e di non giudicare in modo aprioristico. Basandosi sulla sua lunga esperienza sul territorio, don Gallo sottolinea l'importanza di una vita pubblica attiva per i sacerdoti, invitati a essere sempre di più cittadini a pieno titolo e a rendere le parrocchie centri dove si sperimentano la solidarietà e l'impegno sociale, oltre che luoghi della formazione cristiana e umana. Prefazione di Ermis Segatti.
La vicenda umana e spirituale del Beato Giuseppe Baldo (1865-1915).
Da alcuni anni Candido Cannavò si dedica all'esplorazione di importanti realtà sociali, regalandoci viaggi all'interno di mondi variegati e sfaccettati, come quello delle carceri e dei disabili. Oggi Cannavò dipinge la realtà dei preti da marciapiede, quegli uomini coraggiosi e per molti versi ribelli che hanno scelto di compiere la loro missione sulla strada, tra prostitute, immigrati, tossicodipendenti, o in carcere, in difesa del rispetto per l'individuo e della libertà. Dal milanese don Rigoldi al genovese don Gallo (meglio conosciuto come "il prete no global") ai cappellani di San Vittore e del carcere di Opera: sedici ritratti indimenticabili, sedici personalità controverse che la straordinaria franchezza della prosa di Cannavò ci restituisce in tutta la loro umanità.
Preparami la colazione. Storia di Lucia che dà del tu a Dio: Può una malattia trasformarsi in un canto d'amore per la vita? È successo a Lucia Roncareggi, una ventenne che, all'improvviso, si è trovata a fare i conti con un tumore. Questo libro è il racconto della sua storia. Ma è soprattutto un viaggio nelle poesie che prima e durante quel periodo lei ha scritto. Due voci per una stessa musica: quella di chi, nella sofferenza, non rinuncia a cercare la sua felicità. È la cronaca di una lunga preghiera a un Dio che non può rimanere lontano: deve mostrare ora tutta la sua tenerezza. Una "danza sui carboni ardenti del dolore" che, alla fine, avrà un esito sorprendente. Come questa malattia che ha detto molto anche a chi malato non è.
Il libro ricostruisce l'intero percorso della vita di Silone seguendo il filo del suo rapporto con il messaggio cristiano, pietra di paragone talora inconscia delle sue scelte politiche e dei suoi comportamenti morali. Al fondo di una utopia che insegue e cerca coerentemente di vivere, sta la convinzione, via via più articolata e leggibile, che lo "scandalo della Croce" e il paradosso cristiano siano le sole vie di salvezza per il mondo e per l'uomo.
Ristampa anastatica dell'opera basilare di La Pira sui fondamenti della più alta democrazia, cristianamente ispirata, con una nuova presentazione di Fabrizio Fabbrini.
Un libro di preghiere dedicate a santa Rita da Cascia, che continua ad affascinare persone di tutto il mondo per la sua figura di donna coraggiosa e per la sua capacità nel superare le difficoltà della vita.
Proclamata santa da Leone XII il 24 maggio del 1900,“esperta nel soffrire, imparò a capire le pene del cuore umano è diventata così avvocata dei poveri e dei disperati ottenendo per chi la invoca nelle più diverse situazioni innumerevoli grazie di consolazione e di conforto” (Giovanni Paolo II).
Don Antonio Salvatore Paone tratteggia un agile profilo biografico di san Nunzio Sulprizio e raccoglie alcune preghiere dedicate a lui, una novena, una Via Crucis con san Nunzio e le litanie. San Nunzio Sulprizio è un giovane (vissuto tra il 1817 e il 1836) che ha molto da dire al nostro tempo, perché, orfano e malato, seppe fare della sofferenza uno strumento d'amore verso Dio e verso gli altri. Queste pagine permettono di scoprire la figura di questo ragazzo e di affidarsi alla sua intercessione attraverso la preghiera.
«Mi ha fatto piacere che poco fa abbiate citato una bambina, Antonia Meo, detta Nennolina. Proprio tre giorni fa ho decretato il riconoscimento delle sue virtù eroiche e spero che la sua causa di beatificazione possa presto concludersi felicemente.
Che esempio luminoso ha lasciato questa vostra piccola coetanea! Nennolina, bambina romana, nella sua brevissima vita - solo sei anni e mezzo - ha dimostrato una fede, una speranza, una carità speciali, e così anche le altre virtù cristiane. Pur essendo una fragile fanciulla, è riuscita a dare una testimonianza forte e robusta al Vangelo e ha lasciato un segno profondo nella Comunità diocesana di Roma».
Discorso di Sua Santità Benedetto XVI ai ragazzi e ragazze di Azione Cattolica Italiana, giovedì, 20 dicembre 2007.
Questa nuova edizione delle lettere di Antonietta Meo, per lo più da lei dettate alla madre e conosciute ormai come le «Letterine» di Nennolina, è corredata da brevi presentazioni che ne introducono il contesto storico e il senso spirituale e teologico da parte di uomini di Chiesa e di studiosi.
Eugenia Joubert (1876-1904), suora della Santa Famiglia del Sacro Cuore e catechista, ha compiuto il suo apostolato e all’insegnamento del catechismo ai giovani in Francia, dove è nata, in Belgio e in Italia. È stata beatificata da San Giovanni Paolo II e da lui indicata come "modello per i catechisti". In vista del Giubileo, verrà presentata come figura esemplare di catechista. Se Suor Eugenia Joubert ha avuto una vita breve, 28 anni, la sua spiritualità, le sue riflessioni, le sue meditazioni, raccolte in diversi quaderni - il primo dei quali riporta in copertina «Amo Maria!» - attestano che è una testimone di fede per il nostro tempo, capace di toccare i cuori e le menti dell’uomo di oggi. L’Associazione Les Amis de la Bienheureuse Eugénie Joubert promuove la causa di canonizzazione di questa giovane religiosa.
Chiara Luce Badano, morta di tumore alle ossa nel 1990 all’età di 18 anni e beatificata nel 2010, ci conduce sul suo cammino personale, immerso in una profonda esperienza comunitaria in seno al movimento dei Focolarini. La sua testimonianza di santità continua ad espandersi, soprattutto tra i giovani che vedono in lei una luce che li guida sul proprio cammino.
GESù A CONSOLATA: "Amami, Consolata, amami solo; nell'amore mi dai tutto".
CONSOLATA: ""O Gesù, ti ho giurato e lo credo fermamente, che la via da seguire è per me la via dell'amore. In essa completamente mi abbandono, di essa mi fido e ti prometto di vivere d'amore, con un incessante atto d'amore, compiendo tutto con amore, nulla cercando se non amore!"
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