
Chi era il beato Óscar Arnulfo Romero? Perché la sua vita e la sua opera sono ancora fonte d'ispirazione e impegno per tanti? A tali domande rispondono queste intense pagine di Jon Sobrino. Grazie alla conoscenza personale che egli ebbe del vescovo assassinato, attraverso lo studio dei suoi scritti e la cronaca dei tre anni (1977-1980) in cui Romero fu pastore di San Salvador, l'autore traccia un eccezionale ritratto del Monseñor Sobrino individua alcune caratteristiche che lo hanno reso unico: la sua granitica fede in Dio, la convinzione della centralità dei poveri, l'accettazione del martirio come conseguenza della difesa degli emarginati, la profezia della verità. "Romero è stato un profeta ineguagliabile - scrive Sobrino -,in lui la parola di Dio fluiva come acqua trasparente e smascherava i cuori come spada affilata, denunciava con rigore gli oppressori e difendeva teneramente gli oppressi". Queste pagine fanno conoscere e apprezzare una grandiosa figura del nostro tempo, "un uomo di Dio", come l'ha definito Francesco, il pontefice che ha finalmente riconosciuto in via ufficiale la santità di Romero.
Trentacinque anni dopo il 24 marzo 1980, quando un sicario della destra e dei latifondisti uccise con due colpi di fucile il vescovo di San Salvador Oscar Arnulfo Romero mentre celebrava la messa, la Chiesa cattolica ha ufficialmente riconosciuto che il suo martirio fu «in odio alla fede», perché annunciava con coraggio, ogni domenica, il Vangelo dei poveri e degli oppressi, ricordando i nomi delle vittime di sequestri e omicidi, e puntando il dito contro i potenti e i militari. Papa Francesco, oggi, lo propone ad esempio per tutto il mondo.
Teologi, filosofi, giornalisti italiani e latinoamericani tracciano un ricordo a più voci di quello che, per il popolo latinoamericano, fin dalla sua morte è stato proclamato «san Romero d’America».
Questo volume testimonia la più che trentennale fedeltà che l’Associazione Oscar Romero e la rivista «Il Margine» hanno dedicato alla figura del vescovo di San Salvador.
Contributi di:
Luigi Adami, Giacomo Canobbio, Alberto Conci, Fabrizio Forti, Rosino Gibellini, Paolo Giuntella, Girolamo Job, Abramo Levi, Giuliana Martirani, Ettore Masina, Michele Nicoletti, Vincenzo Passerini, Rodrigo Rivas, Armido Rizzi, Grazia Villa, Alberto Vitali, Silvano Zucal
Con il discorso di Oscar Romero tenuto a Lovanio il 2 febbraio 1980 in occasione del conferimento della laurea honoris causa.
Il libro tratta di due martiri gesuiti, amici, accomunati dall'amore per il Vangelo e per la difesa dei poveri, degli indifesi, p. Oscar Romero, beatitificato il 23 maggio 2015 e Rutilio Grande, di cui è iniziato il processo di beatificazione.
"Chi è Mario Borzaga? È la domanda che mi sono immediatamente posto prima di scrivere questo libro, dopo la lettura del suo diario, fitto, preciso, profondo ed ispirato. Come spiegare una profondità d'animo di cui non riesco a percepire il fondo, che cammina in parallelo alla leggerezza di un giovane bello, intelligente, pieno di vita, martire prima di compiere 28 anni, in un angolo sperduto di foresta in Laos, e mai più ritrovato? Una vita, quella di Mario Borzaga, sceneggiata come un romanzo, che lui stesso definisce 'romanzo d'amore'." (Paolo Damosso)
Romano Guardini (1885-1968): una delle figure più significative della vita spirituale europea del XX secolo, che ha influenzato generazioni di cristiani prima e dopo il Concilio Vaticano II. I suoi scritti autobiografici mostrano lo stretto intreccio dell'itinerario personale di vita con l'opera della sua esistenza, in particolare durante il nazismo quando rappresentò un faro per la resistenza morale e religiosa alla barbarie. La prospettiva di Guardini si dispiega e si amplia dalla liturgia e dall'ecclesiologia, attraverso la «visione del mondo», rivissuta in rapporto a grandi figure dell'Occidente, fino all'interpretazione de "Il Signore" e fino ai più tardi scritti di critica culturale e antropologia. Emerge il vigore profetico della lettura guardiniana della modernità ("La fine dell'epoca moderna") e delle opportunità e dei pericoli della tecnica ("Lettere dal lago di Como"): un'esistenza cristiana del XX secolo, segnata dalla vicinanza e insieme dall'opposizione contro di esso.
Uscito nel 1990 e, in seconda edizione, nel 2004, il volume Romano Guardini. Dialettica e antropologia costituisce una delle prime presentazioni in Italia dell'antropologia filosofica del pensatore italo-tedesco. Si tratta di una visione dinamica dell'uomo, caratterizzata da una profonda tensione tra coppie polari, che trova eco nella concezione cattolica della Chiesa intesa come complexio oppositorum. Una prospettiva che torna oggi profondamente attuale in relazione alla crisi della globalizzazione e all'erompere di versioni manichee in sede religiosa così come in quella politica. La dialettica polare guardiniana consente l'unità nella differenza, il dialogo e l'impegno per la pace nella consapevolezza di un mondo pluriforme. Come afferma uno dei suoi più grandi estimatori, papa Francesco: «Romano Guardini mi ha aiutato con un suo libro per me importante, L'opposizione polare. Lui parlava di un'opposizione polare in cui i due opposti non si annullano. Non avviene neanche che un polo distrugga l'altro. Non c'è contraddizione né identità. Per lui l'opposizione si risolve in un piano superiore. In quella soluzione però rimane la tensione polare. La tensione rimane, non si annulla. I limiti vanno superati non negandoli». Il volume analizza l'antropologia polare guardiniana e ne mostra le feconde applicazioni in sede morale-religiosa e nella comprensione della dialettica tra infinito e finito che caratterizza l'era moderna.
Il giornalista e scrittore Emilio Bonicelli racconta in
modo intenso e avvincente, la storia di Rolando Rivi, che
a soli 14 anni ha donato la vita per Gesù. Entrato in seminario,
Rolando portò con coraggio la sua testimonianza di
fede e di carità, vestendo sempre l’abito talare segno,
come diceva, della sua appartenenza al Signore. Finì per
questo vittima del clima di odio contro i sacerdoti diffuso
sul finire della guerra. Nell’aprile del 1945 Rolando fu
rapito, brutalmente torturato, ucciso per la sola colpa di
guidare gli altri ragazzi all’esperienza cristiana. Nessuno,
però, riuscì a strapparlo dalla mano del suo grande Amico
e anche nell’ultimo istante chiese di poter pregare. Nella
sua giovane età, nella sua innocenza, Rolando è un’icona
dei molti martiri cristiani del nostro tempo. Per lui è in
fase conclusiva la causa di beatificazione in sede romana.
Nel togliere la vita al seminarista Rolando Rivi, il partigiano che lo freddò sul finire della Guerra dopo un processo farsa, pensava che avrebbe ottenuto un «prete in meno domani». Dopo quasi 80 anni la figlia di quel partigiano ha chiesto perdono per il padre e la devozione per il martire bambino è divenuta internazionale. Zambrano ripercorre la vita di Rolando e i passaggi decisivi verso la gloria degli altari: il processo che condannò i due autori dell'omicidio, l'oltraggio alla sua talare nel momento della tortura, la sete di verità delle figlie degli assassini, i complici rimasti nascosti, i preti coraggiosi che ne custodirono il sacrificio, il silenzio della Chiesa imposto dalla realpolitik rotto da una miracolosa guarigione. E poi la catena di grazie e le opere sorte nel nome del bambino ucciso in odium fidei. Un'inchiesta avvincente sul primo beato e martire del Triangolo della morte, che di fronte all'estremo sacrificio disse: «Io sono di Gesù».
San Roberto Bellarmino nacque nel 1542 a Montepulciano in Toscana. Entrò nella Compagnia di Gesù a Roma. Ordinato sacerdote, tenne celebri dispute in difesa della fede cattolica e insegnò teologia nel Collegio Romano. Eletto cardinale e nominato vescovo di Capua, contribuì con la sua attività presso le Congregazioni romane alla soluzione di spinosi problemi. Morì a Roma il 17 settembre 1621. Alla morte fu deposto nella cripta della casa professa e, dopo un anno, nel sepolcro nel quale era stato il corpo di S. Ignazio. Il corpo si venera dal 1923 nella terza cappella di destra di S. Ignazio di Loyola a Campo Marzio. Le ossa ricomposte, legate con fili d’argento, ricoperte da abiti cardinalizi, il volto e le mani ricoperti d’argento,sono visibili sotto l’altare a lui dedicato. L’eroicità delle sue virtù furono decretate nel 1920, dopo tre anni si ebbe la sua beatificazione; fu canonizzato il 29 giugno del 1930 e dichiarato Dottore della Chiesa Universale il 17 settembre 1931. La figura del Santo viene presentata dall’autore nella sua vita e nella sua santità perché possa essere di stimolo a tutti coloro che desiderano farsi santi ispirandosi al suo esempio. Vengono delineati i tratti essenziali nelle tappe della sua vita, da Montepulciano a Roma, da gesuita a cardinale, da predicatore in Belgio a professore di controversie in Roma, da buon pastore a Capua a direttore di anime nel Collegio Romano e nel vasto mondo religioso e politico di tutta Europa.
A sessant'anni dalla scomparsa di Robert Schuman, il volume, curato da Edoardo Zin, ricostruisce la biografia, il pensiero e l'opera del politico francese, ritenuto uno degli ispiratori e dei principali artefici dell'integrazione comunitaria.
Attraverso gli scritti e i discorsi, che caratterizzano la seconda parte del libro, è possibile cogliere il progressivo maturare, in Schuman, dell'idea di Europa unita, condivisa con altri leader del suo tempo come l'italiano De Gasperi e il tedesco Adenauer.
Una eredità della quale si scopre la sorprendente attualità, accompagnata da una visione di politica come cammino di santità laicale.
Un testo utile anche per orientarsi nelle attuali vicende dell'Unione europea, messa alla prova dalla grande crisi economica.
La prefazione al libro è di Romano Prodi.
La prima biografia italiana dedicata allo scrittore e sacerdote cattolico inglese Robert Hugh Benson, autore del bestseller 'Il padrone del mondo'. Conosciuto soprattutto come autore del romanzo distopico 'Il padrone del mondo', capace di profetizzare il venire meno della fede cristiana attraverso l'umanitarismo, Robert Hugh Benson (1871-1914) fu instancabile apologeta, predicatore, conferenziere, saggista e polemista. Quarto figlio dell'arcivescovo di Canterbury, massima autorità della Chiesa d'Inghilterra, rifiutò il relativismo e il nazionalismo dell'anglicanesimo e prese i voti come sacerdote cattolico, influenzato da un'altra figura di grande convertito come il cardinale John Henry Newman. La sua vivacità intellettuale e le sue doti di empatia gli permisero di stringere amicizia con persone di ogni genere e di entrare in contatto con i più disparati ambienti di pensiero. In questa prima biografia dedicata a questo grande scrittore cattolico, l'autore ricostruisce con dovizia di particolari il contesto storico e culturale in cui Benson si formò e operò, rievoca l'ambiente familiare e la cerchia delle amicizie e si sofferma sulla genesi dei suoi lavori, soprattutto dei suoi romanzi fantastici o storici.
La prima biografia italiana dedicata allo scrittore e sacerdote cattolico inglese Robert Hugh Benson, autore del bestseller Il padrone del mondo.
Conosciuto soprattutto come autore de Il padrone del mondo, romanzo distopico capace di profetizzare la persecuzione della fede cristiana in nome dell’umanitarismo, Robert Hugh Benson (1871-1914) fu un instancabile apologeta, predicatore, conferenziere, saggista e polemista. Quarto figlio dell’arcivescovo di Canterbury, massima autorità della Chiesa d’Inghilterra, rifiutò il relativismo e il nazionalismo dell’anglicanesimo e divenne invece sacerdote cattolico, influenzato da un’altra figura di grande convertito come il cardinale John Henry Newman. La sua vivacità intellettuale e le sue doti di empatia gli permisero di stringere amicizia con persone di ogni genere e di entrare in contatto con i più disparati ambienti di pensiero. In questo prima biografia italiana dedicata a Benson, Luca Fumagalli ricostruisce con dovizia di particolari il contesto storico e culturale in cui l’Autore si formò e operò, rievoca l’ambiente familiare e la cerchia delle amicizie, e si sofferma sulla genesi dei suoi lavori, soprattutto dei suoi romanzi fantastici (L’alba di tutto), gotici (I necromanti) e storici (Il trionfo del re, La tragedia della regina, Con quale autorità?, Vieni ruota! Vieni forca!, Intrighi di Corte).