
"Il cammino di santità compiuto insieme, come coppia, è possibile, è bello, è straordinariamente fecondo ed è fondamentale per il bene della famiglia, della Chiesa e della società". In questo libro viene tracciato il profilo umano e spirituale di alcuni sposi santi: Raïssa e Jacques Maritain; Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi; Gianna Beretta Mollae Pietro Molla; Franz e Franziska Jägerstätter; Wiktoria e Jòzef Ulma; Giovanni Gheddo e Rosetta Franzi; Louis Martine Zélie Guérin; Giovanni Yu Jung-Cheol e Lutgarda YiSun-I, Maria Santissima e San Giuseppe di Nazaret.
Italiano di nascita, era diventato russo di cuore. Amava la Russia con tutto il suo grande cuore aperto a tutti: cattolici, ortodossi, credenti e non credenti. Le sue capacità intellettuali e organizzative, la sua profonda spiritualità e preghiera erano a servizio dell'amore per tutti. Speranza contro ogni speranza, instancabile lavoro giorno e notte hanno meritato a lui una grande riconoscenza del popolo russo. Bastava dire "Don Bernardo" e tutti sapevano di chi si parlava.
Vissi con apprensione il terribile attentato subìto da Don Mario Torregrossa quando gli fu dato fuoco, i mesi della sua convalescenza ed i successivi dodici anni sulla sedia a rotelle, constatando la sua tenacia e la sua eroicità. Leggendo Lo Spirito e il fuoco di Mara Macrì – un racconto sinteticamente denso di riferimenti e spunti d’approfondimento intorno ad inedite esperienze di don Mario – colgo un’esperienza di vita ricca, forte e consapevole. Vi leggo una fede saldamente radicata nel Signore, desiderosa di fare sempre la volontà del Padre, senza mai distaccarsi dall’esperienza e dalla sofferenza quotidiana; vi leggo una testimonianza di vita inequivocabile nell’esercizio della carità, nell’amore verso i poveri, nell’apertura agli altri e nell’accoglienza; vi leggo uno sforzo originale nell’accoglienza dei giovani e nella formazione delle nuove generazioni; vi leggo una scelta coraggiosa di povertà e di fiducia nella Divina Provvidenza; vi leggo, infine, una forte umanità e la testimonianza di un solido legame tra fede e cultura, una cultura cristiana caratterizzata da un profondo amore per l’uomo.
Dalla Prefazione del Cardinale Camillo Ruini
Mara Macrì, giornalista professionista, scrittrice e saggista, è laureata in Psicologia e Sociologia. Professional per programmi di sviluppo sostenibile nelle aree disagiate, svolge la professione giornalistica conoscendone ogni canale informativo – radio, carta stampata, televisione e giornalismo on line. Nel 1995 ha fondato e dirige l’Istituto di Comunicazione Ricerca e Giornalismo ACTA POPULI (www.actapopuli.net) dove si occupa di formazione, ricerca, sviluppo sostenibile, di progetti sociali e professioni legate alla multimedialità. Sta ultimando tre lavori multimediali dal titolo: Dal Futuro al passato: tracce mediatiche, La Galassia elettronica: dal torchio alla cibernetica, Il Mondo che vorrei: progetto multimediale per le società future. Sono in uscita il romanzo sociale Parole d’amore... cattivi pensieri ed il saggio Il suono della farfalla. Le sette nel mondo contemporaneo – definizioni, presenze, dati. Manuale pratico d’informazione.
Dopo essere stato un giovane irrequieto, un militare, un profugo, un lavoratore emigrato all'estero, un monaco trappista, un sacerdote diocesano, Padre Basilio Martin è oggi un'eremita senza internet ma non solo, cioè solitario sì, ma attento a ogni realtà della società e della Chiesa. Questo libro è la sua autobiografia, dove egli racconta gli episodi più importanti delle sua vita avventurosa fino a oggi, indicando il filo provvidenziale che lega il tutto. Il titolo del volume descrive bene questa forza spirituale che ha sempre vegliato su Padre Basilio e che lo ha portato dalla Puglia, alla Svizzera e ultimamente all'Eremo di San Pietro in Vigneto nel territorio di Gubbio, una struttura del XII secolo che Padre Basilio ha ricostruito con le sue mani per farne un'oasi di silenzio e preghiera a disposizione di tutti. E in futuro... chissà dove soffierà il "vento di Dio"?
...S'è cercato di tracciare il profilo d'una donna della borqhesia, che della borqhesia ha uissuto aqi e disaqi, senza viverne il peccato di culto della ricchezza e dei piaceri, con un anelito sempre crescente alla perfezione. Come chiede il Siqnore, s'è valsa delle ricchezze per procurarsi amici in cielo: e se n'è procurati tanti d' oqni stato": così Iqino Giordani conclude il profilo da lui dedicato a Speranza Folonari e ora pubblicato in un' edizione arricchita di nuoui documenti e note. Madre di otto fiqli (di cui quattro donati si a Dio nel Movimento dei focolari, e nel quale si consacrò poi lei stessa), rimasta vedova ancora giovane Speranza, affidandosi totalmente a Dio, continua per tutta la vita il suo impeqno di carità operosa, attenta e diliqente, fino all'ultima tappa che la trova, ancora una volta, pronta a dire il suo "sì" senza incertezze.
Parlare del dolore è difficile e drammatico. Rischia la retorica. E se fosse proprio chi soffre a condurre la riflessione? Allora la prospettiva cambia. Spaccato in due è l'alfabeto di Gianluca, un ragazzo di vent'anni che per due ha combattuto contro un sarcoma osseo, coinvolgendo nella sua lotta amici e compagni di scuola, trasformando, grazie alla fede, la sua e - soprattutto la loro vita. Gianluca è morto il 30 gennaio 2015, pochi giorni prima dell'uscita del suo libro, che ora resta per tutti come un messaggio di speranza.
L'autore, padre di sette figli, miscela con ironia il racconto di episodi quotidiani vissuti da una famiglia numerosa, insieme a riflessioni sulla società e la fede. Come scrive Costanza Miriano nella prefazione, «quello che conquista qui è un'umanità vera, che ti fa sentire fratello, sorella di questa coppia di sposi». «Tutto il libro è un intreccio di alto e basso che ti godi dalla prima all'ultima riga, perché non sai mai quando verrà l'idea folgorante che ti fa alzare in piedi ad applaudire» (Costanza Miriano).
Capita nella vita di imbattersi in persone speciali nella loro estrema, apparente, normalità. Luisa Dell'Orto, suora lecchese uccisa ad Haiti il 25 giugno 2022, apparteneva a questa categoria. Piccola sorella del Vangelo di Charles de Foucauld, suor Luisa era la colonna portante del centro Kay Chal, "Casa Carlo", sorta in un sobborgo poverissimo di Port au Prince, che aveva aiutato a ricostruire dopo il catastrofico terremoto del 2010. Il cortile del Kay Chal è un viavai di bambini e ragazzini dove fino alle 17 si studia e poi ci si dedica ad altre attività: dal ballo al basket. Il centro si affaccia su una selva di mattoni e lamiere ed è l'unico luogo in cui i più giovani possono incontrarsi, stare insieme, fare i compiti, vivere la loro infanzia troppo spesso rubata o ridotta in catene. Gran parte dei piccoli del centro sono infatti "restavek", bambini affidati dalle famiglie della provincia a parenti o conoscenti in città nell'illusione che ricevano un'istruzione. In realtà vengono quasi sempre trasformati in domestici tuttofare. A questo esercito di almeno mezzo milione di baby-schiavi suor Luisa ha dedicato la sua vita. A suor Luisa e alla sua missione è dedicato questo libro.
Un sacerdote e una donna consacrata hanno realizzato, nell'Italia del '900, una rivoluzione d"amore che ha avuto come protagonisti ammalati e disabili. Il sacerdote è il beato Luigi Novarese (1914-1984), la persona consacrata al Signore è Elvira Myriam Psorulla (1910-2009) la donna che è stata al suo fianco nella realizzazione dell'Opera.
Insieme si sono sforzati di rompere le barriere dietro le quali la società dell'epoca confinava i più deboli. Ma, nello stesso tempo, sono stati anche capaci di dare vita a un nuovo apostolato dei malati, rendendoli evangelizzatori del mondo e p~i attori neUa vita della Chiesa.
Questa biografia narra l'avventura umana di Elvira Myriam: una giovane donna elegante e raffinata destinata a una brillante carriera che rifiutando gli stereotipi femminili del suo tempo, ha scelto la via del Vangelo.
Questo è il libro a cui don Andrea Gallo ha lavorato fino all'ultimo giorno, nato sulle ali dell'amicizia "angelicamente anarchica" intrattenuta per anni con Fabrizio De André. Ancora giovane liceale, Faber folgorò il prete di strada con un suo componimento scolastico dal quale già traspariva l'insofferenza nei confronti del potere e l'intolleranza per le istituzioni ingiuste. Aveva solo diciassette anni, ma le sue parole erano già colme di forza e compassione. Il rapporto crebbe passeggiando per le vie del ghetto di Genova, calpestando il selciato di quella Via del Campo che avrebbe ispirato molti dei capolavori del grande cantautore: Princesa, Crèuza de ma, Bocca di Rosa... Per comporre il suo "vangelo laico", contrappuntato dalle pungenti vignette di Vauro, don Gallo ha scelto dodici delle canzoni più amate di Faber per rilanciare quei valori che sono stati per lui ancor più imprescindibili e non negoziabili di quelli religiosi: "Perché il tessuto della laicità si fonda su princìpi condivisi che devono diventare patrimonio di tutti". In questa Buona Novella, sacra e profana, soffia quel vento libertario che ha percorso negli anni le parole appassionate di un grande profeta e i versi del più grande cantautore italiano del Novecento.
In occasione del III centenario della morte del Beato Bonaventura da Potenza, la LEV propone un'originale biografia sull'umile padre lucano beatificato nel 1775. L'Autore, giornalista e scrittore, profondo studioso del Beato, ripercorre i sessant'anni della sua vita, districandosi tra la storia, la cultura, l'arte, la spiritualità che hanno contraddistinto il periodo a cavallo tra Seicento e Settecento, riportando le notizie e i documenti inediti che rendono questa biografia originale e affascinante.