
Cristian Maffei - detto "Chicco" - è un ragazzo che non ha avuto paura di chiedere conto dei tanti dolori subiti in soli 24 anni di vita; come Giobbe, ha gridato ripetutamente verso il Cielo: "Perché a me? Perché ti accanisci sulla mia carne, sui miei affetti, sulle mie fragilità?". Eppure... la sua non è una storia pietosa e il libro non intende suscitare facili commozioni. Queste pagine narrano piuttosto il percorso di fede di un giovane che ha saputo penetrare nel mistero di Dio e dare un senso nuovo al proprio dolore. Una testimonianza che ha richiamato l'interesse di tanta gente, desiderosa di comprendere come possa germogliare la gioia dall'albero della Croce. L'Autore ritrae l'ironia, la dignità e il coraggio di Cristian attraverso i suoi scritti e la voce di chi gli ha voluto bene.
Samuele scopre di essere «una bomba che cammina».
Alla dottoressa che gli chiede se è disposto a lottare per la vita e quali motivazioni ha per farlo, risponde di sì, perché è marito e padre di due bambini ancora piccoli, ha ancora tante cose da fargli vedere, «e poi… devo andare sul Monte Bianco».
Un libro a più voci, in cui il dramma di Samuele è raccontato non solo dal protagonista, ma anche da quanti gli sono stati vicini e lo hanno accompagnato in un cammino sospeso tra la vita e la morte: la moglie, i figli, i medici, gli amici, visibili e invisibili.
Una storia che ha il sapore del miracolo e della gratitudine.
L'Autrice, sotto forma di diario, racconta la storia della sua secondogenita Chiara, chiamata affettuosamente dalla sorellina Chiarapunzel (ispirato a un personaggio di Disney) nata con la sindrome di Angelman, una malattia genetica rara e grave che si manifesta nei primi mesi di vita. Chiarapunzel non parla, ha un grave ritardo cognitivo e motorio, epilessia, iperattività, deficit dell'attenzione e disturbi del sonno. Nonostante tutte queste problematiche è vivace, in grado di apprendere, e i genitori (Emanuela e Paolo), i familiari, gli educatori e i terapisti sono impegnati ogni giorno, perché Chiara acquisisca nuove competenze, impari a camminare, comunichi e possa vivere una vita quasi normale. L'Autrice mette in evidenza nel suo racconto quanto di buono può esserci anche in una situazione difficile come la loro, al fine d'incoraggiare le persone che vivono una condizione analoga senza nascondere le paure e i dubbi che accompagnano questa esperienza.
Un resoconto immaginario del rapporto istauratosi tra due mistici di Assisi, per guardare nell'intimo dell'anima di Chiara. Il libro e un resoconto immaginario del rapporto istauratosi tra due mistici di Assisi. Il talento poetico dell'autore - guidato dallo studio e dalla contemplazione - gli permette di guardare nell'intimo dell'anima di Chiara, trovandoci un enorme amore per Gesu, che era costantemente nutrito dal suo amore per Francesco. Chi ama leggere una bella storia d'amore o una magnifica avventura spirituale, si appassionera sicuramente a questo libro. La storia e davvero molto coinvolgente.
Un affresco quotidiano e familiare di Chiara Lubich, dal racconto di suo fratello Gino.
Intrecciando storia e microstoria - il Trastevere del Seicento con la singolare vicenda di Chiara Maria della Passione - Fabrizio Nurra ripercorre la zona che dal porto va verso la tomba dell'apostolo Pietro, per presentare, in un clima di rinnovata spiritualità, l'umile protagonismo di una rappresentante di casa Colonna. L'autore coglie l'aspetto rivoluzionario di questa donna chiamata al Carmelo e ne illustra le vittorie ottenute, da monaca di clausura, nella Roma del tempo e all'interno della vita della Chiesa.
La breve vita di una giovane (1971-1990) che, colpita da un male che non perdona, seppe dare una stupenda testimonianza e di accettazione e di gioia. La sua sconfinata speranza cristiana, la certezza del prossimo incontro con Gesù hanno trasformato in lei il desolante avvicinarsi della morte nell'attiva preparazione di una "festa di nozze". Beatificata il 25 settembre 2010.
Il racconto della vicenda di Chiara Luce Badano (29 ottobre 1971 7 ottobre 1990), la ragazza diciottenne proclamata beata nel settembre 2010, ha influenzato e influenza tanti giovani che, guardando a lei, prendono coraggio per affrontare i momento decisivi della loro vita.
Seguendo un'ispirazione del cuore, Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, ha coinvolto persone di tutte le età, di culture e religioni diverse nella sua rivoluzione d'amore. Età di lettura: da 6 anni.
Il volume rappresenta un tentativo di lettura del percorso biografico della fondatrice del Movimento dei Focolari, a cento anni dalla nascita e a dodici dalla scomparsa. Nasce con un intento e un taglio divulgativo, ma intende anche favorire l’approfondimento di singoli aspetti e grandi tematiche legate alla figura di Chiara e dei Focolari (i laici nella Chiesa, il Vaticano II, la mondialità, l’ecumenismo, la pace …). Vuole offrire una lettura del personaggio calato nei contesti storici che ha attraversato nel corso della sua lunga e complessa esistenza, contribuendo ad arricchire un’offerta editoriale già ampia, ma forse un po’ carente di contributi composti con queste caratteristiche. Una impostazione che trova conferma anche nel profilo dell’autore, che ama definirsi “battezzato semplice” e cerca di leggere le vicende che prova a narrare con un costante riferimento alle fonti, con l’applicazione del metodo storico-critico e con la propria sensibilità di credente, nonché con la chiave ermeneutica che trova la sua sintesi nel rapporto tra spiritualità e azione, tra storia e profezia.
"Chiara non appartiene solamente a voi cristiani. Ora lei e il suo ideale sono eredità dell'umanità intera", ha recitato un monaco buddista ai funerali di Chiara Lubich. Questo volume propone a tutti, oggi, l'insegnamento di Chiara e l'eredità che il Movimento è chiamato a raccogliere in fecondità per la Chiesa e il mondo intero. La maestra trentina che ha fondato l'Opera di Maria nota come Movimento dei Focolari, la cui diffusione è capillare in tutti i continenti, ha fatto una rivoluzione silenziosa. È vissuta in una operosità vibrante ma senza affanni, fatta di meditazioni, iniziative, scritti, discorsi, incontri, viaggi nel mondo; appartata dalla società che predilige il rumore, l'ostentazione. Spiritualità e azione sono state per lei umili e feconde come il lievito e il sale evangelici. I numeri e le iniziative raccontano molto sulla vitalità di un Movimento ora chiamato a non disperdere l'eredità di Chiara. Ma non dicono tutto. Il lascito della fondatrice ai focolari, che negli statuti hanno il nome ufficiale di "Opera di Maria", sta nella visione di un'umanità senza confini, capace di superare barriere, diversità, appartenenze. Una famiglia unita nell'epoca del villaggio globale. Un mondo che abbatte muri e costruisce ponti.

