
A partire dall’immagine della lotta notturna di Giacobbe con Dio presso il torrente Yabbok, l’autore racconta se stesso e invita il lettore a meditare con lui sulla possibilità di una fede capace di fare i conti con l’oggi. Il pellegrinaggio, la parola di Dio, la preghiera, l’orizzonte – ma anche la scienza, la contraddizione, il godimento e il denaro – sono alcune delle parole attraverso le quali Valzania costruisce il filo della sua esperienza di laico credente e la ricchezza del suo cammino.
«Non sono un teologo. Posso scrivere di Gesù Cristo solo raccontando la mia personalissima esperienza. Raccontare a che punto sono arrivato nel mio cammino di credente dalla fede sempre incerta, di peccatore, in questo preciso momento della mia vita».
Destinatari
Un libro per un pubblico ampio, sia per le tematiche trattate che per il linguaggio leggibile e personale.
L’autore
Sergio Valzania è giornalista e autore televisivo, nasce a Firenze nel 1951. Dal 1999 è direttore di Rai Radio2 e dal 2002 dirige i programmi radiofonici di Radio2 e Radio3. Fra le sue pubblicazioni più recenti: "Jutland. 31 maggio 1916: la più grande battaglia navale della storia" (Mondadori, 2006), "Sparta e Atene. Il racconto di una guerra" (Sellerio Editore, 2006), "Austerlitz. La più grande vittoria di Napoleone" (Mondadori, 2006). Nel 2008 scrive con Piergiorgio Odifreddi "La Via Lattea" (Longanesi).
Una storia vera, davvero insolita: una donna giovane e bella abbandona i miti pagani dei quali si è nutrita negli anni giovanili man mano che si trova a compiere uno strano pellegrinaggio che la porta a decidersi per Cristo, facendo di questa ricerca la ragione della sua vita. Un miracolo di sant'Antonio avvenuto pochi anni or sono in una chiesetta ticinese, raffigurato in un quadro di Giuseppe Gasparro, che l'autrice incontra al momento della collocazione dell'opera, dà inizio ad una improvvisa e del tutto imprevedibile conversione, che induce l'autrice a modificare il suo modo di pensare e di vivere. Un mutamento, quindi, anche filosofico ed esistenziale, come sottolineato nella prefazione da Diego Fusaro, così anomalo in un'epoca come la nostra, che rende ancor più affascinante questa storia. Postfazione di Luca Brunoni.
Il libro presenta la vita e il percorso spirituale di quattro testimoni di luce: esistenze che hanno attraversato fino in fondo la storia tormentata del secolo scorso senza lasciarsi inghiottire dal male e innescando, invece, dinamismi di speranza e di futuro. Il passaggio dalla morte alla vita è infatti il filo rosso che lega le pagine, le vicende e le coscienze delle quattro figure: Etty Hillesum, la giovane donna ebrea che, mentre si avvicina consapevolmente alla morte, si apre alla bellezza e dilata la sua interiorità nella cura dell'altro; Madeleine Delbrêl, passata dal marxismo e dal rifiuto di Dio alla scelta della giustizia evangelica; Roger Shutz, il fondatore della comunità di Taizé e dei nuovi motivi di fiducia e riconciliazione che essa rappresenta; Olivier Clément, pensatore ortodosso approdato alla fede cristiana dopo aver attraversato l'ateismo, il fascino dell'Induismo e del nulla. Dalle tenebre dell'Olocausto, della povertà, della separazione, del conflitto e dell' ateismo, essi vengono a noi come viventi tornati dai morti (Rm 6,13). Nei quattro capitoli del libro l'autore fa emergere nella vita, nel pensiero e nella personalità di ciascun testimone, la dinamica di morte e resurrezione, conducendo il lettore a scoprirne la fecondità e la profezia per l'azione della Chiesa ma anche e soprattutto per ogni uomo che cerca con cuore sincero la giustizia, la pace, il regno dei Cieli.
Una giovane pittrice salentina si trova a vivere un'esperienza assurda in cui il buio l'avvolge nella sua gelida morsa. L'aiuto di un sacerdote le consentirà di ricomporre i puzzle della sua vita, trovare risposte autentiche agli episodi sconcertanti vissuti e di mettersi in cammino di fede. Poi, un sogno ricorrente la porta all'incontro con il Santo Padre. Una storia di conversione e rinascita.
Questo libro è una sapiente integrazione tra la storia appassionante di una giovane vita e un'intensa veglia di preghiera, uno strumento prezioso per acostarsi a una straordinaria testimonianza di fede e, al contempo, una guida e una proposta di preghiera coinvolgente.
Misteriosa, sfuggente, affascinante: ecco come molti vedono la santità.
Ancor più per chi - come l'autore di queste pagine - si interroga sull'esistenza di Dio senza trovare risposte convincenti. Chiara Luce Badano era la migliore amica di sua sorella: da qui l'idea di raccontarla dal vivo, ma di sponda, come un "qualunque centurione sul Calvario, un barelliere a Waterloo, il portinaio delle Twin Towers". L'autore osserva, ricorda, ascolta, e racconta a noi, una vicenda straordinaria che continua a coinvolgere - e a sconvolgere … - tanti: una storia di santità costruita giorno dopo giorno.
I Frammenti lirici, indiscusso capolavoro poetico di Clemente Rebora, sono dedicati «ai primi dieci anni del secolo ventesimo». Anni di sconvolgimenti epocali non meno profondi di quelli attuali. La seconda parte di quel cruciale decennio Rebora – giovane rampollo della borghesia milanese laica mazziniana e progressista – la dedicò agli studi letterari all’università, dove strinse un fortissimo legame di amicizia con Daria Malaguzzi Valeri, Antonio Banfi e Claudio Monteverdi (questi ultimi futuri prestigiosi accademici).
Ci sono rimaste un’ottantina di lettere a questi amici; in esse Rebora racconta – con linguaggio di grande potenza espressiva e di frequenti striature poetiche – la propria ricerca di certezze, valori,
ideali che andassero al di là di quelli, pur rispettati, ricevuti in famiglia. In lui bruciava il desiderio di uscire da orizzonti prevedibili e circoscritti, tanto quanto agognava abbandonare l’asfissia cittadina per respirare la vastità degli spazi alpini. Nel presente libro vengono pubblicate queste lettere fino ad oggi inedite.
Figlio di una nobile famiglia svedese, Dag Hammarskjöld occupò in rapida ascesa vari ministeri svedesi, fino alla nomina a segretario generale delle Nazioni Unite. Perse la vita durante la crisi del Congo, nel 1961, in un incidente aereo dalla dinamica non chiara. Dopo la morte gli venne conferito il Premio Nobel per la pace. Dietro l'immagine del politico freddo, instancabile e piuttosto lontano dalla pratica religiosa che si svolge in chiesa, emerge una figura assolutamente insolita. Mai nella lunga storia della mistica cristiana troviamo un'analoga individualità, così profondamente sola, senza alcun aiutante o assistente spirituale, senza la protezione di una comunità. Il problema della vita di Hammarskjöld è, in ultima analisi, un problema di comunione e di solitudine. Egli non è stato né un teologo né un cristiano di Chiesa. Nella sua esperienza si concentra dunque il fenomeno di un cristianesimo extra ecclesiale, con una radicalità impensabile in qualsiasi teologo di scuola. Al «parlare di Dio», teologicamente garantito dal pulpito e dalla cattedra, si contrappone un «parlare con Dio» e «in Dio» esistenziale, totalmente non garantito.
In questo libro, dato alle stampe per la prima volta nel 1938, e ora pubblicato in lingua italiana, Dorothy Day racconta il suo cammino di conversione e di fede in Gesù. Dorothy si rivolge al fratello minore John, con il quale condivise molti ideali, ma non la fede cristiana, e attraverso lui al lettore di ogni tempo, credente e non. Aprendoci le pagine intime e personali della sua vita Dorothy affronta i temi della giustizia sociale, della solidarietà umana, della fede, della preghiera e del libero arbitrio. La fede, nonostante le avversità della vita, è per lei sempre stata un’aspirazione piena di luce e di gioia.
Nell'anno centenario della nascita, e a quarant'anni dal famoso Convegno passato alla storia come il "Convegno dei mali di Roma" (1974), vengono pubblicate le "memorie" del Cardinale Ugo Poletti. Memorie e ricordi che vengono consegnati agli amici, e a quanti l'anno conosciuto, da Novara a Spoleto e a Roma, in un servizio sempre appassionato e fedele alla Chiesa e ai fratelli. Il Cardinale Poletti sottolinea che si tratta di "uno sguardo retrospettivo... dal vero" - Ricordi e documenti di un tempo difficile di transizione. Ritiratosi presso la Basilica di Santa M. Maggiore, "da una finestra romana" rivede avvenimenti e persone di un periodo tormentato e complesso della vita della Chiesa e dell'Italia. Rileggendo questi ricordi, quasi sfogliando un testo di consultazione, si riconosce lo stile pastorale, di parole e di opere, al quale il Cardinale Poletti è rimasto fedele.

