
Il titolo richiama un precedente romanzo di V. Gheorghiu, La venticinquesima ora. Siamo in Romania verso la fine della seconda guerra mondiale, l'invasione sovietica è alle porte. Il povero sacerdote rumeno, padre del protagonista del romanzo, è accusato di eresia ed è sospeso dal suo ministero. Chiede aiuto al figlio, che lavora come giornalista nella capitale, ma tornando a casa rischia di essere fucilato. Il figlio non saprà più nulla di lui né della sua parrocchia. Attraverso questa figura paterna, è però tutta la storia religiosa di un popolo che si affaccia al lettore: liturgia, teologia, spiritualità, storia, geografia della Romania cristiana. Il romanzo ha una finale sorprendente.
Autobiografia di Dom Paulo Evaristo, una figura inestimabile per la Chiesa del Brasile e di S. Paolo. La ricchezza di una Chiesa non risiede tanto nella sua storia secolare, nelle sue cattedrali, archivi e monumenti, quanto nelle sue figure umane esemplari. Il Cardinal Dom Paulo Evaristo Arns si configura come inestimabile patrimonio della Chiesa del Brasile e di San Paolo. Il racconto della sua stessa vita ce lo propone come pastore, profeta, confessore, maestro e autentico discepolo di S. Francesco d'Assisi. Infatti un filo conduttore percorre la corrente della sua vita: la figura tenera e paterna di S. Francesco d'Assisi, dal quale hanno origine un amore affettuoso e autentico per i poveri e gli emarginati, la semplicita e la cordialita nei rapporti con gli altri, l'Esprit de finesse con cui affronta questioni spinose e la centralita del Vangelo come fonte ispiratrice di Speranza e Utopia.
"Fratel Luigi Bordino non può che uscire sminuito da una biografia: egli è l'antieroe per natura e per grazia, rifugge ogni manifestazione che possa formarsi attorno alla sua persona? Egli è un vero uomo e non un superuomo; quantunque esempio sublime di carità e dedizione, come tutti noi sperimenta la fragilità umana ed è cosciente del peccato da combattere. Il Signore Gesù gli propone la libertà e lui corrisponde, si lascia trasformare dallo Spirito. Dio prende possesso della sua anima. Questa riedizione del profilo biografico di fratel Luigi trova la sua ragion d'essere in vista della sua beatificazione e nella volontà di partecipare ad altri uomini il dono della sua testimonianza, per privilegio goduta dai poveri della Piccola Casa del Cottolengo di Torino, ma per vocazione destinato all'intera comunità ecclesiale. Nello spirito di san Giuseppe Cottolengo dove tutto è servizio ed impegno quotidiano, fratel Luigi ottenga a coloro che l'ammirano, nonostante le grettezze e le paure umane, la grazia di realizzare una giornata terrena non troppo dissimile dalla sua".
Questa storia rivela l’itinerario di un credente che ha lavorato per molti anni, all’ombra della Basilica del Sacro Cuore di Montmartre, con una contraddizione apparentemente inconciliabile: essere ebreo e amare Cristo! Jean-Marc Setbon, un tempo chiamato Elia, diventa Jean-Marie Elie Setbon al prezzo della sofferenza che solo un amore intenso può aiutare a superare. Questo amore ha un nome: è Gesù, scandalo per gli ebrei, pazzia per i pagani.
Note sull'autore
Jean-Marie Elie Setbon, nato a Parigi nel 1964, è stato battezzato nella Chiesa cattolica il 14 settembre 2008. È vedovo risposato e padre di otto figli. Teologo ed esegeta biblico, tiene conferenze, ritiri e corsi di formazione, sforzandosi di far assaporare le ricchezze della Parola di Dio nella sua fonte ebraica e nella sua fonte cattolica.
Una testimonianza da una periferia del nostro mondo dove regna dolore e disperazione ma insieme amore e gratuità di chi si fa vicino e sostegno discreto.
Laura Fenelli ricostruisce la figura di sant'Antonio Abate e il culto a lui tributato nel bacino mediterraneo. Una vicenda complessa e appassionante come un romanzo, cominciata nel lontano IV secolo dopo Cristo, e che ha visto - nel susseguirsi di leggende, culti, superstizioni e rappresentazioni -la trasformazione dell'asceta da santo taumaturgo a santo contadino e burlone. Per comprendere questi passaggi basta prendere in esame tre immagini di epoche diverse che ritraggono Antonio. In un dipinto su tavola del 1353, Antonio è vestito di un abito scuro e di un mantello bruno, è in piedi in un paesaggio roccioso dove germogliano sparuti due alberelli, si appoggia a un nodoso bastone da eremita, reggendo con l'altra mano un volume rilegato. Ai suoi piedi trotterellano due maialetti neri. Accanto al santo si affollano donne e uomini, rigidamente divisi in base al sesso. Inginocchiati, stanno chiedendo la grazia, la salute, la salvezza per se stessi o per i loro cari. Due secoli dopo, in un foglio a stampa cinquecentesco variamente riprodotto e di grande diffusione, lo schema iconografico è assai simile, nonostante le differenze di tecnica esecutiva, stile, materiale, contesto. Dettaglio nuovo è quello del fuoco che fiammeggia ai piedi del santo e sembra sgorgare dal trono stesso. Infine, in uno dei tanti e popolarissimi santini dedicati all'eremita alla fine del XIX secolo sono cambiate le figure che lo attorniano: non più devoti inginocchiati che chiedono la grazia, non più malati e infermi, ma animali.
A partire dall’immagine della lotta notturna di Giacobbe con Dio presso il torrente Yabbok, l’autore racconta se stesso e invita il lettore a meditare con lui sulla possibilità di una fede capace di fare i conti con l’oggi. Il pellegrinaggio, la parola di Dio, la preghiera, l’orizzonte – ma anche la scienza, la contraddizione, il godimento e il denaro – sono alcune delle parole attraverso le quali Valzania costruisce il filo della sua esperienza di laico credente e la ricchezza del suo cammino.
«Non sono un teologo. Posso scrivere di Gesù Cristo solo raccontando la mia personalissima esperienza. Raccontare a che punto sono arrivato nel mio cammino di credente dalla fede sempre incerta, di peccatore, in questo preciso momento della mia vita».
Destinatari
Un libro per un pubblico ampio, sia per le tematiche trattate che per il linguaggio leggibile e personale.
L’autore
Sergio Valzania è giornalista e autore televisivo, nasce a Firenze nel 1951. Dal 1999 è direttore di Rai Radio2 e dal 2002 dirige i programmi radiofonici di Radio2 e Radio3. Fra le sue pubblicazioni più recenti: "Jutland. 31 maggio 1916: la più grande battaglia navale della storia" (Mondadori, 2006), "Sparta e Atene. Il racconto di una guerra" (Sellerio Editore, 2006), "Austerlitz. La più grande vittoria di Napoleone" (Mondadori, 2006). Nel 2008 scrive con Piergiorgio Odifreddi "La Via Lattea" (Longanesi).
Una storia vera, davvero insolita: una donna giovane e bella abbandona i miti pagani dei quali si è nutrita negli anni giovanili man mano che si trova a compiere uno strano pellegrinaggio che la porta a decidersi per Cristo, facendo di questa ricerca la ragione della sua vita. Un miracolo di sant'Antonio avvenuto pochi anni or sono in una chiesetta ticinese, raffigurato in un quadro di Giuseppe Gasparro, che l'autrice incontra al momento della collocazione dell'opera, dà inizio ad una improvvisa e del tutto imprevedibile conversione, che induce l'autrice a modificare il suo modo di pensare e di vivere. Un mutamento, quindi, anche filosofico ed esistenziale, come sottolineato nella prefazione da Diego Fusaro, così anomalo in un'epoca come la nostra, che rende ancor più affascinante questa storia. Postfazione di Luca Brunoni.
Il libro presenta la vita e il percorso spirituale di quattro testimoni di luce: esistenze che hanno attraversato fino in fondo la storia tormentata del secolo scorso senza lasciarsi inghiottire dal male e innescando, invece, dinamismi di speranza e di futuro. Il passaggio dalla morte alla vita è infatti il filo rosso che lega le pagine, le vicende e le coscienze delle quattro figure: Etty Hillesum, la giovane donna ebrea che, mentre si avvicina consapevolmente alla morte, si apre alla bellezza e dilata la sua interiorità nella cura dell'altro; Madeleine Delbrêl, passata dal marxismo e dal rifiuto di Dio alla scelta della giustizia evangelica; Roger Shutz, il fondatore della comunità di Taizé e dei nuovi motivi di fiducia e riconciliazione che essa rappresenta; Olivier Clément, pensatore ortodosso approdato alla fede cristiana dopo aver attraversato l'ateismo, il fascino dell'Induismo e del nulla. Dalle tenebre dell'Olocausto, della povertà, della separazione, del conflitto e dell' ateismo, essi vengono a noi come viventi tornati dai morti (Rm 6,13). Nei quattro capitoli del libro l'autore fa emergere nella vita, nel pensiero e nella personalità di ciascun testimone, la dinamica di morte e resurrezione, conducendo il lettore a scoprirne la fecondità e la profezia per l'azione della Chiesa ma anche e soprattutto per ogni uomo che cerca con cuore sincero la giustizia, la pace, il regno dei Cieli.
Una giovane pittrice salentina si trova a vivere un'esperienza assurda in cui il buio l'avvolge nella sua gelida morsa. L'aiuto di un sacerdote le consentirà di ricomporre i puzzle della sua vita, trovare risposte autentiche agli episodi sconcertanti vissuti e di mettersi in cammino di fede. Poi, un sogno ricorrente la porta all'incontro con il Santo Padre. Una storia di conversione e rinascita.
Questo libro è una sapiente integrazione tra la storia appassionante di una giovane vita e un'intensa veglia di preghiera, uno strumento prezioso per acostarsi a una straordinaria testimonianza di fede e, al contempo, una guida e una proposta di preghiera coinvolgente.