
Scelta di 34 omelie domenicali. Trattano un tema, quello della conversione (dalla presa di coscienza del peccato alla decisione di cambiare vita), cui l'autore ha dedicato e dedica molto spazio nella sua predicazione a Radio Maria.
Brevità, precarietà, oscurità, dolore, morte: questa è la condizione dell'uomo. C'è una risposta al suo grido d'angoscia? Le omelie qui raccolte ci presentano Gesù che si china sul dolore degli infermi, sulla disperazione degli emarginati, sullo strazio della morte.
Questo libretto ripercorre, con pensieri brevi e spesso pungenti, le verità cristiane fondamentali, soprattutto quelle più dimenticate. Un certo cristianesimo secolarizzato le considera fuori moda. In realtà sono quelle che rischiarano di luce soprannaturale la vita dell’uomo e il suo destino. Non c’è neppure una parola di Gesù che sia superata. «Cielo e terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».
Padre Livio Fanzaga, nato a Bergamo nel 1940, ordinato sacerdote fra i Padri Scolopi nel 1966, è laureato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana (Roma) e in filosofia presso la Cattolica (Milano). Per anni si è impegnato nella pastorale giovanile in una parrocchia di Milano. Nel 1987 assunse la direzione dei programmi di Radio Maria. Attualmente è direttore della medesima emittente, ormai divenuta un network di dimensioni internazionali. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Tra cielo e terra-Radio Maria, 19962, Maria nel cammino di santità, 1998; i tre volumi - più volte rieditati - di Catechesi per giovani (I. Ragioni per vivere, ragioni per credere, 1998; II. Decidersi per Dio, 1999; III. Cittadini del cielo, 2000) e i commenti a I vangeli festivi (Frammenti di luce. Anno B, 1999; Amici di Gesù. Anno C, 2000; Pietre vive. Anno A, 2001).
Questa raccolta sintetizza l'insegnamento di Nouwen sulla preghiera. Viene ripercorsa l'intera produzione di colui che a ragione e stato definito la guida spirituale piu ispirata del nostro tempo". " il passaggio dall'isolamento alla solitudine, la consolazione del sentirsi amati, il desiderio che dio nutre per noi, la dinamica liberante del perdono, il ruolo della comunita credente, la morte e la vita eterna... - queste insieme a molti altri punti salienti della sua riflessione - vengono toccati uno ad uno, e vengono appunto messi in relazione con la necessita di una preghiera autentica e perfino incessante. La preghiera, infatti, e per nouwen il ponte tra la vita inconscia e la vita cosciente. La preghiera collega la mente al cuore, la volonta alle passioni, il cervello al ventre. La preghiera e`lo strumento divino della mia interezza, della mia unita e della mia pace." una antologia illu minante, costruita con sensibilita e intelligenza, che offre al lettore italiano - fra altri gia noti - 53 brani assolutamente inediti, per un cammino spirituale che sa davvero valorizzare la sapienza delle cose piu`comuni. "
Pasqua e la festa della gioia. Aiuta la nostra vita quotidiana ad essere piu ricca di luce e di gioia. Eppure siamo piu abituati alla via Crucis che alla via Resurrectionis. Provocazioni e meditazioni su un momento centrale per il cristiano
C'è un don Tonino inedito, autentico, in queste pagine. Il lettore lo avverte immediatamente perchè imbrigliato e coinvolto dal gioco audace e coraggioso che l'autore sceglie di fare: mettersi a nudo per primo. Senza finzione. Togliere una ad una le foglie di fico che coprono non la vergogna del nostro orgoglio ma il clichè ipocrita dei professionisti della fede: vescovo, preti, fedeli. Con la confidenza del padre che ai suoi figli racconta il suo più grande amore non nascondendo la fatica di conservare autentica e sempre nuova una relazione profonda e con la dolcezza dello sposo che aspetta il crepuscolo per accarezzare la sua sposa, don Tonino ci parla di una comunione che altro non è se non il nostro bisogno nascosto e più vero di non vivere da soli la nostra fragile umanità. Nostra di uomini e donne, ma anche sua di vescovo.
Con 4 edizioni in un anno, Introduzione allo spirito della liturgia del cardinal Ratzinger è già un fenomeno editoriale in Germania. Il titolo ricorda la famosa opera con la quale Romano Guardini nei primi decenni del 1900 dava inizio al movimento liturgico. Sulla scia del predecessore, Ratzinger vuole aiutare i fedeli, resi insicuri da decenni di sperimentazioni postconciliari, a guardare alla fonte nascosta della vita ecclesiale.
Nello stile proprio dell’autore, l’opera apre al lettore squarci di contemplazione, ma non manca di spunti di polemica, proposti con l’abituale franchezza. Per la linearità della scrittura e la profondità del pensiero, Introduzione allo spirito della liturgia si presenta come una delle opere più interessanti non solo del cardinal Ratzinger ma di tutta la produzione religiosa degli ultimi anni.
Joseph Ratzinger è nato nel 1927 a Marktl am Inn, un paesino della Baviera. Dopo gli studi teologici e l’ordinazione sacerdotale insegnò teologia nelle università di Monaco di Baviera, Bonn, Münster, Tübingen, Regensburg. Fu consigliere del cardinale Frings durante il concilio Vaticano II. Arcivescovo di Monaco di Baviera dal 1977, nel 1981 fu nominato prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Numerose le sue pubblicazioni presso la San Paolo. Tra queste ricordiamo: Rapporto sulla fede (1985); Svolta per l’Europa? (1992); Il sale della terra (1997); La mia vita (1997).
Una biografia di un personaggio straordinario.
Una raccolta di meditazioni bibliche sul tema del dolore innocente. Da autentico maestro di spiritualità, Divo Barsotti fornisce al lettore le chiavi interpretative per accostare questo libro rivelato, per gustarne la forza espressiva e per calare nell’attualità la portata universale del suo messaggio. In Giobbe si ripristina nei termini più corretti il rapporto fra Creatore e creatura e, allo stesso tempo, è annunciata la redenzione che sgorgherà dalla Croce di Cristo.
Dalla quarta di copertina:
Spesso si pensa che il libro di Giobbe intenda fornire una spiegazione del male del mondo, del dolore innocente. In realtà questo capolavoro di letteratura, il cui afflato poetico è stupendo, si fa portatore di un messaggio più universale e ben più profondo. Ti chiede di abbandonarti a Dio senza pretendere di capire il mistero insondabile della vita. Ti chiede di avere fiducia in lui, di saper accettare i suoi disegni come testimonianza di una sapienza che trascende i tuoi limiti e della quale non ti puoi ergere a giudice. L’insegnamento fondamentale del libro ispirato è dunque questo: il silenzio della creatura di fronte al Creatore.
Ed è così che Giobbe, mostrandoci il modo di agire di Dio e le sue esigenze a nostro riguardo, prepara alla rivelazione del Figlio unigenito, Colui che ama l’uomo fino alla morte in croce: e solo questo amore è la vera risposta alle nostre domande di senso.