
Quando diventiamo criticoni sporchiamo il mondo e l'immagine bella di Dio che c'è in ogni persona.
Un breve testo per aiutare chi ha intrapreso il cammino difficile della fede, uno strumento per ogni cristiano, soprattutto i giovani, i diciotteni, gli adolescenti cresimati e cresmandi, le coppie difidanzati, di sposi, per chi opera nel sociale, in politica o nel volontariato, per "attaccarci a Dio" quando stiamo scivolando sulla parete ripida della quotidianeità.
Udienza Speciale del Santo Padre Benedetto XVI al Rinnovamento nello Spirito Santo nel 40° della nascita in Italia, Piazza S. Pietro 26 maggio 2012, Vigilia della Solennità di Pentecoste.
Si tratta di una lettera che il Cardinal Tettamanzi ha pensato per gli adolescenti che si sono allontanati dalla celebrazione eucaristica domenicale. Le "parole chiave", escogitate dal cardinale per ripercorrere la Messa nel suo svolgimento, entrano non solo nella profondità del mistero eucaristico, ma anche nella profondità delle esperienze vissute dagli stessi interlocutori. E allora la Messa appare proprio come una danza, una musica, una festa, che ha tanti ingredienti e momenti miscelati ad arte.
Il Cardinale Tettamanzi si rivolge alle religiose nel giorno della tradizionale celebrazione dei voti perpetui. Il magistero del Vescovo si riveste in queste circostanze di solennità ma è soprattutto un'occasione preziosa per parlare alla gente e per affrontare in maniera precisa e sintetica i temi della fede cristiana.
Ecco una lettera un po' inconsueta, che ha per destinatari i bambini e per mittente il "loro" Arcivescovo Dionigi che si siede idealmente in mezzo ai suoi piccoli interlocutori per rispondere alle mille domande sul Natale: perché Gesù è nato in una stalla? Perché a Natale si fanno i regali? Perché Erode voleva uccidere Gesù bambino? Perché gli angeli non vengono anche oggi. Sono domande importanti che chiedono riposte convincenti... è così che si trasmette la fede, anzitutto in famiglia, piccola Chiesa domestica. Ed è così che anche i più piccoli sono coinvolti nella straordinaria avventura della fede e sono trasformati anche loro in piccoli messaggeri dell'amore di Dio... "in ciabatte"!
Il volume raccoglie l'omelia dell'Arcivescovo di Milano durante la celebrazione del Giovedì Santo, momento centrale dell'anno liturgico e pastorale.
INCONTRO CON GLI AMMINISTRATORI LOCALI
Nella consueta omelia nella Messa Crismale, il nostro Arcivescovo Dionigi Tettamanzi si ferma a riflettere sul senso della vocazione al presbiterio.
Nel consueto incontro con gli amministratori locali il Card. Dionigi Tettamanzi si chiede quale sia il ruolo dei cristiani in politica.
Omelia nella Messa Cresimale 2011
Quest’agile pubblicazione, dedicata in modo particolare alle “sorelle di vita consacrata” in occasione della loro Giornata Mondiale, racchiude
due testi. Il primo è dato dall’omelia-meditazione tenuta nella Basilica di S. Ambrogio in Milano nella Festa della Presentazione del Signore 2011: un’omelia che, nel contesto delle celebrazioni della Chiesa ambrosiana per il IV centenario della canonizzazione di san Carlo Borromeo (1610-2010), ripropone un “Sermone” che il santo offrì alle Monache di Santa Prassede in Milano il 21 luglio 1583, giorno in cui si celebrava la festa liturgica di questa santa, alla cui protezione era dedicato il loro monastero (che oggi non esiste più).
Il “Sermone” del Borromeo viene riferito quasi integralmente, inserendovi alcuni titoli e qualche breve commento che facilitano la sua più immediata comprensione. Al di là del linguaggio, che è ovviamente datato, il suo contenuto ci si presenta quanto mai attuale e stimolante.
Al termine dell’omelia di san Carlo viene inserita una preghiera mariana, tratta da un’altra omelia nella quale il Borromeo commenta il miracolo delle nozze di Cana di Galilea.
Il secondo testo è la Lettera Lumen caritatis che Benedetto XVI ha inviato alla Chiesa Ambrosiana nel IV centenario della canonizzazione di san Carlo Borromeo vescovo, il 1° novembre 2010. Vi troviamo una sintetica e quanto mai efficace presentazione della vita e dell’opera del Borromeo nel loro “segreto” interiore:
lo slancio verso la santità che fa vibrare il vissuto quotidiano di amore contemplativo verso Gesù crocifisso e di amore generoso verso tutti nella difesa della “fede dei semplici” e dei “diritti dei poveri”.

