
I cristiani conoscono i dieci comandamenti dal tempo della loro infanzia, conservandone però un ricordo per lo più negativo, a volte addirittura opprimente. E tuttavia questi pilastri dell’etica cristiana contengono ben altro che rigide proibizioni e imposizioni.
Questo libro del grande maestro spirituale Anselm Grün ripropone le “dieci parole” come segnali universali del cammino verso la libertà per ogni uomo. «Non avrai altri dèi accanto a me» diventa Dio è qui; «Non uccidere» diventa Io voglio vivere; «Non rubare» si trasforma in Mi basta quello che ho; «Non desiderare la donna del tuo prossimo» mette l’accento su Il mio amore è puro. Tutti argomenti di grande attualità che toccano la vita di tutti i giorni, l’educazione dei propri figli, il dovere dei cittadini che pagano le tasse e il senso profondo della vita. Un codice universale a disposizione di tutti per identificare immediatamente i grandi principi della convivenza civile e dell’etica umana.
Anselm Grün, nato nel 1945, a 19 anni entra nel monastero benedettino di Münsterschwarzach. Negli anni ’70 riscopre la tradizione degli antichi Padri monastici e vede la loro nuova importanza specialmente in collegamento con la moderna psicologia. Dopo aver compiuto gli studi di filosofia, di teologia e di economia aziendale, dal 1977 egli è «cellerario», ossia responsabile finanziario e capo del personale dell’abbazia di Münsterschwarzach. In numerosi corsi e conferenze egli si addentra nei bisogni e nelle domande esistenziali degli uomini. Viene apprezzato da molti come consigliere spirituale ed è tra i più letti autori cristiani del presente. Di lui le Edizioni San Paolo hanno pubblicato: Il coraggio di trasformarsi. Alla scoperta del dinamismo della vita interiore (19992); Apri i tuoi sensi a Dio. Esperienze, suoni, colori e desideri rimossi (2001); Autostima e accettazione dell’ombra. Come ritrovare la fiducia in se stessi (20033); Digiunare. Per il corpo e lo spirito (2003); Nuovi volti di Gesù (2003); Per vincere il male. La lotta contro i demoni nel monachesimo antico (2003) Sua anche la serie dei libri fotografici sulla Gioia.
Nel 1980, l’esercito guatemalteco avviò un’intensa campagna di terrore contro la popolazione civile della regione del lago Atitlán nel tentativo di stroncare il sostegno popolare all’opposizione durante la lunga guerra civile in Guatemala. A Santiago, l’esercito prese di mira i capi della comunità e i
catechisti laici, i quali spesso «scomparivano» o erano rapiti, torturati per ottenere informazioni e poi uccisi. La comunità era in preda alla paura. Molti denunciavano i loro stessi vicini alle autorità per dimostrare la propria lealtà e salvarsi la vita.
La vicenda si svolge a Santiago Atitlán, una città su di un magnifico lago sull’altipiano vulcanico del Guatemala sud-occidentale, ed è incentrata su Padre Tanley Francis Rother, un sacerdote missionario dell’Arcidiocesi di Oklahoma City, che fu parroco di Santiago per tredici anni, fino al suo assassinio per mano di uno squadrone della morte guatemalteco nel 1981. Perché raccontare questa storia? Perché, dopo venticinque anni dalla morte, rimane ancora ignorata proprio ora che, in Guatemala, gli abusi documentati contro la Chiesa sono di nuovo in aumento.
Henri Nouwen, scrittore, conferenziere e per moltissimi cristiani nel mondo maestro di spiritualità e di fede, nacque in Olanda nel 1932. Sacerdote e docente di grande talento, insegnò in varie Università, tra le quali Notre Dame,Yale e Harvard, ma trascorse il suo ultimo decennio di
vita come assistente e pastore della comunità di Daybreak a Toronto (Canada), una delle tante Comunità dell’Arca che, fondate da Jean Vanier nel 1963 e oggi diffuse in tutto il mondo, assistono disabili fisici e psichici. Colpito da infarto mentre si trovava lontano dalla sua comunità per un
periodo sabbatico, Nouwen morì nel 1996 nel suo Paese natale. Da allora il suo influsso è andato crescendo, alimentato dalla fama dei suoi scritti e della sua personalità di credente intensamente, appassionatamente impegnato. Tra le opere maggiori della sua copiosa produzione letteraria si segnalano Il guaritore ferito, A mani aperte, L’abbraccio benedicente e La voce dell’amore. Per San Paolo ha scritto, Muta il mio dolore in danza (2006).
David Maria Turoldo è sì facilmente riconoscibile per il suo stile, ma brilla ancor più per le “cose” che egli vuole non solo dire, ma annunciare, proclamare.
Queste pagine, che raccolgono riflessioni e poesie composte in momenti differenti, recano tutte la stessa impronta di stile e di contenuto.
Basta leggere a caso qualche frammento per risentire il ritmo, l’ardore e la passione turoldiana, ma anche i temi teologici ed esistenziali; gli stessi temi, poi, i “verticali” e gli “orizzontali”, cioè quelli mistici e quelli sociali, s’incrociano ostentatamente.
destinatari
Un ampio pubblico
l’autore
David Maria Turoldo nato a Coderno (Udine) il 16 novembre 1916, entrò giovanissimo nell’Ordine dei Servi di Maria e a soli ventiquattro anni fu ordinato sacerdote. Laureatosi in filosofia, visse nel convento di San Carlo al Corso in Milano gli anni della Resistenza, cui partecipò direttamente fondando e dirigendo un foglio clandestino antifascista, «L’Uomo». Morì a Milano il 6 febbraio 1992 ed è sepolto nel piccolo cimitero di Fontanella. Le prime liriche apparvero nel dopoguerra e una prima raccolta complessiva è del 1971. La successiva è del 1990, O sensi miei..., e gli valse l’ammirazione di illustri protagonisti della poesia contemporanea, quali Andrea Zanzotto, Luciano Erba, Giovanni Giudici. Seguirono Canti ultimi (1991) e Mie notti con Qohelet (1992) e alcuni significativi saggi sulla problematica religiosa ed esistenziale: Alla porta del bene e del male (1978), Anche Dio è infelice e Neanche Dio può stare solo (entrambi del 1991). Di padre Turoldo le Edizioni San Paolo hanno pubblicato: «Lungo i fiumi...». I Salmi, Opere e giorni del Signore. Commento alle letture liturgiche festive, La speranza non muore, Via Crucis. Il cammino verso la vita, Il sapore del pane, Diario dell’anima e il ben noto Amare.
Con le comunità pastorali il cardinal Tettamanzi vuole dare una nuova organizzazione alla diocesi ambrosiana. Il cambiamento, tuttavia, non è solo né primariamente organizzativo. È necessario uno sforzo comune dei sacerdoti, dei fedeli, di quanti hanno a cuore la vita civile e religiosa del paese.
La portata del rinnovamento, peraltro, va al di là della Lombardia e dell’Italia. Gli stessi non credenti sono interessati perché la spiritualità e la struttura diocesana sono realtà della vita di ogni giorno.Anche dall’esito dello sforzo in atto dipende il volto delle nostre città nei prossimi anni.
destinatari
Laici e sacerdoti.
l’autore
Dionigi Tettamanzi (Renate, Milano, 1934) è arcivescovo di Milano dal 2002. Sacerdote dal 1957, è stato docente di teologia morale e sacramentaria, rettore del Pontificio Seminario Lombardo in Roma, arcivescovo di Ancora-Osimo, Segretario e Vice presidente della Conferenza episcopale italiana e, dal 1995 al 2002, arcivescovo di Genova. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato L’avventura cristiana, Farsi prossimo in san Carlo e Non c’è futuro senza solidarietà.
Il volume raccoglie le lettere pastorali indirizzate da Bruno Forte ai fedeli della sua diocesi.
Lampada ai nostri passi: La Parola di Dio, L’acqua della vita: Il battesimo, Il sigillo dello Spirito: La cresima, Il pane dei pellegrini: L’eucaristia, La gioia del perdono: La riconciliazione, I colori dell’amore: Il matrimonio, Preti per amore: Il sacerdozio, Il Medico celeste: L’unzione degli infermi. Contiene due inediti.
Bruno Forte è uno dei teologi più conosciuti in Italia e nel mondo. Nel 1996 egli ha portato a compimento la sua summa, la Simbolica ecclesiale in 8 volumi (pubblicati dalle Edizioni San Paolo), una tra le poche opere sistematiche del dopo concilio.
«Riscoprire i contenuti della fede professata, celebrata, vissuta e pregata, e riflettere sullo stesso atto con cui si crede, è un impegno che ogni credente deve fare proprio»: con le parole del Motu Proprio Porta fidei, Benedetto XVI ha ribadito la necessità – per ogni credente – della piena conoscenza e consapevolezza del proprio credo. Questo libro si propone di aiutare i fedeli in questo impegno, impegno necessario per aprire sempre più ai cuori la “porta della fede” (Atti 14,27).
Per far ciò, Bruno Forte presenta e commenta gli aspetti essenziali del cristianesimo: le preghiere, i sacramenti, le beatitudini e i comandamenti.
Destinatari
Tutti i cristiani.
Autore
Bruno Forte, nato nel 1949 a Napoli, è stato ordinato sacerdote nel 1973.Dottore in teologia nel ’74 e in filosofia nel ’77, è stato fino al 2004 Ordinario di teologia dogmatica nella Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. È membro dei Pontifici Consigli per la Cultura, per l’Unità dei Cristiani e per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Nel giugno 2004 Giovanni Paolo II lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Chieti-Vasto. È membro della Commissione Mista Internazionale cattolico- ortodossa e di quella fra la Chiesa Cattolica e il Gran Rabbinato d’Israele. Delle sue opere la principale è la Simbolica Ecclesiale (Edizioni San Paolo) in otto volumi. Fra i testi di esercizi spirituali (tutti pubblicati dalle Edizioni San Paolo) segnaliamo: Sotto il sole di Dio. L’Apocalisse e il senso della storia, 2008; Alla scuola di Paolo per vivere di Cristo. Esercizi spirituali sulla Lettera ai Romani, 2009; I Salmi delle ascensioni. Un cammino spirituale, 2010; La lettera dell’amore. Esercizi spirituali sulla 1a Giovanni, 2011.
«Come può Cristo diventare il signore anche dei non-religiosi?». Come parlare di Dio senza religione? Che cosa può dire il vangelo in un mondo diventato «adulto», in cui il cristianesimo come religione istituita non ha quasi più visibilità? Sono alcune delle domande profetiche lanciate dalla sua prigione dal pastore luterano Dietrich Bonhoeffer, prima che i nazisti lo impiccassero nel 1945. L'autore del presente saggio traccia la «biografia teologica» di questo «resistente» della prima ora. Le parole di questo uomo di fede, che seppe andare fino in fondo nel suo impegno sia sul piano del pensiero che su quello dell'azione, hanno conquistato una pertinenza e un'attualità sempre maggiori, che rimangono vive anche agli inizi del XXI secolo.
Destinatari
Quanti desiderano conoscere il pensiero di questo teologo, pastore luterano, ucciso dal nazismo per la sua opposizione al regime.
Autore
ARNAUD CORBIC, nato nel 1969, è un francescano teologo e filosofo convertitosi al cattolicesimo a 22 anni. Attualmente insegna filosofia contemporanea presso il Pontificio ateneo Antonianum di Roma. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: Camus et Bonhoeffer. Rencontre de deux humanismes (Labor et Fides, 2002); L'incroyance. Une chance pour la foi? (Labor et Fides, 2003); Camus. L'absurde, la revolte, l'amour (Les Éditions de l'Atelier, 2003).
Questo libro racconta la storia di una donna (1891-1942) che è stata chiamata Edith in famiglia, signorina Edith Stein al liceo, dottoressa Edith Stein all'università, suor Teresa nel Carmelo, matricola 44074 ad Auschwitz e ora, per la chiesa, è santa Teresa Benedetta della Croce.
Una raccolta degli scritti più significativi di don Luigi Giussani, curata dal suo successore alla guida di Comunione e Liberazione. Testi che continuano ad accompagnare e sostenere moltissime persone nella quotidiana vita di fede.
Per ogni giorno dell'Avvento l'autore suggerisce una riflessione, un esercizio pratico e un piccolo rituale da sperimentare concretamente, anche insieme ad amici e familiari per riscoprire la ricchezza esistenziale dell'Avvento e del Natale. Per ognuna delle quattro domeniche di Avvento, viene poi offerta una breve meditazione che aiuta ad approfondire il mistero e la magia di questo tempo speciale. Infine Grünn spiega, facendone emergere tutta la potenza positiva, i simboli dell'Avvento e del Natale: il bambino divino, la corona, la candela, il presepio, l'albero, l'angelo, la stella, la notte santa?
Chiara e Francesco erano grandi amici ed entrambi grandi amici di Dio. Il guaio era che una viveva sempre con le sue sorelle a S. Damiano, da cui praticamente non usciva mai. E l'altro, assieme ai suoi fratelli, se ne andava sempre in giro per il mondo. Quando capitava ad Assisi, non mancava mai di far visita a Chiara. Che ne era assai felice, ma... Ella avrebbe ardentemente desiderato mangiare almeno un'altra volta in compagnia di Francesco! Ma pur pregandolo assai... Francesco non volle neanche questa volta acconsentire alla sua richiesta! E rifiutò l'invito a pranzo...
Si può essere felici? Quando posso essere contento della mia vita? Di cosa ho effettivamente bisogno per essere felice, e di cosa no? Che cosa mi impedisce di trovare un’intesa con la realtà, così com’è? Anselm Grün ci conduce alla scoperta del nostro stare bene nel quotidiano. E sul fatto che a volte è già sufficiente vedere le cose da un’altra prospettiva per essere contenti. Ma il modo in cui si reagisce a ciò che ci è dato come punto di partenza, dipende dalla maniera in cui ci si pone interiormente rispetto alla realtà. L’atteggiamento della gratitudine è di estrema importanza: chi è riconoscente per l’oggi, sa trovare la gioia anche nelle piccole cose, per quanto faticose siano.