
Per il Giubileo dei Sacerdoti e dei Seminaristi, Papa Francesco, desiderava diventare predicatore di Misericordia. L'evento, vissuto come un vero e proprio ritiro spirituale, ha visto il Pontefice intrattenersi nelle tre grandi basiliche - San Giovani in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo Fuori le Mura - con oltre sei mila sacerdoti invitandoli a riflettere e a pregare per essere sempre ministri di misericordia. Il volume, la cui Prefazione è a firma di monsignor Rino Fisichella, raccoglie gli interventi e le omelie del Santo Padre pronunciate nel corso del ritiro spirituale. Un vero e proprio momento di preghiera in cui la vicinanza con tutti e la misericordia diventano il senso dell'umanesimo auspicato da Papa Francesco che attraverso le sue parole non smette di rincuorare i sacerdoti spronandoli nel loro cammino di ministri di misericordia.
Voi predicate speranza arricchisce ulteriormente la Collana della Libreria Editrice Vaticana – Le parole di Papa Francesco – e contiene i discorsi tenuti nel corso del viaggio apostolico in Polonia dal Santo Padre in occasione della trentunesima Giornata Mondiale della Gioventù (27-31 Luglio 2016). Gli interventi di Papa Francesco sono delle vere e proprie catechesi rivolte ai giovani e alla famiglia strutturate e pensate nel segno della Misericordia e nel ricordo di san Giovanni Paolo II, ideatore e promotore della GMG e guida del popolo polacco lungo il cammino verso la libertà. La raccolta è arricchita da un inserto fotografico del viaggio.
Traendo direttamente ispirazione dall'Esortazione apostolica Amoris laetitia, i 12 schemi di preghiera qui proposti seguono fedelmente l'itinerario di riflessione indicato da Papa Francesco, incentrandosi volta a volta su un singolo mistero della vita della Santa Famiglia e di Cristo. Si tratta di formulari di preghiera pensati per essere celebrati insieme da tutta la famiglia, da singole coppie o da gruppi di famiglie cristiane. Schemi completi e compiuti da interpretare in senso dinamico: pur salvaguardando la sobrietà che li contraddistingue, è sempre possibile valorizzarli e arricchirli mediante preghiere, simboli e gesti appropriati alle condizioni di chi celebra o al tempo liturgico.
Il presente volume contiene le riflessioni del Cardinale Sistach sull'Amoris laetitia al fine di contribuire alla valorizzazione della ricchezza dei contenuti donati da Papa Francesco e dal lavoro pastorale che ci ha lasciato come Pastore di tutta la Chiesa. Le riflessioni di Sua Eminenza nascono a seguito della sua partecipazione alle due assemblee sinodali nell'ottobre 2014 e nell'ottobre 2015. Gli interventi e i documenti di quelle assemblee sono rintracciabili all'interno dell'Esortazione che raccoglie i contributi dei due Sinodi sulla famiglia e altre considerazioni capaci di «orientare la riflessione, il dialogo e la prassi pastorale sul matrimonio e la famiglia e, allo stesso tempo, offrire coraggio, stimolo ed aiuto alle famiglie nel loro impegno e nelle loro difficoltà».
La speranza cristiana, come anticipa già lo stesso titolo, offre una nuova serie di catechesi sul tema della speranza. Un argomento molto caro al Pontefice e che egli stesso considera fondamentale «in questi tempi che appaiono oscuri, in cui a volte ci sentiamo smarriti davanti al male e alla violenza che ci circondano, davanti al dolore di tanti nostri fratelli» (pag. 5). Il volume è aperto dalle riflessioni del 7 dicembre 2016 ispirate dal profeta Isaia, profeta dell'Avvento, messaggero della speranza e prosegue affrontando la speranza generata dall'incarnazione del Figlio di Dio. E ancora le osservazioni nate grazie alle suggestioni della Lettera ai Romani in cui la figura di Abramo indica la via della fede e della speranza. Sperare è un bisogno primario dell'uomo e il Pontefice lo ricorda, nelle sue riflessioni, attraverso la figura del profeta Giona e dell'eroina Giuditta. Le catechesi raccolte all'interno del volume coprono un arco temporale che va dal 7 dicembre 2016 al 22 febbraio 2017.
Madre Teresa di Calcutta (nome di battesimo Agnese Gonxha), figlia di un droghiere albanese, è nata nel 1910 nella cittadina macedone di Skopje, tuttavia - ella scrive - «mi sento indiana fin nel più profondo dell’anima». Ha fondato le Missionarie della Carità, le quali dall’India si sono ormai diffuse in tutto il mondo. Come Madre Teresa, vestono un sari bordato d’azzurro e calzano sandali. Vivono povere tra i poveri, tra i malati, tra i moribondi. Nel 1979 ha ricevuto il Premio Nobel per la pace, per la sua dedizione ai poveri. È morta a Calcutta nel 1997.
Nel suo libro scrive: «Alcune persone vennero a trovarmi a Calcutta e, prima di partire, mi pregarono:
- Ci dica qualcosa che ci aiuti a vivere meglio.
E io dissi loro:
- Sorridete gli uni agli altri: sorridete a vostra moglie, a vostro marito, ai vostri figli, sorridetevi a vicenda; poco importa chi sia quello a cui sorridete; e questo vi aiuterà a crescere nell’amore reciproco.
Allora uno di quelli mi domandò:
- Lei è sposata?
- Sì - risposi - e qualche volta trovo difficile sorridere a Lui!
Ed è vero. Anche Gesù può essere molto esigente, ed è proprio quando egli è così esigente che è molto bello rispondergli con un gran sorriso».
Luigi Giussani, il fondatore di Comunione e Liberazione, ha fama di uomo controverso. Numerose persone gli riconoscono entusiasmo e ansia di evangelizzazione; altri gli rimproverano anticonformismo e resistenza alle direttive dei superiori. Monsignore Angelo Majo, suo compagno di seminario e amico per la vita, mette a disposizione dei lettori le lettere che il Gius gli ha inviato per più di cinquant'anni. In esse è possibile cogliere l'amore appassionato per Cristo la cui presenza nella vita degli uomini è avvertita in modo quasi fisico come conseguenza dell'incarnazione. Non mancano gli accenni ai momenti difficili, l'amarezza per l'incomprensione nella Chiesa e nella società. Luigi Giussani è nato a Desio (Milano) il 15 ottobre 1922. Ordinato sacerdote nel 1945, ha dapprima insegnato nella Facoltà Teologica di Venegono dogmatica e teologia orientale. Un casuale incontro con alcuni studenti "paurosamente ignoranti della Chiesa" lo spinse a impegnarsi nella scuola statale, come insegnante di religione nel liceo milanese Berchet e poi nell'Università Cattolica del Sacro Cuore. In seguito si è dedicato allo sviluppo del movimento da lui fondato, della cui Fraternità è presidente a vita. Angelo Majo è nato a Milano il 2 agosto 1926. Ordinato sacerdote nel 1949, è stato vicerettore del seminario del duomo, rettore del Collegio Villoresi San Giuseppe di Monza, responsabile dell'ufficio stampa della curia arcivescovile e parroco del duomo.
2ª edizione maggio 2004
Collana LE RAGIONI DELLA SPERANZA
Formato 13 x 21 cm - BROSSURA FRESATA
Numero pagine 96
Ispirandosi alla sapienza degli antichi monaci, l’autore presenta gli otto vizi capitali – impudicizia, crapula, cupidigia, tristezza, ira, accidia, avidità di gloria, superbia - messi in moto da altrettanti demoni oggi come nell’antichità, ai tempi dei combattimenti memorabili tra Sant’Antonio del deserto e Satana. La natura e le tecniche dei demoni, i mezzi e i metodi per combatterli anche alla luce della psicologia moderna, si presentano al lettore di oggi come una strada per crescere nella conoscenza di sé e nella potenza del bene e della fede.
La regola di San benedetto per l’uomo di oggi. L’autore, noto monaco benedettino e autore di numerosi libri di successo, presenta la figura e la spiritualità di San Benedetto da Norcia adattando la celeberrima Regula Benedicti all’oggi: preghiera e culto a Dio, lavoro nelle sue varie forme, prudenza nel giudicare e saggezza nel deliberare il da farsi, serenità di spirito e dominio delle passioni, vita nell’ordine, e capacità di adattarsi agli altri nel perseguimento del fine comune. Il libro contiene anche una breve biografia del santo in cui vengono messi in risalto i tratti essenziali della sua personalità. Un insegnamento che supera ormai il tempo e lo spazio.
Anselm Grün, nato nel 1945, a 19 anni entra nel monastero benedettino di Münsterschwarzach (Germania). Dopo aver compiuto gli studi filosofici, teologici e di economia aziendale, dal 1977 è “cellerario”, ossia responsabile finanziario e capo del personale dell’abbazia di Münsterschwarzach. In numerosi corsi e conferenze egli si addentra nei bisogni e nelle domande esistenziali degli uomini. È un apprezzato consigliere spirituale, e da alcuni anni uno tra i più letti autori cristiani del nostro tempo. Di lui le Edizioni San Paolo hanno pubblicato: Autostima e accettazione dell’ombra; Per vincere il male; Nuovi volti di Gesù; Digiunare; Lottare e amare; Regina e selvaggia; Il coraggio di trasformarsi; Apri i tuoi sensi a Dio.
Il Padre Nostro è una preghiera universale, rivela ciò di cui l’uomo ha bisogno, ciò che è veramente importante per la sua vita, e dunque ciò che può chiedere a Dio nella sua preghiera. Ogni essere umano e l’umanità tutta può esprimersi con il Padre nostro. Il priore di Bose conduce il lettore alla scoperta della preghiera di Gesù, introducendolo innanzitutto nel contesto e nella struttura del Padre Nostro nelle sue diverse versioni (Matteo, Luca, Didaché) e commentando poi tutto il testo lasciato da Gesù ai suoi discepoli. Appare così in tutta la sua verità ciò che è dichiarato nel sottotitolo del libro, una sintesi del kerigma cristiano, una sintesi dell’umanità.
Enzo Bianchi (Castel Boglione, Monferrato, 1943) è fondatore e priore della Comunità Monastica di Bose. Direttore di Parola, Spirito e Vita, membro della redazione della rivista internazionale di teologia Concilium, è autore di numerosi testi, tradotti in molte lingue sulla spiritualità cristiana e sulla grande tradizione della Chiesa, scritti tenendo sempre conto del vasto e multiforme mondo di oggi. Collabora a La Stampa, Avvenire, Luoghi dell’infinito e, in Francia, a La Croix, Panorama e La Vie. Tra i suoi libri ricordiamo: i commenti esegetici e spirituali, Adamo dove sei? (1994), Apocalisse di Giovanni (1990, n.e. 2000); i saggi, Pregare la Parola (1974, n.e. 1994), Il radicalismo cristiano (1980), Vivere la morte (1983, n.e. 1996), Da forestiero (1995), Altrimenti (1998), Le parole della spiritualità. Per un lessico della vita interiore (1999, n.e. 2003), Non siamo migliori (2002), Cristiani nella società (2003), Dare senso al tempo (2003), Nuove apocalissi (2003), Ai presbiteri (2004), La differenza cristiana (2006); l’intervista a cura di Marco Guzzi, Ricominciare (1991, n.e. 1999). Nella presente collana ha già pubblicato Una vita differente (2005, 20062).
Teologo di grande spessore ed esperto divulgatore, Bruno Forte approfondisce la Lettera di San Paolo ai Romani,con lo stile della lettura spirituale. Il testo si articola in due sezioni:“Alla scuola di Paolo”, che presenta la figura dell’Apostolo,“Per vivere di Cristo”, incentrata sul messaggio della Lettera e sulle “vie” spirituali che il testo propone.I temi forti del libro sono quelli classici paolini: la lotta con il male,la giustificazione,la vita secondo lo Spirito.
AUTORE Bruno Forte, nato a Napoli nel 1949, sacerdote nel ‘73, dottore in teologia nel ‘74 e in filosofia nel ‘77, è stato a lungo titolare della cattedra di teologia dogmatica nella Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Ha trascorso lunghi periodi di ricerca a Tubinga e a Parigi. Ha tenuto lezioni e conferenze in molte università europee e americane,e corsi di aggiornamento e di esercizi spirituali neivari continenti. Delle sue opere (molte delle quali tradotte nelle più importanti lingue del mondo) la principale è la Simbolica Ecclesiale,pubblicata dalle Edizioni San Paolo in otto volumi tra il 1981 e il 1996. Il 26 giugno 2004 il Santo Padre lo ha nominato arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto. Nel 2005 è stato eletto Presidente della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede, l’Annuncio e la Catechesi della Conferenza Episcopale Italiana.