
Un saggio teologico sulla mariologia di Joseph Ratzinger che rivela la posizione di Maria come una sintesi vivente del Vangelo di Gesù e della missione compiuta nel suo nome. Un testo di alta divulgazione teologica che presenta la madre di Gesù come colei che accoglie la Parola (annunciazione), la genera (natività), la presenta al mondo (epifania), la conserva dentro di sé (vita di Nazareth), le crede (presenza a Cana), la diffonde (visitazione), le è fedeli (croce) e la testimonia (pentecoste). Un libro redatto anche… “ con bella scrittura, favorendo in tal modo la lettura d’un testo che scava a fondo nel mistero cristiano e mariano, senza divenire mai arido e distante dal lettore” (dalla Presentazione del card. Tarcisio Bertone), e arricchito da otto testi di omelie mariani di Papa Benedetto XVI.
Michele Giulio Masciarelli, sacerdote dell’arcidiocesi di Chieti-Vasto, si è laureato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana (Roma) nel 1972, in filosofia presso l’Università Abruzzese «G. D’Annunzio» (Chieti) nel 1976 e in diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense (Roma) nel 1981. Insegna teologia dogmatica presso la Facoltà Marianum (Roma) e teologia fondamentale e dogmatica presso l’Istituto Teologico Abruzzese-Molisano (Chieti), di cui già Preside. Insegna filosofia nel Liceo pedagogico «Isabella Gonzaga» di Chieti. Nella sua arcidiocesi è stato, per lunghi anni, viceparroco e parroco; assistente della FUCI e dei laureati cattolici; vicario episcopale per la cultura e l’ecumenismo e, attualmente, per il sinodo diocesano; moderatore di Curia. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo: La Chiesa è missione (Piemme, 1988); Laudare (LEV, 1992); Educare alla mondialità (AVE, 1993); Cristo nostra festa (Paoline, 1997); Abitare il silenzio (Dehoniane, 1998); Figli di un Dio maggiore (LEV, 1999); Alti silenzi. Dalla bellezza a Dio (LEV, 2003). Scrive molto su tematiche di teologia mariale; fra l’altro ricordiamo: Maria icona di speranza (Paoline, 2000); La discepola. Colei che è beata perché ha creduto (LEV, 2000); La maestra. Lezioni mariane a Cana (LEV, 2002); L’Innocente. Maria, l’immacolata (LEV, 2005).
Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, i due ultimi papi della Chiesa Cattolica hanno tanti punti in comune. Sono quasi coetanei, sono nati ambedue in Europa Centrale, su fronti opposti sono scampati alla seconda guerra mondiale, hanno partecipato insieme al Concilio ecumenico Vaticano II. Hanno poi collaborato a Roma per quasi un quarto di secolo. Gli eventi esteriori, tuttavia, non ci dicono l’essenziale: al di là della lunga collaborazione, tra il papa polacco e il prefetto della dottrina della fede si erano sviluppate stima, cordialità e amicizia come raramente capita di incontrare nella storia.
I testi di Benedetto XVI che qui vengono presentati, tratti da varie occasioni, sono una lettura privilegiata della figura e del pontificato di Giovanni Paolo II. Danno una interpretazione autorevole di alcuni eventi decisivi del pontificato, soprattutto lasciano intravedere, attraverso la commozione del ricordo il cuore del grande papa.
Le tre lettere di Giovanni rispondono all’esigenza della prima comunità cristiana di difendersi dai falsi maestri e dalle concezioni dualistiche che ponevano una netta separazione tra lo spirito e la materia e minavano la verità dell’incarnazione del Figlio di Dio. Enzo Bianchi prende spunto dallo scritto giovanneo per riaffermare con forza e originalità l’unità del credente e la forza di amare che viene dal fatto che “Dio è amore” (4,8).
Enzo Bianchi (Castel Boglione, Monferrato, 1943) è fondatore e priore della Comunità Monastica di Bose. Direttore di Parola, Spirito e Vita, membro della redazione della rivista internazionale di teologia Concilium, è autore di numerosi testi, tradotti in molte lingue sulla spiritualità cristiana e sulla grande tradizione della Chiesa, scritti tenendo sempre conto del vasto e multiforme mondo di oggi. Collabora a La Stampa, Avvenire, Luoghi dell’infinito e, in Francia, a La Croix, Panorama e La Vie. Tra i suoi libri ricordiamo: i commenti esegetici e spirituali, Adamo dove sei? (1994), Apocalisse di Giovanni (1990, n.e. 2000); i saggi, Pregare la Parola (1974, n.e. 1994), Il radicalismo cristiano (1980), Vivere la morte (1983, n.e. 1996), Da forestiero (1995), Altrimenti (1998), Le parole della spiritualità. Per un lessico della vita interiore (1999, n.e. 2003), Non siamo migliori (2002), Cristiani nella società (2003), Dare senso al tempo (2003), Nuove apocalissi (2003), Ai presbiteri (2004), La differenza cristiana (2006); l’intervista a cura di Marco Guzzi, Ricominciare (1991, n.e. 1999). Nella presente collana ha già pubblicato Una vita differente (2005, 20062), Vivere è Cristo (2006).
Per chi si aspettava un papa latino americano o addirittura africano, ecco un tedesco, nato nel 1927 nel cuore cattolico dell’Europa, la Baviera. Un uomo che, come il suo predecessore polacco, è stato segnato dal nazismo, dalla guerra, dalla Shoah e dal comunismo. Un europeo militante che ha richiamato tutti a combattere per la verità, nel nome dell’amore. Probabilmente “l’ultimo papa europeo”. Un libro illuminante per il grande pubblico.
Bernard Lecomte, giornalista prestigioso per La Croix, reporter a L’Express, capo redattore presso Figaro Magazine, é autore della recente biografia Giovanni Paolo II, Baldini & Castoldi, 2004.
Il libro presenta alcune raccolte di preghiere. La prima, Sequela, pone l’orante nella sequela di Gesù. La seconda, Mistagogia, favorisce la meditazione orante dei contenuti della fede, dei sacramenti e della vita cristiana. La terza, Via Crucis, è volta a far memoria del cammino del Nazareno verso la Croce. La quarta, Magnificat, introduce alla scuola della “Déesis”, la Vergine orante Madre del Verbo Incarnato. Seguono alcune Preghiere a Maria. Le Preghiere destinate ai bambini sono un aiuto per entrare nell’amicizia con Gesù nella varie situazioni della vita. Concludono il volume tre testi teologici sulla preghiera.
Bruno Forte, nato a Napoli nel 1949, sacerdote nel '73, dottore in teologia nel '74 e in filosofia nel '77, è stato a lungo titolare della cattedra di teologia dogmatica nella Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia MeriDionale. Ha trascorso lunghi periodi di ricerca a Tubinga e a Parigi. Ha tenuto lezioni e conferenze in molte università europee e americane, e corsi di aggiornamento e di esercizi spirituali nei vari continenti. Delle sue opere (molte delle quali tradotte nelle più importanti lingue del mondo) la principale è la Simbolica Ecclesiale, pubblicata dalle Edizioni San Paolo in otto volumi tra il 1981 e il 1996. Il 26 giugno 2004 il Santo Padre lo ha nominato arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto. Nel 2005 è stato eletto Presidente della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede, l'Annuncio e la Catechesi della Conferenza Episcopale Italiana.
L’esperienza originaria e originante dell’esistenza che è l’amore viene resa oggetto di un’attenta e ricca meditazione spirituale da parte di Bruno Forte, il più noto teologo italiano, da tre anni arcivescovo di Chieti-Vasto.
L’Autore riflette sull’amore a partire dal libro biblico che più direttamente ne parla, il Cantico dei Cantici. Il primo capitolo ne fa comprendere l’immenso valore nella tradizione ebraica e nella tradizione cristiana, mentre il secondo mostra in che senso l’amore ne sia il tema principale. Sono gli altri tre capitoli a soffermarsi attentamente sui gradi dell’amore. Il primo grado è l’amore che cerca, il secondo grado è l’amore unitivo, il terzo grado è l’amore che vince anche la morte, l’amore senza fine che solo da Dio può essere reso attuale.
Bruno Forte , nato a Napoli nel 1949, sacerdote nel '73, dottore in teologia nel '74 e in filosofia nel '77, è stato a lungo titolare della cattedra di teologia dogmatica nella Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Ha trascorso lunghi periodi di ricerca a Tubinga e a Parigi. Ha tenuto lezioni e conferenze in molte università europee e americane, e corsi di aggiornamento e di esercizi spirituali nei vari continenti. Delle sue opere (molte delle quali tradotte nelle più importanti lingue del mondo) la principale è la Simbolica Ecclesiale, pubblicata dalle Edizioni San Paolo in otto volumi tra il 1981 e il 1996.
Il 26 giugno 2004 il Santo Padre lo ha nominato arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto. Nel 2005 è stato eletto Presidente della Commissione Episco pale per la Dottrina della Fede, l’Annuncio e la Catechesi della Conferenza Episcopale Italiana.
La figura di Maria alla luce dell’Antico e del Nuovo Testamento. Illustrato dalle splendide immagini della tradizione pittorica di tutti i tempi, il testo presenta la Madre di Gesù partendo dai brani biblici dall’Antico Testamento (Genesi, Esodo, Rut. Salmi, Isaia) e del Nuovo Testamento (Annunciazione, Magnificat, Fuga in Egitto, Natale, Vangeli dell’infanzia, Nazareth, Nozze di Cana, Crocifissione, Atti degli Apostoli, Apocalisse). Il sapiente commento di Ravasi fa risplendere il volto della donna e della madre e introduce il lettore nella tradizione artistica e culturale dei duemila anni di storia del cristianesimo.
Gianfranco Ravasi, nato nel 1942 a Merate (Lecco) e sacerdote della diocesi di Milano dal 1966, già Prefetto della Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana di Milano, docente di esegesi dell’Antico Testamento nella Facoltà teologica dell’Italia settentrionale e di ebraico nel Seminario arcivescovile milanese, è stato eletto vescovo da Benedetto XVI nel settembre 2007 e nominato Presidente del Pontifico Consiglio della Cultura. Membro di numerose accademie e istituzioni culturali italiane e straniere, è autore di una settantina di volumi, tra i quali meritano di essere segnalati alcuni studi monumentali di grande rilievo scientifico come il commento a Giobbe (Roma 1979), il Libro dei Salmi (Bologna 1981-1984), il Qohelet (Cinisello Balsamo 1988), il Cantico dei Cantici (Bologna 1992). Fitta è anche la serie delle sue pubblicazioni di taglio pastorale e spirituale. Presente con i suoi articoli su numerose riviste specializzate, italiane e straniere, e su quotidiani e riviste divulgative, è da molti anni collaboratore del settimanale Famiglia Cristiana per il quale ha realizzato il grande e impegnativo progetto dei dieci volumi della Bibbia per la Famiglia. Tra le sue pubblicazioni presso le Edizioni San Paolo, ricordiamo I Monti di Dio (2001), I Comandamenti (2002), Il bello della Bibbia (2004) e Le Sorgenti di Dio (2005), Le parole di Paolo (2007).
Benedetto XVI non ha scritto una storia del pontificato di Giovanni Paolo II e neppure un saggio sul pensiero del suo predecessore. Con un'operazione semplice e coraggiosa il nuovo papa si colloca tra le schiere di ammiratori e fedeli desiderosi di esprimere a Giovanni Paolo II stima e affetto.
Questa raccolta di lettere – ad amici, collaboratori ed avversari – rappresenta uno straordinario documento di accesso al don Lorenzo privato.
Cosa significa concretamente “credere e vivere nella Provvidenza”? In questo volume Divo Barsotti, con la saggezza di un maestro spirituale, passa in rassegna tutti i momenti della giornata del cristiano da vivere alla presenza del Signore. Questa è esattamente la scansione della giornata e del volume: Mi alzo, Mi lavo, Mi vesto, Esco al lavoro, Ancora il lavoro, Mi riposo, Mangio, Vivo con gli altri, Parlo, Mi muovo, Mi addormento.
Non c’è niente nella nostra vita che da Dio non provenga e a Dio non tenda.
Divo Barsotti (Palaia, 1914 - Firenze, 2006), pochi anni dopo l’ordinazione sacerdotale, per interessamento di Giorgio La Pira, si trasferì a Firenze, dove iniziò la sua attività di predicatore e di scrittore. Ai nostri giorni è unanimemente riconosciuto come mistico e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo appena trascorso. La sua produzione letteraria è notevolissima: più di 150 libri, molti dei quali tradotti in lingue straniere, diverse centinaia di articoli presso quotidiani e riviste di spiritualità. Ha scritto commenti alla Sacra Scrittura, studi su vite di santi, opere di spiritualità, diari e poesie. Tra i suoi testi più importanti: Il Mistero cristiano nell’anno liturgico, Il Signore è uno, Meditazioni sull’Esodo, La teologia spirituale di san Giovanni delle Croce, La religione di Giacomo Leopardi, La fuga immobile. Ha fondato la “Comunità dei figli di Dio”, famiglia religiosa che comprende monaci, religiosi che vivono in case di vita comune e laici consacrati che vivono nel mondo; in tutto, circa duemila persone. Vicino alla sensibilità del Cristianesimo orientale, Barsotti ha, tra gli altri, anche il merito di avere fatto conoscere in Italia figure di santi della Russia quali Sergio di Radonez, Serafino di Sarov, Silvano del Monte Athos, con il suo lavoro Cristianesimo russo. Ha insegnato teologia per più di trent’anni presso la Facoltà teologica di Firenze e ha vinto diversi premi letterari come scrittore religioso.
Qual è il nocciolo della fede cristiana? Che cos’hanno in comune i cristiani con buddisti, ebrei, indù o musulmani? Che cosa li distingue?
“In questo libro – scrive l’autore nella Introduzione - vorrei soprattutto sostenere tutti coloro che sono alla ricerca della propria identità aiutandoli a superare la “nebbia dell’incertezza”. Anselm Grün, cerca qui l’essenza del cristianesimo, parlando sia i seguaci di altre religioni sia i cristiani che si sono allontanati dalle proprie radici cristiane. Non si tratta di un libro di dogmatica, inteso a presentare i contenuti essenziali della fede cristiana, quanto piuttosto, di rendere conto di quello che significano Gesù Cristo e la fede cristiana per l’autore in prima persona, a partire dai suoi sessantun anni da cristiano, quarantadue dei quali trascorsi da monaco benedettino.
“Il problema di sapere esattamente quale sia il contenuto e il significato della fede cristiana è oggi avvolto da un nebuloso alone di incertezza, come forse mai prima d’ora nella storia” Joseph Ratzinger