
Il tempo di avvento è un tempo favorevole per fermarsi e riscoprire la nostra umanità. In questa breve lettura degli avvenimenti del Natale, con grande semplicità e vicinanza all’umano, Anselm Grün ci augura che l’angelo del Natale: - ci conduca nel silenzio - ci infonda il coraggio di fare i passi che portano alla vitalità - ci metta a contatto con la fonte della gioia - ci incoraggi a prendere la vita più alla leggera - ci conduca su una strada nuova - mandi all’aria i vecchi piani e ci porti per strade diverse e nuove.
Contenuto
Gli Atti degli Apostoli ci mostrano un’immagine di Chiesa che può oggi essere un modello anche per noi. Il libro degli Atti è un invito a riflettere su come possiamo annunciare la fede, in modo che ne vengano toccati i membri attivi delle comunità cristiane, ma anche le persone che cercano nella filosofia, nella psicologia, nelle religioni orientali e nell’esoterismo una risposta alle loro domande. Anselm Grün offre un’interpretazione dei più importanti racconti degli Atti con l’aiuto dei commentari esegetici di Ernst Haenchen, Franz Mußner, Gerhard Schneider, Rudolf Pesch e Josef Zmijewski. Medita questi racconti tenendo sempre lo sguardo sulla nostra attualità, chiedendosi ciò che intendono dire personalmente a lui e alle persone che incontra.
Destinatari
Tutti
Autore
Anselm GRÜN, monaco benedettino e dottore in teologia, è uno degli autori spirituali più conosciuto al mondo. Con i suoi libri e le sue conferenze raggiunge un pubblico di milioni di persone ed è un modello e compagno spirituale per molti cristiani e non. P. Grün ha trovato orientamento e fiducia nel proprio cammino di fede proprio nelle esperienze delle prime comunità cristiane. Molte delle sue opere, bestseller internazionali, sono state pubblicate in Italia dalle Edizioni Messaggero Padova.
Spesso il dubbio viene visto come qualcosa di negativo. Chi dubita o tentenna spreca la propria vita e diventa confuso. Spesso si dice che il successo appartiene a chi non si fa troppe domande. Anselm Grün approfondisce la questione: come il dubbio e il desiderio di certezza si completano a vicenda; che ruolo gioca il dubbio nella nostra vita; come affrontare la disperazione che sempre ci assale. Come sostiene Anselm Grün, il dubbio può far progredire l'uomo, perché riesce a spezzare le strutture irrigidite e a farcene sperimentare di nuove.
Padre Anselm, sfogliando l'album dei ricordi della sua vita, tra le gioie e i dolori, le intuizioni e l'impegno che l'hanno contraddistinta, si fa compagno di strada nella ricerca di vita di cui ognuno è protagonista in prima persona.
In un tempo di profondi cambiamenti in campo antropologico, sociale e tecnologico, e di fronte agli incalcolabili costi umani ed economici di una pandemia globale, vi sono ancora motivazioni e vie possibili per ritrovare il senso profondo della convivenza tra gli uomini e le donne in famiglia, nei luoghi di lavoro, nella società, nelle comunità cristiane? Alla scuola dei 1500 anni di storia monastica e di comunità fraterne ispirate alla Regola di san Benedetto da Norcia, Anselm Grün rilegge il desiderio e la fatica della vita comune alla luce di otto sapienti percorsi di umanizzazione delle relazioni. Con il suo consueto equilibrio spirituale, padre Anselm riesce a far dialogare le dinamiche più concrete delle vicende personali con le radicali esigenze di un umanesimo biblico di ampio respiro
Nella vita frenetica quotidiana si è sempre più alla ricerca di spazi e tempi di silenzio e isole di pace. Nel corso dei secoli, la tradizione monastica benedettina ha approfondito e condiviso i suoi tesori spirituali e sapienziali, tracciando percorsi di natura pratica (chiamati anche per questo "esercizi") capaci di restituire alla vita il suo respiro profondo. Padre Anselm Grün ripropone qui l'antica tradizione benedettina degli esercizi, che ha fatto da ispirazione fondamentale per i più noti Esercizi spirituali di sant'Ignazio di Loyola. Attraverso la presentazione e la meditazione di pagine bibliche, arricchite con la proposta di semplici ritualità quotidiane, il testo accompagna a muovere i propri passi sull'antica strada "mistica" della purificazione, dell'illuminazione e dell'unificazione, per imparare a diventare quello che siamo.
Pandemia globale, cambiamenti climatici e catastrofi naturali, nuove guerre, difficoltà economiche e lavorative, instabilità e fragilità delle relazioni, denatalità... Come è possibile custodire un senso di fiducia nel futuro di fronte a uno scenario dai toni apocalittici? Padre Grün, attingendo alla sapienza benedettina e coltivando un dialogo fecondo con la cultura contemporanea e il sapere umanistico, accompagna il lettore in un percorso rigenerante a ritrovare un sano equilibrio esistenziale. Allenarsi a un cambio di sguardo sulla realtà è l'unica via per sperimentare la ferma fiducia, vera fonte dell'impegno per il bene a cui ognuno è chiamato.
L'anima dell'umanità contemporanea è sempre più malata e si fa perciò sempre più pressante il bisogno di cure adeguate. Nel vuoto lasciato da un Cristianesimo in crisi proliferano le psicoterapie. Ma il termine "psicoterapia" significa proprio "cura dell'anima", funzione primaria della Chiesa. In questa ampia intervista autobiografica, A. Grün propone il proprio itinerario personale, il proprio tentativo di vivere la fede cristiana incarnandola nella cultura del nostro tempo, facendola dialogare con la psicologia junghiana come con la meditazione zen. La spiritualità che ne emerge è radicalmente esperienziale, mistica, terapeutica, finalizzata alla cura integrale dell'uomo, e ben radicata sulla terra. Un cristianesimo vivo, capace di offrire spunti sorprendenti per quel rinnovamento culturale della Chiesa cattolica, avviato con il Concilio Vaticano II, ma ancora in gran parte da sviluppare. Il testo si articola in 7 capitoli: Infanzia e giovinezza di un benedettino, Il Concilio: la Chiesa alla svolta dei tempi, La vita religiosa: cercare Dio e conoscere se stessi, L'arte della preghiera, Curare l'anima: fede psicologia, La Chiesa: una tradizione da rinnovare, Dio è amore incondizionato.
Il tema dell'accompagnamento e dell'assistenza spirituale è diventato ' o meglio, sta tornando ad essere - un tema importante della spiritualità e molti sono gli strumenti a disposizione per chi è chiamato al servizio della direzione spirituale e dell'accompagnamento. In queste pagine Anselm Grün indaga come i Padri del deserto hanno concepito il loro compito di guide e di assistenti spirituali. L'obiettivo non è quello di delineare un metodo e di copiarlo, ma di evidenziare quanto la conoscenza di sé, che i Padri del deserto hanno esercitato nel silenzio e nella solitudine, possa aiutare chi ha il compito di accompagnare altri nelle strade verso la contemplazione del mistero di Dio. Infatti ciò che affascina nell'accostare il pensiero dei Padri è la tensione verso il mistero di Dio che viene prima di ogni regola e di ogni impostazione di metodo. Il libro è indirizzato a coloro che svolgono il servizio di guida o direzione spirituale. Si basa sull'esperienza dei Padri del deserto, ritenuti dall'autore autentici maestri che possono illuminare e indicare percorsi validi oggi come lo erano nei primi secoli del cristianesimo. Sono molto interessanti i riferimenti alle Madri del deserto che, al pari degli uomini, erano scelte come guida. Nell'ultima parte del libro l'Autore esamina l'apporto insostituibile di una sana psicologia che offre strumenti di conoscenza e di sostegno.
Agile e breve testo di 8 capitoli distribuiti in tre parti: Parte prima, La preghiera come fonte di conoscenza di sé. Parte seconda, La preghiera e la compunzione del cuore. Parte terza, Preghiera e guarigione. A. Grün recupera l'esperienza dei primi monaci (III-VI secolo) per sottolineare come l'esperienza della preghiera implichi quella della conoscenza di sé, per arrivare all'incontro con Dio, e nell'Introduzione ribadisce: "Nell'ideale della realizzazione di sé perseguito oggi, l'uomo è al centro. Tutto ruota intorno a lui. Perfino Dio è finalizzato alla sua realizzazione. Le pratiche meditative e religiose hanno lo scopo di sviluppare tutte le facoltà umane. Si è riconosciuto che anche l'inclinazione religiosa fa parte dell'interezza umana e quindi va sviluppata. In ciò, Dio è soltanto un mezzo per raggiungere un fine. Non m'interessa in quanto Dio, bensì soltanto come aiuto per la realizzazione di me stesso. I monaci non volevano realizzare se stessi, ma cercare Dio. Tentavano di eliminare dentro di sé tutto ciò che precludeva loro Dio. In questo processo hanno scoperto che non si può trovare Dio se ci si ignora, se non ci si conosce. Alla conoscenza di Dio si giunge soltanto attraverso la conoscenza di sé."
Il libro è un «incontro» tra l’arte pittorica di Andreas Felger e la profondità spirituale di Anselm Grün. Stimolato da 24 acquerelli del primo, Grün, ispirandosi al messaggio biblico, ha scritto alcune meditazioni che intendono dimostrare come, attraverso gli angeli, Dio entri nel nostro mondo: la sua Parola giunge alle nostre orecchie e lui ci parla in quanto persone. Gli angeli ci preservano dalle potenze distruttive che vorrebbero lacerarci nell’intimo e disgregarci nel nucleo della nostra persona. Dio ci manda il suo angelo affinché riconosciamo la nostra dignità: nei suoi angeli ci mostra che egli ci è vicino.
In queste meditazioni Grün segue il monito di sant’Agostino, secondo cui dovremmo cercare di comprendere gli angeli non tanto dal punto di vista della loro natura, quanto da quella del loro compito.