
Nove omelie inedite di don Tonino Bello, che risalgono agli anni in cui era ancora parroco e cominciava la sua grande corsa di pastore. Testi che hanno un duplice valore: testimoniano come i temi che egli avrebbe amato da vescovo già crescevano e si sviluppavano in lui fin dai tempi della sua vita presbiterale, così come l'impegno per i deboli di ogni genere; ma ci rivelano anche un linguaggio appassionato, che la trascrizione dalla viva voce ci restituisce in maniera folgorante. Queste parole, conservate grazie alla cura di una fedele, che le registrò ai tempi in cui furono pronunciate, oggi grazie alla sua disponibilità, oltre che all'attenzione del parroco attuale, e della Fondazione don Tonino Bello, sono restituiti al pubblico, divenendo un perfetto regalo per la meditazione quotidiana.
Natale è una festa che per i più fortunati significa famiglia, amicizia, luce, allegria. Ma è Natale anche per i meno fortunati e i più semplici rappresentati dai pastori che, svegliati nel cuore della notte da un annuncio inatteso, si sono detti: «Andiamo fino a Betlemme». A commento del mistero del Natale le parole qui raccolte del "pastore- don Tonino Bello indicano a noi un sentiero talvolta scosceso, un "ciottoloso tratturo- che comunque porta al Bambino Salvatore.
Questo libretto raccoglie alcuni pensieri di don Tonino Bello sul-la bellezza della vita: il bello di sognare, amare, costruire la pace, gioire insieme e anche soffrire insieme. L'intensità e la poesia delle parole di don Tonino possono rendere ancor più luminosi i giorni sereni ed essere di conforto in quelli più bui.
La sintesi più fervida e accorata del pensiero mariano di don Tonino Bello. Un pensiero che riassume la sua visione della fede, della Chiesa, del mondo; un pensiero intriso di passione, partecipazione, tenerezza, lucidità. Trentuno titoli mariani, trentuno istantanee scattate alla Vergine di Nazaret: una litania per i nostri tempi, ricca di immagini splendide che nel testo si accompagnano ad ampi squarci di catechesi.
Don Tonino Bello amava parlare ai giovani, e lo faceva con quella sua consueta forza carica di speranza e di entusiasmo, come testimoniano questi suoi ultimi discorsi inediti, ora raccolti nel presente volume. Nel primo di essi, rivolgendosi ai maturandi di un liceo della sua diocesi, don Tonino invita i ragazzi a riempire di senso la loro vita, a «giocarsela bene», proponendo loro di appagare la sete di felicità non nelle false realizzazioni, ma nel dono della propria esistenza agli altri. Immaginando poi di dialogare con i tre componenti della Sacra Famiglia, Giuseppe, Gesù e Maria, don Tonino consegna ai ragazzi preziosi insegnamenti su temi quali la gratuità, l'accoglienza, la condivisione. Così come ogni viandante ha bisogno di una guida che lo indirizzi sulla strada, può essere utile, specie per chi muove i primi passi nel cammino della vita, portare in bisaccia un po' dell'esperienza di questo prete pugliese.
Preghiera e azione, nelle grandi figure della spiritualità cristiana, sono profondamente legate; anzi, sono inseparabili, al punto che nessun orante può davvero dirsi cristiano senza l'esercizio fattivo della carità. Di questo duplice volto del "credere nel mondo- don Tonino Bello è stato uno degli interpreti più moderni e concreti. Il suo essere pastore ha coniugato quotidianamente il servizio della Parola, la contemplazione e l'attività per ciò che ci mantiene umani, l'amore per gli ultimi e la costruzione della pace. Perciò un libro che ci rimanda al suo modo di pensare e di proporre la preghiera non può che ricordarci come la preghiera cambia il mondo. Non un mondo astratto ma il mondo nel quale siamo immersi e che ci obbliga a fare i conti con quell'identificazione che Gesù stesso fece di sé coi poveri.
Insieme alla cura dei più emarginati - che fossero poveri, migranti o tossicodipendenti poco importava - e alla lucida analisi sui problemi sempre crescenti del Mezzogiorno d'Italia, tra i temi che più stavano a cuore a don Tonino c'erano: la pace - che, secondo lui, poteva essere raggiunta e mantenuta solo tramite un dialogo costante e costruttivo - e la difesa della vita in ogni sua forma. In questo volume, che raccoglie alcune delle sue più belle pagine su questi temi, emerge quanto le sue parole fossero decine di anni fa delle vere e proprie lucide profezie per l'oggi confuso in cui viviamo. Il presente volume è anche arricchito da un contributo esclusivo e inedito, di straordinario valore spirituale: un documento audio, scaricabile tramite un QRCode, in cui è possibile ascoltare la sua preghiera più famosa, che apre il libro, recitata dalla voce di don Tonino stesso. La scelta dei testi, il prezioso audio, la forza della poesia che apre il libro fanno di questo testo un vero e proprio "breviario della pace e della vita-, indispensabile nei tempi burrascosi che stiamo vivendo, pieni di conflitti in così tante parti del mondo, per i quali papa Francesco ha coniato l'espressione "guerra mondiale a pezzi".
La vita è un dono, non un peso, e come tale va vissuta in ogni momento. È questo il messaggio che traspare dalle parole di don Tonino Bello raccolte in questo volume: un'attenta selezione di lettere, appunti, omelie e discorsi tenuti durate tutto il suo apostolato. Un testo rivolto a quanti, ogni giorno, compiono con pazienza e impegno il proprio dovere di uomini e di cristiani, un invito a superare inerzia, pigrizia e accidia ed essere testimoni gioiosi del Vangelo. Solidarietà, giustizia e pace sono i punti cardine di una fede che non ripiega su sé stessa, ma si incarna nei bisogni dell'umanità.
«La riscoperta dell’intero discorso, qui riportato, rende omaggio al desiderio di don Tonino che nessuna parola andasse perduta, ma che anzi continuasse a suscitare interrogativi e propositi nella vita del popolo cristiano. Poterlo ascoltare mentre parla di Maria in termini così semplici e al contempo elevati, richiama un’urgenza che vale tuttora: non basta avere grandi proclami di rinnovamento se ciascuno, con la propria specifica vocazione, non si mette in gioco. I laici, sottolineava don Tonino, sono chiamati a seminare il Vangelo nel tessuto civile, a rendere testimonianza di prossimità verso i più fragili, a intrecciare con la società un dialogo fatto di concretezza e di ascolto. Questo volume — con la trascrizione fedele della conferenza, le immagini dei suoi appunti e il video della conferenza stessa — diventa un’occasione imperdibile per immergersi nello stile coinvolgente di un vescovo che non poteva rassegnarsi a una Chiesa autoreferenziale e clericale». Dalla Prefazione di fra Alessandro Mastromatteo.
Vi voglio bene è l'espressione di don Tonino che utilizzava in più occasioni e in circostanze diverse. Essa esprime il desiderio che ha animato la sua vita e la sua azione pastorale: guardare con simpatia alle persone e agli avvenimenti della storia, per testimoniare a tutti la gioia del vangelo. L'ordinazione episcopale di don Tonino Bello è un evento che segna una certa discontinuità con il periodo precedente. In realtà, la discontinuità è solo apparente. Vi è infatti una continuità sostanziale con il tempo del ministero sacerdotale che costituisce un tassello fondamentale per comprende il flusso vitale, culturale e pastorale di don Tonino. Sembra che don Tonino abbia parlato e agito solo negli undici anni di Molfetta e sia stato muto e inerte nei quarantasette anni. L'introduzione evidenzia la linea di continuità e di sviluppo che caratterizza la vita e il ministero pastorale di don Tonino, come sacerdote a Ugento e vescovo a Molfetta.

