
Un libro per adolescenti di racconti missionari per Natale.
Fin dall'inizio del suo pontificato, papa Francesco ha mostrato quanto centrale fosse per lui l'impegno a vivere l'unità della Chiesa a partire dal suo ministero di vescovo di Roma. Nei mesi seguenti questa idea si è venuta manifestando con sempre maggiore chiarezza attraverso parole e gesti con i quali egli ha voluto richiamare i cristiani a vivere l'unità nella quotidianità dell'esperienza di fede. Proprio alle parole e ai gesti di papa Francesco per l'unità della Chiesa è dedicato questo volume, con il quale ci si propone di presentare quanto Bergoglio ha fatto e sta facendo per il cammino ecumenico, in profonda continuità con i suoi immediati predecessori da una parte, e con molte significative novità dall'altra, secondo uno stile che caratterizza il suo ministero petrino. Un'attenzione particolare è riservata ai rapporti con l'ebraismo e con la Chiesa ortodossa, il "fratello Andrea", nella persona del Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I. All'incontro con quest'ultimo durante il pellegrinaggio di Francesco in Terra Santa, 50 anni dopo lo storico abbraccio fra Paolo VI e Atenagora, è dedicato il capitolo finale.
Le parole e i gesti di papa Francesco per l'unità visibile della chiesa hanno aperto una nuova stagione del cammino ecumenico, soprattutto per quanto riguarda la sua dimensione quotidiana e locale: l'ecumenismo, infatti, deve diventare "pane quotidiano" nella vita dei cristiani, chiamati a una conversione del cuore per essere sempre docili strumenti nelle mani di Dio. Il movimento ecumenico è nato dal desiderio di una migliore conoscenza dell'altro: anche oggi l'accoglienza della diversità è l'elemento essenziale che caratterizza i cristiani nel mondo, dove testimoniano insieme la loro profonda e reale unità nell'accogliere chi è ai margini della società.
John Henry Newman (1801-1890) ha sviluppato una riflessione filosofica originale circa la questione della certezza nel suo "Essay in Aid of a Grammar of Assent" (1870), con il quale si inserisce nella britannica tradizione filosofica di riflessione sulla gnoseologia e l'atto d'assenso. Il volume presenta uno studio sulla genesi dell'opera, offrendo una ricostruzione del pensiero newmaniano attraverso l'intera sua produzione, la corrispondenza e gli scritti in cui vengono rielaborate le tesi contenute nel saggio. Inoltre, ripercorrendo la riflessione sulla certezza, in ambito britannico, si fanno emergere, per paragone, i fattori di originalità del Saggio di Newman: lo specifico realismo fondato sul primato della persona e una diversa e più ampia concezione moderna della razionalità, elaborata dinamicamente, come attestano le riflessioni sulle nozioni di real, notional, probability.
Da tempo un documento pontificio non sollevava polemiche come è avvenuto
con Amoris laetitia, soprattutto per quanto riguarda l’ammissione all’Eucaristia dei divorziati risposati. Il cardinale Gerhard Ludwig Müller,
prefetto emerito della Congregazione per la dotrtrina della fede, offre un’interpretazione di Amoris laetitia in piena continuità del magistero di Paolo VI, di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, mentre Rocco Buttiglione risponde amichevolmente alle critiche sollevate da teologi e pastori sui punti più controversi dell’esortazione apostolica. Questo libro è un contributio autorevole alla serenità delle discussioni e all’unità della Chiesa.
In occasione del novantesimo anniversario della nascita di don Lorenzo Milani (1923-1967), un sintetico bilancio sulla sua vita e sul suo impegno pastorale ed educativo. Questa ricerca approfondisce l'influsso dei familiari sulla formazione del giovane Lorenzo e la loro reazione alle sue scelte; presenta una sintesi della proposta educativa, evidenziandone le ricadute nell'ambito ecclesiale e socio-politico; descrive l'opera prestata da alcuni collaboratori. La ricca antologia di testi, un'abbondante bibliografia e l'indice dei nomi offrono materiale utile per quanti, affascinati dall'impegno del priore di Barbiana, vorranno ulteriormente approfondirne figura, opera e fortuna.
Quando nel luglio 2007 il Motu Proprio di Benedetto XVI ha ripristinato la celebrazione della Messa in latino, da più parti si sono levate vibranti voci di protesta. Il timore diffuso era – ed è – quello che papa Ratzinger avesse infine gettato la maschera, rivelandosi quel reazionario difensore della tradizione che i più accusavano essere fin dai tempi in cui era Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, cioè l’ex Sant’Uffizio.
A queste obiezioni Benedetto XVI ha replicato mostrando come la ripresa del rito latino non sia un “passo indietro”, un ritorno ai tempi precedenti il Concilio Vaticano II, bensì un guardare avanti, riprendendo dalla tradizione passata quanto di più bello e significativo essa può offrire alla vita presente della Chiesa.
Quello che papa Ratzinger vuol fare nella sua paziente opera di riforma è rinnovare la vita del cristiano – i gesti, le parole, il tempo del quotidiano – restaurando nella liturgia un sapiente equilibrio tra innovazione e tradizione. Facendo con ciò emergere l’immagine di una Chiesa sempre in cammino, capace di riflettere su se stessa e di valorizzare i tesori di cui è ricco il suo scrigno millenario.
Nicola Bux
Sacerdote dell’arcidiocesi di Bari, ha studiato e insegnato a Gerusalemme e Roma. Docente di liturgia orientale e di teologia dei sacramenti nella Facoltà Teologica Pugliese, è stato perito al sinodo dei vescovi sull’eucaristia
Tutte le mattine un sacerdote, una suora e due giovani mamme aprono i sacchi postali, pieni delle lettere indirizzate al Pontefice, smistano la corrispondenza ai diversi uffici in base alla lingua e trattengono le lettere in italiano. Entro tre mesi riceveranno tutte una risposta. I bambini hanno molto spesso la precedenza, soprattutto quando scrivono per confidare i loro problemi e le difficoltà che vivono in famiglia. "Letterine a papa Francesco" è una piccola antologia che raccoglie alcune di queste voci: una scelta di pensieri, disegni, domande semplici e profonde, talvolta anche impertinenti. Parole che fanno ridere e piangere e che spesso smascherano l'ipocrisia degli adulti. Papa Francesco ha dato il suo consenso alla realizzazione di questo libro, il cui ricavato sarà devoluto a sostegno dei piccoli pazienti del Dispensario pediatrico Santa Marta che, all'interno delle Mura Vaticane, offre cure mediche, cibo e vestiario alle famiglie che ne hanno bisogno. Età di lettura: da 6 anni.
Ogni giorno nell'Ufficio di corrispondenza del Papa arrivano migliaia di lettere, disegni e messaggi dei bambini. I più piccoli si rivolgono a Francesco con fiducia e confidenza, spesso in maniera buffa e fantasiosa, aprendogli il cuore sulle loro paure e le loro speranze: la scuola e i nonni, la pace e la guerra, Totti e Messi, la tv e la fede. In questa raccolta, i pensieri delle "letterine" incontrano le parole del Pontefice, che racconta di sé, della sua Prima Comunione, della propria infanzia. Perché, dice Papa Francesco, "solo i bambini possono insegnarci di nuovo a sorridere e a piangere". Età di lettura: da 6 anni.
Alcune delle personalità più note e autorevoli che hanno conosciuto papa Francesco parlano del loro rapporto con lui, contribuendo a delinearne un ritratto a tutto tondo. Il volume intende esplorare che cosa sia cambiato nella visione e nella vita di quei protagonisti del mondo della politica, della religione, della cultura e dello spettacolo a cui sia accaduto un incontro sincero, profondo e, a volte, inaspettato con papa Francesco. Tra gli intervistati: John Kerry, ex segretario di Stato americano; Abu Mazen, presidente dello Stato di Palestina; Bartolomeo I, patriarca di Costantinopoli; Ruth Dureghello, presidente della comunità ebraica di Roma; Javier Zanetti, vicepresidente dell'Inter.
«Perché oggi un Giubileo della misericordia? Semplicemente perché la Chiesa, in questo momento di grandi cambiamenti epocali, è chiamata a offrire più fortemente i segni della presenza e della vicinanza di Dio. Questo non è il tempo per la distrazione, ma al contrario per rimanere vigili e risvegliare in noi la capacità di guardare all'essenziale. È il tempo per la Chiesa di ritrovare il senso della missione che il Signore le ha affidato il giorno di Pasqua: essere segno e strumento della misericordia del Padre» (Papa Francesco). Nell'anno del Giubileo della misericordia, il sussidio accompagna nel cammino verso il Calvario attraverso alcune brevi riflessioni di Papa Bergoglio.
Il tema dell'incarnazione e della nascita di Gesù è ricorso più volte negli interventi di Papa Francesco. Il sussidio accompagna nel cammino verso il Natale attraverso un percorso quotidiano costituito da un testo biblico, una breve riflessione del vescovo di Roma, una preghiera dei fedeli e la preghiera finale.