
La pace, i popoli, l'amore incondizionato di Dio: queste le prime parole che papa Leone XIV ha donato alla Chiesa e al mondo e che queste pagine raccolgono, unitamente a un breve profilo biografico e alle motivazioni della scelta del suo nome. Dal primo saluto sulla Loggia della Basilica di San Pietro al Discorso fatto al Collegio cardinalizio, le sue parole diventano per ogni credente un appello diretto e chiaro a riscoprirsi una Chiesa in cammino, una Chiesa capace di costruire ponti e di affrontare con consapevolezza e parresia le sfide che una "nuova rivoluzione" segnata dall'economia e dalle tecnologie avanzate muovono in difesa della dignità umana, della giustizia, del lavoro.
"A tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra, la pace sia con voi. Questa è la pace del Cristo risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio. Dio che ci ama a tutti, incondizionatamente". Queste le parole con cui Robert Francis Prevost - sacerdote agostiniano e primo Papa americano - ha esordito affacciandosi in Piazza San Pietro. Una nomina che ha sorpreso molti e generato la speranza nel cuore dei fedeli; non da ultimo per il nome scelto, Leone XIV, un chiaro riferimento al pontefice fondatore della Dottrina sociale. Statunitense ma con radici missionarie in America latina, Prevost godeva della massima fiducia di Francesco. Da monaco agostiniano dal carattere riservato, è stato chiamato a Roma da Papa Francesco per assumere un ruolo strategico: prefetto del Dicastero per i Vescovi. In questa posizione chiave ha gestito centinaia di nomine episcopali, contribuendo a formare una nuova generazione di pastori più aperti, meno giudicanti e più vicini alle ferite della gente. Una "fucina di riforme" in linea con il programma bergogliano, che ha trovato in Prevost un esecutore fedele e attento. Queste pagine ne raccontano, la vita, gli anni in Perù, la sua riconosciuta capacità di dialogo e le sfide, su tutte quella della pace, che dovrà affrontare nei prossimi anni. Prefazione del card. Pietro Parolin.
«Senza paura, uniti, andiamo avanti».
Tutti è la parola che si è sentita risuonare più volte e con più forza nel primo saluto di Robert Francis Prevost dal balcone di San Pietro, come 267º pontefice della Chiesa cattolica. Per tutti è l’appello vibrante a una pace disarmata e disarmante. Per tutti la rassicurazione e la promessa che il male non vincerà. Per tutte le persone, a tutte le famiglie, a tutti i popoli della Terra, è la sua benedizione, che riverbera le parole che il suo predecessore, Papa Francesco, ha testimoniato fino al suo ultimo giorno.
In questo solco, Papa Leone XIV si rivolge ora ai cristiani e a tutti gli uomini e le donne di buona volontà per proseguire insieme il cammino di una Chiesa sinodale e sempre più capace di costruire ponti, di tessere trame di fraternità, di stimolare ogni occasione di dialogo, di ricevere ciascuno con le braccia aperte.
Insieme alle sue parole e alla sua storia, le pagine di questa biografia internazionale tratteggiano il suo ritratto e indicano con chiarezza i sentieri su cui si incamminerà, le continuità e le discontinuità con il passato più recente, le sfide che dovrà affrontare dentro e fuori la Chiesa, in un mondo insanguinato dai conflitti e alle prese con l’imminente rivoluzione dell’intelligenza artificiale, che rappresenta un immane banco di prova per uno sviluppo della società umana che sappia garantire la dignità, la giustizia, il lavoro.
A tutti ci consegna le chiavi per comprendere le linee guida del suo pontificato, in quello che è per molti versi uno dei momenti più complessi e cruciali della storia umana.
LEONE XIV
Robert Francis Prevost
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, nell’Illinois (Usa), da una famiglia di origini spagnole, francesi e italiane, è dall’8 maggio 2025 il 267º papa della Chiesa cattolica. Nel 1977 ha iniziato il noviziato nell’Ordine di Sant’Agostino. Ha emesso la professione solenne il 29 agosto 1981 ed è stato ordinato sacerdote il 19 giugno 1982 a Roma. La sua formazione accademica si è sviluppata tra la Catholic Theological Union di Chicago e la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino a Roma, dove ha conseguito il dottorato in diritto canonico nel 1987, che fa seguito alle sue lauree in matematica e filosofia. Missionario in Perù, nell’agosto del 2015 ottiene la cittadinanza peruviana, e il 26 settembre dello stesso anno viene nominato vescovo di Chiclayo da papa Francesco, a cui fa seguito il 30 gennaio 2023 la nomina a Prefetto del Dicastero per i Vescovi e Presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina. Dallo stesso pontefice, il 30 settembre 2023 è stato creato cardinale diacono di Santa Monica.
Christophe Henning
È scrittore, giornalista presso La Croix, prestigioso quotidiano di ispirazione cattolica, e conduttore di trasmissioni su RCF e Radio Notre-Dame. Ha pubblicato importanti opere dedicate alla vita della Chiesa e alla spiritualità.