
Che cosa accadrebbe se il re d'Inghilterra venisse eletto tramite un sorteggio? E se a essere sorteggiato fosse un bislacco funzionario governativo in frac, Auberon Quin, dotato di un sulfureo senso dell'umorismo e di un gusto particolare per l'epoca feudale? E che cosa accadrebbe se a condurre questo gioco narrativo fosse Gilbert K. Chesterton? Re Auberon conferisce ai quartieri di Londra la dignità di città-stato e un ragazzo dai capelli rossi di Notting Hill, Adam Wayne, prende1 talmente a cuore le burle del re che per contrastare il progetto di una strada che attraversa il suo quartiere scatena una vera e propria guerra con gli altri boroughs londinesi. L'unico modo per sconfiggerlo sarà affrontarlo sul suo stesso terreno. Con il suo spirito incline al paradosso e all'ironia, Chesterton imbastisce una farsesca allegoria sulla condizione dell'uomo, costretto a domandarsi se il mondo è uno scherzo di Dio e se lui deve stare al gioco seriamente, oppure scherzare, a sua volta, fino alla morte.
"L'impresa di cercare di scrivere romanzi 'apocrifi', cioè che immagino siano scritti da un autore che non sono io e che non esiste, l'ho portata fino in fondo nel mio libro 'Se una notte d'inverno un viaggiatore'. È un romanzo sul piacere di leggere romanzi; protagonista è il Lettore, che per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l'inizio di dieci romanzi d'autori immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro ... Più che d'identificarmi con l'autore di ognuno dei dieci romanzi, ho cercato d'identificarmi col lettore: rappresentare il piacere della lettura d'un dato genere, più che il testo vero e proprio. Ma soprattutto ho cercato di dare evidenza al fatto che ogni libro nasce in presenza d'altri libri, in rapporto e confronto ad altri libri." (Italo Calvino)
Un triplice, crudele omicidio rimasto irrisolto. Una scia di violenza e di morte che perseguita gli abitanti di Siebenhoch, una tranquilla, isolata comunità tra le montagne dell'Alto Adige. Un forestiero con la sua famiglia, sempre più invischiato nella vicenda. Al centro di tutto il Bletterbach, una gigantesca gola nei cui fossili si può leggere l'intera storia del mondo. È come se in quel luogo si fosse risvegliato qualcosa di spaventoso che si credeva scomparso, antico come la Terra stessa.
«Werner si lasciò sfuggire un verso di scherno. - Nessuno è mai uscito dalle grotte del Bletterbach. Laggiú c'è l'inferno».
Jeremiah Salinger è un giovane autore televisivo newyorkese che, insieme alla moglie Annelise, si è trasferito per un periodo a Siebenhoch, il piccolo centro del Sud Tirolo dove lei è cresciuta. Con loro c'è la precoce figlia Clara, di cinque anni. Affascinato dalla montagna e dalla gente che vi abita, Salinger comincia a realizzare un factual sul soccorso alpino, ma nel corso delle riprese viene coinvolto in un pauroso incidente. Mentre cerca in ogni modo di dimenticare la sua esperienza traumatica, viene a sapere per caso di un fatto sanguinoso risalente a molti anni prima: il massacro di tre giovani avvenuto durante un'escursione nella gola del Bletterbach. Il delitto non ha un colpevole, e in paese nessuno vuole parlarne: forse perché il solo pensarci potrebbe risuscitarne l'orrore, o forse perché sono in tanti ad avere qualcosa da nascondere. Nonostante l'ostilità crescente che lo circonda, e l'opposizione di Annelise, Salinger si mette a scavare nel passato, penetrando sempre piú a fondo nella vicenda. Fino a scoprire l'imprevedibile, terrificante verità.
Specchio di una straordinaria esperienza umana e intellettuale, lo "Zibaldone" è la chiave di lettura di tutta l'opera leopardiana; ma è anche un testo autonomo, che si offre alle indagini più disparate. "Diario meramente interno e mentale", libro "unico probabilmente in tutte le letterature", come ebbe a definirlo Gianfranco Contini, questo sterminato laboratorio (4526 pagine autografe) è il luogo in cui convergono, tra l'estate del 1817 e l'inverno del 1832, sondaggi introspettivi, capitoli di diario, meditazioni filosofiche di folgorante genialità, frammenti di compiuta poesia, riflessioni sociali e politiche, note filologiche, analisi di testi antichi e moderni. Con la scoperta postuma dello "Zibaldone", Leopardi è entrato nel circuito delle grandi correnti del pensiero moderno, collocandosi tra sommi protagonisti come Schopenhauer e Nietzsche.
Grace Reinhart Sachs conduce una vita praticamente perfetta a Manhattan, dove fa la psicoterapeuta, abita in una bella casa e ha una splendida famiglia composta da Henry, il figlio dodicenne, e il marito Jonathan, oncologo pediatrico di fama. Non solo: è anche in procinto di pubblicare un libro di consigli per tutte quelle donne - come accade molto spesso alle sue pazienti che si fidano troppo degli uomini. Non fidarti della prima impressione. Ascolta il tuo istinto anche quando ti dice cose che non vuoi sentire. È più facile annullare una festa di nozze che dieci anni di matrimonio. Frasi che ha ripetuto tante volte alle sue pazienti, senza mai pensare che, un giorno, sarebbero valse anche per lei. Quel giorno arriva quando suo marito, improvvisamente, una sera non torna a casa da un convegno nel Midwest. Tentando di rintracciarlo, Grace scopre che si è lasciato dietro il BlackBerry e, soprattutto, che da settimane non si fa vivo in ospedale... Quando, nelle stesse drammatiche ore, la madre di un compagno di scuola di Henry viene trovata morta nel suo appartamento, vittima di un'aggressione, la paura di una verità terribile si fa strada dentro Grace. Forse è il momento di ascoltare quella voce fastidiosa che le sussurra all'orecchio cose che non vuole sapere.
Selma ha cinque anni quando sua madre Laura, con in tasca documenti falsi pagati a caro prezzo, strappa le loro fasce con la stella gialla ed esce dal ghetto ebraico di Lvov, ostentando sotto lo sguardo delle guardie naziste una sicurezza che non ha. Da quel giorno del 1942, Selma diventa Zofia, orfana cattolica, e mentre Laura, per mantenerle, lavora per un nazista, la bambina frequenta la scuola ariana. Ogni giorno Laura la costringe a ripetere le preghiere e i precetti cattolici, affinché non si tradisca, condannandole entrambe a morte certa. Flora, invece, lasciata dalla madre in un convento di suore, non la vedrà mai più; scoprirà poi che è morta in un campo di concentramento; e passerà da una famiglia cattolica all'altra. In Olanda, Carla vive sotto falsa identità con la madre e il fratello nell'appartamento di un barbiere che, al pianoterra, si occupa dei soldati tedeschi suoi clienti. Per Zofia, Flora e Carla essere tranquille, ubbidienti e silenziose, praticamente invisibili, è la condizione indispensabile per la salvezza. Sono cresciute rinnegando il loro nome, le loro origini, la loro religione, con profonde crisi di identità, vergognandosi quasi di avercela fatta. Gli altri, i sopravvissuti dei campi, hanno considerato a lungo con riprovazione coloro che si sono salvati stando nascosti. Attraverso le storie di tre di loro, tutti i bambini "invisibili" riacquistano una voce e raccontano il prezzo della loro invisibilità.
Scritto nel 1932, "Il mondo nuovo" è un romanzo dall'inesausta forza profetica ambientato in un immaginario stato totalitario del futuro, nel quale ogni aspetto della vita viene pianificato in nome del razionalismo produttivistico e tutto è sacrificabile a un malinteso mito del progresso. I cittadini di questa società non sono oppressi da fame, guerra, malattie e possono accedere liberamente a ogni piacere materiale. In cambio del benessere fisico, però, devono rinunciare a ogni emozione, a ogni sentimento, a ogni manifestazione della propria individualità. Al romanzo seguono la prefazione all'edizione 1946 del "Mondo nuovo" e la raccolta di saggi "Ritorno al mondo nuovo" (1958), nelle quali Huxley tornò a esaminare le proprie intuizioni alla luce degli avvenimenti dei decenni centrali del novecento. Con una nota di Alessandro Maurini.
Robert Hugh Benson è lo scrittore inglese vissuto tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 citato da Papa Francesco quando ha invitato a leggere il suo più famoso romanzo dal titolo : Il Padrone del Mondo. In questa antologia ragionata il curatore presenta un percorso completo nel pensiero di Benson attraverso una scelta di passi tra tutti i suoi romanzi e saggi, non solo i più noti ma anche quelli meno conosciuti e anche non ancora tradotti in italiano.
Il libro quindi è uno strumento esauriente per conoscere tutta l’opera del prolifico scrittore e dei suoi temi che spaziano dall’indagine del passato alla immaginazione di un futuro anche minaccioso per la Chiesa e per la libertà dell’uomo.
Si compone di: Apparato introduttivo con un saggio sullo scrittore, la biografia della sua vita e l’ elenco delle sue opere. Antologia con introduzione ad ogni romanzo e sintesi della trama con brani tratti dalle opere divise tra passato, presente e futuro.
Se ne Il padrone del mondo Benson aveva descritto un mondo distopico e ostile al cristianesimo, ne L’alba di tutto affronta un’utopia in cui la Chiesa è trionfante. Il cattolicesimo è ormai religione di Stato in tutto il mondo, in Oriente il papa è stato nominato arbitro delle contese internazionali, l’intero sistema educativo è nelle mani della Chiesa, scienza e fede si sono riconciliate a Lourdes, gli intellettuali si sono dovuti arrendere alla veridicità della Rivelazione e del Vangelo. Perfino gli economisti si sono convinti che la carità assistenziale degli ordini religiosi è la forma migliore di gestione socioeconomica. Attraverso gli occhi sconcertati del protagonista, in tutto e per tutto un uomo dei nostri tempi, il lettore imparerà ad orientarsi in un mondo nuovo e sorprendente che è viatico per la riconciliazione con Dio. NUOVA EDIZIONE completamente rivista.
Città reali scomposte e trasformate in chiave onirica, e città simboliche e surreali che diventano archetipi moderni in un testo narrativo che raggiunge i vertici della poeticità. Postfazione di Pier Paolo Pasolini.
Il narratore ripercorre la lunga vicenda del fratello, Cosimo di Rondò, vissuto nella seconda metà del XVIII secolo a Ombrosa, in Liguria. Cosimo, per sfuggire a una punizione inflittagli dai suoi educatori, decide di salire su un albero per non ridiscendere mai più. Cosimo si costruisce un mondo aereo dove diversi personaggi della cultura e della politica (Napoleone compreso) lo vanno a trovare, testimoniandogli la loro ammirazione. Vive anche una tormentata storia d'amore con la volubile Viola. Cosimo muore vecchio, senza mai discendere in terra: ammalato, in punto di morte, si aggrappa alla fune di una mongolfiera e scompare mentre attraversa, così appeso, il mare. Postfazione di Cesare Cases.
Gli "Scritti dal sottosuolo" non sono quello che sembrano. Questa nuova traduzione di uno dei classici più decisivi per la cultura contemporanea (è stato considerato il primo esempio di esistenzialismo) ma, in fondo, meno compresi è il risultato di un lungo lavoro di ermeneutica del testo letterario condotto dalle curatrici. Emerge, anche dal commento analitico, un nuovo volto di Dostoevskij: uno scrittore religioso che affronta i temi del nichilismo, del male, della fede.