
È orribile invidiare qualcuno che si detesta, ma a volte può succedere. Questo è quanto accade a Carlo, un traduttore in difficoltà economiche che vive alla periferia di Firenze, quando decide di prendersi in casa un inquilino con il quale dividere le spese. Alla sua porta si presenta Fred, abbigliamento stravagante, modi irritanti e fare invadente, ed è chiaro fin da subito che questa coabitazione invece di risolvere un problema ne creerà infiniti altri. Ha inizio così una "convivenza impossibile". Fred non è un inquilino modello: è disordinato, rumoroso, indiscreto e pian piano si impossessa non solo degli spazi ma anche della vita e dei pensieri di Carlo. Sbarazzarsi di lui non è facile; il fascino "maligno" che esercita è irresistibile, come pure la semplice naturalezza con cui attraversa i casi della vita: sa muoversi con disinvoltura nelle situazioni difficili, ha sempre la battuta pronta, riesce a volgere le cose continuamente a proprio favore, e soprattutto ha uno strepitoso successo con le donne, nessuna riesce a resistere ai suoi modi di galante mascalzone. Insomma, l'esatto opposto di Carlo, o meglio, forse proprio quello che lui vorrebbe essere. La storia, fin qui tragicomica, prende però una piega decisamente più seria quando si profila sulla scena l'inquietante figura di un misterioso assassino, e i sospetti della polizia cadono proprio sull'appartamento del povero traduttore e del suo strano ospite...
La vera storia di Heirich Harrer, l'alpinista austriaco evaso da un campo di concentramento inglese in India e rifugiatosi nel remoto Tibet, all'epoca vietato a tutti gli stranieri.
Il volume raccoglie racconti giovanili, inediti in Italia, di Heinrich Boll e consente al lettore uno sguardo sulla Germania dilaniata dall'angoscia del dopoguerra. Il valore della raccolta è perciò duplice: letterario da un lato, perché consente di indagare gli esordi di questo scrittore, e politico-sociale dall'altro, perché anche l'inquietudine che percorre la Germania odierna ha le sue radici nella tragedia della seconda guerra mondiale.
Dopo gli scritti politici presentati nel primo volume, il secondo volume delle Opere di Niccolò Machiavelli raccoglie un'ampia scelta di lettere e legazioni, cioè i documenti dell'attività diplomatica del grande statista.
Le tante piccole storie della "gente dolce" del Nicaragua: vicende comuni, quotidiane, persino umili, sempre però capaci di illuminare aspetti inattesi di un paese alla deriva, dove "le pietre galleggiano e il sughero affonda". Piccole storie di bambini e guaritori, di contadini e soldati, di donne rassegnate o incrollabili, raccontate per brevi scene e dialoghi veloci, spesso con sincero divertimento. In filigrana compaiono dittatura, guerriglia, violenza in un viaggio compiuto con gli strumenti di un minuto e acuto realismo che porta verso una mentalità non estranea al magico, verso una gente capace di vivere con incanto e naturalezza anche le situazioni più paradossali o cruente.
Scritto fra il 1863 e il 1865, quasi in contemporanea con la sua pubblicazione a puntate sul romanzo parigino "La Presse", "La Sanfelice" segna il ritorno di Dumas al successo popolare e costituisce un addio e un omaggio alla amatissima città di Napoli dove lo scrittore era arrivato al seguito del suo amico Giuseppe Garibaldi e aveva vissuto per quattro anni.
Ne ha attraversati di mondi, il professor Elwin Ransom, nei primi due volumi della "trilogia cosmica" di C.S. Lewis, che qui si conclude. E i racconti delle sue avventure si sono intrecciati, per gli amici riuniti ogni giovedì sera nell'appartamento dell'autore al Magdalen College di Oxford, con i capitoli del "Signore degli Anelli" che J.R.R. Tolkien sta contemporaneamente componendo. Ma ora Ranson, dopo tanti viaggi in universi misteriosi e remoti, è tornato sulla Terra, nel micrcocosmo apparentemente ristretto e realistico di una piccola università... E proprio qui si svelerà il vero tema magico di tutta la trilogia: il risveglio di Merlino.
La cabina di vetro di Louis Maloin - ferroviere addetto agli scambi - è l'occhio col quale, notte dopo notte, egli scruta ossessivamente la città e il porto, mettendo a fuoco dettagli minimi, impercettibili. Come l'uomo con l'impermeabile grigio e la sigaretta tra le labbra in attesa sulla banchina. E l'ombra che, dal traghetto, gli lancia una valigetta. Dettagli minimi e fatali: perché l'uomo in grigio sta per uccidere, freddamente, brutalmente, il suo compagno.
Il volume raduna tutti i racconti di Savinio seguendo l'ordine cronologico delle raccolte da lui organizzate. Nelle Note ai testi, i curatori ricostruiscono la genesi di ciascuna delle raccolte e l'accidentato iter di ogni singolo racconto, gettando luce sul metodo di lavoro dell'autore.

