
Nathaniel Delaney dirige un modesto giornale locale in Canada, dalle cui pagine denuncia instancabilmente la deriva totalitaria del Paese che impone il pensiero unico a tutti i livelli. Un'ideologia apparentemente buona e tollerante, ma in realtà violenta e spietata, che comincia dalla scuola con l'educazione sessuale imposta ai figli. Quando il governo deciderà di non tollerare più alcuna forma di dissenso, la vita di Nathaniel subirà una svolta brutale e imprevista, che metterà alla prova la solidità dei suoi legami familiari, dell'amicizia e dell'amore: la sua fuga sarà un vero e proprio viaggio alla scoperta di se stesso, in un futuro non troppo lontano che potrebbe essere il nostro.
Il cadavere dello storico francese Paul Déméter è stato rinvenuto sull'Isola di Patmos, non lontano dalla grotta che la tradizione indica come quella in cui l'evangelista Giovanni ebbe le visioni da cui trasse il libro dell'Apocalisse, il più inquietante e misterioso scritto del Nuovo Testamento. Il commissario della polizia parigina Di Pasquale riceve l'incarico di guidare le indagini riguardanti l'omicidio del suo conterraneo. La sua ricerca dell' assassino lo condurrà su strade inattese e sconvolgenti, in cui si intrecciano i grandi temi della violenza dell'uomo contro l'uomo e dell'eterna e inesauribile ricerca di Dio.
15 dicembre 1824, nei pressi di Graz, Stiria. Un amore folle e impossibile si accende tra il conte Janos e Denise, figlia dell'anziano marchese di Saint-Fleury, sfuggito agli orrori della Rivoluzione Francese, volterriano acceso, stanco della Chiesa, chiuso alla Grazia e ripiegato su un passato perduto per sempre. Denise si è votata a Dio per la salvezza del padre. Janos, venuto a conoscenza di quella ''decisione folle'', tenta dapprima di far recedere la fanciulla dai suoi propositi; poi, di fronte alla fermezza di lei, decide di assecondarla e di andarsene per sempre. Ed è proprio allora che la vicenda assume i toni più tragici e sfolgoranti. Romanzo d'esordio di Italo Alighiero Chiusano, La prova dei sentimenti è stato definito ''il vero capolavoro assoluto dello scrittore biellese...Una storia davvero inaudita e di sorprendente perfezione formale'' (Guido Sommavilla).
Uomovivo è uno dei più complessi e affascinanti romanzi della letteratura inglese. Scritto da Gilbert Keith Chesterton nel 1912, narra la storia del fantastico Innocent Smith, il debordante e incredibile protagonista che in un caldo pomeriggio estivo irrompe nel giardino di casa Beacon, sospinto da un vento turbinoso. Annunciato da un panama bianco e da un ombrello verde sospinti con le foglie nel giardino della pensione della taciturna signora Duke, Innocent plana col suo vestito verde da vacanziere al cospetto di tre giovani uomini, il dr. Warner, l'irlandese Michael Moon e Artur Inglewood, impegnati in una discussione su un bizzarro e delirante telegramma. L'omone esordisce e persevera in comportamenti inconsueti, irrazionali e incomprensibili, che lo trasformano agli occhi dei villeggianti in un pericoloso individuo. Subirà quindi un bizzarro "processo casalingo-, dove le orribili accuse che gli verranno pregiudizialmente mosse, sono quelle di tentato omicidio, omicidio, furto con scasso e bigamia. Nelle vesti di mite imputato, Innocent si lascia docilmente processare. Alla fine, l'avvocato difensore smonterà tutte le accuse, svelando ai presenti il senso stesso del nome del suo straordinario cliente: Uomovivo.
"Succede sempre qualcosa di meraviglioso" è il racconto di un viaggio che ha come protagonista Davide, un ragazzo che vede tutte le sue certezze crollare una dopo l'altra, fino a perdere il desiderio di vivere. E Guilly, un personaggio fuori dal tempo che Davide, per caso o per destino, incontra in Vietnam e da cui apprende un modo alternativo e pieno di luce di prendere la vita. Una storia di rinascita in cui perdersi per ritrovarsi, che Gianluca Gotto racconta portando il tema della ricerca della felicità - già affrontato nell'autobiografia "Le coordinate della felicità" - su un piano universale: la destinazione finale di questo viaggio non è conquistare un certo tipo di vita, ma uno stato d'animo. Una sensazione di calore che è sempre dentro di noi, indipendentemente da quello che il destino ci ha riservato. Potremmo chiamarla in tanti modi: serenità, pace interiore, leggerezza, calma. Oppure, come direbbe Guilly, "la sensazione di essere a casa, sempre".
Londra, 1813. Simon Arthur Henry Fitzranulph Basset, nuovo duca di Hastings ed erede di uno dei titoli più antichi e prestigiosi d'Inghilterra, è uno scapolo assai desiderato. A dire il vero, è letteralmente perseguitato da schiere di madri dell'alta società che farebbero di tutto pur di combinare un buon matrimonio per le loro fanciulle in età da marito. E Simon, sempre alquanto riluttante, è in cima alla lista dei loro interessi. Anche la madre di Daphne Bridgerton è indaffaratissima e intende trovare il marito perfetto per la maggiore delle sue figlie femmine, che ha già debuttato in società da un paio d'anni e che rischia di rimanere - Dio non voglia! - zitella. Assillati ciascuno a suo modo dalle ferree leggi del "mercato matrimoniale", Daphne e Simon, vecchio amico di suo fratello Anthony, escogitano un piano: si fingeranno fidanzati e così saranno lasciati finalmente in pace. Ciò che non hanno messo in conto è che, ballo dopo ballo, conversazione dopo conversazione, ricordarsi che quanto li lega è solo finzione diventerà sempre più difficile. Quella che era iniziata come una recita sembra proprio trasformarsi in realtà. Una realtà tremendamente ricca di passione e coinvolgimento.
La Stagione del 1814 sembra essere promettente e ricca di nuovi fidanzamenti. Certo, non per Anthony Bridgerton, erede di un antico viscontado, probabilmente lo scapolo più ambito di Londra, che non ha mai dimostrato alcun interesse per le faccende matrimoniali. E in realtà, perché mai dovrebbe? È il prototipo del libertino, un mascalzone allergico alle etichette dell'alta società e decisamente pericoloso per donne e fanciulle. Questo, quanto meno, è ciò che tutti pensano. In realtà Anthony non solo ha in animo di sposarsi, ma ha anche già scelto la futura moglie, Edwina Sheffield, una debuttante subito soprannominata "lo Splendore". Peccato che la dolce Edwina si rifiuti di accettare proposte senza l'approvazione della sorella maggiore Kate, una donna sicura di sé, o meglio una "zitella ficcanaso" che non ha la minima intenzione di affidare l'angelica sorellina nelle grinfie di un uomo del genere. Se vuole Edwina, Anthony deve prima riuscire a conquistare la fiducia di Kate. L'impresa rivelerà risvolti inaspettati, e indubbiamente piacevoli.
«Era una notte di primavera quando tutto cominciò. Da poco avevo raggiunto la mezza età, ma non ero sereno. Come il mondo attorno a me, avevo preso una brutta china e non vedevo vie d'uscita.» Così ha inizio la Divina Commedia in questa versione in prosa, che rilegge per i più piccoli uno dei viaggi più affascinanti della letteratura mondiale. Attraverso questa a un tempo fedele e originalissima riscrittura, la Commedia si trasforma in un romanzo d'avventura che tra incontri inaspettati, scenari mozzafiato, demoni brontoloni e canti angelici conduce Dante nei tre regni dell'aldilà, in un cammino a ritroso nella sua memoria e sempre più a fondo dentro sé, guidato da ragione, fede e sentimento. Accompagnato dalle immagini lievi e ironiche di Francesc Rovira, il racconto di Annamaria Piccione ci restituisce tutta la poesia di un'opera unica, che ancora oggi ha il potere di incantare grandi e piccini. Età di lettura: da 8 anni.
Il Kansas del 1856 è un campo di battaglia tra abolizionisti e schiavisti. La vita del giovane schiavo Henry Shackleford viene stravolta dall'arrivo in città del leggendario paladino abolizionista John Brown: quando una discussione tra il padrone di Henry e Brown si tramuta in uno scontro a fuoco, Henry è costretto a scappare insieme a Brown che, fin dal primo momento, lo scambia per una ragazza e lo considera il suo portafortuna. Henry, soprannominato "Cipollina", si troverà così a viaggiare attraverso gli Stati Uniti insanguinati dalla guerra per la "liberazione della gente di colore" nei panni di una donzella. Dapprima profondamente a disagio per questo scambio di genere, finirà per apprezzarne i vantaggi: non dover faticare, poter passare inosservato e non dover rischiare la vita in guerra. Dopotutto, come dice lo stesso Henry, la menzogna è l'unica strategia di sopravvivenza degli schiavi neri nei rapporti con i bianchi. Insieme a John Brown seguirà le reali tappe della sua vita, compreso lo storico raid di Harpers Ferry nel 1859, uno dei grandi catalizzatori della guerra civile.
L'ultima opera dell'autore de "L'ombra del vento", l'omaggio letterario con cui Carlos Ruiz Zafón ha voluto congedarsi per sempre dai suoi lettori. «Posso evocare i volti dei bambini del quartiere della Ribera con cui a volte giocavo o facevo a botte per strada, ma non ce n'è nessuno che desideri riscattare dal paese dell'indifferenza. Nessuno tranne quello di Blanca.» Si apre così la raccolta di racconti che lo scrittore della saga del Cimitero dei libri dimenticati ha voluto lasciare ai suoi lettori. Un ragazzino decide di diventare scrittore quando scopre che i suoi racconti richiamano l'attenzione della ricca bambina che gli ha rubato il cuore. Un architetto fugge da Costantinopoli con gli schizzi di un progetto per una biblioteca inespugnabile. Un uomo misterioso vuole convincere Cervantes a scrivere il libro che non è mai esistito. E Gaudí, navigando verso un misterioso appuntamento a New York, si diletta con luce e vapore, la materia di cui dovrebbero essere fatte le città. "La città di vapore" è una vera e propria estensione dell'universo narrativo della saga di Zafón: pagine che raccontano la costruzione della mitica biblioteca, che svelano aspetti sconosciuti di alcuni dei suoi celebri personaggi e che rievocano da vicino i paesaggi e le atmosfere così care ai lettori. Scrittori maledetti, architetti visionari, edifici fantasmagorici e una Barcellona avvolta nel mistero popolano queste pagine. Per la prima volta pubblicati in Italia, i racconti della "Città di vapore" ci conducono in un luogo in cui, come per magia, riascoltiamo per l'ultima volta la voce inconfondibile dello scrittore che ci ha fatto sognare.
In una Bari sonnolenta e distratta, dove i tanti scandali scuotono il perbenismo della città, un bambino scompare, e qualche giorno dopo viene ritrovato senza vita nel giardino della villa di famiglia. Le indagini di polizia si rivelano subito piuttosto complesse. Tra i sospettati c'è la mamma del bimbo, una donna molto bella e inquieta, meglio conosciuta con il soprannome di Uva 'gnura, Uva nera. Separata dal marito, un farmacista assai noto e rispettato, la donna risulta essere invischiata in affari loschi e frequentazioni malavitose. Ma il caso si ingarbuglia terribilmente e diventa un vero rompicapo per Lolita Lobosco, commissario in servizio alla questura di Bari, sezione Omicidi. Finalmente innamorata, per giunta, Lolì si divide tra le investigazioni, i pericoli del mestiere e la variopinta vita privata, fatta di cenette a lume di candela, manicaretti afrodisiaci, amicizie non sempre innocenti e maldicenze a tutto spiano.
Durante la partita decisiva per la qualificazione in serie A del Bari, al San Nicola muore un giocatore. Una morte naturale, si direbbe, però con qualche mistero di troppo. Pochi mesi dopo, infatti, il commissario Lolita Lobosco, indagando su quello che a tutti è sembrato un incidente, si imbatte in un intrigo internazionale destinato a colpire le fondamenta del calcio italiano. Un losco mix di sport e malavita che rischia di sconvolgere anche la vita di Lolì.