
Romanzo ambientato nel tempo attuale. Alla protagonista, una giovane donna, si presenta in modo visibile l'angelo custode che, con incontri e dialoghi periodici e perfino sms inviati sul cellulare, la guida ad una piena ripresa di coscienza dell'amore che Dio ha verso di lei.
Il romanzo descrive la vita di un gruppo di giovani studenti nella società di oggi in cui sembra prevalere il cinismo e la superficiale ricerca di ciò che gratifica senza impegni e legami duraturi. Anche Gianmarco, il protagonista, vive in questa dimensione ma la sua posizione viene messa in crisi dalla presenza di una ragazza, Cristina di cui Gianmarco finisce per innamorarsi. Nelle varie fasi del controverso rapporto tra i due Gianmarco scoprirà di più se stesso e sceglierà di vivere fino in fondo le situazioni che lo coinvolgono anche affrontando fatiche e dolori piuttosto che condurre una esistenza anestetizzata e vuota.
E' una storia realmente accaduta, ricca di coincidenze, che ha come protagonisti principali tre persone: Antonio, Oreste (il don) e Paolo (mio padre).
Anni fa avrei ritenuto più semplice incastrare tutto nelle caselle delle casualità; oggi mi appare più affascinante considerarle come un intreccio di storie che, quasi si fosse in un racconto biblico, vogliono svelare qualcosa d'altro.
In molte email personali che troverete in questo racconto, mi rivolgo al Signore. E' una preghiera sincera che però, ahimè, è sempre accompagnata da una sottaciuta domanda: "ma ci sei veramente"?
La storia della propria vita raccontata attraverso i letti. Brevi sequenze narrative sull'atto del dormire come momento cui dedichiamo, in automatico e distratti, un terzo della nostra vita. I letti dell'amore da soli, poi quelli dell'amore in due e dell'affrancamento dalla famiglia. I letti degli altri come l'erba più verde; i letti del desiderio, dell'amore consumato e di quello solo sognato. Le abitudini del dormire, la sfortuna dell'insonnia... stralci di un'esistenza per lo più orizzontale.
E' un diario di un Ispettore di Polizia in servizio a Napoli- Scampia. L'Autore ci mostra quella multiforme realtà, fatta di contraddizioni, emozioni, paure, attraverso dei racconti a "presa diretta", racconti di fatti realmente accaduti e di cui egli è stato protagonista. Prefazione di Tano Grasso.
Non piegato dalla sofferenza del suo corpo, Giuliano Fantechi ci mostra una via misteriosa e allo stesso tempo unica per continuare a sognare e a combattere contro i nostri draghi, contro i nostri demoni, contro le nostre malattie, perché smettere di sognare e di sperare è già un po' morire. Queste favole ci insegnano il valore dei sentimenti, dell'amore per gli altri e prima ancora per se stessi, ci guidano nella riflessione e nella comprensione di ciò che siamo e riescono a far emergere il bambino dimenticato. Quel bambino anela la nostra attenzione e le nostre cure, poiché tutti siamo stati bambini e tutti portiamo ancora magnifica, dentro di noi, la gemma di quella purezza.
«La casa era semplice, ma comoda: due camere per piano, grandi, un po' basse, coi pianciti e i soffitti di legno; imbiancate con la calce; l'ingresso diviso in mezzo da una parete: a destra la scala, la prima rampata di scalini di granito, il resto di ardesia; a sinistra alcuni gradini che scendevano nella cantina. Il portoncino solido, fermato con un grosso gancio di ferro, aveva un battente che picchiava come un martello, e un catenaccio e una serratura con la chiave grande come quella di un castello. La stanza a sinistra dell'ingresso era adibita a molti usi, con un letto alto e duro, uno scrittoio, un armadio ampio, di noce, sedie quasi rustiche, impagliate, verniciate allegramente di azzurro: quella a destra era la sala da pranzo, con un tavolo di castagno, sedie come quelle altre, un camino col pavimento battuto. Null'altro. Un uscio, solido pur esso e fermato da ganci e catenacci, metteva nella cucina. E la cucina era, come in tutte le case ancora patriarcali, l'ambiente più abitato, più tiepido di vita e d'intimità.»
Un percorso ricco di sentimento ed emozione, che si articola tra narrazione, aforismi, immagini e poesie, che offrono al lettore spunti di riflessione per riuscire a vivere in maniera diversa, con Sguardi Diversi appunto, le realtà che ci circondano. Si affondano le radici in argomenti importanti ed attuali della nostra quotidianità, facendo del libro un vero e proprio inno alla Vita, quella da vivere in ogni tempo e soprattutto con ogni tempo! Il tema centrale è l'amore in tutte le sue forme, passando per le difficoltà di espressione dei propri sentimenti e dell'essere se stessi, al valore dell'amicizia e l'importanza della fiducia verso gli altri ma non prima di aver scoperto la propria. Così pure il tempo che passa ed il suo prezioso messaggio, la sofferenza ed il dolore, che non possono essere fermati ma vissuti con il coraggio della speranza, che tutti hanno celata in fondo al proprio cuore.
"Come viaggiare con un salmone" è un libro di istruzioni. Istruzioni sui generis, date da un maestro d'eccezione come Umberto Eco per situazioni molto particolari: come imparare a fare vacanze intelligenti, come sopravvivere alla burocrazia, come evitare malattie contagiose, come mangiare in aereo, come viaggiare con un salmone al seguito (se te lo regalano e non vuoi rinunciare alla leccornia), come evitare il carnevale, come non cedere all'ossessione della visibilità, e molto altro. Un libro che ci guida nella selva delle nostre giornate, nella consapevolezza che la vita corre per lo più tra piccole cose, incontri fortuiti, piccoli problemi, e non tra dilemmi amletici e interrogativi sull'essere, che occupano solo una piccolissima porzione del nostro tempo, pur essendo l'unica cosa che conta.
"Questo libro raccoglie una serie di studi scritti in diverse occasioni ed è dominato da una sola idea fissa. Inoltre questa idea non è la mia, ma di Gramsci. L'idea fissa, che giustifica anche il titolo, è la seguente: 'mi pare che si possa affermare che molta sedicente superumanità nicciana ha come origine e modello dottrinale non Zarathustra, ma il Conte di Montecristo di A. Dumas '(A. Gramsci, Letteratura e vita nazionale, III, "Letteratura popolare")." Un viaggio fra vari miti della narrativa popolare (dal Conte di Montecristo al Corsaro nero, fino a James Bond), per capire - accompagnati dallo sguardo di Eco - come le ideologie si annidino nei prodotti pop che sembrano più banali, e meno politicamente impegnati. Una delle lezioni più felici di Eco, tra intrattenimento, riflessione sociologica e rigorosa analisi narrativa.