
Antonio Debenedetti si conferma un maestro indiscusso del racconto italiano.
Sandro Veronesi
Una modella bellissima e misteriosa è vittima di un omicidio involontario. Un terrorista degli anni di piombo fa i conti con il proprio fallimento. Il giovane Abel incontra in chat una donna e un destino spietato. Dal fascismo alla contestazione studentesca, dall’Italia democristiana a quella disorientata di oggi, con il suo paesaggio urbano quasi irriconoscibile, i racconti di questa antologia gettano uno sguardo disincantato su oltre mezzo secolo di storia del nostro Paese. Dalla pagina di Antonio Debenedetti, dallo stile che gli è valso il paragone con i grandi della letteratura novecentesca, affiora una curiosità vorace per l’uomo e le sue contraddizioni – il desiderio, la tenerezza, la solitudine, il rancore, la paura e la perversione. Crudele perché splendidamente a fuoco, la sua scrittura fa pensare, secondo le parole di Alberto Moravia, a “una musica da camera disinteressata e ambigua, che quando finisce si rimpiange che non continui”.
Fu una vita senza regole, quella di Chet Baker: il genio bellissimo e maledetto del jazz, l'uomo capace tanto di distruggere il proprio corpo con la schiavitù dall'eroina, quanto di far salire fino al cielo le note della sua tromba. E fu una vita tragica quella di Chet, conclusa il 13 maggio del 1988 con un volo da una finestra del Prins Hendrik Hotel di Amsterdam. Quasi vent'anni dopo, una mattina del 2006, il protagonista di questo romanzo riceve una telefonata che riapre il mistero su uno dei miti più controversi del Novecento: Chet non è morto, ma vive, come un eremita, nel cuore del Salento. E qualcuno giura di aver sentito la sua tromba suonare ancora. Sulle note di My Funny Valentine comincia un viaggio che spinge il protagonista a cercare di scoprire se quell'uomo è davvero Chet. Ad affiancarlo in questa ricerca, le donne che in gioventù conobbero il lato più imprevedibile e ribelle di quel "James Dean del jazz" e che oggi vegliano sul suo segreto. E sarà proprio grazie a Nathalie, americana trapiantata a Parigi, che potrà svelarsi il mistero di un artista straordinario che rappresentò il dolore di un'epoca e che negli ultimi anni della sua vita "ufficiale" si avvicinò agli insegnamenti di un mistico e filosofo armeno, Georges Ivanovic Gurdjieff, che sconvolse la vita di tutti coloro che lo conobbero. L'incontro con Gurdjeff segnò per il musicista e l'uomo Chet Baker l'inizio di un percorso di "resurrezione" dagli esiti sconcertanti e radicali.
Non abbiamo tempo da dedicare ai malati, tanto più se vecchi o terminali e allora li indirizziamo verso ospedali, verso aziende simili a catene di "smontaggio" che " ...si prendono cura di loro e li accompagnano serenamente alla fine..." Vittorino Andreoli ha accettato con coraggio umano e letterario la sfida, immaginando una futuribile Città della morte concepita sul presupposto pseudorazionalista - e, in modo sinistro, attuale - della possibilità scientifica di separare la malattia dalla morte. E dà vita a un teatro che nel mettere in scena i momenti topici del rituale della fine, svela anche quelli della sua rimozione. Il romanzo che talora appare crudo, ci mette davanti alla nostra responsabilità di uomini che trascinati dai falsi miti inventati da fervida fantasia, sta finendo per dimenticare la sua reale natura animale. "L'uomo muore comunque: è una condizione del suo essere... Muore perché è uomo, non perché è malato".
Il libro contiene 52 brevi apologhi attraverso i quali l'autore stimola il lettore a guardare dentro e fuori di sé, riscoprendo il gusto poetico della fiaba, alla ricerca di scintille di spiritualità evangelica.
Milano. Elena e Vanni, una coppia di giovani in carriera, portano avanti una storia complicata ma rischiarata da un figlio, Massimo, 8 anni. Quando il bambino comincia ad accusare problemi di salute, la loro vita - compreso il rapporto di coppia - si sgretola rapidamente. Massimo è affetto da una strana malattia di cui anche i medici non sanno cosa fare. È a questo punto che una donna, dolce e silenziosa, fa irruzione nella vita di Elena. Si chiama Maria. Le due diventano amiche, ma Elena non può che domandarsi chi sia Maria. Quella donna misteriosa porta con sé un'influenza positiva su chi incontra. È una strega, una maga, una santa? O forse...? Elena inizia a prendere in considerazione la possibilità che Maria sia quella...
È la notte di Natale su un'isola remota, circondata dal mare scuro. Caterina è una vecchia signora stravagante, un'artista, che ha scelto per sé un destino di solitudine. Vive reclusa nella sua casa arroccata su uno scoglio, lo spazio in cui dà vita alle sue opere d'arte. Improvvisamente sente un rumore di vetri che si infrangono. In salotto giace una bambina, bagnata e svenuta. L'emozione di un contatto umano è troppo forte, l'unica cosa che Caterina riesce a fare è coprirla con una coperta. La mattina dopo la bambina è viva, ma non ricorda nulla della sua vita precedente. Sta cercando il suo papà, ma di lui rammenta solo la voce e una musica lontana. Inizia così per entrambe un'avventura che cambierà irrimediabilmente le loro vite e i loro cuori. Succede a volte che qualcuno entri nella tua vita senza che tu te ne accorga né che lo voglia e che quel qualcuno finisca per riempire un vuoto che avevi deciso di non vedere. Perché l'amore non chiede permesso quando arriva dove non c'era. Ma poi diventa impossibile lasciarlo andare via.
Remì ha dieci anni. Ha una famiglia, va a scuola e ha pure una fidanzatina. Un'infanzia apparentemente normale, ma nella terra martoriata dalle guerre di camorra essere bambini pare impossibile. Il nonno, Don Furore, è il boss di una potente banda criminale, che tiene in mano le sorti della sua famiglia e di un indefinito quartiere fra Napoli e Caserta, lungo la Domiziana: la moglie e il figlio si uniscono alla schiera del popolo che lo teme e lo serve, soltanto la nuora, la madre di Remì, riesce a tenergli testa. Il bambino, sospeso fra questi modelli, si ritrova al centro di un mondo feroce, scandito da rigide regole d'onore, immerso in un implacabile meccanismo di colpe e punizioni dove è sempre più difficile distinguere ciò che è giusto da ciò che non lo è. Per difendere la mamma in pericolo il piccolo protagonista si trova a combattere una battaglia solitaria che lo porterà a mettere in discussione tutto quello in cui credeva, persino le sue radici.
"Mosè, primo alpinista, è in cima al Sinai. Inizia così il suo corpo a corpo con la più potente manifestazione della divinità." Erri De Luca racconta l'eroe Mosè con la grazia del grande scrittore che reimmagina, attraverso la Scrittura, la grandezza sofferente dell'uomo alla guida di un popolo in fuga. "E disse": con questo verbo la divinità crea e disfa, benedice e annulla. Dal Sinai che scatarra esplosioni e fiamme, vengono scandite le sillabe su pietra di alleanza. Nell'impeto di un'ora di entusiasmo un popolo di servi appena liberati si sobbarca di loro: "Faremo e ascolteremo". Luogo di appuntamento è il largo di un deserto, dove la libertà è sbaraglio quotidiano. Notizia strepitosa: nell'antico ebraico, madrelingua, le parole della nuova legge sono rivolte a un tu maschile. Le donne guardano con tenerezza gli uomini commossi e agitati. Il dito scalpellino che scrive in alto a destra: "Anokhi", Io, è il più travolgente pronome personale delle storie sacre.
"Tu che stai leggendo queste mie righe sappi che nel presente libro userò la parola 'scrittore', almeno quando riferita a me, per pura e semplice convenzione, perché si sa che l'Italia pullula di scrittori, e chiunque abbia pubblicato non dico un romanzo o un racconto ma giusto una raccolta di poesie o anche solo una singola poesia si ritiene automaticamente tale. Anzi, di più: perché tra le Alpi e il Lilibeo esistono innumerevoli scrittori convinti di essere tali benché siano inediti, e questo nonostante da alcuni lustri si pubblichi ormai praticamente tutto." Questo libro è destinato a un pubblico potenzialmente molto vasto, visto che - com'è noto - in Italia sono più quelli che scrivono che quelli che leggono. Attenzione, però, non si tratta di un manuale di scrittura. No: "E così vorresti fare lo scrittore" è una sorta di guida a cosa gira intorno al mestiere di scrivere, passando per tutte le tappe che costellano la nascita e poi il consolidamento di uno scrittore: dalla correzione delle bozze al rapporto con l'ufficio stampa, dalla realizzazione della copertina alla costruzione del caso letterario, dalla prima presentazione in pubblico al dorato mondo delle Lettere italiane. Può darsi che ti possa tornare utile il giorno in cui sarai tentato/a di dire, alla tua prima intervista, che l'ispirazione ti arriva direttamente dal Cielo. Perché c'è chi lo dice, e con l'aria di crederci sul serio.
L'amore, quello vero, quando arriva te ne accorgi. Ti prende dritto al cuore e alla testa, e a quel punto è già troppo tardi: il tempo, la distanza, le tempeste piccole e grandi, non c'è più niente che possa fermarlo. Ed è impossibile da dimenticare. Lo sa bene Leonardo, che l'ha sentito bruciare sulla pelle e ancora non riesce a liberarsi dai ricordi. Da quando Angela se n'è andata ha avuto tante donne, ma nessuna può sperare di prendere il suo posto. L'amore, adesso, Leonardo lo cerca nelle cose semplici: nei sorrisi soddisfatti dei clienti quando ripara le loro auto; nella musica che ascolta sulla sua Duetto d'epoca o nelle serate con gli amici di una vita. E poi c'è Laura, la figlia di diciassette anni, sempre più bella, ma anche terribilmente distante. Lei l'amore lo impara su internet, nelle parole di blogger che sanno sfiorarle il cuore come quel padre così silenzioso non potrebbe mai fare. Se sua mamma è fuggita, si dice, un motivo ci sarà pure. Già, ma quale? E come scoprirlo? La risposta gliela porterà il destino, al termine di un viaggio sorprendente, che per lei significherà trovare il coraggio di amare, per Leonardo la forza di ricominciare a farlo. Perché anche il più piccolo gesto d'amore è un miracolo, ma quel miracolo bisogna desiderarlo insieme.
Quel maledetto giorno di settembre Rosanna Lambertucci intuisce che Alberto ha un problema molto serio e che non c'è nemmeno un minuto da perdere, nemmeno il tempo di aspettare l'ambulanza. Dopo poco arriverà la diagnosi: emorragia cerebrale. Ciò che Rosanna non può intuire è che la via crucis dell'ex marito non finirà lì... Durerà ancora due lunghi e durissimi anni, ma si rivelerà un'esperienza totalizzante di condivisione e tenerezza senza fine. In quel lungo periodo di malattia, come per miracolo, tutte le distanze fra i due scompariranno. Le parole che erano mancate nel loro matrimonio e soprattutto all'epoca della separazione, vent'anni prima, troveranno finalmente uno spazio di condivisione inaspettato e profondissimo. "E sono corsa da te" è il racconto vero e appassionante di una vicenda che, pur con il suo enorme carico di fatica e dolore, parla di amore e speranza. L'autrice di questo libro ha sospeso ogni impegno lavorativo per accudire, giorno dopo giorno, una delle persone più importanti della sua vita. Un impegno non dovuto, non scontato, che l'ha ripagata con una moneta spirituale di inestimabile valore. Fanno così centinaia di migliaia di persone che, in silenzio, lottando contro mille difficoltà, dedicano una parte della loro esistenza a sostenere un padre, una madre, un marito, una moglie, un compagno, un figlio. Questo libro si rivolge a loro perché contiene anche una serie di suggerimenti utili a chi si ritrova in quella situazione...
È il 1785, Giacomo Casanova ha 60 anni e si allontana da Venezia, umiliato e disgustato, per raggiungere quella che sarà la sua ultima destinazione: il castello di Dux, in Boemia. Se è vero che esiste un tempo per agire e uno per scrivere, per il vecchio avventuriero la biblioteca del conte di Waldstein potrebbe essere il luogo ideale per raccogliere riflessioni e memorie, e consegnare alla scrittura e ai posteri l'immensa storia della sua vita. Ma nel castello lo aspetta, in agguato, una sgradevole sorpresa.