
Il volume è un completo repertorio grammaticale della lingua italiana. Il contenuto si articola in quindici sezioni ragionate riguardanti argomenti ed elementi fondamentali di linguistica, grammatica e sintassi: da "Fonologia e grafematica" a "La formazione delle parole"; da "Analisi logica e analisi grammaticale" alla "Sintassi della proposizione" e "Sintassi del periodo". E inoltre, tutto su nomi, articoli, aggettivi, pronomi, congiunzioni, verbi, avverbi ecc. In appendice di questa riedizione, un "Glossario" di Giuseppe Patota, nel quale sono inseriti 130 dubbi linguistici scelti tra quelli in cui ci imbattiamo con maggior frequenza.
Quali sono le dinamiche che attraversano la lingua parlata e quella scritta? Spesso si pensa che la seconda sia una semplice emanazione - più formale e impostata - della prima, dimenticando che buona parte delle lingue parlate nel mondo non ha mai avuto una forma scritta. E che dire di oggi, un'epoca in cui la sovrapposizione tra lingua parlata e scritta - pensiamo all'uso dei messaggini e dei social network - si è fatta evidente? È vero che il parlato in quanto codice primario ha ormai sporcato la limpidezza dello scritto? Attraverso resoconti storici, accenni teorici ed esempi di immediata comprensione, Luca Serianni guida il lettore in un viaggio attraverso le diverse forme che il testo scritto ha assunto nel tempo a seconda delle emozioni, delle informazioni, delle nozioni da veicolare. Un dialogo mai interrotto tra scrittura e oralità, che negli ultimi anni - come racconta Giuseppe Antonelli nella sua introduzione - ha dato vita all'e-taliano: l'italiano digitato delle nuove forme di comunicazione. Con un saggio di Giuseppe Antonelli.
Accanto all'evidente molteplicità del parlato esistono molte varietà di italiano scritto, diverse a seconda della funzione comunicativa svolta. Questo manuale, pensato come supporto agli studenti e ai laureati delle facoltà umanistiche che devono conseguire un'adeguata abilità nel riscrivere testi, ridurli o adattarli per altri destinatari, analizza tipologie e funzionamento della scrittura informativa e argomentativa. Dopo aver delineato la differenza tra scritto e parlato, la nozione di testo e i tratti distintivi della pagina scritta, il volume illustra due operazioni complesse ma fondamentali: il riassunto e la parafrasi. Sono poi considerate le caratteristiche di alcuni linguaggi settoriali - medico, giuridico, burocratico - e di due modi linguistici specialistici (la voce di enciclopedia e il libro scolastico). La nuova edizione si arricchisce di una serie di esercizi (con soluzione) che consentono al lettore di verificare le nozioni apprese.
Giusto? Sbagliato? Si dice così? Si scrive così? Una lettura curiosa, utile e concreta sulle norme della nostra lingua, le sue complicazioni e le sue raffinatezze. A scriverla è uno dei più noti grammatici italiani. Luca Serianni insegna Storia della lingua italiana nell'Università di Roma La Sapienza. Accademico della Crusca, è autore di una insuperata Grammatica italiana.
Ci sono molti libri che spiegano come bisognerebbe scrivere in teoria. Questo, invece, punta tutto sulla pratica. Per riuscirci, bisogna innanzi tutto partire da un modello (come i diversi tipi di testo che troveremo in queste pagine: dall'articolo di cronaca a quello di divulgazione scientifica). Poi scomporre quel modello nelle sue componenti, analizzandolo movimento per movimento (come si fa qui nel commento linguistico che segue ogni testo). E poi esercitarsi: fare tanti esercizi pensati per sviluppare ognuna delle abilità necessarie a quel risultato. Esercizi per rafforzare il nostro vocabolario, imparando a scegliere la parola giusta per completare una frase (anche ricostruendola a partire dalla definizione di un dizionario). Esercizi per allenare la nostra capacità di collegare le frasi con i giusti nessi logici, andando a cercare l'intruso, l'elemento sbagliato che altera il senso del testo. Il tutto senza trascurare il divertimento: perché scrivere è una cosa seria, non seriosa.
Con il passaggio su internet dei processi di produzione, diffusione e ricezione dell'informazione, la sociologia del giornalismo è andata incontro a una significativa rielaborazione del proprio apparato concettuale. Numerose teorie, come quelle del gatekeeping e dell'agenda-setting, sono state infatti ampiamente aggiornate e ridefinite. Allo stesso tempo, diversi termini coniati per rappresentare le caratteristiche della società digitale, per esempio network society e platform society, hanno trovato applicazione anche negli studi sul giornalismo. Il volume offre una vasta panoramica degli approcci sociologici al giornalismo digitale, analizzando la loro connessione con le pratiche concrete di chi - si tratti di redazioni strutturate o di realtà editoriali e nuove professionalità emergenti - fa informazione sul web. Viene quindi approfondito l'impatto delle tecnologie digitali, dei social media e dell'intelligenza artificiale sulle dimensioni istituzionali, economiche, sociali, normative e valoriali della professione giornalistica. In questo modo, si fa luce non solo sul rapporto fra il passato e il presente, ma anche sulle tante sfide che la fase attuale della trasformazione digitale pone al futuro del giornalismo.
Le amministrazioni pubbliche e i gestori di pubblici servizi occupano un ruolo centrale nella vita dei cittadini delle società contemporanee e, in particolare in Italia, negli ultimi anni, sono divenuti oggetto centrale del dibattito politico-istituzionaLe. Il volume intende tracciare un quadro della storia dell'amministrazione italiana attraverso le vicende che hanno segnato l'evoluzione del sistema amministrativo, nelle diverse fasi storiche, secondo i principaLi temi: i ministeri, le diverse tipologie amministrative che ad essi si sono nei tempo affiancate, il rapporto centro-periferia, la burocrazia. Le riforme del periodo più recente vengono descritte con un tentativo di lettura "di lungo periodo" di fatti e circostanze che rappresentano l'attualità di questi anni.
Povero, frammentato, robotizzato, iper-sfruttato: il lavoro oggi è un piano inclinato. Pur restando idealmente un fattore chiave della realizzazione personale, dell'identità sociale e delle prerogative di cittadinanza, l'esperienza del lavoro al tempo del capitalismo flessibile ostacola la definizione di traiettorie di vita coerenti. Come ricostruire il senso di sé se non c'è una prospettiva a lungo termine a cui aspirare? Come ripensare il diritto del lavoro per far sì che anche il contenuto delle proprie mansioni - quel che si fa, come lo si fa, la ragione per cui lo si fa - torni a contare? Come ricostruire il nesso tra lavoro, riconoscimento sociale e partecipazione politica?

