
Selecta inter ea quae anno 2008 prodierunt cura eiusdem apostolici tribunalis edita Volumen XXVI
Il volume raccoglie le lezioni tenute dall'autore agli studenti delle Università ecclesiastiche, in materia di scioglimento del vincolo matrimoniale per inconsumazione e in favorem fidei. Il nucleo originario si è arricchito con un approfondimento storico e dottrinale sulle varie questioni che la materia matrimoniale amministrativa implica. Tale studio privilegia l'attenzione alla normativa speciale extra Codicem ed alla ormai secolare prassi della Curia Romana. Il risultato è un utile strumento per gli studenti universitari e per gli operatori della giustizia nei tribunali e nelle curie diocesane.
Il libro propone un'analisi dei problemi bioetici più attuali e, attraverso di essi, del ruolo giocato dal diritto giurisprudenziale nella creazione di quello che ormai può essere considerato un sottosistema del diritto delle persone.
Perché molte coppie unite in matrimonio con rito religioso, al momento della separazione scelgono il tribunale ecclesiastico anziché quello civile? È una scelta di carattere religioso, per avere la possibilità di risposarsi in chiesa, oppure si mira a un beneficio economico, dato che le sentenze di nullità ecclesiastica, a differenza del divorzio civile, non comportano l’obbligo di un riconoscimento economico nei confronti dell’ex coniuge?
In questo libro si analizzano: i motivi di nullità del matrimonio, le modalità processuali e i costi che si devono affrontare, inclusi gli eventuali oneri aggiuntivi al tribunale della Rota Romana, smentendo l’opinione comune secondo la quale il procedimento di nullità del matrimonio religioso sarebbe una procedura riservata a pochi benestanti.
Infine vengono riportati più di trenta casi pratici di invalidità matrimoniale, dall’immaturità alla simulazione, dall’infedeltà alla gelosia, dall’egoismo al maschilismo, dall’infertilità all’esclusione della prole, dall’impotenza ai comportamenti sessuali trasgressivi.
I rapporti tra Intelligence e Magistratura hanno segnato profondamente le vicende della nostra Repubblica. Eppure si è ancora poco indagato su un tema così rilevante, che anima da anni il dibattito politico. Oggi più che mai c'è bisogno di una risposta forte delle élite pubbliche per fronteggiare il terrorismo e la criminalità che rendono sempre più incerta la vita dei cittadini. Pertanto, tra Intelligence e Magistratura, occorre passare dalla diffidenza reciproca alla collaborazione necessaria. In questo libro, con un taglio divulgativo ma rigoroso, si evidenzia un aspetto centrale per le democrazie del XXI secolo, dove sarà l'Intelligence a determinare chi vincerà o perderà la sfida del futuro.
Nel diritto l'interpretazione segue regole ben definite e implica operazioni che riflettono la cultura dell'interprete. È un vero e proprio «processo ermeneutico» in cui vi è ampio margine di libertà e di discrezionalità anche se l'interprete si deve uniformare ai canoni stabiliti dalla «comunità ermeneutica», dal legislatore e dalla tradizione. Per l'interprete è fondamentale poi attenersi ai valori della Costituzione, della Carta europea dei diritti fondamentali e della Convenzione europea di salvaguardia dei diritti umani. A partire da questo contesto, l'autore affronta temi essenziali per la formazione culturale del giurista e, in senso ampio, del cittadino (identità e dignità umana, solidarietà, diritto naturale e storia, law and economics, il rischio d'impresa...).
Siamo giunti con successo alla XX edizione di questo volume, grazie al costante riconoscimento della sua utilità e completezza da parte del pubblico dei lettori.
Il merito più grande di questo Compendio, infatti, è quello di esporre in modo semplice e lineare anche le problematiche più complesse del Diritto Commerciale, caratterizzato da norme congegnate per soddisfare determinate esigenze del mondo degli affari e, quindi, lontane da chi si accosta alla materia per la preparazione di un esame universitario, di un concorso o di un’abilitazione professionale.
Tuttavia, si tiene conto anche delle esigenze di professionisti ed esperti riportando i più recenti ed importanti orientamenti della dottrina e della giurisprudenza.
Sono, inoltre, utilizzati diversi apparati grafici che consentono di individuare gli argomenti oggetto di particolari riflessioni e che sono spunto di approfondimenti rispetto alla lineare trattazione dell’istituto.
Tra le novità contenute nel testo si segnala:
— la L. 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di stabilità per il 2016) che ha modificato la soglia dei pagamenti;
— il D.Lgs. 18 agosto 2015, n. 139 con cui è stata recepita la direttiva 2013/34/UE relativa ai bilanci di esercizio e ai bilanci consolidati che prevede, a partire dal 1° gennaio 2016, sostanziali modifiche alla disciplina del bilancio societario;
— il D.L. 27 giugno 2015, n. 83, conv. in L. 6 agosto 2015, n. 132 che ha nuovamente modificato la disciplina del concordato preventivo.
Questa nuova edizione del Manuale di Diritto Costituzionale, giunta alla XXXI edizione, pone in evidenza la ferma volontà riformista della maggioranza governativa.
La tanto dibattuta riforma costituzionale è giunta ormai in dirittura d’arrivo, mancando solo due brevi passaggi in Parlamento e il tanto atteso referendum cui gli elettori sono chiamati a partecipare per esprimere il proprio “giudizio” su tale decisivo cambiamento istituzionale.
Non tutti si mostrano favorevoli per alcuni contenuti non chiari della manovra.
Da una parte, c’è chi plaude all’intervento (BARBERA, FUSARO, NICOTRA), venendo allentati i farraginosi meccanismi del bicameralismo perfetto, che hanno frenato per decenni il processo legislativo parlamentare e consentito al Governo di adottare con troppa frequenza atti aventi natura eccezionale, giammai ordinaria. Per non parlare dell’abbattimento dei costi di gestione della politica ormai divenuti insostenibili (riduzione dei numeri dei senatori, abolizione del CNEL, integrazione funzionale delle amministrazioni parlamentari etc.).
Dall’altra, chi critica duramente il disegno di riforma (RODOTÀ, PACE, CARLASSARRE), partendo dal principio intangibile, espresso dall’art. 1 Cost., della libera espressione della volontà popolare, ritiene che, in ragione della sentenza 1/2014 della Corte costituzionale, i rappresentanti del popolo devono essere “eletti” e non “nominati” dalle segreterie di partito.
L’attuale legge elettorale (cd. Italicum) prevede ancora l’esistenza di 100 capolista che, designati dai partiti, violano il principio della sovranità popolare. Alla luce di tutto ciò, l’attuale Parlamento – e se non cambiano le regole anche il prossimo – non rappresenta pienamente la volontà popolare.
Dare un giudizio definitivo a tale riforma costituzionale risulta dunque difficile, soprattutto perché il dibattito si è spostato da considerazioni di carattere giuridico a dichiarazioni di ultimatum politici da parte del Presidente del Consiglio in carica.
Solo attraverso il referendum costituzionale, il popolo potrà e dovrà esprimere il proprio assenso o dissenso alla volontà di riforma delle nostre istituzioni.
Questa nuova edizione del Manuale di Diritto Processuale Civile tiene conto, come di consueto, della più recente produzione normativa e degli ultimi orientamenti della giurisprudenza di legittimità, soprattutto delle Sezioni Unite, sul rito civile.
A pochi mesi di distanza dall’entrata in vigore delle disposizioni del D.L. 132/2014, conv., con modif., in L. 162/2014, con cui sono state apportate rilevanti modifiche al codice di rito, sia in tema di processo di cognizione che esecutivo, finalizzate alla semplificazione ed accelerazione dei giudizi, nell’ottica dello smaltimento dell’enorme mole di cause arretrate, il legislatore, nonostante gli appelli da più parti provenienti ad una «moratoria delle riforme» e a non abusare dello strumento della decretazione d’urgenza, ha posto in essere un’ulteriore miniriforma della giustizia civile con il D.L. 27 giugno 2015, n. 83, conv., con modif., in L. 6 agosto 2015, n. 132, recante «Misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria».
Alcune delle ultime novità normative che hanno investito il processo esecutivo, come quelle in tema di espropriazione presso terzi, apparivano senz’altro urgenti e quasi obbligate (anche a seguito della recente pronuncia della Consulta in tema di pignoramento dei trattamenti previdenziali), altre, soprattutto in tema di processo civile telematico, risultano in larga parte condivisibili, anche se ne andranno verificati in concreto l’idoneità e l’impatto sul processo e sugli operatori della giustizia, essendo ormai maturi i tempi per procedere ad una codificazione del processo civile telematico (anche in ragione del costante aggiornamento delle relative regole tecniche).
In ogni caso, non può non rimarcarsi il rischio che il proliferare in pochi anni (e, in alcuni casi, in pochi mesi) di regole processuali soggette a discipline transitorie parzialmente differenti l’una dall’altra, generi confusione e disagio in tutti gli operatori del diritto, costretti a confrontarsi quotidianamente con la sovrapposizione di cause assoggettate a principi eterogenei, non sempre immediatamente conoscibili e frutto di interventi a volte estemporanei del legislatore (animato, visto anche il costante ricorso alla decretazione d’urgenza, da emergenze contingenziali), scarsamente coordinati con l’impianto complessivo del rito civile.
Non vanno poi tralasciate la L. 6 maggio 2015, n. 55, recante «Disposizioni in materia di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio nonché di comunione tra i coniugi» (cd. divorzio breve) e la L. 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di stabilità 2016), che ha, tra l’altro, introdotto rilevanti modifiche in tema di risarcimento del danno da irragionevole durata del processo (cd. legge Pinto).
Tutte le novità normative e le più rilevanti pronunce giurisprudenziali della Suprema Corte sono state puntualmente riportate ed analizzate nel presente volume, ed arricchite anche dai primi orientamenti dottrinali e della giurisprudenza di merito, senza tralasciare il confronto, almeno per gli argomenti di maggiore interesse, con le normative previgenti e la disciplina transitoria.
L’apprendimento della materia è agevolato da una serie di schemi e tavole di sintesi che offrono, a chiusura di capitolo, un quadro riepilogativo, ed evidenziano gli aspetti pratico-operativi del rito civile.
Il testo, così strutturato, rappresenta, dunque, un aggiornato e valido ausilio, sia per studenti e professionisti, che per quanti vogliano approfondire la conoscenza del processo civile, alla luce delle importanti innovazioni che, negli ultimi anni, lo hanno caratterizzato.
Un dettagliato indice analitico-alfabetico completa il volume consentendo una rapida individuazione dell’argomento ricercato.
Il diritto commerciale è materia vasta e multiforme data la diversità delle aree tematiche che lo compongono: il diritto di impresa in senso stretto, il diritto industriale, quello delle crisi di impresa, il diritto delle società e dei sistemi finanziari.
La XXVI edizione di questo manuale ha l’obiettivo di permettere al lettore un apprendimento mirato e consapevole, in quanto ogni istituto è illustrato sia dal punto di vista tecnico sia guardando alle motivazioni economiche sottostanti e alle sue applicazioni concrete nel tessuto socio-economico attuale.
Tra le principali novità normative analizzate nel volume si segnalano:
— la L. 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di stabilità per il 2016) che ha modificato nuovamente la soglia dei pagamenti;
— il D.Lgs. 18 agosto 2015, n. 139 con cui è stata recepita la direttiva 2013/34/UE relativa ai bilanci di esercizio e ai bilanci consolidati che prevede, a partire dal 1° gennaio 2016, sostanziali modifiche alla disciplina del bilancio societario;
— il D.L. 27 giugno 2015, n. 83, conv. in L. 6 agosto 2015, n. 132 che ha nuovamente modificato la disciplina del concordato preventivo.
L’opera, inoltre, è arricchita da materiali disponibili on line puntando il proprio smarthphone sul QR Code posto in copertina.
La XVI edizione del Compendio di diritto dell’Unione Europea presenta una trattazione sintetica e chiara degli aspetti istituzionali e delle politiche dell’Unione.
Il volume, pubblicato in una delicatissima fase politica (segnata, principalmente, dalla crisi greca, dall’emergenza immigrazione e dagli atti terroristici), offre al lettore box di approfondimento per un’analisi del panorama attuale ed è aggiornato alle più importanti novità normative. Tra queste si segnalano in particolare:
— il regolamento (UE) 2015/2422 del 16 dicembre 2015, che reca alcune modifiche al protocollo sullo statuto della Corte di giustizia dell’Unione europea;
— il regolamento (UE) 2015/534 della Banca centrale europea del 17 marzo 2015 sulla segnalazione di informazioni finanziarie, a fini della vigilanza;
— la legge 29 luglio 2015, n. 115 (legge europea 2014), che comporta le modifiche alla L. 234/2012 in materia di adattamento;
— il D.P.R. 26 giugno 2015, n 118, che disciplina il funzionamento del Comitato interministeriale per gli affari europei.
Il testo, per le sue caratteristiche, funge da utile supporto per la preparazione di esami, concorsi, per partecipare a corsi di specializzazione e per l’aggiornamento professionale.