
La democrazia appare fragile e vulnerabile. Dopo aver sanato le ferite delle guerre e dei totalitarismi del XX secolo, i suoi valori e suoi principi fondamentali sembrano perdere forza e significato: ne sono prova le difficoltà crescenti dell'integrazione europea, il dilagare dei populismi, la contestazione delle élite, la Brexit, la sorprendente elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Ma come funziona la democrazia? Come opera concretamente nella vita dello Stato, in relazione alle altre componenti dei poteri pubblici, in conflitto con la giustizia, l'autorità, l'efficienza, nella teoria e nella pratica del governo? Sono queste alcune delle domande a cui risponde Sabino Cassese, uno dei più noti giuristi italiani, in "La democrazia e i suoi limiti", al centro del quale sta l'interazione tra l'elemento democratico dei sistemi politici contemporanei e gli altri elementi che compongono lo Stato, nonché tra la democrazia nazionale e gli ordini giuridici sovranazionali. L'accento è sui limiti perché, se la democrazia è un limite del potere, è a sua volta limitata, sia per la sua intrinseca natura, sia per l'azione di altre forze. Accanto al tema tradizionale della democrazia come limite del potere, tuttavia, vi sono altri temi emergenti, che rispondono a problemi contemporanei. In primo luogo quello della partecipazione attiva dei cittadini alla vita dello Stato e delle sue istituzioni. Se nei Paesi occidentali un quarto della popolazione si astiene dal voto, se sempre più spesso sono le minoranze a decidere i destini politici di una nazione, se milioni di persone assumono atteggiamenti di protesta, occorre verificare il funzionamento della democrazia, i compiti dei partiti, le vie per far sentire nello Stato la voce dei cittadini, e contemporaneamente le procedure di selezione delle classi dirigenti e i modi di operare degli apparati pubblici.
L?Autore, un magistrato che per anni si è occupato dell?ordinamento penitenziario, verifica il trattamento penitenziario dello straniero in Italia. Ne emerge il dramma dell?uomo, il carcerato e il giudice, l?uno che subisce e l?altro che vorrebbe riversare nelle sue decisioni tutta la forza della fede. Il testo non è solo la presa di coscienza di una realtà carceraria di rispettare la dignità del detenuto (in particolar modo straniero). È soprattutto una analisi che connette il diritto con la morale e la morale cristiana, tra gli addetti ai lavori e che vuole connettere, tra quegli addetti ai lavori, la fiducia in uno Stato di diritto e la fiducia in uno Stato non confessionale, ove tutti abbiano diritto di cittadinanza.
In questo numero la parte monografica è dedicata al tema del Diritto matrimoniale e ai processi matrimoniali riformati da Papa Francesco, con contributi di H. Franceschi, J. Llobell, D. Salachas, M. A. Ortiz, L. Lacroce e B. Ejeh. La rivista presenta inoltre un intervento dal titolo Stati confessionali e pluralismo religioso nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo del Prof. G. Feliciani, nonché due contributi di carattere storico di F. Marti e J. M. Cabezas Cañavate.
L'accesso ai farmaci è parte integrante del più ampio tema del diritto alla salute, che a sua volta è parte del dibattito internazionale su equità e diritti umani. Tuttavia è interessante notare che, mentre la salute è menzionata come diritto umano fondamentale in 135 Costituzioni, solo cinque Paesi riconoscono espressamente nel loro ordinamento l'accesso ai farmaci essenziali come componente del più ampio diritto alla salute. La monografia analizza il rapporto che intercorre tra proprietà intellettuale e diritto alla salute, individuando un ambito concreto di applicazione di tale rapporto: l'attività in materia di brevetti dell'Organizzazione Mondiale del Commercio e le conseguenze prodotte dalla normativa TRIPs quanto alla protezione della proprietà intellettuale. Proprio il rafforzamento dei diritti di proprietà intellettuale ha condotto Stati, Organizzazioni intergovernative, organizzazioni della società civile e mondo accademico ad esprimere crescenti preoccupazioni nei competenti fora della Comunità internazionale. Delle diverse posizioni sin qui emerse si illustra non solo l'aspetto patologico dei meccanismi operanti, ma soprattutto il loro profilo sostanziale e procedurale, prospettando la necessità di elaborare un'alternativa al sistema esistente.
Questa nuova edizione (XLII) del Codice di Procedura Penale viene data alle stampe per offrire uno strumento sempre aggiornato e coordinato della normativa processual-penalistica a quanti, per motivi di studio e/o lavoro, sono costretti quotidianamente ad approcciarsi ad una realtà processuale spesso oggetto di modifiche.
Il lavoro, completamente rivisitato, tiene conto delle ultime novità normative intervenute in materia processuale tra cui segnaliamo la L. 29-10-2016, n. 199 (Contrasto al lavoro nero) e il D.Lgs. 29-10-2016, n. 202 (Congelamento e confisca dei beni strumentali e dei proventi da reato nell’Unione europea).
Come di consueto il testo presenta un corredo di norme complementari (Amnistia e indulto; Avvocati; Collaboratori di giustizia; Corte costituzionale e giudizi d’accusa; Corti d’Assise; Depenalizzazione; Giudice di pace; Giusto processo; Mafia e misure di prevenzione; Mandato d’arresto europeo; Manifestazioni sportive; Minoranze linguistiche; Minori; Notificazioni e processo telematico; Ordinamento giudiziario; Ordinamento penitenziario; Ordine pubblico; Sequestro di persona ed estorsione; Spese di giustizia; Stupefacenti) che consentono una panoramica completa e aggiornata della normativa penal-processuale.
Il lavoro, inoltre, è arricchito da una serie di indici (sistematico, analiticoalfabetico e cronologico) che ne facilitano la consultazione e permettono un immediato reperimento delle norme.
Il manuale presenta in forma sintetica ed aggiornata l'intero corpus legislativo della chiesa: la normativa sui laici, i ministri sacri, le associazioni ecclesiali e la vita consacrata; la costituzione della chiesa universale; le chiese particolari e la loro struttura interna; l'iniziazione cristiana e gli altri sacramenti; i beni temporali; le sanzioni, i processi penali e i processi matrimoniali. Uno strumento di studio indispensabile che introduce il lettore anglofono alla conoscenza della codificazione latina ed orientale della Chiesa cattolica.
La conservazione e la gestione del patrimonio ecclesiastico: una sfida per la sussistenza dei mezzi necessari alla Chiesa in vista della nuova evangelizzazione. Sulla scorta dello studio della gestione del patrimonio del Cardinal Giulio Alberoni a partire dalla seconda metà del XVIII sec. alla contemporaneità, uno strumento per conoscere la legislazione canonica e civile in materia, alla luce degli orientamenti pastorali del pontificato di papa Francesco.
Il Manuale di Istituzioni di Diritto Pubblico, giunto alla XXII edizione, analizza gli aspetti caratterizzanti dell'ordinamento costituzionale italiano, oggi più che mai oggetto di attenzione dopo la mancata revisione della Costituzione in seguito al referendum del 4 dicembre 2016. Ciò perché la riforma, incentrata sul superamento del bicameralismo perfetto e la trasformazione del Senato in un'assemblea rappresentativa delle istituzioni territoriali, in combinato disposto con la nuova legge elettorale per la Camera (ed. Italicum), comprimeva il diritto di voto del popolo sovrano. Anche la legge elettorale ha subito, come il Porcellum, una battuta d'arresto da parte della Consulta che con sent. 35/2017 ne ha decretato l'illegittimità in relazione al ballottaggio e alla facoltà di scelta del collegio da parte del capolista in caso di una sua elezione in più collegi. Il volume dà conto di tali eventi, prendendo atto della difficile convivenza di due leggi elettorali poco omogenee che non garantirebbero la formazione di una maggioranza di governo. Il testo, inoltre, è aggiornato alle novità legislative e giurisprudenziali che hanno inciso sul diritto pubblico (ad es. la L. 163/2016 che modifica la legge di bilancio). Per come è strutturato, il manuale garantisce, dunque, una preparazione completa e documentata in vista di esami universitari e concorsi pubblici.
"L'opera si propone di commentare le principali figure della parte speciale, anche non codicistica, del diritto penale per offrire in un unico volume un quadro delle più importanti materie sul piano applicativo; cercando di fornire al lettore un'utile analisi con prevalente ispirazione problematica, critica e ricostruttiva. L'impostazione dell'opera esclude cioè un appiattimento dell'esposizione sulle pigre prassi applicative; promuovendo un confronto con la dottrina e la giurisprudenza ordinaria e costituzionale. Nel trattare le fattispecie preminenti, i contributi si preoccupano di sviluppare le premesse e le conclusioni relative ai particolari settori di disciplina, dando conto anche delle ulteriori figure appartenenti alla medesima classe o categoria di reati. In altri termini gli autori, secondo la particolare sensibilità di ognuno, in una prospettiva "antologica", curano di trattare le figure principali di reato inquadrandole in una cornice che mira ad illustrare in maniera significativa il senso complessivo della disciplina settoriale. Anche sotto questo profilo il volume intende dar risalto alle "strutture" della parte speciale; ma con un forte richiamo ai principi generali nella interpretazione delle singole fattispecie. Con ciò volendo evitare l'atteggiamento di chi, dopo aver segnalato con attenzione ed energia il valore dei principi nella parte generale del diritto penale, quasi li dimentica nella trattazione della parte speciale. Talora dando l'impressione di una ritrosia nel trarre le naturali conseguenze di quanto proclamato in via generale; quasi che i significati di parte speciale si imponessero di per sé non richiedendo la massima sensibilità nel raccordarsi con i pilastri della struttura generale del reato. I principi rimarrebbero in definitiva oggetto di vane esercitazioni su fattispecie di un mondo delle pure idee, senza misurarsi con la ostica realtà applicativa dei singoli casi."
Gli ultimi cambiamenti normativi sul processo canonico possono suscitare l’interesse degli operatori anche del diritto secolare. L’opera tratta in chiave culturale alcuni aspetti dell’ordinamento processuale della Chiesa, nella convinzione che conoscere la sua ricchezza, e segnalare sue eventuali debolezze, sia d’interesse in un contesto come quello attuale, dove la comunicazione e il confronto tra i vari sistemi giuridici si ritiene generalmente una risorsa che supporta il Diritto nell’adempimento della sua superiore funzione, quale fattore umanizzante dei rapporti interpersonali e sociali.