
«Attorno al binomio Chiesa-Chiese ruota un universo terminologico, che esprime la ricchezza della Chiesa di Cristo ma anche la specificità delle distinzioni dei termini, la ricchezza teologica dei lemmi e del loro contesto, latino e orientale, nonché la complessità delle differenziazioni nell'ambito più propriamente giuridico e dei loro significati per la cristianità in Oriente e in Occidente. Chiesa di Cristo, Chiesa cattolica, Chiesa universale, particolare, locale, Chiesa latina, Chiese orientali, Chiese sui iuris sono soltanto la manifestazione lessicale della varietà di termini e di significati che sono originati dal termine Chiesa e che ad esso rinviano. Il volume cerca di tenere presenti le diverse prospettive che pongono solo apparentemente interrogativi, per così dire, di natura terminologica; in realtà esse aprono orizzonti teologici e canonistici, speculari tra Oriente e Occidente, e prospettano approcci pluridisciplinari che dischiudono dialoghi tra le scienze sacre, nel caso specifico tra teologi e canonisti.» (dall'Introduzione).
Quest'opera, oltre alla trattazione di temi classici per il diritto canonico ed ecclesiastico come la presenza della Santa Sede nella Comunità degli Stati o la peculiarità e l'ordinamento dello Stato Vaticano, affronta problemi nuovi derivanti dal notevole intensificarsi dell'Azione della S. Sede nelle Comunità internazionali dopo la seconda guerra mondiale, anche in relazione al grande sviluppo dell'organizzazione internazionale e della cooperazione tra Stati.
Il presente studio si propone di analizzare l'evoluzione storico-giuridica dei rapporti "Chiesa-Stato" dal punto di vista del diritto pubblico ecclesiastico. Tale disciplina, inizialmente sorta per tutelare e difendere apologeticamente gli iura Ecclesiae, è riuscita a riqualificarsi in seguito al Concilio Vaticano II e, soprattutto, all'impostazione ecclesiologica emersa. La Chiesa, che ha sempre saputo leggere con saggezza e prudenza i "segni dei tempi", è quindi chiamata in questo terzo millennio a misurarsi con un mondo sempre più globalizzato ma nel quale si offre come realtà capace di "creare ponti" all'interno dell'unica societas pluralistica e in spirito di sana cooperatio (GS 76).
Questo nuovo volume della Collana "Studi Giuridici" nasce con l'intento di celebrare l'anniversario del Nuovo concordato intercorso tra la Chiesa Cattolica e lo Stato italiano il 18 febbraio 1984. Al suo interno sono presenti gli atti del ciclo di conferenze "A trent'anni dagli Accordi di Villa Madama" tenute presso la Sala dei Cento Giorni nell'anno 2014 che lo rendono un unicum nel panorama del Diritto Ecclesiastico Italiano, presentando il punto di vista della più autorevole dottrina canonistica. Dopo le introduzioni della prof.ssa Fumagalli Carulli, non solo docente di Diritto Canonico, ma a lungo membro del Parlamento, e del prof. Lariccia, che hanno affrontato la tematica dal punto di vista costituzionale dai fronti opposti ma al contempo convergenti - della Chiesa e dello Stato - il volume prosegue analizzando le questioni ancora aperte di maggiore attualità e cogenza, quali: la delibazione delle sentenze canoniche di nullità matrimoniale (Moneta), l'educazione cattlica nelle scuole (Dalla Torre), gli edifici di culto (Berlingò), gli enti ecclesiastici (Marano), l'8 x mille (Sarais) e le responsabilità penali (Eusebi). Il saggio si conclude infine con una rassegna della giurisprudenza statale più recente in materie di competenza o interesse concordatario (Canonico).
Curatore
Luigi Sabbarese è docente e Decano della Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università Urbaniana, giudice esterno del Tribunale di Prima Istanza del Vicariato di Roma e consultore presso la Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli e la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
Autori
Ivan Dias, Velasio De Paolis, Carlos J. Errázuriz M., Vincenzo Mosca, Giorgio Feliciani, Piero Amenta, Silvia Recchi, Victor George D’Souza, Francesco Coccoplamerio, Sandra Mazzolini, Juan F. Martínez Sáez, Maurizio Martinelli, Victor Enrique Pinto, Eutimio Sastre Santos.
Descrizione
Il Codice di Diritto Canonico ha cercato di tradurre il più fedelmente possibile nel linguaggio giuridico il magistero del Concilio Vaticano II, alla luce della dimensione missionaria con cui la Chiesa del Concilio si è autodefinita.
A 25 anni dall’entrata in vigore, rimane attuale la necessità di determinare e applicare in ambito particolare quanto il Legislatore universale ha lasciato alla specifica competenza delle autorità legislative inferiori. Molte Conferenze episcopali devono ancora emanare una normativa complementare al Codice e, soprattutto per le giovani Chiese dei territori di missione, l’opera di adattamento si presenta ancora lunga, come lungo è il cammino di inculturazione.
Gli aspetti specifici che investono la natura missionaria della Chiesa e la sua ricezione nel Codice stesso sono stati approfonditi nell’ambito delle iniziative di studio promosse dalla Pontificia Università Urbaniana. Le chiarificazioni e gli approfondimenti scientifici che sono emersi potranno contribuire a una compiuta applicazione del Codice e a un suo aggiornato e circostanziato adattamento nei contesti particolari.
Lettori
Studiosi e studenti di diritto canonico, operatori impegnati nell’applicazione del diritto universale, complementare e particolare
L'approccio allo studio del diritto canonico esige oggi una consapevolezza assai diversa da quella che ne animava le esplorazioni sino a qualche anno fa. Lo stesso impianto della manualistica del Novecento rifletteva, in generale, una fissità che veniva di lontano - da una sedimentazione indiscussa, cioè, dello ius Ecclesiae - per movimentarsi poi, bruscamente, sulla faglia improvvisa del Concilio Vaticano II, al quale ci si riferiva per misurare le invarianze tra vecchio e nuovo diritto canonico. Come se la realtà non cambiasse al di fuori di questo orizzonte e non ponesse domande nuove, quando non sollevasse anche l'interrogativo, carico di inquietudine, sulla stessa sopravvivenza del sacro nel contesto post-moderno.
La tematica si svolge attraverso l'analisi della normativa della Chiesa, dei Concordati in materia castrense, degli Statuti di ogni Ordinariato con i loro Regolamenti. Il filo conduttore sono le caratteristiche comuni a tutti gli Ordinariati Castrensi, risaltando le particolarità e problematiche che si verificano in ogni Stato e valutare le possibili soluzioni.
Quale rilevanza può e deve assumere il fattore religioso tra i valori fondanti la nuova Europa? Quale il ruolo delle confessioni religiose nei futuri assetti dell’Unione? Il presente volume offre un importante contributo di riflessione su queste problematiche di singolare attualità mettendo in luce la vocazione europeista delle organizzazioni confessionali operanti nel continente. Raccoglie, infatti, gli esiti del workshop tenutosi a Milano, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, nel maggio 1999, durante il quale insieme a esperti del settore si sono confrontati esponenti degli organismi religiosi e ideologici accreditati presso la Commissione europea. L’esperienza maturata dalla Cellula di Prospettiva della Commis-sione europea nel dialogo con Chiese, comunità e organizzazioni religiose; l’incidenza del Trattato di Amsterdam, e in particolare della Dichiarazione n. 11 allegata all’Atto finale, sulle relazioni tra Unione e confessioni religiose; la struttura, le funzioni e le attività dei principali organismi cattolici a livello europeo COMECE e CCEE; il livello di libertà religiosa garantito e lo stato giuridico delle confessioni religiose nei Paesi dell’Europa centro-orientale, sono alcune delle questioni analizzate dai saggi proposti. Il volume è completato, oltre che da un’ampia appendice di recenti documenti, dalle risposte a un questionario preventivamente sottoposto ai diversi enti interessati, attraverso cui ogni organizzazione ha avuto modo di illustrare la propria posizione circa l’integrazione europea; le forme ritenute più opportune per una migliore rappresentanza delle istanze religiose nell’ambito delle istituzioni dell’Unione; le azioni che potrebbero essere assunte dall’Unione europea per la promozione dei valori comuni in materia di libertà di coscienza e di religione e, più in generale, dei diritti dell’uomo individuali e collettivi.
Antonio G. Chizzoniti è ricercatore confermato di Diritto ecclesiastico e canonico presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e insegna Legislazione del turismo presso il Corso di Laurea in Scienze turistiche dell’Università IULM di Milano. Ha pubblicato, tra l’altro, il "Codice del turismo religioso" (Milano, 1999) e, presso Vita e Pensiero, il volume "Le certificazioni confessionali nell’ordinamento giuridico italiano" (2000).